Miscellanea ,
Con
viva
ansia
e
con
stupore
sempre
crescente
,
veniamo
osservando
da
lungo
tempo
la
via
dolorosa
della
Chiesa
e
il
progressivo
acuirsi
dell
'
oppressione
dei
fedeli
ad
essa
rimasti
devoti
nello
spirito
e
nell
'
opera
;
e
tutto
ciò
in
quella
terra
e
in
mezzo
a
quel
popolo
a
cui
S
.
Bonifacio
portò
un
giorno
il
luminoso
e
lieto
messaggio
di
Cristo
e
del
regno
di
Dio
.
Tale
nostra
ansia
non
è
stata
alleviata
dalle
relazioni
che
i
Reverendissimi
rappresentanti
dell
'
Episcopato
,
conforme
al
loro
dovere
,
Ci
fecero
secondo
verità
,
visitandoCi
durante
la
Nostra
infermità
.
Accanto
a
molte
notizie
,
che
Ci
furono
di
consolazione
e
conforto
,
sulla
lotta
sostenuta
dai
loro
fedeli
a
causa
della
religione
,
non
poterono
,
nonostante
l
'
amore
al
loro
popolo
e
alla
loro
patria
e
la
cura
di
esprimere
un
giudizio
ben
ponderato
,
passare
sotto
silenzio
innumerevoli
altri
avvenimenti
tristi
e
riprovevoli
.
Quando
Noi
udimmo
le
loro
relazioni
,
con
profonda
gratitudine
verso
Dio
potemmo
esclamare
con
l
'
Apostolo
dell
'
amore
:
«
Non
ho
gioia
più
grande
di
quando
sento
:
i
miei
figli
camminano
nella
verità
»
.
Ma
la
franchezza
,
che
si
addice
alla
grave
responsabilità
del
Nostro
ministero
apostolico
,
e
la
decisione
di
presentare
davanti
a
voi
e
all
'
intero
mondo
cristiano
la
realtà
in
tutta
la
sua
crudezza
esigono
anche
che
aggiungiamo
:
-
-
non
abbiamo
maggiore
ansia
né
più
crudele
afflizione
pastorale
di
quando
sentiamo
:
molti
abbandonano
il
cammino
della
verità
.
Il
Concordato
del
1933
1
.
Quando
Noi
,
Venerabili
Fratelli
,
nell
'
estate
del
1933
,
a
richiesta
del
governo
del
Reich
,
accettammo
di
riprendere
le
trattative
per
un
Concordato
,
in
base
ad
un
progetto
elaborato
già
vari
anni
prima
,
e
addivenimmo
così
ad
un
solenne
accordo
,
che
riuscì
di
soddisfazione
a
voi
tutti
,
fummo
mossi
dalla
doverosa
sollecitudine
di
tutelare
la
libertà
della
missione
salvifica
della
Chiesa
in
Germania
e
di
assicurare
la
salute
delle
anime
ad
essa
affidate
,
e
in
pari
tempo
dal
sincero
desiderio
di
rendere
un
servizio
di
interesse
capitale
al
pacifico
sviluppo
e
al
benessere
del
popolo
tedesco
.
Nonostante
molte
e
gravi
preoccupazioni
,
pervenimmo
allora
,
non
senza
sforzo
,
alla
determinazione
di
non
negare
il
Nostro
consenso
.
Volevamo
risparmiare
ai
Nostri
fedeli
,
ai
Nostri
figli
e
alle
Nostre
figlie
,
della
Germania
,
secondo
le
umane
possibilità
,
le
tensioni
e
le
tribolazioni
,
che
,
in
caso
contrario
,
si
sarebbero
dovute
con
certezza
aspettare
,
date
le
condizioni
dei
tempi
.
E
volevamo
dimostrare
col
fatto
a
tutti
,
che
Noi
,
cercando
solo
Cristo
e
ciò
che
appartiene
a
Cristo
,
non
rifiutiamo
ad
alcuno
,
se
egli
stesso
non
la
respinga
,
la
mano
pacifica
della
Madre
Chiesa
.
Se
l
'
albero
di
pace
,
da
Noi
piantato
in
terra
tedesca
con
puro
intento
,
non
ha
prodotto
i
frutti
,
da
Noi
bramati
nell
'
interesse
del
vostro
popolo
,
non
ci
sarà
alcuno
al
mondo
intero
,
che
abbia
occhi
per
vedere
e
orecchi
per
sentire
,
il
quale
potrà
dire
ancor
oggi
la
colpa
essere
della
Chiesa
e
del
suo
Capo
Supremo
.
L
'
esperienza
degli
anni
trascorsi
mette
in
luce
le
responsabilità
,
e
svela
macchinazioni
,
che
già
dal
principio
non
si
proposero
altro
scopo
se
non
una
lotta
fino
all
'
annientamento
.
Nei
solchi
,
in
cui
Ci
eravamo
sforzati
di
gettare
la
semenza
della
vera
pace
,
altri
sparsero
-
-
come
l
'
inimicus
homo
della
Sacra
Scrittura
-
-
la
zizzania
della
sfiducia
,
della
discordia
,
dell
'
odio
,
della
diffamazione
,
di
un
'
avversione
profonda
,
occulta
e
palese
,
contro
Cristo
e
la
sua
Chiesa
,
scatenando
una
lotta
che
si
alimentò
in
mille
fonti
diverse
,
e
si
servì
di
tutti
i
mezzi
.
Su
di
essi
e
solamente
su
di
essi
,
e
sui
loro
protettori
,
occulti
o
palesi
,
ricade
la
responsabilità
se
all
'
orizzonte
della
Germania
apparisce
,
non
l
'
arcobaleno
della
pace
,
ma
il
nembo
minaccioso
delle
dissolvitrici
lotte
religiose
.
Venerabili
Fratelli
,
Noi
non
Ci
siamo
stancati
di
far
presente
ai
reggitori
,
responsabili
delle
sorti
della
vostra
nazione
,
le
conseguenze
,
che
sarebbero
necessariamente
derivate
dalla
tolleranza
,
o
peggio
ancora
dal
favoreggiamento
di
quelle
correnti
.
Abbiamo
fatto
di
tutto
per
difendere
la
santità
della
parola
solennemente
data
,
la
inviolabilità
degli
obblighi
volontariamente
contratti
,
contro
teorie
e
pratiche
,
le
quali
,
se
ufficialmente
ammesse
,
avrebbero
dovuto
spegnere
ogni
fiducia
e
svalutare
intrinsecamente
ogni
parola
data
,
anche
per
l
'
avvenire
.
Se
verrà
il
momento
di
esporre
agli
occhi
del
mondo
questi
nostri
sforzi
,
tutti
i
ben
pensanti
sapranno
dove
son
da
cercarsi
i
tutori
della
pace
e
dove
i
suoi
perturbatori
.
Chiunque
abbia
conservato
nel
suo
animo
un
residuo
di
amore
per
la
verità
,
e
nel
suo
cuore
anche
un
'
ombra
del
senso
di
giustizia
,
dovrà
ammettere
che
negli
anni
difficili
e
gravi
di
vicende
,
susseguitesi
al
Concordato
,
ciascuna
delle
Nostre
parole
e
delle
Nostre
azioni
ebbe
per
norma
la
fedeltà
degli
accordi
sanciti
.
Ma
dovrà
anche
riconoscere
,
con
stupore
e
con
intima
ripulsa
,
come
dall
'
altra
parte
si
sia
eretto
a
norma
ordinaria
lo
svisare
arbitrariamente
i
patti
,
l
'
eluderli
,
lo
svuotarli
e
finalmente
il
violarli
più
o
meno
apertamente
.
La
moderazione
,
da
Noi
finora
mostrata
,
nonostante
tutto
ciò
,
non
Ci
è
stata
suggerita
da
calcoli
di
interessi
terreni
né
tanto
meno
da
debolezza
,
ma
semplicemente
dalla
volontà
di
non
strappare
insieme
con
la
zizzania
,
anche
qualche
buona
pianta
;
dalla
decisione
di
non
pronunziare
pubblicamente
un
giudizio
,
prima
che
gli
animi
fossero
maturi
per
riconoscerne
l
'
ineluttabilità
;
dalla
determinazione
di
non
negare
definitivamente
la
fedeltà
di
altri
alla
parola
data
,
prima
che
il
duro
linguaggio
della
realtà
avesse
strappati
i
veli
,
con
cui
si
è
saputo
e
si
cerca
anche
adesso
mascherare
,
secondo
un
piano
prestabilito
,
l
'
attacco
contro
la
Chiesa
.
Anche
oggi
,
che
la
lotta
aperta
contro
le
scuole
confessionali
,
tutelate
dal
Concordato
,
e
l
'
annientamento
della
libertà
di
voto
,
per
coloro
che
hanno
diritto
all
'
educazione
cattolica
,
manifestano
,
in
un
campo
particolarmente
vitale
per
la
Chiesa
,
la
tragica
serietà
della
situazione
e
una
non
mai
vista
pressione
spirituale
dei
fedeli
,
la
sollecitudine
paterna
per
il
bene
delle
anime
Ci
consiglia
di
non
lasciare
senza
considerazione
le
prospettive
,
per
quanto
scarse
,
che
possono
ancora
sussistere
,
di
un
ritorno
alla
fedeltà
dei
patti
e
ad
una
intesa
,
permessa
dalla
Nostra
coscienza
.
Seguendo
le
preghiere
dei
Reverendissimi
membri
dell
'
Episcopato
non
Ci
stancheremo
anche
nel
futuro
di
difendere
il
diritto
leso
presso
i
reggitori
del
vostro
popolo
,
incuranti
del
successo
o
dell
'
insuccesso
del
momento
,
ubbidienti
solo
alla
Nostra
coscienza
ed
al
Nostro
ministero
pastorale
,
e
non
cesseremo
di
opporCi
ad
una
mentalità
,
che
cerca
,
con
aperta
od
occulta
violenza
,
di
soffocare
il
diritto
,
autenticato
da
documenti
.
Lo
scopo
però
della
presente
lettera
,
o
Venerabili
Fratelli
,
è
un
altro
.
