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Miscellanea ,
Con viva ansia e con stupore sempre crescente , veniamo osservando da lungo tempo la via dolorosa della Chiesa e il progressivo acuirsi dell ' oppressione dei fedeli ad essa rimasti devoti nello spirito e nell ' opera ; e tutto ciò in quella terra e in mezzo a quel popolo a cui S . Bonifacio portò un giorno il luminoso e lieto messaggio di Cristo e del regno di Dio . Tale nostra ansia non è stata alleviata dalle relazioni che i Reverendissimi rappresentanti dell ' Episcopato , conforme al loro dovere , Ci fecero secondo verità , visitandoCi durante la Nostra infermità . Accanto a molte notizie , che Ci furono di consolazione e conforto , sulla lotta sostenuta dai loro fedeli a causa della religione , non poterono , nonostante l ' amore al loro popolo e alla loro patria e la cura di esprimere un giudizio ben ponderato , passare sotto silenzio innumerevoli altri avvenimenti tristi e riprovevoli . Quando Noi udimmo le loro relazioni , con profonda gratitudine verso Dio potemmo esclamare con l ' Apostolo dell ' amore : « Non ho gioia più grande di quando sento : i miei figli camminano nella verità » . Ma la franchezza , che si addice alla grave responsabilità del Nostro ministero apostolico , e la decisione di presentare davanti a voi e all ' intero mondo cristiano la realtà in tutta la sua crudezza esigono anche che aggiungiamo : - - non abbiamo maggiore ansia né più crudele afflizione pastorale di quando sentiamo : molti abbandonano il cammino della verità . Il Concordato del 1933 1 . Quando Noi , Venerabili Fratelli , nell ' estate del 1933 , a richiesta del governo del Reich , accettammo di riprendere le trattative per un Concordato , in base ad un progetto elaborato già vari anni prima , e addivenimmo così ad un solenne accordo , che riuscì di soddisfazione a voi tutti , fummo mossi dalla doverosa sollecitudine di tutelare la libertà della missione salvifica della Chiesa in Germania e di assicurare la salute delle anime ad essa affidate , e in pari tempo dal sincero desiderio di rendere un servizio di interesse capitale al pacifico sviluppo e al benessere del popolo tedesco . Nonostante molte e gravi preoccupazioni , pervenimmo allora , non senza sforzo , alla determinazione di non negare il Nostro consenso . Volevamo risparmiare ai Nostri fedeli , ai Nostri figli e alle Nostre figlie , della Germania , secondo le umane possibilità , le tensioni e le tribolazioni , che , in caso contrario , si sarebbero dovute con certezza aspettare , date le condizioni dei tempi . E volevamo dimostrare col fatto a tutti , che Noi , cercando solo Cristo e ciò che appartiene a Cristo , non rifiutiamo ad alcuno , se egli stesso non la respinga , la mano pacifica della Madre Chiesa . Se l ' albero di pace , da Noi piantato in terra tedesca con puro intento , non ha prodotto i frutti , da Noi bramati nell ' interesse del vostro popolo , non ci sarà alcuno al mondo intero , che abbia occhi per vedere e orecchi per sentire , il quale potrà dire ancor oggi la colpa essere della Chiesa e del suo Capo Supremo . L ' esperienza degli anni trascorsi mette in luce le responsabilità , e svela macchinazioni , che già dal principio non si proposero altro scopo se non una lotta fino all ' annientamento . Nei solchi , in cui Ci eravamo sforzati di gettare la semenza della vera pace , altri sparsero - - come l ' inimicus homo della Sacra Scrittura - - la zizzania della sfiducia , della discordia , dell ' odio , della diffamazione , di un ' avversione profonda , occulta e palese , contro Cristo e la sua Chiesa , scatenando una lotta che si alimentò in mille fonti diverse , e si servì di tutti i mezzi . Su di essi e solamente su di essi , e sui loro protettori , occulti o palesi , ricade la responsabilità se all ' orizzonte della Germania apparisce , non l ' arcobaleno della pace , ma il nembo minaccioso delle dissolvitrici lotte religiose . Venerabili Fratelli , Noi non Ci siamo stancati di far presente ai reggitori , responsabili delle sorti della vostra nazione , le conseguenze , che sarebbero necessariamente derivate dalla tolleranza , o peggio ancora dal favoreggiamento di quelle correnti . Abbiamo fatto di tutto per difendere la santità della parola solennemente data , la inviolabilità degli obblighi volontariamente contratti , contro teorie e pratiche , le quali , se ufficialmente ammesse , avrebbero dovuto spegnere ogni fiducia e svalutare intrinsecamente ogni parola data , anche per l ' avvenire . Se verrà il momento di esporre agli occhi del mondo questi nostri sforzi , tutti i ben pensanti sapranno dove son da cercarsi i tutori della pace e dove i suoi perturbatori . Chiunque abbia conservato nel suo animo un residuo di amore per la verità , e nel suo cuore anche un ' ombra del senso di giustizia , dovrà ammettere che negli anni difficili e gravi di vicende , susseguitesi al Concordato , ciascuna delle Nostre parole e delle Nostre azioni ebbe per norma la fedeltà degli accordi sanciti . Ma dovrà anche riconoscere , con stupore e con intima ripulsa , come dall ' altra parte si sia eretto a norma ordinaria lo svisare arbitrariamente i patti , l ' eluderli , lo svuotarli e finalmente il violarli più o meno apertamente . La moderazione , da Noi finora mostrata , nonostante tutto ciò , non Ci è stata suggerita da calcoli di interessi terreni né tanto meno da debolezza , ma semplicemente dalla volontà di non strappare insieme con la zizzania , anche qualche buona pianta ; dalla decisione di non pronunziare pubblicamente un giudizio , prima che gli animi fossero maturi per riconoscerne l ' ineluttabilità ; dalla determinazione di non negare definitivamente la fedeltà di altri alla parola data , prima che il duro linguaggio della realtà avesse strappati i veli , con cui si è saputo e si cerca anche adesso mascherare , secondo un piano prestabilito , l ' attacco contro la Chiesa . Anche oggi , che la lotta aperta contro le scuole confessionali , tutelate dal Concordato , e l ' annientamento della libertà di voto , per coloro che hanno diritto all ' educazione cattolica , manifestano , in un campo particolarmente vitale per la Chiesa , la tragica serietà della situazione e una non mai vista pressione spirituale dei fedeli , la sollecitudine paterna per il bene delle anime Ci consiglia di non lasciare senza considerazione le prospettive , per quanto scarse , che possono ancora sussistere , di un ritorno alla fedeltà dei patti e ad una intesa , permessa dalla Nostra coscienza . Seguendo le preghiere dei Reverendissimi membri dell ' Episcopato non Ci stancheremo anche nel futuro di difendere il diritto leso presso i reggitori del vostro popolo , incuranti del successo o dell ' insuccesso del momento , ubbidienti solo alla Nostra coscienza ed al Nostro ministero pastorale , e non cesseremo di opporCi ad una mentalità , che cerca , con aperta od occulta violenza , di soffocare il diritto , autenticato da documenti . Lo