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TITOLO I BIBLIOTECHE PUBBLICHE E GOVERNATIVE 1 . Le biblioteche governative aperte al pubblico e rette dal Ministero della pubblica istruzione si distinguono in biblioteche autonome e biblioteche che servono di sussidio ad altri istituti , o che sono riunite amministrativamente ad istituti maggiori . Sono biblioteche autonome : 1 ) la Biblioteca Nazionale centrale « Vittorio Emanuele » di Roma ; 2 ) la Biblioteca Nazionale centrale di Firenze ; 3 ) la Biblioteca Nazionale ( Braidense ) di Milano ; 4 ) la Biblioteca Nazionale di Napoli ; 5 ) la Biblioteca Nazionale di Palermo ; 6 ) la Biblioteca Nazionale universitaria di Torino ; 7 ) la Biblioteca Nazionale ( Marciana ) di Venezia ; 8 ) la Biblioteca Governativa di Cremona ; 9 ) la Biblioteca Marucelliana di Firenze ; 10 ) la Biblioteca Mediceo - Laurenziana di Firenze ; 11 ) la Biblioteca Riccardiana di Firenze ; 12 ) la Biblioteca Governativa di Lucca ; 13 ) la Biblioteca Estense di Modena ; 14 ) la Biblioteca Brancacciana di Napoli ; 15 ) la Biblioteca San Giacomo di Napoli ; 16 ) la Biblioteca Palatina di Parma ; 17 ) la Biblioteca Angelica di Roma ; 18 ) la Biblioteca Casanatense di Roma ; 19 ) la Biblioteca Lancisiana di Roma ; Sono biblioteche che servono di sussidio ad altri istituti : 20 ) la Biblioteca Universitaria di Bologna ; 21 ) la Biblioteca Universitaria di Cagliari ; 22 ) la Biblioteca Universitaria di Catania ; 23 ) la Biblioteca Universitaria di Genova ; 24 ) la Biblioteca Universitaria di Messina ; 25 ) la Biblioteca Universitaria di Modena ; 26 ) la Biblioteca Universitaria di Napoli ; 27 ) la Biblioteca Universitaria di Padova ; 28 ) la Biblioteca Universitaria di Pavia ; 29 ) la Biblioteca Universitaria di Pisa ; 30 ) la Biblioteca Universitaria di Roma ; 31 ) la Biblioteca Universitaria di Sassari ; 32 ) la Biblioteca Ventimiliana di Catania , riunita amministrativamente coll ’ Universitaria ; 33 ) la sezione governativa della Biblioteca musicale della R . Accademia di Santa Cecilia di Roma , che è retta secondo il R . D . 2 marzo 1882 , n . 716; 34 ) la Biblioteca Valicelliana di Roma , che è retta secondo le disposizioni contenute nel R . D . 16 ottobre 1884; 35 ) la sezione musicale della Biblioteca Palatina di Parma , istituita con R . D . 14 luglio 1889 , n . 6431 , e retta secondo le disposizioni contenute nel D.M. 24 novembre 1891; 36 ) la Biblioteca Lucchesi - Palli , costituita in sezione autonoma della Biblioteca Nazionale di Napoli , che è retta secondo le disposizioni contenute nel R . D . 16 dicembre 1900 . 2 . È in facoltà del Ministero di provvedere con suoi decreti a riunire amministrativamente talune delle biblioteche minori ad altre maggiori della stessa città , di regolarne in forma più semplice ed economica l ’ uso pubblico , di specializzare alcune biblioteche , di convertire altre in musei bibliografici . Nelle città dove sono più biblioteche governative , i capi delle biblioteche medesime costituiscono un comitato , presieduto e convocato dal capo superiore di grado e , in caso di parità di grado , dal più anziano di ufficio , per deliberare sulle questioni d ’ interesse comune ( orari , vacanze , indirizzo degli acquisti , interpretazione e applicazione uniforme dei regolamenti , ecc . ) e per gli accordi di cui all ’ art . 10 . 3 . Le biblioteche annesse agli istituti d ’ insegnamento superiore del regno , alle regie accademie letterarie e scientifiche , agli istituti di belle arti , alle gallerie e ai musei , ai regi istituti di istruzione media , non aperte al pubblico , sono rette da regolamenti speciali . Alle biblioteche annesse ai monumenti nazionali sono applicabili le norme del presente regolamento , e in particolar modo quelle del titolo VI sull ’ uso pubblico , in quanto non contrastino con le norme speciali che le reggono . 4 . Le due biblioteche nazionali - centrali di Roma e di Firenze tendono al fine di : a ) raccogliere e conservare ordinatamente tutto quello che si pubblica in Italia , e che esse ricevono in virtù della legge sulla stampa ; b ) arricchire la suppellettile letteraria e scientifica , per modo da rappresentare compiutamente la storia del pensiero italiano ; c ) provvedersi delle opere straniere più importanti che illustrino l ’ Italia nella sua storia e nella sua cultura scientifica , artistica e letteraria ; d ) rappresentare , quanto è possibile , nella sua continuità e generalità , anche la cultura straniera . 5 . Le altre biblioteche nazionali , dovendo anche esse rappresentare la cultura italiana , e quanto è possibile la straniera , debbono arricchire la loro suppellettile delle più importanti pubblicazioni antiche e moderne , italiane e straniere . Ciascuna di esse deve procurare più specialmente di rappresentare , con concorso di altre biblioteche della città , la cultura di quella regione nella quale ha sede . 6 . A questo fine tendono anche le altre biblioteche autonome delle città dove è una biblioteca nazionale , quando o le tavole della loro fondazione o il particolare loro intento non vogliano altrimenti . 7 . Le biblioteche universitarie hanno obbligo : a ) di porgere ai discenti il necessario sussidio per quegli studi che si compiono nell ’ università stessa ; b ) di offrire agl ’ insegnanti gli strumenti di ricerca propri della scienza che essi professano . 8 . Le biblioteche nazionali e le universitarie debbono considerare come sussidio le altre pubbliche biblioteche esistenti nella stessa città , siano o no governative , e nell ’ aumentare la propria suppellettile debbono dare la preferenza a quelle parti dello scibile , delle quali siano deficienti le altre biblioteche locali . 9 . ( ) . 10 . Il Ministro provvede , con l ’ aiuto del personale superiore delle biblioteche governative e tenendo conto delle norme dettate dalla Giunta consultiva delle biblioteche , ad esercitare una efficace sorveglianza anche sulle biblioteche non governative , nella misura consentita dalle leggi vigenti e dalle convenzioni stabilite con gli enti proprietari o consegnatari delle biblioteche medesime , allo scopo di assicurare la conservazione dei codici manoscritti , degli incunaboli e delle incisioni e stampe rare e di pregio , a cui siano applicabili le disposizioni della L . 