Come
voi
Ci
avete
visitato
amabilmente
durante
la
Nostra
infermità
,
così
Noi
ci
rivolgiamo
oggi
a
voi
e
per
mezzo
vostro
,
ai
fedeli
cattolici
della
Germania
,
i
quali
,
come
tutti
i
figli
sofferenti
e
perseguitati
,
stanno
molto
vicini
al
cuore
del
Padre
comune
.
In
questa
ora
,
in
cui
la
loro
fede
viene
provata
,
come
vero
oro
,
nel
fuoco
della
tribolazione
e
della
persecuzione
,
insidiosa
o
aperta
,
ed
essi
sono
accerchiati
da
mille
forme
di
organizzata
compressione
della
libertà
religiosa
,
in
cui
l
'
impossibilità
di
aver
informazioni
,
conformi
a
verità
,
e
di
difendersi
con
mezzi
normali
,
molto
li
opprime
,
hanno
un
doppio
diritto
ad
una
parola
di
verità
e
d
'
incoraggiamento
morale
da
parte
di
Colui
,
al
cui
primo
predecessore
il
Salvatore
diresse
quella
parola
densa
di
significato
:
«
Io
ho
pregato
per
te
,
affinché
la
tua
fede
non
vacilli
,
e
tu
a
tua
volta
corrobora
i
tuoi
fratelli
»
.
Dio
vero
e
dèi
falsi
2
.
-
-
E
anzitutto
,
Venerabili
Fratelli
,
abbiate
cura
che
la
fede
in
Dio
,
primo
e
insostituibile
fondamento
di
ogni
religione
,
rimanga
pura
e
integra
nelle
regioni
tedesche
.
Non
si
può
considerare
come
credente
in
Dio
colui
che
usa
il
nome
Dio
rettoricamente
,
ma
solo
colui
che
unisce
a
questa
venerata
parola
una
vera
e
degna
nozione
di
Dio
.
Chi
con
indeterminatezza
panteistica
,
identifica
Dio
con
l
'
universo
,
materializzando
Dio
nel
mondo
e
deificando
il
mondo
in
Dio
,
non
appartiene
ai
veri
credenti
.
Né
è
tale
chi
,
seguendo
una
sedicente
concezione
pre
cristiana
dell
'
antico
germanesimo
,
pone
in
luogo
del
Dio
personale
il
fato
tetro
e
impersonale
,
rinnegando
la
sapienza
divina
e
la
sua
provvidenza
,
la
quale
«
con
forza
e
dolcezza
domina
da
una
estremità
all
'
altra
del
mondo
»
e
tutto
dirige
a
buon
fine
.
Un
simile
uomo
non
può
pretendere
di
essere
annoverato
fra
i
veri
credenti
.
Se
la
razza
o
il
popolo
,
se
lo
Stato
o
una
sua
determinata
forma
,
se
i
rappresentanti
del
potere
statale
o
altri
elementi
fondamentali
della
società
umana
hanno
nell
'
ordine
naturale
un
posto
essenziale
e
degno
di
rispetto
;
chi
peraltro
li
distacca
da
questa
scala
di
valori
terreni
,
elevandoli
a
suprema
norma
di
tutto
,
anche
dei
valori
religiosi
,
e
divinizzandoli
con
culto
idolatrico
,
perverte
e
falsifica
l
'
ordine
,
da
Dio
creato
e
imposto
,
ed
è
lontano
dalla
vera
fede
in
Dio
e
da
una
concezione
della
vita
ad
essa
conforme
.
Rivolgete
,
o
Venerabili
Fratelli
,
l
'
attenzione
all
'
abuso
crescente
che
si
manifesta
in
parole
e
per
iscritto
,
di
adoperare
il
tre
volte
santo
nome
di
Dio
quale
etichetta
vuota
di
senso
per
un
prodotto
più
o
meno
arbitrario
di
ricerca
o
aspirazione
umana
,
e
adoperatevi
che
tale
aberrazione
incontri
tra
i
vostri
fedeli
la
vigile
ripulsa
che
merita
.
Il
nostro
Dio
è
il
Dio
personale
,
trascendente
,
onnipotente
,
infinitamente
perfetto
,
uno
nella
trinità
delle
persone
e
trino
nell
'
unità
della
essenza
divina
,
creatore
dell
'
universo
,
signore
,
re
e
ultimo
fine
della
storia
del
mondo
,
il
quale
non
ammette
,
né
può
ammettere
,
altre
divinità
accanto
a
sé
.
Questo
Dio
ha
dato
i
suoi
comandamenti
in
maniera
sovrana
,
comandamenti
indipendenti
da
tempo
e
spazio
,
da
regione
e
razza
.
Come
il
sole
di
Dio
splende
indistintamente
su
tutto
il
genere
umano
,
così
la
sua
legge
non
conosce
privilegi
né
eccezioni
.
Governanti
e
governati
,
coronati
e
non
coronati
,
grandi
e
piccoli
,
ricchi
e
poveri
dipendono
egualmente
dalla
sua
parola
.
Dalla
totalità
dei
suoi
diritti
di
Creatore
promana
essenzialmente
la
sua
esigenza
ad
un
'
ubbidienza
assoluta
da
parte
degli
individui
e
di
qualsiasi
società
.
E
tale
esigenza
all
'
ubbidienza
si
estende
a
tutte
le
sfere
della
vita
,
nelle
quali
questioni
morali
richiedono
l
'
accordo
con
la
legge
divina
e
con
ciò
stesso
l
'
armonizzazione
dei
mutevoli
ordinamenti
umani
col
complesso
degli
immutabili
ordinamenti
divini
.
Solamente
spiriti
superficiali
possono
cadere
nell
'
errore
di
parlare
di
un
Dio
nazionale
,
di
una
religione
nazionale
,
e
intraprendere
il
folle
tentativo
di
imprigionare
nei
limiti
di
un
solo
popolo
,
nella
ristrettezza
etnica
di
una
sola
razza
,
Dio
,
Creatore
del
mondo
,
re
e
legislatore
dei
popoli
,
davanti
alla
cui
grandezza
le
nazioni
sono
piccole
come
gocce
in
un
catino
d
'
acqua
.
I
Vescovi
della
Chiesa
di
Cristo
preposti
a
quelle
cose
che
riguardano
Dio
devono
invigilare
perché
non
si
affermino
tra
i
fedeli
tali
perniciosi
errori
,
ai
quali
sogliono
tener
dietro
pratiche
ancora
più
perniciose
.
Appartiene
al
loro
sacro
ministero
di
fare
tutto
il
possibile
affinché
i
comandamenti
di
Dio
siano
considerati
e
praticati
quali
obbligazioni
inconcusse
di
una
vita
morale
e
ordinata
,
sia
privata
sia
pubblica
;
i
diritti
della
maestà
divina
,
il
nome
e
la
parola
di
Dio
non
vengano
profanati
;
le
bestemmie
contro
Dio
in
parole
,
scritti
e
immagini
,
numerose
talvolta
come
l
'
arena
del
mare
,
vengano
ridotte
al
silenzio
,
e
di
fronte
allo
spirito
caparbio
e
insidioso
di
coloro
,
che
negano
,
oltraggiano
e
negano
Dio
,
non
si
illanguidisca
mai
la
preghiera
espiatrice
dei
fedeli
,
la
quale
sale
ad
ogni
ora
come
incenso
all
'
Altissimo
,
rattenendone
la
mano
punitrice
.
Noi
ringraziamo
,
Venerabili
Fratelli
,
voi
,
i
vostri
sacerdoti
e
tutti
i
fedeli
che
nella
difesa
dei
diritti
della
divina
Maestà
contro
un
provocante
neopaganesimo
,
appoggiato
purtroppo
,
spesso
da
personalità
influenti
,
avete
adempiuto
e
adempite
il
vostro
dovere
di
cristiani
.
Questo
ringraziamento
è
particolarmente
intimo
e
unito
ad
una
riconosceste
ammirazione
per
coloro
i
quali
,
nel
compimento
di
questo
loro
dovere
,
si
sono
resi
degni
di
sopportare
per
la
causa
di
Dio
sacrifici
e
dolori
.
L
'
Antico
Testamento
e
Gesù
Cristo
3
.
-
-
La
fede
in
Dio
non
si
manterrà
,
a
lungo
andare
,
pura
e
incontaminata
,
se
non
si
appoggerà
nella
fede
in
Gesù
Cristo
.
«
Nessuno
conosce
il
Figlio
se
non
il
Padre
e
nessuno
conosce
il
Padre
se
non
il
Figlio
e
colui
a
cui
il
Figlio
lo
vuole
rivelare
»
.
«
Questa
è
la
vita
eterna
:
che
essi
riconoscano
te
,
unico
vero
Dio
,
e
colui
che
hai
mandato
,
Gesù
Cristo
»
.
A
nessuno
dunque
è
lecito
dire
:
io
credo
in
Dio
,
e
ciò
è
sufficiente
per
la
mia
religione
.
La
parola
del
Salvatore
non
lascia
posto
a
scappatoie
di
simil
genere
:
«
Chi
rinnega
il
Figlio
non
ha
neanche
il
Padre
;
chi
riconosce
il
Figlio
ha
anche
il
Padre
»
.
In
Gesù
Cristo
,
incarnato
Figlio
di
Dio
,
è
apparsa
la
pienezza
della
rivelazione
divina
:
«
In
varie
maniere
e
in
diverse
forme
,
Dio
un
giorno
parlò
ai
padri
per
mezzo
dei
profeti
.
Nella
pienezza
dei
tempi
ha
parlato
a
noi
per
mezzo
del
Figlio
»
.
I
libri
santi
dell
'
Antico
Testamento
sono
tutti
parola
di
Dio
,
parte
organica
della
sua
rivelazione
.
Conforme
allo
sviluppo
graduale
della
rivelazione
,
su
di
essi
si
posa
il
crepuscolo
del
tempo
che
doveva
preparare
il
pieno
meriggio
della
redenzione
.