scopo però della presente lettera , o Venerabili Fratelli , è un altro . Come voi Ci avete visitato amabilmente durante la Nostra infermità , così Noi ci rivolgiamo oggi a voi e per mezzo vostro , ai fedeli cattolici della Germania , i quali , come tutti i figli sofferenti e perseguitati , stanno molto vicini al cuore del Padre comune . In questa ora , in cui la loro fede viene provata , come vero oro , nel fuoco della tribolazione e della persecuzione , insidiosa o aperta , ed essi sono accerchiati da mille forme di organizzata compressione della libertà religiosa , in cui l ' impossibilità di aver informazioni , conformi a verità , e di difendersi con mezzi normali , molto li opprime , hanno un doppio diritto ad una parola di verità e d ' incoraggiamento morale da parte di Colui , al cui primo predecessore il Salvatore diresse quella parola densa di significato : « Io ho pregato per te , affinché la tua fede non vacilli , e tu a tua volta corrobora i tuoi fratelli » . Dio vero e dèi falsi 2 . - - E anzitutto , Venerabili Fratelli , abbiate cura che la fede in Dio , primo e insostituibile fondamento di ogni religione , rimanga pura e integra nelle regioni tedesche . Non si può considerare come credente in Dio colui che usa il nome Dio rettoricamente , ma solo colui che unisce a questa venerata parola una vera e degna nozione di Dio . Chi con indeterminatezza panteistica , identifica Dio con l ' universo , materializzando Dio nel mondo e deificando il mondo in Dio , non appartiene ai veri credenti . Né è tale chi , seguendo una sedicente concezione pre ­ cristiana dell ' antico germanesimo , pone in luogo del Dio personale il fato tetro e impersonale , rinnegando la sapienza divina e la sua provvidenza , la quale « con forza e dolcezza domina da una estremità all ' altra del mondo » e tutto dirige a buon fine . Un simile uomo non può pretendere di essere annoverato fra i veri credenti . Se la razza o il popolo , se lo Stato o una sua determinata forma , se i rappresentanti del potere statale o altri elementi fondamentali della società umana hanno nell ' ordine naturale un posto essenziale e degno di rispetto ; chi peraltro li distacca da questa scala di valori terreni , elevandoli a suprema norma di tutto , anche dei valori religiosi , e divinizzandoli con culto idolatrico , perverte e falsifica l ' ordine , da Dio creato e imposto , ed è lontano dalla vera fede in Dio e da una concezione della vita ad essa conforme . Rivolgete , o Venerabili Fratelli , l ' attenzione all ' abuso crescente che si manifesta in parole e per iscritto , di adoperare il tre volte santo nome di Dio quale etichetta vuota di senso per un prodotto più o meno arbitrario di ricerca o aspirazione umana , e adoperatevi che tale aberrazione incontri tra i vostri fedeli la vigile ripulsa che merita . Il nostro Dio è il Dio personale , trascendente , onnipotente , infinitamente perfetto , uno nella trinità delle persone e trino nell ' unità della essenza divina , creatore dell ' universo , signore , re e ultimo fine della storia del mondo , il quale non ammette , né può ammettere , altre divinità accanto a sé . Questo Dio ha dato i suoi comandamenti in maniera sovrana , comandamenti indipendenti da tempo e spazio , da regione e razza . Come il sole di Dio splende indistintamente su tutto il genere umano , così la sua legge non conosce privilegi né eccezioni . Governanti e governati , coronati e non coronati , grandi e piccoli , ricchi e poveri dipendono egualmente dalla sua parola . Dalla totalità dei suoi diritti di Creatore promana essenzialmente la sua esigenza ad un ' ubbidienza assoluta da parte degli individui e di qualsiasi società . E tale esigenza all ' ubbidienza si estende a tutte le sfere della vita , nelle quali questioni morali richiedono l ' accordo con la legge divina e con ciò stesso l ' armonizzazione dei mutevoli ordinamenti umani col complesso degli immutabili ordinamenti divini . Solamente spiriti superficiali possono cadere nell ' errore di parlare di un Dio nazionale , di una religione nazionale , e intraprendere il folle tentativo di imprigionare nei limiti di un solo popolo , nella ristrettezza etnica di una sola razza , Dio , Creatore del mondo , re e legislatore dei popoli , davanti alla cui grandezza le nazioni sono piccole come gocce in un catino d ' acqua . I Vescovi della Chiesa di Cristo preposti a quelle cose che riguardano Dio devono invigilare perché non si affermino tra i fedeli tali perniciosi errori , ai quali sogliono tener dietro pratiche ancora più perniciose . Appartiene al loro sacro ministero di fare tutto il possibile affinché i comandamenti di Dio siano considerati e praticati quali obbligazioni inconcusse di una vita morale e ordinata , sia privata sia pubblica ; i diritti della maestà divina , il nome e la parola di Dio non vengano profanati ; le bestemmie contro Dio in parole , scritti e immagini , numerose talvolta come l ' arena del mare , vengano ridotte al silenzio , e di fronte allo spirito caparbio e insidioso di coloro , che negano , oltraggiano e negano Dio , non si illanguidisca mai la preghiera espiatrice dei fedeli , la quale sale ad ogni ora come incenso all ' Altissimo , rattenendone la mano punitrice . Noi ringraziamo , Venerabili Fratelli , voi , i vostri sacerdoti e tutti i fedeli che nella difesa dei diritti della divina Maestà contro un provocante neopaganesimo , appoggiato purtroppo , spesso da personalità influenti , avete adempiuto e adempite il vostro dovere di cristiani . Questo ringraziamento è particolarmente intimo e unito ad una riconosceste ammirazione per coloro i quali , nel compimento di questo loro dovere , si sono resi degni di sopportare per la causa di Dio sacrifici e dolori . L ' Antico Testamento e Gesù Cristo 3 . - - La fede in Dio non si manterrà , a lungo andare , pura e incontaminata , se non si appoggerà nella fede in Gesù Cristo . « Nessuno conosce il Figlio se non il Padre e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui a cui il Figlio lo vuole rivelare » . « Questa è la vita eterna : che essi riconoscano te , unico vero Dio , e colui che hai mandato , Gesù Cristo » . A nessuno dunque è lecito dire : io credo in Dio , e ciò è sufficiente per la mia religione . La parola del Salvatore non lascia posto a scappatoie di simil genere : « Chi rinnega il Figlio non ha neanche il Padre ; chi riconosce il Figlio ha anche il Padre » . In Gesù Cristo , incarnato Figlio di Dio , è apparsa la pienezza della rivelazione divina : « In varie maniere e in diverse forme , Dio un giorno parlò ai padri per mezzo dei profeti . Nella pienezza dei tempi ha parlato a noi per mezzo del Figlio » . I libri santi dell ' Antico Testamento sono tutti parola di Dio , parte organica della sua rivelazione . Conforme allo sviluppo graduale della rivelazione , su di essi si posa il crepuscolo del tempo che doveva preparare il pieno meriggio della redenzione . In alcune parti si narra dell ' imperfezione umana , della