12 giugno 1902 , n . 185 . Con gli stessi mezzi provvede inoltre a facilitare il coordinamento delle funzioni fra le biblioteche governative e le biblioteche non governative di una stessa città , affinché , nell ’ interesse dei vari ordini di studiosi e dei vari rami di cultura , riescano il più possibile effettive le disposizioni degli artt . 8 e 109 . TITOLO II ORDINAMENTO INTERNO 11 . Tutta la suppellettile letteraria e scientifica e i mobili esistenti nella biblioteca sono affidati per la custodia e per la conservazione al capo della biblioteca . 12 . È stretto obbligo di ogni impiegato di dar subito avviso scritto al capo della biblioteca di qualunque sottrazione , dispersione , disordine o danno nella suppellettile o nel materiale della biblioteca stessa , di cui abbia direttamente o indirettamente notizia . Dello smarrimento o sottrazione di opere si deve subito dare avviso scritto anche all ’ impiegato che tiene l ’ elenco delle opere smarrite o sottratte , di cui all ’ art . 27 . Chi contravviene a queste disposizioni incorre in pene disciplinari . 13 . Tutti i volumi delle opere stampate o manoscritte , e tutti gli opuscoli che già esistano od entrino in biblioteca , debbono avere impresso sul frontespizio o sul verso un bollo particolare , portante il nome della biblioteca . Questo bollo deve essere ripetuto sopra una pagina determinata del volume . 14 . Tutti i volumi di opere stampate o manoscritte e tutti gli opuscoli che entrano nella biblioteca , debbono essere immediatamente notati nel registro d ’ ingresso , ed oltre al bollo particolare della biblioteca , di cui all ’ art . 13 , debbono avere impresso il numero progressivo sotto il quale sono notati in quel registro . Questo numero progressivo è impresso con un contatore meccanico nell ’ ultima pagina del testo di ogni volume od opuscolo . 15 . Per meglio assicurare la conservazione dei volumi e degli opuscoli a stampa di somma rarità bibliografica , che esistano od entrino in biblioteca , il Ministero , sentita la Giunta consultiva , dà particolari istruzioni . 16 . Ogni biblioteca deve possedere : per le opere a stampa : a ) un inventario topografico generale ; b ) un catalogo alfabetico per autori ; c ) un catalogo per materie ( o sistematico o reale ) ; e per manoscritti : a ) un inventario topografico ; b ) un catalogo alfabetico . Questi due mezzi di ricerca possono essere utilmente sostituiti da un inventario descrittivo corredato dagli indici necessari . 17 . Tutte le opere stampate o manoscritte e tutti gli opuscoli , dopo essere stati notati nel registro di ingresso , debbono essere descritti con esattezza bibliografica nelle schede necessarie alla formazione dei cataloghi . Ogni scheda deve avere il numero progressivo dato all ’ opera nel registro d ’ ingresso e la segnatura della collocazione . 18 . Tutte le opere della biblioteca devono avere una collocazione rappresentata da una segnatura apposita nell ’ interno e all ’ esterno di ciascun volume . 19 . Nell ’ inventario generale degli stampati e in quello dei manoscritti sono registrate tutte le opere secondo l ’ ordine della loro collocazione . Questi due inventari sono tenuti a volume . Negl ’ inventari è rigorosamente vietato di raschiare o di cancellare con acidi . Le correzioni che siano necessarie si fanno con inchiostro rosso , per modo che si possa leggere sempre quello che prima era scritto . Nelle registrazioni che si fanno sugli inventari , al titolo di ogni opera si deve aggiungere il numero progressivo che essa ha nel registro d ’ ingresso . 20 . Il catalogo alfabetico delle opere a stampa , compresi gli opuscoli , e l ’ indice alfabetico dei manoscritti debbono essere ordinati ciascuno in serie unica . 21 . Dal catalogo alfabetico degli stampati si debbono escludere gli spartiti o pezzi di musica , le carte geografiche , le stampe o incisioni , le fotografie pubblicate senza testo , e in genere tutto ciò che deve essere registrato e descritto in modo diverso da quello adoperato per i libri propriamente detti . È data facoltà ai capi delle singole biblioteche di non riferire nel catalogo alfabetico i titoli delle pubblicazioni di scarsa importanza per gli studiosi , che si tengono ordinate per classi o gruppi . Il Ministero , sentita la Giunta consultiva , fissa le norme per la formazione delle classi e dei gruppi di queste pubblicazioni . 22 . I cataloghi in uso non possono essere interrotti o trasformati senza gravi ragioni senza il consenso del Ministero . Così la facoltà di trascrivere a volumi i cataloghi a schede o di adottare nuovi sistemi è data dal Ministero , sentita la Giunta consultiva , dopo che il capo della biblioteca abbia indicato il metodo che intende seguire , il tempo e la spesa che si prevede possa occorrere . Parimenti non si può mutare l ’ ordinamento già esistente in una biblioteca senza averne richiesto , con relazione motivata , ed ottenuto l ’ assenso del Ministero . 23 . Nelle biblioteche , i cui cataloghi non si trovino in corrispondenza con le norme del presente regolamento , i capi propongono al Ministero i lavori necessari per raggiungere questo scopo , nella misura del possibile dando la precedenza ai più urgenti . 24 . Alla fine di ogni trimestre ciascuna biblioteca rende conto al Ministero delle opere entrate e dei lavori fatti all ’ inventario generale ed ai cataloghi coll ’ inviare uno specchio statistico conforme al mod . A . 25 . Le biblioteche governative , che abbiano già in buon ordine gl ’ inventari e i cataloghi sopra detti degli stampati e dei manoscritti , e quelli speciali indicati all ’ art . 21 , debbono compilare a parte indici illustrati delle rarità e delle specialità bibliografiche , dando la precedenza alle collezioni più numerose e più importanti possedute dalla biblioteca . 26 . I cataloghi vecchi delle biblioteche , e che sono fuori d ’ uso , e gli elenchi e i cataloghi parziali che accompagnano l ’ acquisto di intere collezioni , debbono essere diligentemente conservati , in modo da permettere la consultazione . 