In
alcune
parti
si
narra
dell
'
imperfezione
umana
,
della
sua
debolezza
e
del
peccato
,
come
non
può
accadere
diversamente
,
quando
si
tratta
di
libri
di
storia
e
di
legislazione
.
Oltre
a
innumerevoli
cose
alte
e
nobili
,
essi
parlano
della
tendenza
superficiale
e
materiale
,
che
appariva
a
varie
riprese
nel
popolo
dell
'
antico
patto
,
depositario
della
rivelazione
e
delle
promesse
di
Dio
.
Ma
per
ogni
occhio
,
non
accecato
dal
pregiudizio
o
dalla
passione
,
non
può
che
risplendere
ancora
più
luminosamente
,
nonostante
la
debolezza
umana
,
di
cui
parla
la
storia
biblica
,
la
luce
divina
del
cammino
della
salvezza
,
che
trionfa
alla
fine
su
tutte
le
debolezze
e
i
peccati
.
E
proprio
su
questo
sfondo
,
spesso
cupo
,
la
pedagogia
della
salute
eterna
si
allarga
in
prospettive
,
le
quali
nello
stesso
tempo
dirigono
,
ammoniscono
,
scuotono
,
sollevano
e
rendono
felici
.
Solo
cecità
e
caparbietà
può
far
chiudere
gli
occhi
davanti
ai
tesori
di
salutari
insegnamenti
,
nascosti
nell
'
Antico
Testamento
.
Chi
quindi
vuole
banditi
dalla
Chiesa
e
dalla
scuola
la
storia
biblica
e
i
saggi
insegnamenti
dell
'
Antico
Testamento
,
bestemmia
la
parola
di
Dio
,
bestemmia
il
piano
della
salute
dell
'
Onnipotente
ed
erige
a
giudice
dei
piani
divini
un
angusto
e
ristretto
pensar
umano
.
Egli
rinnega
la
fede
in
Gesù
Cristo
,
apparso
nella
realtà
della
sua
carne
,
il
quale
prese
natura
umana
da
un
popolo
,
che
doveva
poi
configgerlo
in
croce
.
Non
comprende
nulla
del
dramma
mondiale
del
Figlio
di
Dio
,
il
quale
oppose
al
misfatto
dei
suoi
crocefissori
,
qual
sommo
sacerdote
,
l
'
azione
divina
della
morte
redentrice
e
fece
così
trovare
all
'
Antico
Testamento
il
suo
compimento
,
la
sua
fine
e
la
sua
sublimazione
nel
Nuovo
Testamento
.
La
rivelazione
culminata
nell
'
Evangelo
di
Gesù
Cristo
è
definitiva
e
obbligatoria
per
sempre
,
non
ammette
appendici
di
origine
umana
e
,
ancora
meno
,
succedanei
o
sostituzioni
di
«
rivelazioni
»
arbitrarie
,
che
alcuni
banditori
moderni
vorrebbero
far
derivare
dal
così
detto
mito
del
sangue
e
della
razza
.
Da
che
Cristo
,
l
'
Unto
del
Signore
,
ha
compìto
l
'
opera
di
redenzione
,
infrangendo
il
dominio
del
peccato
e
meritandoci
la
grazia
di
diventare
figli
di
Dio
,
da
allora
non
è
stato
dato
agli
uomini
alcun
altro
nome
sotto
il
cielo
,
per
diventare
beati
,
se
non
il
nome
di
Gesù
.
Anche
se
un
uomo
identifichi
in
sé
ogni
sapere
,
ogni
potere
e
tutta
la
possanza
materiale
della
terra
,
non
può
gettare
fondamento
diverso
da
quello
che
Cristo
ha
gettato
.
Colui
quindi
che
con
sacrilego
misconoscimento
delle
diversità
essenziali
tra
Dio
e
la
creatura
,
tra
l
'
Uomo
Dio
e
il
semplice
uomo
,
osasse
di
porre
accanto
a
Cristo
o
,
ancora
peggio
,
sopra
di
Lui
o
contro
di
Lui
,
un
semplice
mortale
,
fosse
anche
il
più
grande
di
tutti
i
tempi
,
sappia
che
è
un
profeta
di
chimere
,
a
cui
si
applica
spaventosamente
la
parola
della
Scrittura
:
«
Colui
che
abita
nel
cielo
,
ride
di
loro
»
.
Cattolicità
della
Chiesa
di
Cristo
4
.
-
-
La
fede
in
Gesù
Cristo
non
resterà
pura
e
incontaminata
,
se
non
sarà
sostenuta
e
difesa
dalla
fede
della
Chiesa
,
colonna
e
fondamento
della
verità
.
Cristo
stesso
,
Dio
benedetto
in
eterno
,
ha
innalzato
questa
colonna
della
fede
;
il
suo
comandamento
di
ascoltare
la
Chiesa
e
di
sentire
,
attraverso
le
parole
e
i
comandamenti
della
Chiesa
,
le
sue
parole
stesse
ed
i
suoi
stessi
comandamenti
,
vale
per
gli
uomini
di
tutti
i
tempi
e
di
tutte
le
regioni
.
La
Chiesa
,
fondata
dal
Salvatore
,
è
unica
per
tutti
i
popoli
e
per
tutte
le
nazioni
,
e
sotto
la
sua
volta
,
la
quale
si
inarca
come
il
firmamento
sull
'
universo
intero
,
trovano
posto
ed
asilo
tutti
ì
popoli
e
tutte
le
lingue
,
e
possono
svolgersi
tutte
le
proprietà
,
qualità
,
missioni
e
compiti
,
che
sono
stati
assegnati
da
Dio
,
creatore
e
salvatore
,
agli
individui
e
alle
società
umane
.
L
'
amore
materno
della
Chiesa
è
tanto
largo
da
vedere
nello
sviluppo
,
conforme
al
volere
di
Dio
,
di
tali
peculiarità
e
compiti
particolari
piuttosto
la
ricchezza
delle
varietà
che
il
pericolo
di
scissioni
;
gode
dell
'
elevato
livello
spirituale
degli
individui
e
dei
popoli
,
scorge
con
gioia
e
alterezza
materna
nelle
loro
genuine
attuazioni
frutti
di
educazione
e
di
progresso
,
che
benedice
e
promuove
,
ogni
qualvolta
lo
può
secondo
verità
.
Ma
sa
pure
che
a
questa
libertà
son
segnati
limiti
dal
comandamento
della
divina
maestà
,
che
ha
voluto
e
fondato
questa
Chiesa
come
unità
inseparabile
nelle
sue
parti
essenziali
.
Chi
attenta
a
questa
inscindibile
unità
toglie
alla
sposa
di
Cristo
uno
dei
diademi
,
con
cui
Dio
stesso
l
'
ha
coronata
;
sottomette
l
'
edificio
divino
,
che
posa
su
fondamenta
eterne
,
al
riesame
e
alla
trasformazione
da
parte
di
architetti
,
ai
quali
il
Padre
Celeste
non
ha
concesso
alcun
potere
.
La
divina
missione
,
che
la
Chiesa
compie
tra
gli
uomini
e
deve
compiere
per
mezzo
di
uomini
,
può
essere
dolorosamente
oscurata
dall
'
umano
,
talvolta
troppo
umano
,
che
,
in
certi
tempi
,
ripullula
quasi
zizzania
in
mezzo
al
grano
del
regno
di
Dio
.
Chi
conosce
la
parola
del
Salvatore
sopra
gli
scandali
e
coloro
che
li
dànno
,
sa
come
la
Chiesa
e
ciascun
individuo
deve
giudicare
su
ciò
che
fu
ed
è
peccato
.
Ma
chi
,
fondandosi
su
questi
lamentevoli
contrasti
tra
fede
e
vita
,
tra
parola
e
azione
,
tra
il
contegno
esteriore
e
l
'
interno
sentire
di
alcuni
-
-
e
fossero
anche
molti
-
-
pone
in
oblio
,
o
coscientemente
passa
sotto
silenzio
,
l
'
immenso
capitale
di
genuino
sforzo
verso
la
virtù
,
lo
spirito
di
sacrificio
,
l
'
amore
fraterno
,
l
'
eroismo
di
santità
in
tanti
membri
della
Chiesa
,
manifesta
una
cecità
ingiusta
e
riprovevole
.
E
quando
poi
si
vede
che
quella
rigida
misura
,
con
cui
egli
giudica
la
odiata
Chiesa
,
viene
messa
da
canto
se
si
tratta
di
altre
società
,
a
lui
vicine
per
sentimento
o
interesse
,
allora
riesce
evidente
che
,
ostentandosi
colpito
nel
suo
presunto
senso
di
purezza
,
si
appalesa
simile
a
coloro
i
quali
,
secondo
la
tagliente
parola
del
Salvatore
,
osservano
la
pagliuzza
nell
'
occhio
del
fratello
,
ma
non
scorgono
la
trave
nel
proprio
.
Altrettanto
men
pura
è
la
intenzione
di
coloro
i
quali
pongono
a
scopo
della
loro
vocazione
proprio
quel
che
vi
è
di
umano
nella
Chiesa
,
talvolta
facendone
persino
un
losco
affare
,
e
sebbene
la
potestà
di
colui
che
è
insignito
della
potestà
ecclesiastica
,
posando
in
Dio
,
non
sia
dipendente
dalla
sua
elevatezza
umana
e
morale
,
non
vi
è
epoca
alcuna
,
né
individuo
,
né
società
che
non
debba
esaminarsi
onestamente
la
coscienza
,
purificarsi
inesorabilmente
,
rinnovarsi
profondamente
nel
sentire
e
nell
'
operare
.
Nella
Nostra
Enciclica
sopra
il
Sacerdozio
,
in
quella
sull
'
Azione
Cattolica
,
abbiamo
con
implorante
insistenza
attirata
l
'
attenzione
di
tutti
gli
appartenenti
alla
Chiesa
,
e
sopratutto
degli
ecclesiastici
,
dei
religiosi
e
dei
laici
,
i
quali
e
collaborano
nell
'
apostolato
,
al
sacro
dovere
di
mettere
fede
e
condotta
in
quell
'
armonia
richiesta
dalla
legge
di
Dio
e
domandata
con
instancabile
insistenza
dalla
Chiesa
.