sua debolezza e del peccato , come non può accadere diversamente , quando si tratta di libri di storia e di legislazione . Oltre a innumerevoli cose alte e nobili , essi parlano della tendenza superficiale e materiale , che appariva a varie riprese nel popolo dell ' antico patto , depositario della rivelazione e delle promesse di Dio . Ma per ogni occhio , non accecato dal pregiudizio o dalla passione , non può che risplendere ancora più luminosamente , nonostante la debolezza umana , di cui parla la storia biblica , la luce divina del cammino della salvezza , che trionfa alla fine su tutte le debolezze e i peccati . E proprio su questo sfondo , spesso cupo , la pedagogia della salute eterna si allarga in prospettive , le quali nello stesso tempo dirigono , ammoniscono , scuotono , sollevano e rendono felici . Solo cecità e caparbietà può far chiudere gli occhi davanti ai tesori di salutari insegnamenti , nascosti nell ' Antico Testamento . Chi quindi vuole banditi dalla Chiesa e dalla scuola la storia biblica e i saggi insegnamenti dell ' Antico Testamento , bestemmia la parola di Dio , bestemmia il piano della salute dell ' Onnipotente ed erige a giudice dei piani divini un angusto e ristretto pensar umano . Egli rinnega la fede in Gesù Cristo , apparso nella realtà della sua carne , il quale prese natura umana da un popolo , che doveva poi configgerlo in croce . Non comprende nulla del dramma mondiale del Figlio di Dio , il quale oppose al misfatto dei suoi crocefissori , qual sommo sacerdote , l ' azione divina della morte redentrice e fece così trovare all ' Antico Testamento il suo compimento , la sua fine e la sua sublimazione nel Nuovo Testamento . La rivelazione culminata nell ' Evangelo di Gesù Cristo è definitiva e obbligatoria per sempre , non ammette appendici di origine umana e , ancora meno , succedanei o sostituzioni di « rivelazioni » arbitrarie , che alcuni banditori moderni vorrebbero far derivare dal così detto mito del sangue e della razza . Da che Cristo , l ' Unto del Signore , ha compìto l ' opera di redenzione , infrangendo il dominio del peccato e meritandoci la grazia di diventare figli di Dio , da allora non è stato dato agli uomini alcun altro nome sotto il cielo , per diventare beati , se non il nome di Gesù . Anche se un uomo identifichi in sé ogni sapere , ogni potere e tutta la possanza materiale della terra , non può gettare fondamento diverso da quello che Cristo ha gettato . Colui quindi che con sacrilego misconoscimento delle diversità essenziali tra Dio e la creatura , tra l ' Uomo ­ Dio e il semplice uomo , osasse di porre accanto a Cristo o , ancora peggio , sopra di Lui o contro di Lui , un semplice mortale , fosse anche il più grande di tutti i tempi , sappia che è un profeta di chimere , a cui si applica spaventosamente la parola della Scrittura : « Colui che abita nel cielo , ride di loro » . Cattolicità della Chiesa di Cristo 4 . - - La fede in Gesù Cristo non resterà pura e incontaminata , se non sarà sostenuta e difesa dalla fede della Chiesa , colonna e fondamento della verità . Cristo stesso , Dio benedetto in eterno , ha innalzato questa colonna della fede ; il suo comandamento di ascoltare la Chiesa e di sentire , attraverso le parole e i comandamenti della Chiesa , le sue parole stesse ed i suoi stessi comandamenti , vale per gli uomini di tutti i tempi e di tutte le regioni . La Chiesa , fondata dal Salvatore , è unica per tutti i popoli e per tutte le nazioni , e sotto la sua volta , la quale si inarca come il firmamento sull ' universo intero , trovano posto ed asilo tutti ì popoli e tutte le lingue , e possono svolgersi tutte le proprietà , qualità , missioni e compiti , che sono stati assegnati da Dio , creatore e salvatore , agli individui e alle società umane . L ' amore materno della Chiesa è tanto largo da vedere nello sviluppo , conforme al volere di Dio , di tali peculiarità e compiti particolari piuttosto la ricchezza delle varietà che il pericolo di scissioni ; gode dell ' elevato livello spirituale degli individui e dei popoli , scorge con gioia e alterezza materna nelle loro genuine attuazioni frutti di educazione e di progresso , che benedice e promuove , ogni qualvolta lo può secondo verità . Ma sa pure che a questa libertà son segnati limiti dal comandamento della divina maestà , che ha voluto e fondato questa Chiesa come unità inseparabile nelle sue parti essenziali . Chi attenta a questa inscindibile unità toglie alla sposa di Cristo uno dei diademi , con cui Dio stesso l ' ha coronata ; sottomette l ' edificio divino , che posa su fondamenta eterne , al riesame e alla trasformazione da parte di architetti , ai quali il Padre Celeste non ha concesso alcun potere . La divina missione , che la Chiesa compie tra gli uomini e deve compiere per mezzo di uomini , può essere dolorosamente oscurata dall ' umano , talvolta troppo umano , che , in certi tempi , ripullula quasi zizzania in mezzo al grano del regno di Dio . Chi conosce la parola del Salvatore sopra gli scandali e coloro che li dànno , sa come la Chiesa e ciascun individuo deve giudicare su ciò che fu ed è peccato . Ma chi , fondandosi su questi lamentevoli contrasti tra fede e vita , tra parola e azione , tra il contegno esteriore e l ' interno sentire di alcuni - - e fossero anche molti - - pone in oblio , o coscientemente passa sotto silenzio , l ' immenso capitale di genuino sforzo verso la virtù , lo spirito di sacrificio , l ' amore fraterno , l ' eroismo di santità in tanti membri della Chiesa , manifesta una cecità ingiusta e riprovevole . E quando poi si vede che quella rigida misura , con cui egli giudica la odiata Chiesa , viene messa da canto se si tratta di altre società , a lui vicine per sentimento o interesse , allora riesce evidente che , ostentandosi colpito nel suo presunto senso di purezza , si appalesa simile a coloro i quali , secondo la tagliente parola del Salvatore , osservano la pagliuzza nell ' occhio del fratello , ma non scorgono la trave nel proprio . Altrettanto men pura è la intenzione di coloro i quali pongono a scopo della loro vocazione proprio quel che vi è di umano nella Chiesa , talvolta facendone persino un losco affare , e sebbene la potestà di colui che è insignito della potestà ecclesiastica , posando in Dio , non sia dipendente dalla sua elevatezza umana e morale , non vi è epoca alcuna , né individuo , né società che non debba esaminarsi onestamente la coscienza , purificarsi inesorabilmente , rinnovarsi profondamente nel sentire e nell ' operare . Nella Nostra Enciclica sopra il Sacerdozio , in quella sull ' Azione Cattolica , abbiamo con implorante insistenza attirata l ' attenzione di tutti gli appartenenti alla Chiesa , e sopratutto degli ecclesiastici , dei religiosi e dei laici , i quali e collaborano nell ' apostolato , al sacro dovere di mettere fede e condotta in quell ' armonia richiesta dalla legge di Dio e domandata con instancabile insistenza dalla Chiesa . Anche