StampaQuotidiana ,
Volentieri
,
caro
Robotti
,
purché
non
mi
consideriate
infallibile
.
Intanto
,
noi
non
abbiamo
fatto
oroscopi
.
Abbiamo
semplicemente
espresso
questi
desideri
:
una
toccatina
alla
Dc
che
,
senza
comprometterne
il
primato
,
la
mettesse
in
guardia
dai
pericoli
.
dell
'
accordo
coi
comunisti
;
una
toccatona
al
Pci
che
ne
rintuzzasse
la
baldanza
;
e
un
rafforzamento
dei
partiti
laici
.
Inoltre
abbiamo
,
come
lei
sa
,
proposto
alle
preferenze
degli
elettori
un
centinaio
di
candidati
democristiani
più
o
meno
noti
-
e
alcuni
ignoti
-
di
buona
affidabilità
liberal
-
democratica
e
moderata
.
Questo
non
era
un
oroscopo
.
Era
un
invito
,
al
quale
gli
elettori
hanno
risposto
come
meglio
non
si
poteva
sperare
.
Ma
perché
vi
hanno
risposto
?
Solo
perché
glielo
chiedevamo
noi
?
Questa
è
la
tesi
degli
sconfitti
per
mettere
in
imbarazzo
i
vincitori
.
L
'
on.
Galloni
,
che
per
primo
ha
dovuto
pagare
un
pedaggio
agli
uomini
nuovi
della
Dc
,
i
quali
lo
hanno
rovesciato
dalla
sua
carica
di
capogruppo
,
dice
che
costoro
sono
il
«
partito
del
Giornale
»
.
Ma
lo
dice
solo
per
coalizzare
contro
di
essi
,
facendo
appello
al
«
patriottismo
»
di
partito
-
l
'
unico
patriottismo
ch
'
esse
sentono
-
,
tutte
le
mafie
della
Dc
,
regolarmente
pronte
a
scannarsi
fra
loro
,
ma
su
un
punto
sempre
solidali
,
e
cioè
che
dentro
il
partito
devono
comandare
solo
gli
uomini
di
partito
,
chi
ascolta
altre
voci
è
un
traditore
che
va
messo
al
bando
.
Ma
la
verità
è
un
'
altra
.
Gli
uomini
nuovi
della
Dc
non
sono
affatto
uomini
del
Giornale
.
I
loro
nomi
noi
li
abbiamo
trovati
nelle
liste
compilate
dalla
stessa
Dc
,
che
forse
si
proponeva
di
avviarli
alla
trombatura
.
Noi
li
abbiamo
indicati
alla
preferenza
per
le
garanzie
ch
'
essi
davano
,
non
al
Giornale
,
ma
alla
linea
politica
che
il
Giornale
,
ha
sempre
auspicato
.
Da
quel
momento
il
boccino
è
passato
nella
mano
degli
elettori
.
Sono
loro
che
hanno
fatto
il
gioco
.
Ma
questa
è
una
cosa
che
non
potrà
mai
entrare
nella
testa
di
un
Galloni
.
Non
per
mancanza
d
'
intelligenza
,
perché
Galloni
ne
ha
da
vendere
.
Ma
perché
per
un
uomo
di
mafia
come
lui
,
tipico
frutto
dell
'
«
apparato
»
del
partito
,
è
semplicemente
inconcepibile
che
gli
elettori
possano
decidere
di
loro
testa
,
con
le
preferenze
,
la
linea
politica
del
partito
a
cui
danno
il
voto
.
Secondo
Galloni
,
che
lo
ha
anche
candidamente
detto
ad
una
intervista
ad
un
giornale
romano
,
gli
elettori
hanno
diritto
solo
al
voto
.
Sul
modo
di
amministrarlo
può
decidere
solo
il
partito
.
Ebbene
,
tutto
questo
,
piaccia
o
non
piaccia
all
'
on.
Galloni
,
è
finito
.
Gli
elettori
,
dopo
un
trentennio
di
passività
,
si
sono
resi
conto
che
la
linea
politica
del
partito
sta
ai
dirigenti
attuarla
,
ma
agli
elettori
indicarla
.
Ed
è
a
questo
loro
risveglio
che
noi
abbiamo
dato
contributo
.
Noi
non
ci
illudiamo
affatto
di
avere
«
determinato
»
i
risultati
del
3
e
del
10
giugno
,
però
non
ci
contentiamo
di
averli
solo
predetti
o
previsti
.
Da
cinque
anni
,
cioè
da
quando
siamo
nati
,
noi
lavoriamo
ad
una
ripresa
di
quei
valori
liberal
-
democratici
che
la
classe
politica
sembrava
voler
mandare
definitivamente
in
protesto
,
ma
che
noi
sapevamo
ben
ancorati
nella
coscienza
dei
nostri
lettori
.
E
'
stata
una
battaglia
dura
e
difficile
.
Ma
che
il
mese
scorso
ha
avuto
il
suo
premio
.
Non
abbiamo
«
determinato
»
nulla
.
Ma
crediamo
di
aver
molto
contribuito
a
una
certa
inversione
di
tendenza
:
ed
è
stata
questa
che
ha
portato
ai
risultati
di
giugno
.
A
vincere
non
è
stato
il
Giornale
,
ma
la
linea
politica
per
la
quale
il
Giornale
si
batte
,
quasi
solo
,
da
cinque
anni
.
Se
ora
a
Galloni
fa
comodo
dire
che
dentro
alla
Dc
c
'
è
un
partito
del
Giornale
sottintendendo
che
esso
è
costituito
da
«
traditori
»
della
Dc
,
lo
dica
pure
:
noi
possiamo
anche
ringraziarlo
per
la
pubblicità
che
ci
fa
.
Ma
è
una
solenne
balla
.
A
questo
punto
lei
mi
chiederà
:
«
Ma
allora
la
scommessa
chi
l
'
ha
vinta
?
»
.
Be
'
questo
non
lo
so
.
Ma
se
la
posta
è
,
come
immagino
,
una
cena
,
mettetevi
a
tavola
e
mandatemi
il
conto
:
ve
lo
pago
io
.