Anche
oggi
Noi
ripetiamo
con
gravità
profonda
:
non
basta
essere
annoverati
nella
Chiesa
di
Cristo
,
bisogna
essere
in
spirito
e
verità
membri
vivi
di
quella
Chiesa
.
E
tali
sono
solamente
coloro
che
stanno
nella
grazia
del
Signore
e
continuamente
camminano
alla
sua
presenza
,
sia
nell
'
innocenza
sia
nella
penitenza
sincera
e
operosa
.
Se
l
'
Apostolo
delle
genti
,
«
il
vaso
di
elezione
»
,
teneva
il
suo
corpo
sotto
la
sferza
della
mortificazione
affinché
,
dopo
aver
predicato
agli
altri
,
non
venisse
egli
stesso
riprovato
,
può
darsi
forse
per
quelli
,
nelle
cui
mani
è
posta
la
custodia
e
l
'
incremento
del
regno
di
Dio
,
via
diversa
da
quella
dell
'
intima
unione
dell
'
apostolato
e
della
santificazione
propria
?
Solo
così
si
mostrerà
agli
uomini
di
oggi
,
e
in
prima
linea
agli
oppositori
della
Chiesa
,
che
il
sale
della
terra
e
il
lievito
del
cristianesimo
non
è
diventato
inefficace
,
ma
è
potente
e
pronto
a
portare
rinnovamento
spirituale
e
ringiovanimento
a
coloro
che
sono
nel
dubbio
e
nell
'
errore
,
nell
'
indifferenza
e
nello
smarrimento
spirituale
,
nel
rilassamento
della
fede
e
nella
lontananza
da
Dio
,
di
cui
essi
-
-
l
'
ammettano
o
lo
neghino
-
-
hanno
più
bisogno
che
mai
.
Una
Cristianità
,
in
cui
tutti
i
membri
vigilino
su
sé
stessi
,
che
espella
ogni
tendenza
a
ciò
che
è
puramente
esteriore
e
mondano
,
si
attenga
seriamente
ai
comandamenti
di
Dio
e
della
Chiesa
,
e
si
mantenga
quindi
nell
'
amore
di
Dio
e
nella
solerte
carità
verso
il
prossimo
,
potrà
e
dovrà
essere
esempio
e
guida
al
mondo
profondamente
infermo
,
che
cerca
sostegno
e
direzione
,
se
non
si
vuole
che
sopravvenga
un
immane
disastro
o
un
indescrivibile
decadimento
.
Fedeltà
alla
Chiesa
Ogni
riforma
genuina
e
duratura
ha
avuto
propriamente
origine
dal
santuario
,
da
uomini
infiammati
e
mossi
dall
'
amore
di
Dio
e
del
prossimo
;
i
quali
,
per
la
loro
grande
generosità
nel
rispondere
ad
ogni
appello
di
Dio
e
nel
metterlo
in
pratica
anzitutto
in
se
stessi
,
cresciuti
in
umiltà
e
con
la
sicurezza
di
chi
è
chiamato
da
Dio
,
hanno
illuminato
e
rinnovato
i
loro
tempi
.
Dove
lo
zelo
dì
riforma
non
scaturì
dalla
pura
sorgente
dell
'
integrità
personale
,
ma
fu
effetto
dell
'
esplosione
di
impulsi
passionali
,
invece
di
costruire
distrusse
,
e
fu
sovente
punto
di
partenza
di
errori
ancora
più
funesti
dei
danni
,
a
cui
si
volle
e
si
pretese
portare
rimedio
.
Certamente
lo
spirito
di
Dio
spira
dove
vuole
,
dalle
pietre
può
suscitare
gli
esecutori
dei
suoi
disegni
,
e
sceglie
gli
strumenti
della
sua
volontà
secondo
i
suoi
piani
,
non
secondo
quelli
degli
uomini
.
Ma
Egli
,
che
ha
fondato
la
Chiesa
e
l
'
ha
chiamata
in
vita
nella
Pentecoste
,
non
spezza
la
struttura
fondamentale
della
salutare
istituzione
,
da
Lui
stesso
voluta
.
Chi
è
mosso
dallo
spirito
di
Dio
ha
perciò
stesso
un
contegno
esteriore
ed
interiore
rispettoso
verso
la
Chiesa
,
nobile
frutto
dell
'
albero
della
Croce
,
dono
dello
Spirito
della
Pentecoste
al
mondo
bisognoso
di
guida
.
Nelle
vostre
contrade
,
Venerabili
Fratelli
,
si
elevano
voci
in
coro
sempre
più
forte
,
che
incitano
ad
uscire
dalla
Chiesa
,
e
sorgono
banditori
i
quali
per
la
loro
posizione
ufficiale
,
cercano
di
risvegliare
l
'
impressione
che
tale
distacco
dalla
Chiesa
,
e
conseguentemente
l
'
infedeltà
verso
Cristo
Re
,
sia
una
testimonianza
particolarmente
persuasiva
e
meritoria
della
loro
fedeltà
al
regime
presente
.
Con
pressioni
,
occulte
e
palesi
,
con
intimidazioni
,
con
prospettive
di
vantaggi
economici
,
professionali
,
civili
o
d
'
altra
specie
,
l
'
attaccamento
alla
fede
dei
cattolici
,
e
specialmente
di
alcune
classi
di
funzionari
cattolici
,
viene
sottoposto
ad
una
violenza
tanto
illegale
quanto
inumana
.
Con
commozione
paterna
Noi
sentiamo
e
soffriamo
profondamente
con
coloro
che
hanno
pagato
a
sì
caro
prezzo
il
loro
attaccamento
a
Cristo
e
alla
Chiesa
;
ma
si
è
ormai
giunti
a
un
tal
punto
,
che
è
in
giuoco
il
fine
ultimo
e
più
alto
,
la
salvezza
o
la
perdizione
;
e
quindi
unico
cammino
di
salute
per
il
credente
resta
la
via
di
un
generoso
eroismo
.
Quando
il
tentatore
o
l
'
oppressore
gli
si
accosterà
con
le
insinuazioni
traditrici
di
uscire
dalla
Chiesa
,
allora
egli
non
potrà
che
contrapporgli
,
anche
a
prezzo
dei
più
gravi
sacrifici
terreni
,
la
parola
del
Salvatore
:
«
Allontanati
da
me
,
o
satana
,
perché
sta
scritto
:
adorerai
il
Signore
Dio
tuo
e
a
lui
solo
servirai
»
.
Alla
Chiesa
invece
rivolgerà
queste
parole
:
O
tu
,
che
sei
madre
mia
fin
dai
giorni
della
mia
fanciullezza
,
mio
conforto
in
vita
,
mia
avvocata
in
morte
,
si
attacchi
la
lingua
al
mio
palato
,
se
io
,
cedendo
a
terrene
lusinghe
o
minacce
,
dovessi
tradire
il
mio
voto
battesimale
.
A
coloro
poi
,
i
quali
si
lusingassero
di
potere
conciliare
con
l
'
esterno
abbandono
della
Chiesa
la
fedeltà
interiore
ad
essa
,
sia
di
monito
severo
la
parola
del
Salvatore
:
«
Chi
mi
rinnega
davanti
agli
uomini
,
lo
rinnegherò
davanti
al
Padre
mio
,
che
è
nei
cieli
»
.
Il
papato
insostituibile
5
.
-
-
La
fede
nella
Chiesa
non
si
manterrà
pura
e
incontaminata
,
se
non
sarà
appoggiata
nella
fede
al
primato
del
Vescovo
di
Roma
.
Nello
stesso
momento
in
cui
Pietro
,
prevenendo
gli
altri
apostoli
e
discepoli
,
professò
la
sua
fede
in
Cristo
,
Figlio
del
Dio
vivente
,
l
'
annunzio
della
fondazione
della
sua
Chiesa
,
dell
'
unica
Chiesa
,
su
Pietro
,
la
roccia
,
fu
la
risposta
di
Cristo
,
che
lo
ricompensò
della
sua
fede
e
di
averla
professata
.
La
fede
in
Cristo
,
nella
Chiesa
e
nel
Primato
stanno
perciò
in
un
sacro
legame
di
interdipendenza
.
Un
'
autorità
genuina
e
legale
è
dappertutto
un
vincolo
di
unità
e
una
sorgente
di
forza
,
un
presidio
contro
lo
sfaldamento
e
la
disgregazione
,
una
garanzia
dell
'
avvenire
.
E
ciò
si
verifica
nel
senso
più
alto
e
nobile
,
dove
,
come
nel
caso
della
Chiesa
,
a
tale
autorità
venne
promessa
l
'
assistenza
soprannaturale
dello
Spirito
Santo
e
il
suo
appoggio
invincibile
.
Se
persone
,
che
non
sono
neanche
unite
nella
fede
in
Cristo
,
vi
adescano
e
vi
lusingano
col
fantasma
di
una
«
chiesa
tedesca
nazionale
»
sappiate
ciò
non
essere
altro
se
non
un
rinnegamento
dell
'
unica
Chiesa
di
Cristo
,
un
'
apostasia
manifesta
del
mandato
di
Cristo
di
evangelizzare
tutto
il
mondo
,
che
solo
una
Chiesa
universale
può
attuare
.
Lo
sviluppo
storico
di
altre
chiese
nazionali
,
il
loro
irrigidimento
spirituale
,
il
loro
soffocamento
e
asservimento
da
parte
dei
poteri
laici
mostrano
la
desolante
sterilità
,
che
colpisce
con
ineluttabile
sicurezza
il
tralcio
separatosi
dal
ceppo
vitale
della
Chiesa
.
Colui
che
a
questi
erronei
sviluppi
fin
da
principio
oppone
il
suo
vigile
e
irremovibile
no
,
rende
un
servizio
non
solo
alla
purezza
della
sua
fede
,
ma
anche
alla
sanità
e
forza
vitale
del
suo
popolo
.
Gli
elementi
della
fede
cristiana
6
.