27 . Oltre i cataloghi indicati agli artt . 16 e 21 , ogni biblioteca deve avere i seguenti registri : a ) delle opere in continuazione , delle collezioni e dei periodici ; b ) delle opere incomplete ; c ) delle opere difettose ; d ) dei duplicati : e ) delle opere smarrite o sottratte . 28 . Il registro delle opere in continuazione , delle collezioni e dei periodici deve tenersi in schede mobili in conformità dei moduli B segnando su di esse i volumi , fascicoli e fogli , che a mano a mano si ricevono . 29 . I registri delle opere incomplete e difettose debbono tenersi a schede , sulle quali sia chiaramente indicato che cosa manca . 30 . Il registro delle opere duplicate deve tenersi a schede ordinate alfabeticamente . Sulle schede si notano la segnatura dell ’ esemplare migliore rimasto a uso pubblico , e la provenienza di tutti gli altri esemplari . 31 . Il registro delle opere smarrite o sottratte , di cui agli artt . 12 e 27 , deve tenersi in conformità del mod . C . 32 . Ogni biblioteca deve avere anche i seguenti registri : a ) un registro d ’ ingresso ; b ) un bollettario delle opere ordinate ai librai ; c ) un libro di cassa ; d ) un giornale delle spese ; e ) un libro mastro dei creditori ; f ) un registro delle opere date a legare ; g ) un elenco a schede mobili dei manoscritti studiati ; h ) un registro delle opere desiderate ; i ) un registro delle lettere in arrivo e uno di quelle in partenza ; k ) un inventario dei mobili ; l ) i registri per il prestito dei libri , prescritti dal regolamento speciale . 33 . Il registro d ’ ingresso ( mod . D ) comprende tutti i manoscritti e tutte le opere o parti di opere che entrano in biblioteca , sia per compra , sia per dono , sia per diritto di stampa . Si può separare il registro d ’ ingresso degli acquisti da quello dei doni e da quello delle opere ricevute per diritto di stampa . In questo caso il numero d ’ ingresso deve essere sempre in unica serie progressiva , concatenata coi necessari rimandi da un registro all ' altro . 34 . Il bollettario delle opere ordinate ai librai deve esser tenuto conforme al mod . E . Tutte le ordinazioni date debbono portare la firma del capo . 35 . Nel libro di cassa vanno registrate le riscossioni e i pagamenti , allo scopo di tenere in evidenza il movimento dei fondi che il Ministero anticipa alla biblioteca . Nel giornale delle spese si registrano cronologicamente tutte le spese della biblioteca , ripartite secondo i capitoli del bilancio di previsione ( mod . F ) . 36 . Per ogni lavoro o provvista , il capo deve chiedere la relativa fattura . Senza la fattura che li accompagni non possono essere ricevuti in biblioteca né libri né altri oggetti . Nel libro mastro dei creditori si registrano volta per volta le fatture dei conti rispettivi . Un repertorio alfabetico richiama al nome di ciascun fornitore . I pagamenti si segnano immediatamente nel libro di cassa e nel giornale delle spese , e si addebitano a loro luogo nel libro mastro . 37 . Nel registro dei legatori ( mod . G ) si notano tutti i libri dati a legare e a riparare . Dopo il riscontro di consegna , il legatore firmandosi sul registro , nota il giorno in cui ha ricevuto i libri e quello in cui si obbliga a riportarli . Nell ’ atto della consegna , il legatore riceve una fattura di accompagnamento ( mod . H ) , che egli riporta insieme con i libri legati . Nell ’ atto della restituzione , l ’ impiegato , verificato il lavoro e il prezzo , dichiara , firmandosi nel registro stesso , di aver ricevuto i libri . Il legatore ha l ’ obbligo di apporre nell ’ interno della coperta di ogni volume un cartellino portante il suo nome . 38 . Per ogni manoscritto dato in lettura deve notarsi sopra l ’ apposita scheda il nome dei lettori che l ’ hanno studiato , con tutte le indicazioni richieste dal mod . I . Queste schede costituiscono un catalogo , che si tiene ordinato secondo la segnatura dei codici studiati , e che può essere , col permesso del capo della biblioteca , consultato dai lettori . 39 . Tutta la corrispondenza epistolare della biblioteca col Ministero , con gli altri uffici governativi e pubblici e coi privati deve essere registrata in conformità dei moduli K e L , e deve conservarsi ordinata nell ’ archivio della biblioteca stessa . 40 . L ’ inventario del mobili deve tenersi secondo quanto prescrivono la legge e il regolamento per l ’ amministrazione del patrimonio e per la contabilità generale dello Stato . 41 . Nell ’ interno della coperta d ’ ogni volume donato s ’ incolla un cartellino contenente il nome del donatore e la data del dono . 42 . Nel mese di maggio il capo della biblioteca presenta al Ministero il bilancio di previsione per le spese ordinarie , ripartite negli articoli in cui è suddiviso il giornale delle spese ( mod F ) . Egli può aggiungervi le somme necessarie per lavori e bisogni straordinari , delle quali abbia ottenuto precedentemente la concessione dal Ministero . 43 . Ogni rendimento di conti della biblioteca deve essere accompagnato da uno specchio il quale mostri : 1 ) l ’ entrata e le spese previste per tutto l ’ anno , secondo il bilancio di previsione approvato dal Ministero ; 2 ) le somme già riscosse e quelle spese nell ’ anno , distinguendo quelle delle quali la biblioteca rende conto da quelle dei conti precedenti ; 3 ) quanto ancora rimane delle somme assegnate per le spese ordinarie e straordinarie della biblioteca . 44 . Alla fine di ogni anno amministrativo il capo della biblioteca invia al Ministero il bilancio consuntivo , accompagnandolo con le opportune osservazioni . 45 . I capi delle biblioteche non possono , per qualunque causa e senza pregiudizio della loro personale responsabilità , oltrepassare nell ’ anno la somma assegnata per le spese ordinarie e straordinarie della biblioteca , né spendere nell ’ acquisto di libri una somma minore di quella assegnata a questo fine dal Ministero ; bensì debbono convertire nell ’ acquisto di libri le altre parti della dote che per avventura sopravanzassero . 