oggi Noi ripetiamo con gravità profonda : non basta essere annoverati nella Chiesa di Cristo , bisogna essere in spirito e verità membri vivi di quella Chiesa . E tali sono solamente coloro che stanno nella grazia del Signore e continuamente camminano alla sua presenza , sia nell ' innocenza sia nella penitenza sincera e operosa . Se l ' Apostolo delle genti , « il vaso di elezione » , teneva il suo corpo sotto la sferza della mortificazione affinché , dopo aver predicato agli altri , non venisse egli stesso riprovato , può darsi forse per quelli , nelle cui mani è posta la custodia e l ' incremento del regno di Dio , via diversa da quella dell ' intima unione dell ' apostolato e della santificazione propria ? Solo così si mostrerà agli uomini di oggi , e in prima linea agli oppositori della Chiesa , che il sale della terra e il lievito del cristianesimo non è diventato inefficace , ma è potente e pronto a portare rinnovamento spirituale e ringiovanimento a coloro che sono nel dubbio e nell ' errore , nell ' indifferenza e nello smarrimento spirituale , nel rilassamento della fede e nella lontananza da Dio , di cui essi - - l ' ammettano o lo neghino - - hanno più bisogno che mai . Una Cristianità , in cui tutti i membri vigilino su sé stessi , che espella ogni tendenza a ciò che è puramente esteriore e mondano , si attenga seriamente ai comandamenti di Dio e della Chiesa , e si mantenga quindi nell ' amore di Dio e nella solerte carità verso il prossimo , potrà e dovrà essere esempio e guida al mondo profondamente infermo , che cerca sostegno e direzione , se non si vuole che sopravvenga un immane disastro o un indescrivibile decadimento . Fedeltà alla Chiesa Ogni riforma genuina e duratura ha avuto propriamente origine dal santuario , da uomini infiammati e mossi dall ' amore di Dio e del prossimo ; i quali , per la loro grande generosità nel rispondere ad ogni appello di Dio e nel metterlo in pratica anzitutto in se stessi , cresciuti in umiltà e con la sicurezza di chi è chiamato da Dio , hanno illuminato e rinnovato i loro tempi . Dove lo zelo dì riforma non scaturì dalla pura sorgente dell ' integrità personale , ma fu effetto dell ' esplosione di impulsi passionali , invece di costruire distrusse , e fu sovente punto di partenza di errori ancora più funesti dei danni , a cui si volle e si pretese portare rimedio . Certamente lo spirito di Dio spira dove vuole , dalle pietre può suscitare gli esecutori dei suoi disegni , e sceglie gli strumenti della sua volontà secondo i suoi piani , non secondo quelli degli uomini . Ma Egli , che ha fondato la Chiesa e l ' ha chiamata in vita nella Pentecoste , non spezza la struttura fondamentale della salutare istituzione , da Lui stesso voluta . Chi è mosso dallo spirito di Dio ha perciò stesso un contegno esteriore ed interiore rispettoso verso la Chiesa , nobile frutto dell ' albero della Croce , dono dello Spirito della Pentecoste al mondo bisognoso di guida . Nelle vostre contrade , Venerabili Fratelli , si elevano voci in coro sempre più forte , che incitano ad uscire dalla Chiesa , e sorgono banditori i quali per la loro posizione ufficiale , cercano di risvegliare l ' impressione che tale distacco dalla Chiesa , e conseguentemente l ' infedeltà verso Cristo Re , sia una testimonianza particolarmente persuasiva e meritoria della loro fedeltà al regime presente . Con pressioni , occulte e palesi , con intimidazioni , con prospettive di vantaggi economici , professionali , civili o d ' altra specie , l ' attaccamento alla fede dei cattolici , e specialmente di alcune classi di funzionari cattolici , viene sottoposto ad una violenza tanto illegale quanto inumana . Con commozione paterna Noi sentiamo e soffriamo profondamente con coloro che hanno pagato a sì caro prezzo il loro attaccamento a Cristo e alla Chiesa ; ma si è ormai giunti a un tal punto , che è in giuoco il fine ultimo e più alto , la salvezza o la perdizione ; e quindi unico cammino di salute per il credente resta la via di un generoso eroismo . Quando il tentatore o l ' oppressore gli si accosterà con le insinuazioni traditrici di uscire dalla Chiesa , allora egli non potrà che contrapporgli , anche a prezzo dei più gravi sacrifici terreni , la parola del Salvatore : « Allontanati da me , o satana , perché sta scritto : adorerai il Signore Dio tuo e a lui solo servirai » . Alla Chiesa invece rivolgerà queste parole : O tu , che sei madre mia fin dai giorni della mia fanciullezza , mio conforto in vita , mia avvocata in morte , si attacchi la lingua al mio palato , se io , cedendo a terrene lusinghe o minacce , dovessi tradire il mio voto battesimale . A coloro poi , i quali si lusingassero di potere conciliare con l ' esterno abbandono della Chiesa la fedeltà interiore ad essa , sia di monito severo la parola del Salvatore : « Chi mi rinnega davanti agli uomini , lo rinnegherò davanti al Padre mio , che è nei cieli » . Il papato insostituibile 5 . - - La fede nella Chiesa non si manterrà pura e incontaminata , se non sarà appoggiata nella fede al primato del Vescovo di Roma . Nello stesso momento in cui Pietro , prevenendo gli altri apostoli e discepoli , professò la sua fede in Cristo , Figlio del Dio vivente , l ' annunzio della fondazione della sua Chiesa , dell ' unica Chiesa , su Pietro , la roccia , fu la risposta di Cristo , che lo ricompensò della sua fede e di averla professata . La fede in Cristo , nella Chiesa e nel Primato stanno perciò in un sacro legame di interdipendenza . Un ' autorità genuina e legale è dappertutto un vincolo di unità e una sorgente di forza , un presidio contro lo sfaldamento e la disgregazione , una garanzia dell ' avvenire . E ciò si verifica nel senso più alto e nobile , dove , come nel caso della Chiesa , a tale autorità venne promessa l ' assistenza soprannaturale dello Spirito Santo e il suo appoggio invincibile . Se persone , che non sono neanche unite nella fede in Cristo , vi adescano e vi lusingano col fantasma di una « chiesa tedesca nazionale » sappiate ciò non essere altro se non un rinnegamento dell ' unica Chiesa di Cristo , un ' apostasia manifesta del mandato di Cristo di evangelizzare tutto il mondo , che solo una Chiesa universale può attuare . Lo sviluppo storico di altre chiese nazionali , il loro irrigidimento spirituale , il loro soffocamento e asservimento da parte dei poteri laici mostrano la desolante sterilità , che colpisce con ineluttabile sicurezza il tralcio separatosi dal ceppo vitale della Chiesa . Colui che a questi erronei sviluppi fin da principio oppone il suo vigile e irremovibile no , rende un servizio non solo alla purezza della sua fede , ma anche alla sanità e forza vitale del suo popolo . Gli elementi della fede cristiana 6 . - - Venerabili Fratelli , abbiate un occhio particolarmente vigile , quando nozioni religiose vengono svuotate del loro contenuto genuino ed applicate a significati profani . Rivelazione , in senso cristiano , significa la parola di Dio