-
-
Venerabili
Fratelli
,
abbiate
un
occhio
particolarmente
vigile
,
quando
nozioni
religiose
vengono
svuotate
del
loro
contenuto
genuino
ed
applicate
a
significati
profani
.
Rivelazione
,
in
senso
cristiano
,
significa
la
parola
di
Dio
agli
uomini
.
Usate
questo
stesso
termine
per
suggestioni
provenienti
dal
sangue
e
dalla
razza
,
per
le
irradiazioni
della
storia
di
un
popolo
,
è
,
in
ogni
caso
,
causare
disorientamento
.
Tali
false
monete
non
meritano
di
passare
nel
tesoro
linguistico
di
un
fedele
cristiano
.
La
fede
consiste
nel
tener
per
vero
ciò
che
Dio
ha
rivelato
e
mediante
la
Chiesa
impone
di
credere
:
è
«
dimostrazione
di
cose
che
non
si
vedono
»
.
La
fiducia
gioiosa
e
altera
sull
'
avvenire
del
proprio
popolo
,
cosa
cara
ad
ognuno
,
significa
ben
altra
cosa
che
la
fede
in
senso
religioso
.
L
'
usare
l
'
una
per
l
'
altra
,
il
volere
sostituire
l
'
una
con
l
'
altra
e
pretendere
con
ciò
di
essere
riconosciuto
come
«
credente
»
da
un
convinto
cristiano
,
è
un
vuoto
gioco
di
parole
,
una
consapevole
confusione
di
termini
,
o
anche
peggio
.
L
'
immortalità
,
in
senso
cristiano
,
è
la
sopravvivenza
dell
'
uomo
dopo
la
morte
terrena
,
come
individuo
personale
,
per
l
'
eterna
ricompensa
o
per
l
'
eterno
castigo
.
Chi
con
la
parola
immortale
non
vuole
indicare
altro
che
una
sopravvivenza
collettiva
nella
continuità
del
proprio
popolo
,
per
un
avvenire
di
indeterminata
durata
in
questo
mondo
,
perverte
e
falsifica
una
verità
fondamentale
della
fede
cristiana
e
scuote
le
fondamenta
di
qualsiasi
concezione
religiosa
,
la
quale
richiede
un
ordinamento
morale
universale
.
Chi
non
vuole
essere
cristiano
dovrebbe
almeno
rinunziare
a
volere
arricchire
il
lessico
della
sua
miscredenza
col
patrimonio
linguistico
cristiano
.
Il
peccato
originale
è
la
colpa
ereditaria
,
propria
,
sebbene
non
personale
,
di
ciascuno
dei
figli
di
Adamo
,
che
in
lui
hanno
peccato
,
perdita
della
grazia
e
,
conseguentemente
,
della
vita
eterna
,
con
la
concupiscenza
che
ciascuno
deve
soffocare
e
domare
per
mezzo
della
grazia
,
della
penitenza
,
della
lotta
e
dello
sforzo
morale
.
La
passione
e
morte
del
Figlio
di
Dio
ha
redento
il
mondo
dal
maledetto
retaggio
del
peccato
e
della
morte
.
La
fede
in
queste
verità
,
fatte
oggi
bersaglio
del
basso
scherno
dei
nemici
di
Cristo
nella
vostra
patria
,
appartiene
all
'
inalienabile
deposito
della
religione
cristiana
.
La
croce
di
Cristo
,
anche
se
il
suo
solo
nome
sia
diventato
per
molti
follia
e
scandalo
,
resta
per
il
cristiano
il
segno
sacrosanto
della
redenzione
,
il
vessillo
di
grandezza
e
forza
morale
.
Nella
sua
ombra
viviamo
,
nel
suo
bacio
moriamo
;
sul
nostro
sepolcro
starà
come
annunziatrice
della
nostra
fede
,
testimonio
della
nostra
speranza
,
protesa
verso
la
vita
eterna
.
L
'
umiltà
nello
spirito
del
Vangelo
e
la
implorazione
dell
'
aiuto
di
Dio
si
accordano
bene
con
la
propria
dignità
,
con
la
fiducia
in
sé
e
coll
'
eroismo
.
La
Chiesa
di
Cristo
,
che
in
tutti
i
tempi
,
fino
a
quelli
a
noi
vicinissimi
,
conta
più
confessori
e
martiri
eroici
di
qualsiasi
altra
società
morale
,
non
ha
certo
bisogno
di
ricevere
da
tali
campi
insegnamenti
sul
sentimento
e
l
'
azione
eroica
.
Nel
rappresentare
stoltamente
l
'
umiltà
cristiana
come
avvilimento
e
meschinità
,
la
ripugnante
superbia
di
questi
innovatori
rende
irrisoria
soltanto
sé
stessa
.
Grazia
,
in
senso
largo
,
può
chiamarsi
ciò
che
proviene
alla
creatura
dal
Creatore
.
Grazia
,
nel
senso
proprio
cristiano
della
parola
,
comprende
però
le
gratificazioni
soprannaturali
dell
'
amore
divino
,
la
degnazione
e
l
'
opera
per
cui
mezzo
Dio
eleva
l
'
uomo
a
quella
intima
comunione
della
sua
vita
,
che
il
Nuovo
Testamento
chiama
figliuolanza
di
Dio
:
«
Vedete
quale
grande
amore
il
Padre
ci
ha
mostrato
:
noi
ci
chiamiamo
figliuoli
di
Dio
,
e
siamo
realmente
tali
»
.
Il
ripudio
di
questa
elevazione
soprannaturale
alla
grazia
,
a
causa
di
una
pretesa
peculiarità
del
carattere
tedesco
,
è
un
errore
,
un
'
aperta
dichiarazione
di
guerra
ad
una
verità
fondamentale
del
Cristianesimo
.
L
'
equiparare
la
grazia
soprannaturale
coi
doni
della
natura
significa
violentare
il
linguaggio
,
creato
e
santificato
dalla
religione
.
I
pastori
e
i
custodi
del
popolo
di
Dio
faranno
bene
ad
opporsi
a
questo
furto
sacrilego
e
a
questo
lavorio
di
traviamento
degli
spiriti
.
I
fondamenti
della
morale
7
.
-
-
Sulla
fede
in
Dio
genuina
e
pura
si
fonda
la
moralità
del
genere
umano
.
Tutti
i
tentativi
di
staccare
la
dottrina
dell
'
ordine
morale
dalla
base
granitica
della
fede
,
per
ricostruirla
sulla
sabbia
mobile
di
norme
umane
,
portano
,
tosto
o
tardi
,
individui
e
nazioni
al
decadimento
morale
.
Lo
stolto
,
che
dice
nel
suo
cuore
:
«
non
c
'
è
Dio
»
,
si
avvierà
alla
corruzione
morale
.
E
questi
stolti
,
che
presumono
di
separare
la
morale
dalla
religione
,
sono
oggi
divenuti
legione
.
Non
si
accorgono
,
o
non
vogliono
accorgersi
,
che
col
bandire
l
'
insegnamento
confessionale
,
ossia
chiaro
e
determinato
,
dalle
scuole
e
dall
'
educazione
,
con
l
'
impedirgli
di
contribuire
alla
formazione
della
società
e
della
vita
pubblica
,
si
percorrono
sentieri
di
impoverimento
e
di
decadenza
morale
.
Nessun
potere
coercitivo
dello
Stato
,
nessun
ideale
puramente
terreno
,
per
quanto
grande
e
nobile
,
potrà
sostituire
a
lungo
andare
i
più
profondi
e
decisivi
stimoli
,
che
provengono
dalla
fede
in
Dio
e
in
Gesù
Cristo
.
Se
a
chi
è
chiamato
ai
più
ardui
cimenti
,
al
sacrificio
del
suo
piccolo
io
in
bene
della
comunità
,
si
toglie
il
sostegno
morale
,
che
gli
viene
dall
'
eterno
e
dal
divino
,
dalla
fede
elevante
e
consolatrice
in
Colui
che
premia
ogni
bene
e
punisce
ogni
male
,
allora
il
risultato
finale
per
innumerevoli
uomini
non
sarà
l
'
adesione
al
dovere
,
ma
piuttosto
la
diserzione
.
L
'
osservanza
coscienziosa
dei
dieci
comandamenti
di
Dio
e
dei
precetti
della
Chiesa
,
i
quali
ultimi
non
sono
altro
che
regolamenti
derivati
dalle
norme
del
Vangelo
,
è
per
ogni
individuo
una
incomparabile
scuola
di
disciplina
organica
,
di
rinvigorimento
morale
e
di
formazione
di
carattere
.
È
una
scuola
che
esige
molto
;
ma
non
oltre
le
forze
.
Dio
misericordioso
,
quando
ordina
come
legislatore
:
«
tu
devi
»
,
dà
colla
sua
grazia
la
possibilità
di
eseguire
il
suo
comando
.
Il
lasciare
quindi
inutilizzate
energie
morali
di
così
potente
efficacia
,
o
sbarrar
coscientemente
ad
esse
il
cammino
nel
campo
dell
'
istruzione
popolare
,
è
opera
da
irresponsabili
,
che
tende
a
produrre
deficienza
religiosa
nel
popolo
.
Il
connettere
la
dottrina
morale
con
opinioni
umane
,
soggettive
e
mutevoli
nel
tempo
,
invece
di
ancorarle
nella
santa
volontà
dell
'
eterno
Dio
e
nei
suoi
comandamenti
,
significa
spalancare
le
porte
alle
forze
dissolvitrici
.
Perciò
il
promuovere
l
'
abbandono
delle
eterne
direttive
di
una
dottrina
morale
per
la
formazione
delle
coscienze
,
per
la
nobilitazione
di
tutti
i
campi
della
vita
e
di
tutti
gli
ordinamenti
,
è
attentato
peccaminoso
contro
l
'
avvenire
del
popolo
,
i
cui
tristi
frutti
amareggeranno
le
generazioni
future
.
Il
diritto
naturale
8
.