46 . Il cambio dei duplicati , veramente riconosciuti tali per identità assoluta , può essere autorizzato con deliberazione del Ministero , su proposta del capo delle biblioteche . Sul frontespizio di ogni volume che cessa di appartenere alla biblioteca , deve essere impresso un bollo particolare , per indicare che il libro è un doppio ceduto e render nullo l ’ altro bollo che lo dichiarava proprietà della biblioteca . 47 . Nel corso di due anni nelle biblioteche minori e di cinque nelle maggiori , tutti i libri debbono esser levati dagli scaffali e spolverati . Durante la revisione si tiene particolarmente conto dei libri e degli scaffali infetti da tarli , da muffe e da altri parassiti . I bibliotecari debbono proporre , ed il Ministro si riserva di fissare le norme ed i mezzi per la disinfezione ed il risanamento dei volumi e dei mobili . Gl ’ impiegati superiori e gli ordinatori o distributori , che non siano incaricati di vigilare a queste operazioni , debbono , anche nella settimana della spolveratura , occuparsi della revisione di cui all ’ articolo seguente . 48 . Durante il periodo della chiusura ( articolo 103 ) si procede , con la scorta degli inventari , alla revisione parziale della biblioteca . Questa revisione è fatta da uno o più impiegati superiori e da ordinatori o distributori . Gl ’ impiegati , a cui sia particolarmente affidata la custodia di certe sale della biblioteca , non prendono parte , ove sia possibile , alla revisione dei libri o manoscritti di quelle sale . I relativi verbali , firmati dagl ’ impiegati che hanno fatto la revisione , debbono essere conservati nell ’ archivio della biblioteca . Nel caso di mancanze che dessero fondato sospetto di sottrazioni , il capo della biblioteca deve farne speciale rapporto al Ministero , rilevando , a confronto con le revisioni precedenti , tutte le mancanze nuove e i rinvenimenti dei volumi che altra volta fossero stati dichiarati smarriti o mancanti . 49 . Ad ogni libro tolto dagli scaffali , perché dato in prestito o a legare , o temporaneamente dislocato per più di un giorno , deve essere immediatamente sostituita una tavoletta con la segnatura e con le indicazioni relative . Una tavoletta deve essere pure collocata al posto di quei libri che siano andati smarriti o perduti . La mancanza della tavoletta indicatrice è considerata come grave negligenza . 50 . Tutti i libri dati in sala di lettura devono esser rimessi giorno per giorno al posto , salvo il caso che il lettore , nel restituirli , abbia espressamente , dichiarato , all ’ impiegato che li riceve , di voler servirsene il giorno successivo . Per la ricollocazione dei libri dati in lettura o che ritornano dal prestito o dal legatore , sono specialmente destinate la mezz ’ ora che precede l ’ apertura e quella seguente all ' ora della chiusura della biblioteca al pubblico . TITOLO III DIREZIONE DELLE BIBLIOTECHE ED ACQUISTI 51 . Le biblioteche universitarie hanno una Commissione permanente , composta dal Rettore dell ’ Università , che la presiede , dal capo della biblioteca e da un professore delegato d ’ anno in anno da ciascuna Facoltà . Questa Commissione si riunisce di regola una volta all ’ anno , convocata dal Rettore , e deve deliberare : a ) sull ’ acquisto dei libri ; b ) sulla scelta dei periodici e delle riviste ; c ) sulle pubblicazioni che si facciano a cura della biblioteca ; d ) sulle richieste di fondi straordinari per spese impreviste ; e ) sopra ogni altra questione che si riferisca al miglioramento e alla sicurezza della sede della biblioteca ; f ) sulle ore nelle quali la biblioteca deve essere aperta per maggior comodità dei professori e degli studenti . 52 . I capi delle biblioteche universitarie corrispondono direttamente col Ministero per tutto ciò che si riferisce all ’ amministrazione , al personale e alla disciplina della biblioteca . 53 . Le proposte da farsi al Ministero , per le quali sia richiesta una deliberazione della Commissione permanente , debbono esser sempre accompagnate da una copia del processo verbale . 54 . Nelle biblioteche universitarie la Commissione permanente delibera soltanto sopra sei decimi della parte della dotazione assegnata dal Ministero per acquisto di libri . Degli altri quattro decimi dispone il capo della biblioteca , tenuto conto dei bisogni della biblioteca e delle proposte degli studiosi . L ’ onere delle riviste e delle opere in continuazione grava in parte proporzionale sulle quote di ripartizione . 55 . Ogni anno , nella seduta ordinaria , la Commissione permanente delibera quanto , sopra i sei decimi della somma concedutole dal Ministero per acquisti di libri , può essere assegnato a ciascuna Facoltà . In questa ripartizione di sei decimi del fondo destinato per acquisto di libri , la commissione deve tener conto delle somme che le biblioteche delle scuole e dei gabinetti , musei , ecc . , potessero trarre dai loro propri assegni per lo stesso fine . 56 . I capi delle biblioteche debbono mandare al Ministero , entro il mese di luglio , la relazione su di esse per l ’ anno amministrativo compiuto . I capi delle biblioteche universitarie hanno pure l ’ obbligo di comunicare al rettore la relazione diretta al Ministero . In questa relazione si rende conto di quello che si riferisce : a ) al servizio pubblico ; b ) ai lavori fatti durante l ’ anno nei cataloghi ; c ) agli altri lavori di riordinamento compiuti o avviati , indicando per ciascun lavoro gli impiegati , che lo eseguiscono , e quale parte dei nuovi lavori s ’ intenda di eseguire dentro l ’ anno iniziato . Il capo della biblioteca può aggiungere quelle proposte che crede opportune nell ’ interesse dell ’ istituto al quale è preposto . 57 . Quando il capo dello biblioteca creda di disporre innovazioni , deve di ciascuna proposta fare oggetto di separata relazione al Ministero . 58 . Affinché gli studiosi abbiano notizia delle opere onde si arricchiscono le biblioteche pubbliche : a ) la Biblioteca Nazionale centrale di Firenze dà in luce periodicamente , diviso per materie , il bollettino bibliografico delle pubblicazioni italiane che essa riceve per diritto di stampa ; b ) la Biblioteca Nazionale centrale di Roma pubblica periodicamente , diviso per materie , il bollettino bibliografico delle opere moderne straniere che entrano nelle biblioteche governative , delle quali debbono essere inviate le schede bibliografiche . I bollettini bibliografici sopraddetti sono distribuiti gratuitamente a tutti gli istituti che dipendono dal ministero . TITOLO IV IMPIEGATI 59-60 . ( ) . 