agli uomini . Usate questo stesso termine per suggestioni provenienti dal sangue e dalla razza , per le irradiazioni della storia di un popolo , è , in ogni caso , causare disorientamento . Tali false monete non meritano di passare nel tesoro linguistico di un fedele cristiano . La fede consiste nel tener per vero ciò che Dio ha rivelato e mediante la Chiesa impone di credere : è « dimostrazione di cose che non si vedono » . La fiducia gioiosa e altera sull ' avvenire del proprio popolo , cosa cara ad ognuno , significa ben altra cosa che la fede in senso religioso . L ' usare l ' una per l ' altra , il volere sostituire l ' una con l ' altra e pretendere con ciò di essere riconosciuto come « credente » da un convinto cristiano , è un vuoto gioco di parole , una consapevole confusione di termini , o anche peggio . L ' immortalità , in senso cristiano , è la sopravvivenza dell ' uomo dopo la morte terrena , come individuo personale , per l ' eterna ricompensa o per l ' eterno castigo . Chi con la parola immortale non vuole indicare altro che una sopravvivenza collettiva nella continuità del proprio popolo , per un avvenire di indeterminata durata in questo mondo , perverte e falsifica una verità fondamentale della fede cristiana e scuote le fondamenta di qualsiasi concezione religiosa , la quale richiede un ordinamento morale universale . Chi non vuole essere cristiano dovrebbe almeno rinunziare a volere arricchire il lessico della sua miscredenza col patrimonio linguistico cristiano . Il peccato originale è la colpa ereditaria , propria , sebbene non personale , di ciascuno dei figli di Adamo , che in lui hanno peccato , perdita della grazia e , conseguentemente , della vita eterna , con la concupiscenza che ciascuno deve soffocare e domare per mezzo della grazia , della penitenza , della lotta e dello sforzo morale . La passione e morte del Figlio di Dio ha redento il mondo dal maledetto retaggio del peccato e della morte . La fede in queste verità , fatte oggi bersaglio del basso scherno dei nemici di Cristo nella vostra patria , appartiene all ' inalienabile deposito della religione cristiana . La croce di Cristo , anche se il suo solo nome sia diventato per molti follia e scandalo , resta per il cristiano il segno sacrosanto della redenzione , il vessillo di grandezza e forza morale . Nella sua ombra viviamo , nel suo bacio moriamo ; sul nostro sepolcro starà come annunziatrice della nostra fede , testimonio della nostra speranza , protesa verso la vita eterna . L ' umiltà nello spirito del Vangelo e la implorazione dell ' aiuto di Dio si accordano bene con la propria dignità , con la fiducia in sé e coll ' eroismo . La Chiesa di Cristo , che in tutti i tempi , fino a quelli a noi vicinissimi , conta più confessori e martiri eroici di qualsiasi altra società morale , non ha certo bisogno di ricevere da tali campi insegnamenti sul sentimento e l ' azione eroica . Nel rappresentare stoltamente l ' umiltà cristiana come avvilimento e meschinità , la ripugnante superbia di questi innovatori rende irrisoria soltanto sé stessa . Grazia , in senso largo , può chiamarsi ciò che proviene alla creatura dal Creatore . Grazia , nel senso proprio cristiano della parola , comprende però le gratificazioni soprannaturali dell ' amore divino , la degnazione e l ' opera per cui mezzo Dio eleva l ' uomo a quella intima comunione della sua vita , che il Nuovo Testamento chiama figliuolanza di Dio : « Vedete quale grande amore il Padre ci ha mostrato : noi ci chiamiamo figliuoli di Dio , e siamo realmente tali » . Il ripudio di questa elevazione soprannaturale alla grazia , a causa di una pretesa peculiarità del carattere tedesco , è un errore , un ' aperta dichiarazione di guerra ad una verità fondamentale del Cristianesimo . L ' equiparare la grazia soprannaturale coi doni della natura significa violentare il linguaggio , creato e santificato dalla religione . I pastori e i custodi del popolo di Dio faranno bene ad opporsi a questo furto sacrilego e a questo lavorio di traviamento degli spiriti . I fondamenti della morale 7 . - - Sulla fede in Dio genuina e pura si fonda la moralità del genere umano . Tutti i tentativi di staccare la dottrina dell ' ordine morale dalla base granitica della fede , per ricostruirla sulla sabbia mobile di norme umane , portano , tosto o tardi , individui e nazioni al decadimento morale . Lo stolto , che dice nel suo cuore : « non c ' è Dio » , si avvierà alla corruzione morale . E questi stolti , che presumono di separare la morale dalla religione , sono oggi divenuti legione . Non si accorgono , o non vogliono accorgersi , che col bandire l ' insegnamento confessionale , ossia chiaro e determinato , dalle scuole e dall ' educazione , con l ' impedirgli di contribuire alla formazione della società e della vita pubblica , si percorrono sentieri di impoverimento e di decadenza morale . Nessun potere coercitivo dello Stato , nessun ideale puramente terreno , per quanto grande e nobile , potrà sostituire a lungo andare i più profondi e decisivi stimoli , che provengono dalla fede in Dio e in Gesù Cristo . Se a chi è chiamato ai più ardui cimenti , al sacrificio del suo piccolo io in bene della comunità , si toglie il sostegno morale , che gli viene dall ' eterno e dal divino , dalla fede elevante e consolatrice in Colui che premia ogni bene e punisce ogni male , allora il risultato finale per innumerevoli uomini non sarà l ' adesione al dovere , ma piuttosto la diserzione . L ' osservanza coscienziosa dei dieci comandamenti di Dio e dei precetti della Chiesa , i quali ultimi non sono altro che regolamenti derivati dalle norme del Vangelo , è per ogni individuo una incomparabile scuola di disciplina organica , di rinvigorimento morale e di formazione di carattere . È una scuola che esige molto ; ma non oltre le forze . Dio misericordioso , quando ordina come legislatore : « tu devi » , dà colla sua grazia la possibilità di eseguire il suo comando . Il lasciare quindi inutilizzate energie morali di così potente efficacia , o sbarrar coscientemente ad esse il cammino nel campo dell ' istruzione popolare , è opera da irresponsabili , che tende a produrre deficienza religiosa nel popolo . Il connettere la dottrina morale con opinioni umane , soggettive e mutevoli nel tempo , invece di ancorarle nella santa volontà dell ' eterno Dio e nei suoi comandamenti , significa spalancare le porte alle forze dissolvitrici . Perciò il promuovere l ' abbandono delle eterne direttive di una dottrina morale per la formazione delle coscienze , per la nobilitazione di tutti i campi della vita e di tutti gli ordinamenti , è attentato peccaminoso contro l ' avvenire del popolo , i cui tristi frutti amareggeranno le generazioni future . Il diritto naturale 8 . - - È una caratteristica nefasta del tempo presente il volere distaccare non solo la dottrina morale , ma anche le fondamenta del diritto e della sua amministrazione dalla vera fede in Dio e dalle norme