-
-
È
una
caratteristica
nefasta
del
tempo
presente
il
volere
distaccare
non
solo
la
dottrina
morale
,
ma
anche
le
fondamenta
del
diritto
e
della
sua
amministrazione
dalla
vera
fede
in
Dio
e
dalle
norme
della
rivelazione
divina
.
Il
nostro
pensiero
si
rivolge
qui
a
quello
che
si
suole
chiamare
diritto
naturale
,
che
il
dito
dello
stesso
Creatore
impresse
nelle
tavole
del
cuore
umano
e
che
la
ragione
umana
sana
e
non
ottenebrata
da
peccati
e
passioni
può
in
esse
leggere
.
Alla
luce
delle
norme
di
questo
diritto
naturale
,
ogni
diritto
positivo
,
qualunque
ne
sia
il
legislatore
,
può
essere
valutato
nel
suo
contenuto
etico
e
conseguentemente
nella
legittimità
del
comando
e
nella
obbligatorietà
dell
'
adempimento
.
Quelle
leggi
umane
,
che
sono
in
contrasto
insolubile
col
diritto
naturale
,
sono
affette
da
vizio
originale
,
non
sanabile
né
con
le
costrizioni
né
con
lo
spiegamento
di
forza
esterna
.
Secondo
questo
criterio
va
giudicato
il
principio
:
«
Diritto
è
ciò
che
è
utile
alla
nazione
»
.
Certo
a
questo
principio
può
darsi
un
senso
giusto
,
se
si
intende
che
ciò
che
è
moralmente
illecito
non
può
essere
mai
veramente
vantaggioso
al
popolo
.
Persino
l
'
antico
paganesimo
ha
riconosciuto
che
,
per
essere
giusta
,
questa
frase
dovrebbe
essere
capovolta
e
suonare
:
«
Non
vi
è
mai
alcunché
di
vantaggioso
,
se
in
pari
tempo
non
è
moralmente
buono
,
e
non
perché
è
vantaggioso
è
moralmente
buono
,
ma
perché
moralmente
buono
è
anche
vantaggioso
»
.
Questo
principio
,
staccato
dalla
legge
etica
,
significherebbe
,
per
quanto
riguarda
la
vita
internazionale
,
un
eterno
stato
di
guerra
tra
le
nazioni
;
nella
vita
nazionale
poi
misconosce
nel
confondere
interesse
e
diritto
,
il
fatto
fondamentale
che
l
'
uomo
,
in
quanto
persona
,
possiede
diritti
dati
da
Dio
,
che
devono
essere
tutelati
da
ogni
attentato
della
comunità
,
che
avesse
per
scopo
di
negarli
,
di
abolirli
e
di
impedirne
l
'
esercizio
.
Disprezzando
questa
verità
,
si
perde
di
vista
che
il
vero
bene
comune
,
in
ultima
analisi
,
viene
determinato
e
conosciuto
mediante
la
natura
dell
'
uomo
con
il
suo
armonico
equilibrio
fra
diritto
personale
e
legame
sociale
,
come
anche
dal
fine
della
società
determinato
dalla
stessa
natura
umana
.
La
società
è
voluta
dal
Creatore
come
mezzo
per
il
pieno
sviluppo
delle
facoltà
individuali
e
sociali
,
di
cui
l
'
uomo
ha
da
valersi
,
ora
dando
ora
ricevendo
per
il
bene
suo
e
quello
degli
altri
.
Anche
quei
valori
più
universali
e
più
alti
che
possono
essere
realizzati
,
non
dall
'
individuo
,
ma
solo
dalla
società
,
hanno
per
volontà
del
Creatore
come
ultimo
scopo
l
'
uomo
e
il
suo
sviluppo
e
perfezionamento
naturale
e
soprannaturale
.
Chi
si
allontana
da
questo
ordine
,
scuote
i
pilastri
,
su
cui
riposa
la
società
,
e
ne
pone
in
pericolo
la
tranquillità
,
la
sicurezza
e
l
'
esistenza
.
Il
credente
ha
un
diritto
inalienabile
di
professare
la
sua
fede
e
di
praticarla
in
quella
forma
che
ad
essa
conviene
.
Quelle
leggi
,
che
sopprimono
o
rendono
difficile
la
professione
e
la
pratica
di
questa
fede
,
sono
in
contrasto
col
diritto
naturale
.
I
genitori
coscienziosi
e
consapevoli
della
loro
missione
educativa
hanno
prima
di
ogni
altro
il
diritto
essenziale
alla
educazione
dei
figli
,
loro
donati
da
Dio
,
secondo
lo
spirito
della
vera
fede
e
in
accordo
con
i
suoi
principii
e
le
sue
prescrizioni
.
Leggi
,
o
altre
simili
disposizioni
,
le
quali
non
tengono
conto
nella
questione
scolastica
della
volontà
dei
genitori
o
la
rendono
inefficace
colle
minacce
o
colla
violenza
,
sono
in
contradizione
col
diritto
naturale
e
nella
loro
intima
essenza
immorali
.
La
Chiesa
,
la
cui
missione
è
di
custodire
e
di
interpretare
il
diritto
naturale
,
non
può
fare
altro
che
dichiarare
essere
effetto
di
violenza
,
e
quindi
prive
di
ogni
valore
giuridico
,
le
iscrizioni
scolastiche
avvenute
in
un
recente
passato
in
una
atmosfera
di
notoria
mancanza
di
libertà
.
Esortazioni
alla
gioventù
tedesca
9
.
-
-
Rappresentanti
di
Colui
che
nell
'
Evangelo
disse
ad
un
giovane
:
«
Se
vuoi
entrare
nella
vita
eterna
,
osserva
i
comandamenti
»
,
Noi
indirizziamo
una
parola
particolarmente
paterna
alla
gioventù
.
Da
mille
bocche
viene
oggi
ripetuto
al
vostro
orecchio
un
Evangelo
che
non
è
stato
rivelato
dal
Padre
celeste
;
migliaia
di
penne
scrivono
a
servizio
di
una
larva
di
cristianesimo
,
che
non
è
il
cristianesimo
di
Cristo
.
Tipografia
e
radio
vi
inondano
giornalmente
con
produzioni
di
contenuto
avverso
alla
fede
e
alla
Chiesa
,
e
,
senza
alcun
riguardo
e
rispetto
,
assaltano
ciò
che
per
voi
deve
essere
sacro
e
santo
.
Sappiamo
che
moltissimi
tra
voi
,
a
causa
dell
'
attaccamento
alla
fede
e
alla
Chiesa
e
dell
'
appartenenza
ad
associazioni
religiose
,
tutelate
dal
Concordato
,
hanno
dovuto
e
devono
attraversare
periodi
tenebrosi
di
misconoscimento
,
di
sospetto
,
di
vituperio
,
di
accusa
di
antipatriottismo
,
di
molteplici
danni
nella
loro
vita
professionale
e
sociale
.
E
ben
sappiamo
come
molti
ignoti
soldati
di
Cristo
si
trovano
nelle
vostre
file
,
che
con
cuore
affranto
,
ma
a
testa
alta
,
sopportano
la
loro
sorte
e
trovano
conforto
solo
nel
pensiero
che
soffrono
contumelie
nel
nome
di
Gesù
.
Ed
oggi
,
che
incombono
nuovi
pericoli
e
nuove
tensioni
,
Noi
diciamo
a
questa
gioventù
:
«
Se
alcuno
vi
volesse
annunziare
un
Evangelo
diverso
da
quello
che
avete
ricevuto
sulle
ginocchia
di
una
pia
madre
,
dalle
labbra
di
un
padre
credente
,
dall
'
insegnamento
di
un
educatore
fedele
a
Dio
e
alla
sua
Chiesa
,
costui
sia
anatema
.
Se
lo
Stato
organizza
la
gioventù
in
associazione
nazionale
obbligatoria
per
tutti
,
allora
,
salvi
sempre
i
diritti
delle
associazioni
religiose
,
i
giovani
hanno
il
diritto
ovvio
e
inalienabile
,
e
con
essi
i
genitori
responsabili
di
loro
dinanzi
a
Dio
,
di
esigere
che
questa
associazione
sia
mondata
da
ogni
tendenza
ostile
alla
fede
cristiana
e
alla
Chiesa
,
tendenza
che
sino
al
recentissimo
passato
,
anzi
presentemente
,
stringe
i
genitori
credenti
in
un
insolubile
conflitto
di
coscienza
,
poiché
essi
non
possono
dare
allo
Stato
,
ciò
che
viene
loro
richiesto
in
nome
dello
Stato
,
senza
togliere
a
Dio
ciò
che
appartiene
a
Dio
.
»
Nessuno
pensa
di
porre
alla
gioventù
tedesca
pietre
di
inciampo
sul
cammino
,
che
dovrebbe
condurre
all
'
attuazione
di
una
vera
unità
nazionale
e
fomentare
un
nobile
amore
per
la
libertà
e
una
incrollabile
devozione
alla
patria
.
Quello
contro
cui
Noi
Ci
opponiamo
e
Ci
dobbiamo
opporre
,
è
il
contrasto
voluto
e
sistematicamente
inasprito
,
mediante
il
quale
si
separano
queste
finalità
educative
da
quelle
religiose
.
Perciò
Noi
diciamo
a
questa
gioventù
:
cantate
i
vostri
inni
di
libertà
,
ma
non
dimenticate
che
la
vera
libertà
è
la
libertà
dei
figli
di
Dio
.
Non
permettete
che
la
nobiltà
di
questa
insostituibile
libertà
scompaia
nei
ceppi
servili
del
peccato
e
della
concupiscenza
.
A
chi
canta
l
'
inno
della
fedeltà
alla
patria
terrena
non
è
lecito
divenire
transfuga
e
traditore
con
l
'
infedeltà
al
suo
Dio
,
alla
sua
Chiesa
e
alla
sua
patria
eterna
.
Vi
parlano
molto
di
grandezza
eroica
,
contrapponendola
volutamente
e
falsamente
all
'
umiltà
e
alla
pazienza
evangelica
;
ma
perché
vi
nascondono
che
si
dà
anche
un
eroismo
nella
lotta
morale
?
e
che
la
conservazione
della
purezza
battesimale
rappresenta
un
'
azione
eroica
,
che
dovrebbe
essere
apprezzata
meritevolmente
nel
campo
sia
religioso
sia
naturale
?