61 . Il bibliotecario , che è capo di una biblioteca , rappresenta la biblioteca , tratta gli affari col Ministero e cogli altri uffici , tiene il carteggio coi privati e firma tutti gli atti e tutte le lettere che si spediscono dalla biblioteca . 62 . Il capo della biblioteca ha strettissimo obbligo : a ) di ben conservare la suppellettile affidata alle sue cure , della quale egli è custode responsabile ; b ) di procurare che la suppellettile letteraria e scientifica si accresca nel miglior modo possibile , secondo il fine al quale è destinata la biblioteca ; c ) di tenere questa suppellettile ordinata in modo che gli studiosi possano utilmente valersene ma con quelle cautele che dalla responsabilità gli sono imposte ; d ) di aver continua cura che l ’ inventario generale e tutti i cataloghi vengano compilati esattamente , con carattere nitido e chiaro , e con uniformità , e che siano tenuti sempre in pari ; e ) di vigilare l ’ andamento del servizio pubblico e la disciplina nella biblioteca ; f ) di osservare e di far osservare dagli impiegati da lui dipendenti le prescrizioni contenute nei regolamenti in vigore , e tutte quelle altre che fossero impartite dal Ministero . In particolar modo deve vigilare all ’ esatta applicazione delle norme di sicurezza da seguirsi nell ’ impianto dei sistemi dell ’ illuminazione e di riscaldamento , con l ’ aiuto della commissione tecnica stabilita dalle norme medesime , ed è responsabile della esecuzione dei deliberati della commissione suddetta , per quanto da lui dipende . 63 . Il capo della biblioteca ogni mese si fa rendere conto in iscritto , da tutti gli impiegati che attendono a lavori di ordinamento , dei lavori da essi fatti per la biblioteca . Queste relazioni si conservano poi a disposizione del Ministero , affinché esso possa esaminarle quando voglia conoscere per qualunque ragione l ’ opera prestata da ciascun impiegato . 64 . Alla fine di ogni anno il capo della biblioteca invia al Ministero , le tabelle con le note informative degli impiegati dipendenti , secondo il modulo qui allegato . Agli impiegati sono comunicate direttamente dal rispettivo capo della biblioteca le notizie riguardanti la loro operosità , diligenza , disciplina e condotta morale . L ’ impiegato appone la sua firma alla tabella , dopo presane visione . 65 . Il capo della biblioteca tiene la cassa ed è interamente responsabile delle somme riscosse o pagate per conto dell ’ istituto . Nessuna spesa può farsi per la biblioteca senza l ’ ordine di lui . Spetta a lui di vegliare sulla contabilità e sulla tenuta regolare dei libri di amministrazione , come pure di porre ogni cura negli acquisti per la biblioteca . 66 . Il capo della biblioteca non può assentarsi dalla sua sede se non in casi di grave urgenza , né per di più di quattro giorni , senza averne ottenuto il permesso dal Ministero . Egli può ogni anno , col consenso del Ministero , ottenere una regolare licenza di 30 giorni . 67 . In caso di temporanea assenza del capo della biblioteca , ne fa le veci il funzionario a ciò delegato dal Ministero e , in mancanza di delegazione , il bibliotecario o il sottobibliotecario di classe più elevata , il quale deve adempiere agli uffici che dal capo gli siano affidati , né può cambiare o alterare le disposizioni generali in vigore circa l ’ ordinamento della biblioteca . 68 . Il capo della biblioteca può concedere licenze dall ’ ufficio , purché non ne abbia danno e a condizione che il numero totale dei giorni della licenza non superi in un anno i trenta giorni per gli impiegati e i venti per gli uscieri . 69 . Le attribuzioni dell ’ economato sono assegnate o ripartite a scelta del capo della biblioteca , tenendo conto delle attitudini degli impiegati . Esse sono essenzialmente le seguenti : a ) tenere la scrittura della biblioteca conservando le carte e i documenti relativi secondo quanto prescrive il presente regolamento e quello sull ’ amministrazione e contabilità generale dello Stato ; b ) eseguire per ordine del capo tutti i pagamenti e compilare il resoconto delle spese ; c ) preparare entro il mese di maggio lo specchio del bilancio di previsione per l ’ anno successivo ; d ) curare il servizio di protocollo e di classificazione e custodia di tutte le carte amministrative ; e ) redigere ogni mese le note amministrative per la riscossione degli stipendi degl ’ impiegati e riscuoterli con la loro procura ; f ) provvedere ai servizi di posta ; g ) rispondere della conservazione e dell ’ uso di tutti gli oggetti della biblioteca , ad eccezione dei libri ; h ) compilare l ’ inventario dei beni mobili in conformità del regolamento per l ’ amministrazione del patrimonio dello Stato ; i ) preparare le note semestrali per le variazioni agli inventari ; k ) custodire le chiavi interne della biblioteca , tranne quella affidata al capo ; l ) conservare e dispensare gli oggetti di cancelleria , tenendo conto delle distribuzioni fatte ; m ) visitare i locali della biblioteca , per vedere se occorrano riparazioni e per accertarsi che la suppellettile non soffra danno per umidità od altra causa ; n ) vigilare gli operai che lavorano nella biblioteca ; o ) dirigere il servizio di nettezza , e curare la disciplina degli uscieri e dei fattorini , rispondendo del loro operato . Ove sia possibile , le operazioni dell ’ economato e la custodia dell ’ archivio non debbono essere cumulate in una medesima persona . 70 . In ciascuna biblioteca fra gli impiegati di terza categoria sono distribuite dal capo , e a seconda delle particolari attitudini , le attribuzioni di ordinatore e quelle di distributore . Di regola , le funzioni di ordinatore si affidano ai distributori più anziani e capaci . 