StampaQuotidiana ,
Cara
signora
,
grazie
di
cuore
per
la
sua
solidarietà
.
Quanto
al
dubbio
che
Orlando
ed
io
vogliamo
coprire
col
silenzio
le
malefatte
di
mafiosi
e
camorristi
,
esso
non
mi
offende
perché
testimonia
soltanto
la
sua
ingenuità
:
un
'
ingenuità
che
,
intendiamoci
,
le
fa
molto
onore
,
ma
che
non
l
'
aiuta
di
certo
a
capire
come
vanno
le
cose
in
quel
difficile
mondo
.
Le
porto
un
esempio
.
Se
io
mi
trovassi
a
Pagani
,
probabilmente
saprei
chi
ne
ha
ucciso
il
sindaco
,
perché
sono
sicuro
che
lo
sanno
tutti
,
e
forse
qualcuno
me
ne
avrebbe
mormorato
il
nome
all
'
orecchio
.
Ma
se
a
questo
qualcuno
io
avessi
chiesto
di
venire
a
testimoniarlo
in
tribunale
,
lo
avrei
visto
fuggire
a
gambe
levate
,
e
in
tribunale
ci
sarei
finito
io
per
uscirne
con
una
bella
condanna
per
calunnia
.
I
nomi
dei
colpevoli
,
cara
signora
,
li
sanno
anche
i
carabinieri
.
Quelli
che
mancano
sono
i
testimoni
e
le
prove
,
senza
le
quali
,
lei
lo
capisce
,
non
si
possono
lanciare
accuse
,
anche
se
siamo
arciconvinti
della
loro
fondatezza
.
Tuttavia
il
discorso
di
Orlando
era
un
altro
,
di
ordine
più
generale
.
Gl
'
Innominati
a
cui
si
riferisce
nel
suo
articolo
-
lettera
non
sono
i
caperonzoli
della
malavita
locale
,
ma
i
loro
alti
protettori
politici
.
E
anche
di
costoro
si
sanno
i
nomi
,
ma
anche
contro
di
essi
mancano
le
prove
.
Eppoi
,
come
distinguere
le
mele
sane
da
quelle
marce
?
Un
po
'
in
tutta
Italia
,
ma
specialmente
nel
Sud
,
la
politica
è
clientelismo
,
il
clientelismo
è
sempre
mafia
,
e
le
mafie
si
combattono
tra
loro
non
soltanto
a
lupara
,
ma
anche
a
calunnia
.
E
,
mi
creda
,
un
groviglio
inestricabile
.
Una
sola
cosa
si
capisce
con
chiarezza
:
che
politica
e
malavita
sono
così
intimamente
intrecciate
,
che
ormai
diventa
quasi
impossibile
distinguere
l
'
una
dall
'
altra
.
E
a
questo
punto
,
cara
signora
,
verrebbe
voglia
di
emigrare
e
cambiare
nazionalità
.
Invece
no
.
Questo
è
il
nostro
Paese
.
Qui
dobbiamo
vivere
,
lottare
e
,
se
è
necessario
,
farci
ammazzare
.
Meglio
italiani
morti
che
apolidi
vivi
.