Vi
parlano
delle
fragilità
umane
nella
storia
della
Chiesa
;
ma
perché
vi
nascondono
le
grandi
gesta
,
che
l
'
accompagnarono
attraverso
i
secoli
,
i
santi
che
essa
ha
prodotto
,
il
vantaggio
che
provenne
alla
cultura
occidentale
dall
'
unione
vitale
tra
questa
Chiesa
e
il
vostro
popolo
?
Vi
parlano
molto
di
esercizi
sportivi
,
i
quali
,
usati
secondo
una
ben
intesa
misura
,
dànno
una
gagliardia
fisica
,
che
è
un
beneficio
per
la
gioventù
.
Ma
ad
essi
viene
assegnata
oggi
spesso
un
'
estensione
,
che
non
tiene
conto
né
della
formazione
integrale
e
armonica
del
corpo
e
dello
spirito
,
né
della
conveniente
cura
della
vita
di
famiglia
,
né
del
comandamento
di
santificare
il
giorno
del
Signore
.
Con
un
'
indifferenza
,
che
confina
col
disprezzo
,
si
toglie
al
giorno
del
Signore
il
suo
carattere
sacro
e
raccolto
,
che
corrisponde
alla
migliore
tradizione
tedesca
.
Attendiamo
fiduciosi
dai
giovani
tedeschi
cattolici
che
essi
nel
difficile
ambiente
delle
organizzazioni
obbligatorie
dello
Stato
rivendichino
esplicitamente
il
loro
diritto
a
santificare
cristianamente
il
giorno
del
Signore
,
che
la
cura
di
irrobustire
il
corpo
non
faccia
loro
dimenticare
la
loro
anima
immortale
,
che
non
si
lascino
sopraffare
dal
male
e
cerchino
piuttosto
di
vincere
il
male
col
bene
,
che
quale
loro
altissima
e
nobilissima
meta
ritengano
quella
di
conquistare
la
corona
della
vittoria
nello
stadio
della
vita
eterna
.
Il
compito
dei
sacerdoti
10
.
-
-
Una
parola
di
particolare
riconoscimento
,
di
incoraggiamento
,
di
esortazione
rivolgiamo
ai
sacerdoti
della
Germania
,
ai
quali
,
in
sottomissione
ai
loro
Vescovi
,
spetta
il
compito
,
in
tempi
difficili
e
circostanze
dure
,
di
mostrare
al
gregge
di
Cristo
i
retti
sentieri
con
la
dottrina
e
con
l
'
esempio
,
con
la
dedizione
quotidiana
,
con
la
pazienza
apostolica
.
Non
vi
stancate
,
diletti
figli
e
partecipi
dei
divini
misteri
,
di
seguire
l
'
eterno
sommo
sacerdote
Gesù
Cristo
nel
suo
amore
e
nel
suo
ufficio
di
buon
samaritano
.
Camminate
ognora
in
condotta
immacolata
,
davanti
a
Dio
,
in
incessante
disciplinatezza
e
perfezionamento
,
in
amore
misericordioso
verso
quanti
sono
a
voi
affidati
,
specialmente
i
pericolanti
,
i
deboli
e
i
vacillanti
.
Siate
guida
ai
fedeli
,
appoggio
ai
titubanti
,
maestri
ai
dubbiosi
,
consolatori
degli
afflitti
,
disinteressati
soccorritori
e
consiglieri
per
tutti
.
Le
prove
e
le
sofferenze
,
per
cui
il
vostro
popolo
è
passato
nel
periodo
del
dopo
guerra
,
non
sono
trascorse
senza
lasciar
traccie
nella
sua
anima
.
Vi
hanno
lasciato
tensioni
e
amarezze
,
che
solo
lentamente
potranno
guarirsi
ed
essere
superate
nello
spirito
di
un
amore
disinteressato
e
operante
.
Questo
amore
,
che
è
l
'
armatura
indispensabile
dell
'
apostolo
,
specialmente
nel
mondo
presente
,
agitato
e
sconvolto
,
Noi
lo
desideriamo
e
lo
imploriamo
per
voi
da
Dio
in
misura
copiosa
.
L
'
amore
apostolico
,
se
non
vi
farà
dimenticare
,
vi
farà
almeno
perdonare
molte
immeritate
amarezze
,
che
sul
vostro
cammino
di
sacerdoti
e
di
pastori
di
anime
sono
più
numerose
che
in
qualsiasi
altro
tempo
.
Quest
'
amore
intelligente
e
misericordioso
verso
gli
erranti
e
gli
stessi
oltraggiatori
non
significa
peraltro
,
né
può
per
nulla
significare
,
rinunzia
a
proclamare
,
a
far
valere
e
a
difendere
coraggiosamente
la
verità
e
ad
applicarla
liberamente
alla
realtà
che
vi
circonda
.
Il
primo
e
il
più
ovvio
dono
di
amore
del
sacerdote
al
mondo
è
di
servire
la
verità
,
tutta
intera
la
verità
,
smascherare
e
confutare
l
'
errore
,
qualunque
sia
la
sua
forma
o
il
suo
travestimento
.
La
rinunzia
a
ciò
sarebbe
non
solo
un
tradimento
verso
Dio
e
la
vostra
santa
vocazione
,
ma
un
delitto
nei
riguardi
del
vero
benessere
del
vostro
popolo
e
della
vostra
patria
.
A
tutti
quelli
che
hanno
mantenuto
verso
i
loro
Vescovi
la
fedeltà
promessa
nell
'
ordinazione
,
a
quelli
i
quali
nell
'
adempimento
del
loro
ufficio
pastorale
hanno
dovuto
e
devono
sopportare
dolori
e
persecuzioni
-
-
e
alcuni
sino
ad
essere
incarcerati
e
mandati
ai
campi
di
concentramento
,
-
-
vada
il
ringraziamento
e
l
'
encomio
del
Padre
della
Cristianità
.
E
il
Nostro
ringraziamento
paterno
si
estende
ugualmente
ai
religiosi
di
ambo
i
sessi
:
un
ringraziamento
congiunto
ad
una
partecipazione
intima
per
il
fatto
che
,
in
seguito
a
misure
contro
gli
Ordini
e
le
Congregazioni
religiose
,
molti
sono
stati
strappati
dal
campo
di
un
'
attività
benedetta
e
a
loro
cara
.
Se
alcuni
hanno
mancato
e
si
sono
mostrati
indegni
della
loro
vocazione
,
i
loro
falli
,
condannati
anche
dalla
Chiesa
,
non
diminuiscono
i
meriti
della
stragrande
maggioranza
di
essi
,
che
con
disinteresse
e
povertà
volontaria
si
sono
sforzati
di
servire
con
piena
dedizione
il
loro
Dio
e
il
loro
popolo
.
Lo
zelo
,
la
fedeltà
,
lo
sforzo
di
perfezionarsi
,
l
'
operosa
carità
verso
il
prossimo
e
la
prontezza
soccorritrice
di
quei
religiosi
,
la
cui
attività
si
svolge
nella
cura
pastorale
,
negli
ospedali
e
nella
scuola
,
sono
e
restano
un
glorioso
contributo
al
benessere
privato
e
pubblico
,
a
cui
un
tempo
futuro
più
tranquillo
renderà
giustizia
più
che
il
turbolento
presente
,
Noi
abbiamo
fiducia
che
i
superiori
delle
comunità
religiose
piglieranno
argomento
dalle
difficoltà
e
prove
presenti
,
per
implorare
dall
'
Onnipotente
nuovo
rigoglio
e
nuova
fertilità
sul
loro
duro
campo
di
lavoro
,
per
mezzo
di
uno
zelo
raddoppiato
,
di
una
vita
spirituale
approfondita
,
di
una
santa
serietà
conforme
alla
loro
vocazione
e
di
una
genuina
disciplina
regolare
.
I
doveri
del
laicato
cattolico
11
.
-
-
Davanti
ai
nostri
occhi
sta
l
'
immensa
schiera
dei
Nostri
diletti
figli
e
figlie
,
a
cui
le
sofferenze
della
Chiesa
in
Germania
e
le
proprie
nulla
hanno
tolto
della
loro
dedizione
alla
causa
di
Dio
,
nulla
del
loro
affetto
verso
il
Padre
della
Cristianità
,
nulla
della
loro
ubbidienza
verso
i
Vescovi
e
sacerdoti
,
nulla
della
gioiosa
prontezza
di
rimanere
anche
in
futuro
,
qualunque
cosa
avvenga
,
fedeli
a
ciò
che
essi
hanno
ricevuto
in
prezioso
retaggio
dagli
avi
.
Con
cuore
commosso
inviamo
loro
il
Nostro
paterno
saluto
.
E
in
primo
luogo
ai
membri
delle
associazioni
cattoliche
,
che
strenuamente
e
a
prezzo
di
sacrifici
spesso
dolorosi
si
sono
mantenuti
fedeli
a
Cristo
,
e
non
sono
stati
mai
disposti
a
cedere
quei
diritti
che
una
solenne
Convenzione
aveva
autenticamente
garantito
alla
Chiesa
e
a
loro
.
Un
saluto
particolarmente
cordiale
va
anche
ai
genitori
cattolici
.
I
loro
diritti
e
i
loro
doveri
nell
'
educazione
dei
figli
,
da
Dio
loro
donati
,
stanno
,
al
momento
presente
,
nel
punto
cruciale
di
una
lotta
,
della
quale
appena
si
può
immaginarne
un
'
altra
più
grave
.
La
Chiesa
di
Cristo
non
può
cominciare
a
gemere
e
a
deplorare
solo
quando
gli
altari
vengono
spogliati
e
mani
sacrileghe
mandano
in
fiamme
i
santuari
.