71 . Gli ordinatori o distributori , a vicenda per una settimana , debbono assistere con tutti gli uscieri all ’ apertura ed alla chiusura della biblioteca . Le chiavi della porta esterna della biblioteca debbono essere conservate e star chiuse in una cassetta di ferro , della quale ha una chiave l ’ incaricato della apertura e della chiusura ed un ’ altra il capo . È severamente vietato di cedere , anche per un momento , questa chiave ad altra persona . Mentre la biblioteca è aperta la mattina per il solo servizio di pulizia , l ’ ordinatore o distributore di settimana non può abbandonarla , né permettere ad alcuno di uscire sotto qualsiasi pretesto o ragione , né introdurre persone estranee . Dove nella biblioteca abbia abitazione non il bibliotecario , ma un custode , nella abitazione di questo e sotto la sua responsabilità , in una cassetta di ferro , solidamente murata e chiuso da cristallo , si deve conservare un esemplare delle chiavi esterne della biblioteca , per modo che in caso d ’ incendio o di altro gravissimo pericolo imminente possa il custode , rompendo il cristallo , aprire la biblioteca . L ’ ordinatore o distributore di settimana , accompagnato da un usciere , visita ogni giorno , prima che si chiuda la biblioteca , tutte le sale e anche i caloriferi quando siano stati accesi , i rubinetti dell ’ acqua potabile e l ’ interrutore della luce elettrica , ed assiste alla chiusura di tutte le finestre e delle porte interne . Ambedue danno prova , coll ’ apporre la loro firma in un registro speciale , giorno per giorno , di avere adempiuto a quest ’ obbligo . Essi sono responsabili dei danni che potessero venire alla biblioteca della loro negligenza nel fare questo servizio . Le chiusure interne e i ripostigli , di tutte le chiavi interne si devono regolare con norme semplici e fisse , ben note al personale di direzione , al facente funzione di economo e al custode ; né possono venire variate senza grave ragione . L ’ ordinatore o distributore di settimana deve pure intervenire tutte le volte che occorra di aprire la biblioteca nei giorni festivi . 72 . Terminato il servizio di pulizia , gli uscieri debbono indossare il vestito uniforme al modello stabilito dal Ministero , e svestirsene nell ’ uscire dalla biblioteca compiuto l ’ orario d ’ ufficio . 73 . All ’ ora indicata nell ’ orario , gli impiegati debbono trovarsi in biblioteca e iscriversi nel registro di presenza . Nessuno può , senza licenza del capo , assentarsi durante le ore di servizio , né rimanere in biblioteca , senza speciale permesso , oltre l ’ ora fissata per la chiusura . L ’ impiegato che , per malattia o per altro legittimo impedimento , non possa recarsi in ufficio , deve darne sollecitamente avviso per lettera al capo . Durante le ore di servizio , tutti gl ’ impiegati debbono astenersi da qualunque lavoro estraneo al loro ufficio , e da tutto ciò che turbi il servizio e la quiete delle sale . Nessuno può ricevere estranei nella sua stanza di ufficio e nelle sale della biblioteca senza uno speciale permesso del capo . 74 . Salva la eccezione contenuta nell ’ articolo 6 della L . 24 dicembre 1908 , n . 754 , si applicano agli impiegati delle biblioteche pubbliche governative le disposizioni contenute nell ’ art . 7 ( relative alle incompatibilità ) , negli artt . 10 e seguenti ( relative al cumulo degli impieghi ) del T.U. delle leggi sullo stato degli impiegati civili , 22 novembre 1908 , n . 693 e negli articoli corrispondenti del Reg . generale 24 novembre 1908 , numero 756 . Agli impiegati delle biblioteche pubbliche governative è inoltre fatto espresso divieto di far traffico di manoscritti , libri , stampe , sia direttamente , sia indirettamente . 75 . Non possono essere destinati nella stessa biblioteca a posti d ’ impiegati di ruolo con vincolo di diretta , normale dipendenza gerarchica gli ascendenti e i discendenti , i coniugi , i fratelli , il suocero ed il genero . 76 . Le pene disciplinari che possono applicarsi agli impiegati delle quattro categorie delle biblioteche governative sono le seguenti : 1 ) Censura . 2 ) Sospensione dallo stipendio . 3 ) Sospensione dall ’ ufficio con perdita dello stipendio . 4 ) Revocazione . 5 ) Destituzione . Dette pene sono applicate nei casi e con le forme contemplate nel testo unico delle leggi sullo stato degli impiegati civili approvato con R . D . 22 novembre 1908 , n . 693 e nel regolamento per l ’ esecuzione del detto testo unico , approvato con R . D . 24 novembre 1908 , n . 756 . La facoltà di infliggere la censura agli impiegati delle biblioteche pubbliche governative spetta ai capi delle rispettive biblioteche . A questi la censura viene inflitta dal Ministro . Per le pene disciplinari da applicarsi agli impiegati della 4a categoria , le attribuzioni del Consiglio di disciplina sono deferite ad una commissione speciale istituita presso il Ministero e composta di un Direttore generale , presidente , e di due Capi di divisione . 77-79 . ( ) . TITOLO V NOMINE E PROMOZIONI 80-101 . ( ) . TITOLO VI USO PUBBLICO DELLE BIBLIOTECHE 102 . Le biblioteche governative stanno aperte al pubblico tutti i giorni , eccettuate le domeniche , le feste nazionali e le altre feste riconosciute dal calendario civile , i due ultimi giorni di carnevale , dal giovedì santo al lunedì di Pasqua inclusivamente , il giorno della commemorazione dei morti , il 24 dicembre . Durante le vacanze autunnali , anche le biblioteche universitarie debbono restare aperte al pubblico con l ’ orario prescritto dall ’ articolo 106 . 103 . Ciascuna biblioteca resta chiusa al pubblico ogni anno due settimane per la spolveratura e per la revisione prescritte dagli articoli 47 e 48 . Durante la chiusura il capo deve assegnare un ’ ora e mezzo in ciascun giorno per il servizio del prestito dei libri . Nelle città ove sono due o più biblioteche governative , questa chiusura non può mai esser fatta contemporaneamente da due o più biblioteche . Nelle biblioteche universitarie o di sussidio ad altri istituti la spolveratura e la revisione si fanno sempre mentre l ’ università o gli altri istituti sono chiusi . Il capo deve quindici giorni innanzi darne avviso al pubblico anche per mezzo dei giornali . 104 . Nelle due settimane che la biblioteca resta chiusa al pubblico per ragioni di servizio interno , il capo non può , senza gravi motivi , assentarsi dall ’ ufficio né accordare congedi agli impiegati . 