della rivelazione divina . Il nostro pensiero si rivolge qui a quello che si suole chiamare diritto naturale , che il dito dello stesso Creatore impresse nelle tavole del cuore umano e che la ragione umana sana e non ottenebrata da peccati e passioni può in esse leggere . Alla luce delle norme di questo diritto naturale , ogni diritto positivo , qualunque ne sia il legislatore , può essere valutato nel suo contenuto etico e conseguentemente nella legittimità del comando e nella obbligatorietà dell ' adempimento . Quelle leggi umane , che sono in contrasto insolubile col diritto naturale , sono affette da vizio originale , non sanabile né con le costrizioni né con lo spiegamento di forza esterna . Secondo questo criterio va giudicato il principio : « Diritto è ciò che è utile alla nazione » . Certo a questo principio può darsi un senso giusto , se si intende che ciò che è moralmente illecito non può essere mai veramente vantaggioso al popolo . Persino l ' antico paganesimo ha riconosciuto che , per essere giusta , questa frase dovrebbe essere capovolta e suonare : « Non vi è mai alcunché di vantaggioso , se in pari tempo non è moralmente buono , e non perché è vantaggioso è moralmente buono , ma perché moralmente buono è anche vantaggioso » . Questo principio , staccato dalla legge etica , significherebbe , per quanto riguarda la vita internazionale , un eterno stato di guerra tra le nazioni ; nella vita nazionale poi misconosce nel confondere interesse e diritto , il fatto fondamentale che l ' uomo , in quanto persona , possiede diritti dati da Dio , che devono essere tutelati da ogni attentato della comunità , che avesse per scopo di negarli , di abolirli e di impedirne l ' esercizio . Disprezzando questa verità , si perde di vista che il vero bene comune , in ultima analisi , viene determinato e conosciuto mediante la natura dell ' uomo con il suo armonico equilibrio fra diritto personale e legame sociale , come anche dal fine della società determinato dalla stessa natura umana . La società è voluta dal Creatore come mezzo per il pieno sviluppo delle facoltà individuali e sociali , di cui l ' uomo ha da valersi , ora dando ora ricevendo per il bene suo e quello degli altri . Anche quei valori più universali e più alti che possono essere realizzati , non dall ' individuo , ma solo dalla società , hanno per volontà del Creatore come ultimo scopo l ' uomo e il suo sviluppo e perfezionamento naturale e soprannaturale . Chi si allontana da questo ordine , scuote i pilastri , su cui riposa la società , e ne pone in pericolo la tranquillità , la sicurezza e l ' esistenza . Il credente ha un diritto inalienabile di professare la sua fede e di praticarla in quella forma che ad essa conviene . Quelle leggi , che sopprimono o rendono difficile la professione e la pratica di questa fede , sono in contrasto col diritto naturale . I genitori coscienziosi e consapevoli della loro missione educativa hanno prima di ogni altro il diritto essenziale alla educazione dei figli , loro donati da Dio , secondo lo spirito della vera fede e in accordo con i suoi principii e le sue prescrizioni . Leggi , o altre simili disposizioni , le quali non tengono conto nella questione scolastica della volontà dei genitori o la rendono inefficace colle minacce o colla violenza , sono in contradizione col diritto naturale e nella loro intima essenza immorali . La Chiesa , la cui missione è di custodire e di interpretare il diritto naturale , non può fare altro che dichiarare essere effetto di violenza , e quindi prive di ogni valore giuridico , le iscrizioni scolastiche avvenute in un recente passato in una atmosfera di notoria mancanza di libertà . Esortazioni alla gioventù tedesca 9 . - - Rappresentanti di Colui che nell ' Evangelo disse ad un giovane : « Se vuoi entrare nella vita eterna , osserva i comandamenti » , Noi indirizziamo una parola particolarmente paterna alla gioventù . Da mille bocche viene oggi ripetuto al vostro orecchio un Evangelo che non è stato rivelato dal Padre celeste ; migliaia di penne scrivono a servizio di una larva di cristianesimo , che non è il cristianesimo di Cristo . Tipografia e radio vi inondano giornalmente con produzioni di contenuto avverso alla fede e alla Chiesa , e , senza alcun riguardo e rispetto , assaltano ciò che per voi deve essere sacro e santo . Sappiamo che moltissimi tra voi , a causa dell ' attaccamento alla fede e alla Chiesa e dell ' appartenenza ad associazioni religiose , tutelate dal Concordato , hanno dovuto e devono attraversare periodi tenebrosi di misconoscimento , di sospetto , di vituperio , di accusa di antipatriottismo , di molteplici danni nella loro vita professionale e sociale . E ben sappiamo come molti ignoti soldati di Cristo si trovano nelle vostre file , che con cuore affranto , ma a testa alta , sopportano la loro sorte e trovano conforto solo nel pensiero che soffrono contumelie nel nome di Gesù . Ed oggi , che incombono nuovi pericoli e nuove tensioni , Noi diciamo a questa gioventù : « Se alcuno vi volesse annunziare un Evangelo diverso da quello che avete ricevuto sulle ginocchia di una pia madre , dalle labbra di un padre credente , dall ' insegnamento di un educatore fedele a Dio e alla sua Chiesa , costui sia anatema . Se lo Stato organizza la gioventù in associazione nazionale obbligatoria per tutti , allora , salvi sempre i diritti delle associazioni religiose , i giovani hanno il diritto ovvio e inalienabile , e con essi i genitori responsabili di loro dinanzi a Dio , di esigere che questa associazione sia mondata da ogni tendenza ostile alla fede cristiana e alla Chiesa , tendenza che sino al recentissimo passato , anzi presentemente , stringe i genitori credenti in un insolubile conflitto di coscienza , poiché essi non possono dare allo Stato , ciò che viene loro richiesto in nome dello Stato , senza togliere a Dio ciò che appartiene a Dio . » Nessuno pensa di porre alla gioventù tedesca pietre di inciampo sul cammino , che dovrebbe condurre all ' attuazione di una vera unità nazionale e fomentare un nobile amore per la libertà e una incrollabile devozione alla patria . Quello contro cui Noi Ci opponiamo e Ci dobbiamo opporre , è il contrasto voluto e sistematicamente inasprito , mediante il quale si separano queste finalità educative da quelle religiose . Perciò Noi diciamo a questa gioventù : cantate i vostri inni di libertà , ma non dimenticate che la vera libertà è la libertà dei figli di Dio . Non permettete che la nobiltà di questa insostituibile libertà scompaia nei ceppi servili del peccato e della concupiscenza . A chi canta l ' inno della fedeltà alla patria terrena non è lecito divenire transfuga e traditore con l ' infedeltà al suo Dio , alla sua Chiesa e alla sua patria eterna . Vi parlano molto di grandezza eroica , contrapponendola volutamente e falsamente all ' umiltà e alla pazienza evangelica ; ma perché vi nascondono che si dà anche un eroismo nella lotta morale ? e che la