Quando
si
cerca
di
profanare
il
tabernacolo
dell
'
anima
del
fanciullo
,
santificata
dal
battesimo
,
con
un
'
educazione
anticristiana
,
quando
viene
strappata
da
questo
vivo
tempio
di
Dio
la
fiaccola
della
fede
e
viene
posta
in
suo
luogo
la
falsa
luce
di
un
succedaneo
della
fede
,
che
non
ha
più
nulla
in
comune
con
la
fede
della
Croce
,
allora
la
profanazione
spirituale
del
tempio
è
vicina
ed
è
dovere
di
ogni
credente
di
scindere
chiaramente
la
sua
responsabilità
da
quella
della
parte
contraria
e
la
sua
coscienza
da
qualsiasi
peccaminosa
collaborazione
a
tale
nefasta
distruzione
.
E
quanto
più
i
nemici
si
sforzano
di
negare
od
orpellare
i
loro
tetri
disegni
,
tanto
più
necessaria
è
una
diffidenza
oculata
e
una
vigilanza
diffidente
,
stimolata
da
un
'
amara
esperienza
.
La
formalistica
conservazione
di
un
'
istruzione
religiosa
,
e
per
di
più
controllata
e
inceppata
da
gente
incompetente
,
nell
'
ambiente
di
una
scuola
,
la
quale
in
altri
rami
dell
'
istruzione
lavora
sistematicamente
e
astiosamente
contro
la
stessa
religione
,
non
può
mai
presentare
titolo
giustificativo
al
fedele
cristiano
,
perché
liberamente
acconsenta
a
una
tal
sorta
di
scuola
,
deleteria
per
la
religione
.
Sappiamo
,
diletti
genitori
cattolici
,
che
non
è
il
caso
di
parlare
,
riguardo
a
voi
,
di
un
tale
consenso
e
sappiamo
che
una
libera
votazione
segreta
tra
voi
equivarrebbe
ad
uno
schiacciante
plebiscito
in
favore
della
scuola
professionale
.
E
perciò
non
Ci
stancheremo
neanche
nell
'
avvenire
di
rinfacciare
francamente
alle
autorità
responsabili
l
'
illegalità
delle
misure
violente
prese
finora
,
e
il
dovere
di
permettere
la
libera
manifestazione
della
volontà
.
Intanto
non
vi
dimenticate
di
ciò
:
nessuna
potestà
terrena
può
sciogliervi
dal
vincolo
di
responsabilità
voluto
da
Dio
,
che
unisce
voi
con
i
vostri
figli
.
Nessuno
di
quelli
che
oggi
opprimono
il
vostro
diritto
all
'
educazione
e
pretendono
sostituirsi
a
voi
nei
vostri
doveri
di
educatori
,
potrà
rispondere
per
voi
al
Giudice
eterno
,
quando
egli
vi
rivolgerà
la
domanda
:
dove
sono
coloro
che
io
vi
ho
dati
?
Possa
ciascuno
di
voi
essere
in
grado
di
rispondere
:
non
ho
perduto
nessuno
di
quelli
che
mi
hai
dati
.
La
voce
d
'
un
padre
12
.
-
-
Venerabili
Fratelli
!
Siamo
certi
che
le
parole
,
che
Noi
rivolgiamo
a
voi
,
e
per
mezzo
vostro
ai
cattolici
del
Reich
germanico
,
in
quest
'
ora
decisiva
troveranno
nel
cuore
e
nelle
azioni
dei
Nostri
fedeli
figliuoli
un
'
eco
corrispondente
alla
sollecitudine
amorosa
del
Padre
Comune
.
Se
vi
è
cosa
,
che
Noi
imploriamo
dal
Signore
con
particolare
fervore
,
essa
è
che
le
Nostre
parole
pervengano
anche
all
'
orecchio
e
al
cuore
di
quelli
che
hanno
già
cominciato
a
lasciarsi
prendere
dalle
lusinghe
e
dalle
minacce
dei
nemici
di
Cristo
e
del
suo
santo
Vangelo
,
e
li
facciano
riflettere
.
Abbiamo
pesato
ogni
parola
di
questa
Enciclica
sulla
bilancia
della
verità
e
insieme
dell
'
amore
.
Non
volevamo
con
silenzio
inopportuno
esser
colpevoli
di
non
aver
chiarita
la
situazione
,
né
con
rigore
eccessivo
di
aver
indurito
il
cuore
di
quelli
che
,
essendo
sottoposti
alla
Nostra
responsabilità
pastorale
,
non
sono
meno
oggetto
del
Nostro
amore
,
perché
ora
camminano
sulle
vie
dell
'
errore
e
si
sono
allontanati
dalla
Chiesa
.
Anche
se
molti
di
questi
,
conformatisi
alle
abitudini
del
nuovo
ambiente
,
non
hanno
se
non
parole
di
infedeltà
,
di
ingratitudine
,
e
persino
di
ingiuria
,
per
la
casa
paterna
abbandonata
e
per
il
padre
stesso
,
anche
se
dimenticano
quanto
prezioso
sia
ciò
di
cui
essi
hanno
fatto
getto
,
verrà
il
giorno
in
cui
il
raccapriccio
che
essi
sentiranno
della
lontananza
da
Dio
e
della
loro
indigenza
spirituale
,
graverà
su
questi
figli
oggi
perduti
,
e
il
rimpianto
nostalgico
li
ricondurrà
a
Dio
,
che
allietò
la
loro
giovinezza
,
e
alla
Chiesa
,
la
cui
mano
materna
loro
insegnò
il
cammino
verso
il
Padre
celeste
.
L
'
affrettare
quest
'
ora
è
l
'
oggetto
delle
Nostre
incessanti
preghiere
.
Come
altre
epoche
della
Chiesa
,
anche
questa
sarà
preannunziatrice
di
nuovi
progressi
e
di
purificazione
interiore
,
quando
la
fortezza
della
professione
della
fede
e
la
prontezza
nell
'
affrontare
i
sacrifici
da
parte
dei
fedeli
di
Cristo
saranno
abbastanza
grandi
da
contrapporre
alla
forza
materiale
degli
oppressori
della
Chiesa
l
'
adesione
incondizionata
alla
fede
,
l
'
inconcussa
speranza
,
ancorata
nell
'
eterno
,
la
forza
travolgente
di
amore
operoso
.
Il
sacro
tempo
della
Quaresima
e
di
Pasqua
,
che
predica
raccoglimento
e
penitenza
e
fa
rivolgere
lo
sguardo
del
cristiano
più
che
mai
alla
Croce
,
ma
insieme
anche
allo
splendore
del
Risorto
,
sia
per
tutti
e
per
ciascuno
di
voi
un
'
occasione
che
saluterete
con
gioia
e
sfrutterete
con
ardore
,
per
riempire
tutto
l
'
animo
dello
spirito
eroico
,
paziente
e
vittorioso
che
si
irradia
dalla
Croce
di
Cristo
.
Allora
i
nemici
di
Cristo
-
-
di
ciò
siamo
sicuri
-
-
che
vaneggiano
sulla
scomparsa
della
Chiesa
,
riconosceranno
che
troppo
presto
hanno
giubilato
e
troppo
presto
hanno
voluto
seppellirla
.
Allora
verrà
il
giorno
,
in
cui
,
invece
dei
prematuri
inni
di
trionfo
dei
nemici
di
Cristo
,
si
eleverà
al
cielo
dai
cuori
e
dalle
labbra
dei
fedeli
il
«
Te
Deum
»
della
liberazione
:
un
«
Te
Deum
»
di
ringraziamento
all
'
Altissimo
,
un
«
Te
Deum
»
di
giubilo
perché
il
popolo
tedesco
,
anche
nei
suoi
membri
erranti
,
avrà
ritrovato
il
cammino
del
ritorno
alla
religione
,
con
una
fede
purificata
dal
dolore
,
piegherà
di
nuovo
il
ginocchio
dinanzi
al
Re
del
tempo
e
dell
'
eternità
,
Gesù
Cristo
,
e
si
accingerà
in
lotta
contro
i
rinnegatori
e
i
distruttori
dell
'
occidente
cristiano
,
in
armonia
con
tutti
gli
uomini
ben
pensanti
delle
altre
nazioni
,
a
compiere
la
missione
,
che
gli
hanno
assegnato
i
piani
dell
'
Eterno
.
Egli
,
che
scruta
i
cuori
e
i
reni
,
Ci
è
testimonio
che
Noi
non
abbiamo
aspirazione
più
intima
che
quella
del
ristabilimento
di
una
vera
pace
tra
la
Chiesa
e
lo
Stato
in
Germania
.
Ma
se
,
senza
colpa
Nostra
,
la
pace
non
verrà
,
la
Chiesa
di
Dio
difenderà
i
suoi
diritti
e
le
sue
libertà
,
in
nome
dell
'
Onnipotente
,
il
cui
braccio
anche
oggi
non
si
è
abbreviato
.
Pieni
di
fiducia
in
Lui
«
non
cessiamo
di
pregare
e
di
invocare
»
per
voi
figli
della
Chiesa
,
affinché
i
giorni
della
tribolazione
vengano
accorciati
e
voi
siate
trovati
fedeli
nel
dì
della
prova
;
anche
ai
persecutori
e
agli
oppressori
possa
il
Padre
di
ogni
luce
e
di
ogni
misericordia
concedere
l
'
ora
del
ravvedimento
per
sé
e
per
i
molti
che
insieme
con
loro
hanno
errato
ed
errano
.
Con
questa
implorazione
nel
cuore
e
sulle
labbra
,
Noi
impartiamo
,
quale
pegno
del
divino
aiuto
,
quale
appoggio
nelle
vostre
decisioni
difficili
e
piene
di
responsabilità
,
quale
corroboramento
nella
lotta
,
quale
conforto
nel
dolore
,
a
Voi
Vescovi
,
pastori
del
Vostro
fedele
popolo
,
ai
sacerdoti
,
ai
religiosi
,
agli
apostoli
laici
dell
'
Azione
Cattolica
e
a
tutti
i
Vostri
diocesani
,
e
non
ultimi
agli
ammalati
ed
ai
prigionieri
,
con
amore
paterno
,
la
Benedizione
Apostolica
.
Dato
in
Vaticano
,
nella
Domenica
di
Passione
,
14
marzo
1937
.