105 . Ogni altra interruzione del servizio pubblico giornaliero della biblioteca deve prima essere approvata dal Ministero . Soltanto in casi di grave ed urgente necessità , il capo può , sotto la propria responsabilità , tener chiusa la biblioteca avvisandone immediatamente il Ministero . Questa facoltà è estesa al rettore per le biblioteche universitarie . 106 . Nei giorni destinati al pubblico servizio ogni biblioteca deve essere aperta almeno sei ore consecutive , senza contare quelle della lettura serale . Gli orari delle biblioteche debbono essere approvati dal Ministero , e nelle città dove sono più biblioteche debbono essere coordinati per modo da permettere la massima durata della lettura pubblica . 107 . Gli impiegati debbono trovarsi in biblioteca mezz ’ ora prima che essa venga aperta al pubblico , e trattenervisi mezz ’ ora dopo che fu chiusa ai lettori . Nelle biblioteche che stessero aperte al pubblico più di sei ore al giorno , l ’ orario dell ’ ufficio deve essere ordinato in modo che a ciascun impiegato tocchino sette ore di lavoro , non contando per gli uscieri il tempo da spendere ogni mattina nel servizio di pulizia e spolveratura . Quando le necessità del servizio lo richiedano , tutti gli impiegati sono tenuti a prestar servizio anche in ore non comprese nell ’ orario normale , salvo che per giustificato motivo ne siano esonerati . 108 . È ammesso alla lettura nelle biblioteche governative soltanto chi abbia oltrepassato il 18° anno di età . È però in facoltà del capo della biblioteca di ammettere nella sala di lettura giovani studiosi di età inferiore , concedendo loro solo quei libri che creda confacenti ai loro studi . 109 . Il Ministro può , nelle città dove sono più biblioteche , sentita la Giunta consultiva , stabilire speciali condizioni di ammissione ad una di esse , in modo da restringere la frequentazione a qualche particolare ordine di studiosi , assicurando in compenso al resto del pubblico l ’ uso di speciali biblioteche di cultura più generale o popolare . 110 . La lettura serale si fa , dove sia possibile , secondo le disposizioni date , caso per caso , dal Ministero . 111 . Dove sia possibile , deve essere pure costituita una sala di consultazione , riservata a determinate categorie di studiosi secondo le norme e le condizioni di ciascuna biblioteca . 112 . La domanda dei libri a stampa va fatta sempre in iscritto sopra schede conformi al mod . M . Nella scheda si devono indicare chiaramente il titolo , l ’ edizione e il volume dell ’ opera domandata , e si deve scrivere in modo leggibile il nome e il cognome di chi fa la domanda . Chi desse false generalità , è escluso temporaneamente dalla biblioteca : in caso di recidiva , l ’ esclusione può essere permanente . Per ogni opera va fatta una richiesta separata . Per regola generale , non possono darsi in lettura nella sala pubblica più di due opere , né più di quattro volumi per volta . È in facoltà di chi presiede al servizio pubblico di permettere l ’ uso contemporaneo di un numero maggiore di opere o di volumi . La richiesta è consegnata agl ’ impiegati addetti al catalogo , perchè sia indicata sulla scheda in collocazione del libro , tranne il caso che il lettore non faccia da sé la ricerca nei cataloghi . Consegnato il libro , l ’ impiegato ritira la scheda pel controllo di restituzione . 113 . Le ricerche nei cataloghi sono fatte ordinariamente dagli impiegati della biblioteca ; ma , col permesso dell ’ impiegato che sopraintende ai cataloghi e sotto la sua sorveglianza , possono farle anche gli studiosi . In nessun caso i lettori possono accedere agli scaffali se non siano quelli aperti al pubblico per la consultazione . La richiesta può anche essere depositata in una casetta speciale all ’ ingresso della biblioteca . In questo caso il lettore trova pronto il giorno successivo , nella sala della distribuzione il libro desiderato o , se questo non possa essere dato in lettura , la risposta relativa alla domanda . Quando una richiesta non possa essere soddisfatta perché le opere non siano possedute dalla biblioteca o siano escluse dalla lettura o si trovino per qualsiasi ragione assenti dagli scaffali , gl ’ impiegati del catalogo e i distributori sono tenuti a indicare nella scheda relativa , sottoscrivendola , le ragioni precise per cui l ’ opera non fu consegnata al richiedente . Queste richieste , annullate in presenza del lettore , vengono passate al capo della biblioteca per gli opportuni controlli . 114 . Gli incunabuli della stampa , i libri rari , le edizioni di gran prezzo , le incisioni , i disegni possono darsi in esame e studio durante il solo orario diurno , col permesso del capo e sotto speciale sorveglianza . 115 . È vietato il lucidare ; ma in caso di assoluta necessità , riconosciuta dal capo della biblioteca , questi può concedere il permesso con quelle cautele che valgano ad impedire ogni danno . E vietato l ’ uso del compasso , degl ’ inchiostri e dei colori . 116 . È in facoltà del capo della biblioteca di consentire , a scopo di studio , riproduzioni fotografiche dagli originali della biblioteca a chi ne faccia domanda scritta indicando lo scopo dello studio e obbligandosi a osservare le cautele richieste dal capo della biblioteca per la migliore tutela dell ’ originale . Per le riproduzioni destinate a esser pubblicate e per quante altre abbiano , a giudizio del bibliotecario , particolare interesse paleografico , bibliografico o artistico , il richiedente deve rilasciare alla biblioteca da uno a tre esemplari perfetti delle tavole riprodotte , in cambio di essi , una copia della pubblicazione che comprende quei facsimili ; e ciò secondo la entità della riproduzione e gli accordi prestabiliti col capo della biblioteca . Quando la riproduzione abbia straordinaria importanza , sia per la mole , sia per altra ragione , la domanda viene accompagnata e presentata dal capo della biblioteca al Ministero con un rapporto sulla convenienza della concessione e sulle speciali condizioni cui fosse opportuno subordinarla . 