StampaQuotidiana ,
Caro
Ventura
,
anch
'
io
mi
sono
sempre
chiesto
come
fanno
tanti
nostri
uomini
politici
ad
andare
a
messa
ogni
mattina
per
poi
passare
il
resto
della
giornata
a
imbrogliarsi
e
tradirsi
l
'
uno
con
l
'
altro
,
se
non
a
fare
di
peggio
.
Che
cosa
gli
diranno
,
a
Dio
,
quando
in
ginocchio
,
mani
giunte
e
testa
bassa
,
si
raccolgono
nel
colloquio
con
Lui
,
quale
dovrebb
'
essere
la
preghiera
?
Ma
non
mi
chieda
risposta
a
questi
interrogativi
perché
nemmeno
io
riesco
a
darmela
.
E
questo
è
proprio
uno
dei
tanti
motivi
che
mi
spingono
a
preferire
,
almeno
sul
piano
morale
,
i
laici
,
i
quali
non
sempre
-
e
non
tutti
-
sono
più
corretti
,
onesti
e
leali
dei
democristiani
,
ma
almeno
evitano
di
mescolare
nelle
loro
furfanterie
il
buon
Dio
.
E
'
ciò
che
Disraeli
diceva
di
Gladstone
:
«
Che
bari
al
giuoco
,
è
naturale
:
lo
faccio
anch
'
io
.
A
infastidirmi
è
la
sua
pretesa
che
sia
il
Signore
a
infilargli
la
carta
nel
polsino
»
.
Ecco
,
io
sono
della
stessa
opinione
,
e
mi
par
di
capire
che
lo
sia
anche
lei
.
Anche
ai
cattolici
osservanti
e
militanti
è
consentito
,
si
capisce
,
far
politica
.
Ma
,
per
amor
del
cielo
,
non
la
confondano
con
la
religione
invocando
«
i
valori
cristiani
»
mentre
si
mettono
l
'
un
l
'
altro
l
'
arsenico
nella
minestra
.
Questo
si
può
farlo
in
nome
di
Marx
,
e
magari
anche
di
Cavour
.
In
nome
di
Dio
,
dovrebb
'
essere
proibito
.