conservazione della purezza battesimale rappresenta un ' azione eroica , che dovrebbe essere apprezzata meritevolmente nel campo sia religioso sia naturale ? Vi parlano delle fragilità umane nella storia della Chiesa ; ma perché vi nascondono le grandi gesta , che l ' accompagnarono attraverso i secoli , i santi che essa ha prodotto , il vantaggio che provenne alla cultura occidentale dall ' unione vitale tra questa Chiesa e il vostro popolo ? Vi parlano molto di esercizi sportivi , i quali , usati secondo una ben intesa misura , dànno una gagliardia fisica , che è un beneficio per la gioventù . Ma ad essi viene assegnata oggi spesso un ' estensione , che non tiene conto né della formazione integrale e armonica del corpo e dello spirito , né della conveniente cura della vita di famiglia , né del comandamento di santificare il giorno del Signore . Con un ' indifferenza , che confina col disprezzo , si toglie al giorno del Signore il suo carattere sacro e raccolto , che corrisponde alla migliore tradizione tedesca . Attendiamo fiduciosi dai giovani tedeschi cattolici che essi nel difficile ambiente delle organizzazioni obbligatorie dello Stato rivendichino esplicitamente il loro diritto a santificare cristianamente il giorno del Signore , che la cura di irrobustire il corpo non faccia loro dimenticare la loro anima immortale , che non si lascino sopraffare dal male e cerchino piuttosto di vincere il male col bene , che quale loro altissima e nobilissima meta ritengano quella di conquistare la corona della vittoria nello stadio della vita eterna . Il compito dei sacerdoti 10 . - - Una parola di particolare riconoscimento , di incoraggiamento , di esortazione rivolgiamo ai sacerdoti della Germania , ai quali , in sottomissione ai loro Vescovi , spetta il compito , in tempi difficili e circostanze dure , di mostrare al gregge di Cristo i retti sentieri con la dottrina e con l ' esempio , con la dedizione quotidiana , con la pazienza apostolica . Non vi stancate , diletti figli e partecipi dei divini misteri , di seguire l ' eterno sommo sacerdote Gesù Cristo nel suo amore e nel suo ufficio di buon samaritano . Camminate ognora in condotta immacolata , davanti a Dio , in incessante disciplinatezza e perfezionamento , in amore misericordioso verso quanti sono a voi affidati , specialmente i pericolanti , i deboli e i vacillanti . Siate guida ai fedeli , appoggio ai titubanti , maestri ai dubbiosi , consolatori degli afflitti , disinteressati soccorritori e consiglieri per tutti . Le prove e le sofferenze , per cui il vostro popolo è passato nel periodo del dopo guerra , non sono trascorse senza lasciar traccie nella sua anima . Vi hanno lasciato tensioni e amarezze , che solo lentamente potranno guarirsi ed essere superate nello spirito di un amore disinteressato e operante . Questo amore , che è l ' armatura indispensabile dell ' apostolo , specialmente nel mondo presente , agitato e sconvolto , Noi lo desideriamo e lo imploriamo per voi da Dio in misura copiosa . L ' amore apostolico , se non vi farà dimenticare , vi farà almeno perdonare molte immeritate amarezze , che sul vostro cammino di sacerdoti e di pastori di anime sono più numerose che in qualsiasi altro tempo . Quest ' amore intelligente e misericordioso verso gli erranti e gli stessi oltraggiatori non significa peraltro , né può per nulla significare , rinunzia a proclamare , a far valere e a difendere coraggiosamente la verità e ad applicarla liberamente alla realtà che vi circonda . Il primo e il più ovvio dono di amore del sacerdote al mondo è di servire la verità , tutta intera la verità , smascherare e confutare l ' errore , qualunque sia la sua forma o il suo travestimento . La rinunzia a ciò sarebbe non solo un tradimento verso Dio e la vostra santa vocazione , ma un delitto nei riguardi del vero benessere del vostro popolo e della vostra patria . A tutti quelli che hanno mantenuto verso i loro Vescovi la fedeltà promessa nell ' ordinazione , a quelli i quali nell ' adempimento del loro ufficio pastorale hanno dovuto e devono sopportare dolori e persecuzioni - - e alcuni sino ad essere incarcerati e mandati ai campi di concentramento , - - vada il ringraziamento e l ' encomio del Padre della Cristianità . E il Nostro ringraziamento paterno si estende ugualmente ai religiosi di ambo i sessi : un ringraziamento congiunto ad una partecipazione intima per il fatto che , in seguito a misure contro gli Ordini e le Congregazioni religiose , molti sono stati strappati dal campo di un ' attività benedetta e a loro cara . Se alcuni hanno mancato e si sono mostrati indegni della loro vocazione , i loro falli , condannati anche dalla Chiesa , non diminuiscono i meriti della stragrande maggioranza di essi , che con disinteresse e povertà volontaria si sono sforzati di servire con piena dedizione il loro Dio e il loro popolo . Lo zelo , la fedeltà , lo sforzo di perfezionarsi , l ' operosa carità verso il prossimo e la prontezza soccorritrice di quei religiosi , la cui attività si svolge nella cura pastorale , negli ospedali e nella scuola , sono e restano un glorioso contributo al benessere privato e pubblico , a cui un tempo futuro più tranquillo renderà giustizia più che il turbolento presente , Noi abbiamo fiducia che i superiori delle comunità religiose piglieranno argomento dalle difficoltà e prove presenti , per implorare dall ' Onnipotente nuovo rigoglio e nuova fertilità sul loro duro campo di lavoro , per mezzo di uno zelo raddoppiato , di una vita spirituale approfondita , di una santa serietà conforme alla loro vocazione e di una genuina disciplina regolare . I doveri del laicato cattolico 11 . - - Davanti ai nostri occhi sta l ' immensa schiera dei Nostri diletti figli e figlie , a cui le sofferenze della Chiesa in Germania e le proprie nulla hanno tolto della loro dedizione alla causa di Dio , nulla del loro affetto verso il Padre della Cristianità , nulla della loro ubbidienza verso i Vescovi e sacerdoti , nulla della gioiosa prontezza di rimanere anche in futuro , qualunque cosa avvenga , fedeli a ciò che essi hanno ricevuto in prezioso retaggio dagli avi . Con cuore commosso inviamo loro il Nostro paterno saluto . E in primo luogo ai membri delle associazioni cattoliche , che strenuamente e a prezzo di sacrifici spesso dolorosi si sono mantenuti fedeli a Cristo , e non sono stati mai disposti a cedere quei diritti che una solenne Convenzione aveva autenticamente garantito alla Chiesa e a loro . Un saluto particolarmente cordiale va anche ai genitori cattolici . I loro diritti e i loro doveri nell ' educazione dei figli , da Dio loro donati , stanno , al momento presente , nel punto cruciale di una lotta , della quale appena si può immaginarne un ' altra più grave . La Chiesa di Cristo non può cominciare a gemere e a deplorare solo quando gli altari vengono spogliati e mani sacrileghe mandano in fiamme i santuari . Quando si cerca di profanare il tabernacolo dell ' anima del fanciullo , santificata dal battesimo , con un ' educazione anticristiana , quando viene strappata da questo vivo tempio di Dio la fiaccola della fede e viene posta in suo luogo la falsa luce di un succedaneo della fede , che non ha più nulla in comune con la fede della Croce , allora la profanazione spirituale del tempio è vicina ed è dovere di ogni credente di scindere chiaramente la sua responsabilità da quella della parte contraria e la sua coscienza da qualsiasi peccaminosa collaborazione a tale nefasta distruzione . E quanto più i nemici si sforzano di negare od orpellare i loro tetri disegni , tanto più necessaria è una diffidenza oculata e una vigilanza diffidente , stimolata da un ' amara esperienza . La formalistica conservazione di un ' istruzione religiosa , e per di più controllata e inceppata da gente incompetente , nell ' ambiente di una scuola , la quale in altri rami dell ' istruzione lavora sistematicamente e astiosamente contro la stessa religione , non può mai presentare titolo giustificativo al fedele cristiano , perché liberamente acconsenta a una tal sorta di scuola , deleteria per la religione . Sappiamo , diletti genitori cattolici , che non è il caso di parlare , riguardo a voi , di un tale consenso e sappiamo che una libera votazione segreta tra voi equivarrebbe ad uno schiacciante plebiscito in favore della scuola professionale . E perciò non Ci stancheremo neanche nell ' avvenire di rinfacciare francamente alle autorità responsabili l ' illegalità delle misure violente prese finora , e il dovere di permettere la libera manifestazione della volontà . Intanto non vi dimenticate di ciò : nessuna potestà terrena può sciogliervi dal vincolo di responsabilità voluto da Dio , che unisce voi con i vostri figli . Nessuno di quelli che oggi opprimono il vostro diritto all ' educazione e pretendono sostituirsi a voi nei vostri doveri di educatori , potrà rispondere per voi al Giudice eterno , quando egli vi rivolgerà la domanda : dove sono coloro che io vi ho dati ? Possa ciascuno di voi essere in grado di rispondere : non ho perduto nessuno di quelli che mi hai dati . La voce d ' un padre 12 . - - Venerabili Fratelli ! Siamo certi che le parole , che Noi rivolgiamo a voi , e per mezzo vostro ai cattolici del Reich germanico , in quest ' ora decisiva troveranno nel cuore e nelle azioni dei Nostri fedeli figliuoli un ' eco corrispondente alla sollecitudine amorosa del Padre Comune . Se vi è cosa , che Noi imploriamo dal Signore con particolare fervore , essa è che le Nostre parole pervengano anche all ' orecchio e al cuore di quelli che hanno già cominciato a lasciarsi prendere dalle lusinghe e dalle minacce dei nemici di Cristo e del suo santo Vangelo , e li facciano riflettere . Abbiamo pesato ogni parola di questa Enciclica sulla bilancia della verità e insieme dell ' amore . Non volevamo con silenzio inopportuno esser colpevoli di non aver chiarita la situazione , né con rigore eccessivo di aver indurito il cuore di quelli che , essendo sottoposti alla Nostra responsabilità pastorale , non sono meno oggetto del Nostro amore , perché ora camminano sulle vie dell ' errore e si sono allontanati dalla Chiesa . Anche se molti di questi , conformatisi alle abitudini del nuovo ambiente , non hanno se non parole di infedeltà , di ingratitudine , e persino di ingiuria , per la casa paterna abbandonata e per il padre stesso , anche se dimenticano quanto prezioso sia ciò di cui essi hanno fatto getto , verrà il giorno in cui il raccapriccio che essi sentiranno della lontananza da Dio e della loro indigenza spirituale , graverà su questi figli oggi perduti , e il rimpianto nostalgico li ricondurrà a Dio , che allietò la loro giovinezza , e alla Chiesa , la cui mano materna loro insegnò il cammino verso il Padre celeste . L ' affrettare quest ' ora è l ' oggetto delle Nostre incessanti preghiere . Come altre epoche della Chiesa , anche questa sarà preannunziatrice di nuovi progressi e di purificazione interiore , quando la fortezza della professione della fede e la prontezza nell ' affrontare i sacrifici da parte dei fedeli di Cristo saranno abbastanza grandi da contrapporre alla forza materiale degli oppressori della Chiesa l ' adesione incondizionata alla fede , l ' inconcussa speranza , ancorata nell ' eterno , la forza travolgente di amore operoso . Il sacro tempo della Quaresima e di Pasqua , che predica raccoglimento e penitenza e fa rivolgere lo sguardo del cristiano più che mai alla Croce , ma insieme anche allo splendore del Risorto , sia per tutti e per ciascuno di voi un ' occasione che saluterete con gioia e sfrutterete con ardore , per riempire tutto l ' animo dello spirito eroico , paziente e vittorioso che si irradia dalla Croce di Cristo . Allora i nemici di Cristo - - di ciò siamo sicuri - - che vaneggiano sulla scomparsa della Chiesa , riconosceranno che troppo presto hanno giubilato e troppo presto hanno voluto seppellirla . Allora verrà il giorno , in cui , invece dei prematuri inni di trionfo dei nemici di Cristo , si eleverà al cielo dai cuori e dalle labbra dei fedeli il « Te Deum » della liberazione : un « Te Deum » di ringraziamento all ' Altissimo , un « Te Deum » di giubilo perché il popolo tedesco , anche nei suoi membri erranti , avrà ritrovato il cammino del ritorno alla religione , con una fede purificata dal dolore , piegherà di nuovo il ginocchio dinanzi al Re del tempo e dell ' eternità , Gesù Cristo , e si accingerà in lotta contro i rinnegatori e i distruttori dell ' occidente cristiano , in armonia con tutti gli uomini ben pensanti delle altre nazioni , a compiere la missione , che gli hanno assegnato i piani dell ' Eterno . Egli , che scruta i cuori e i reni , Ci è testimonio che Noi non abbiamo aspirazione più intima che quella del ristabilimento di una vera pace tra la Chiesa e lo Stato in Germania . Ma se , senza colpa Nostra , la pace non verrà , la Chiesa di Dio difenderà i suoi diritti e le sue libertà , in nome dell ' Onnipotente , il cui braccio anche oggi non si è abbreviato . Pieni di fiducia in Lui « non cessiamo di pregare e di invocare » per voi figli della Chiesa , affinché i giorni della tribolazione vengano accorciati e voi siate trovati fedeli nel dì della prova ; anche ai persecutori e agli oppressori possa il Padre di ogni luce e di ogni misericordia concedere l ' ora del ravvedimento per sé e per i molti che insieme con loro hanno errato ed errano . Con questa implorazione nel cuore e sulle labbra , Noi impartiamo , quale pegno del divino aiuto , quale appoggio nelle vostre decisioni difficili e piene di responsabilità , quale corroboramento nella lotta , quale conforto nel dolore , a Voi Vescovi , pastori del Vostro fedele popolo , ai sacerdoti , ai religiosi , agli apostoli laici dell ' Azione Cattolica e a tutti i Vostri diocesani , e non ultimi agli ammalati ed ai prigionieri , con amore paterno , la Benedizione Apostolica . Dato in Vaticano , nella Domenica di Passione , 14 marzo 1937 .