117 . È in facoltà del capo , ove sia richiesto , il rilasciare dichiarazioni di conformità su copie di manoscritti o stampati posseduti dalla biblioteca . In tal caso , le copie debbono essere stese su carta da bollo , a termine dell ’ art . 19 , n . 7 della legge sul bollo (R.D . 4 luglio 1897 , n . 414 ) . 118 . Senza il permesso del capo non possono essere dati in lettura i romanzi , i giornali politici non ancora legati , e tutti i libri di frivolo argomento e di mero passatempo . È vietato dare in lettura libri immorali o accompagnati da disegni osceni , tranne il caso che il capo riconosca che sono necessari per un determinato studio letterario , storico o scientifico . Le traduzioni di classici e le raccolte di temi svolti per uso scolastico non possono essere date in lettura agli alunni delle scuole secondarie senza espressa licenza del capo dell ’ istituto di cui è alunno il richiedente . 119 . Nessun lettore potrà uscire dalla sala senza aver restituito prima le opere ricevute . Le richieste di libri firmate dal lettore debbono essere annullate all ’ atto della restituzione e trattenute presso l ’ ufficio . 120 . Prima di dare in lettura manoscritti o libri rari , il capo ha il dovere di assicurarsi con prudente discernimento della identità del richiedente e della legittimità degli intendimenti con i quali il cimelio è richiesto in lettura . 121 . I manoscritti debbono essere dati in lettura , se è possibile in stanza separata , e non mai di sera . Chi chiede un manoscritto deve obbligarsi ad osservare tutte le prescrizioni che gli vengano date dal capo . Egli deve farne domanda su scheda a riscontro stampata ( mod . N ) , indicando con chiarezza il titolo del manoscritto , il volume desiderato e la segnatura che porta . La parte principale della scheda rimane presso l ’ impiegato che ha in custodia i manoscritti per tutto il tempo che il codice sta a disposizione del lettore . Lo scontrino attesta la consegna fatta del codice ed è presentato e ritirato dal lettore ogni volta che l ’ ottiene in lettura o ne fa la restituzione . 122 . Chi domanda un manoscritto deve indicare sulla richiesta ( mod . N ) , se intende copiarlo , farne estratti , collazionarlo con altro codice o edizione a stampa , o semplicemente esaminarlo . Chi studia o copia per gli altri il manoscritto ha parimenti obbligo di dare notizie sopra indicate , designando la persona che gli ha commesso il lavoro . Le biblioteche che ricevono col consenso del Ministero un manoscritto da un ’ altra biblioteca sono pure in obbligo di accompagnare la restituzione del manoscritto con le sopraddette notizie trasmettendo alla biblioteca cui appartiene il manoscritto il modulo di cui all ’ art . 38 . Chiunque si rifiuti di dare con tutta esattezza le indicazioni sopra accennate al capo della biblioteca non potrà avere in lettura il manoscritto richiesto . 123 . Le opere a stampa o manoscritte della biblioteca debbono essere sempre adoperate con ogni cura e diligenza , perchè non soffrano danno . È vietato far segni o scrivere nelle opere stampate o manoscritte della biblioteca , anche quando si trattasse di correggere qualche sbaglio evidente dell ’ autore , o qualche errore di stampa . Non è permesso a due o più lettori di servirsi nella sala di lettura contemporaneamente di una medesima opera stampata o manoscritta . È rigorosamente vietato l ’ uso di qualunque reagente chimico sulla scrittura dei manoscritti . 124 . Non possono essere dati in lettura i libri non ancora registrati , non bollati né numerati , e neppure i libri o fascicoli non cuciti in maniera da garantire la loro conservazione . 125 . È consentito il prestito di libri o manoscritti con l ’ osservanza delle prescrizioni determinate del regolamento speciale . 126 . Per speciali ricerche bibliografiche , gli studiosi possono rivolgersi in persona o per lettera ai capi delle biblioteche governative . I capi delle biblioteche fanno queste ricerche come lo consentano le altre loro occupazioni e gli altri doveri d ’ ufficio . 127 . Alla fine di ogni mese ciascuna biblioteca deve mandare al Ministero uno specchio statistico ( mod . O ) del numero dei lettori e delle opere stampate o manoscritte date in lettura e di quelle date in prestito . 128 . Il capo può consentire che si visitino le sale della biblioteca e si vedano i cimeli in essa raccolti ed esposti , determinando , se occorre , i giorni e le ore . Il visitatore deve conformarsi a tutte quelle prescrizioni che gli vengano date dall ’ impiegato che l ’ accompagna . 129 . Nella sala di lettura nessuno può entrare o trattenersi per semplice passatempo o per qualsiasi altra ragione estranea allo studio . In qualsiasi sala o parte della biblioteca è a tutti rigorosamente vietato di fumare . 130 . Il capo può escludere temporaneamente o definitivamente dalla biblioteca coloro che trasgrediscano o violino la disciplina della biblioteca , o ne turbino in alcun modo la quiete . Nel caso di esclusione definitiva , il capo della biblioteca deve immediatamente riferirne al Ministero , al quale l ’ escluso può fare ricorso . 131 . Chi si rendesse colpevole di sottrazione o di guasti in una biblioteca , sarà deferito all ’ autorità giudiziaria ed escluso da tutte le biblioteche governative del Regno . Saranno parimenti esclusi da tutte le biblioteche governative coloro che avessero commesso altre gravi mancanze in una pubblica biblioteca ; I nomi degli esclusi saranno indicati in un avviso affisso in biblioteca e pubblicati nel Bollettino del Ministero della pubblica istruzione . 132 . Gli impiegati debbono evitare con cura tutto ciò che , pur non essendo esplicitamente vietato , possa far diventare incomodo o sgradito agli studiosi il frequentare la biblioteca . Chi credesse d ’ aver giusto motivo di lagnarsi del contegno di qualcuno degli impiegati , deve , senza recare alcun disturbo alla pubblica lettura , ricorrere al capo della biblioteca . 133 . Ogni biblioteca determina , secondo le proprie condizioni e i propri bisogni , le norme che il pubblico deve osservare perché proceda regolarmente il servizio per la lettura diurna e serale , perchè l ’ ordine nelle sale di studio sia mantenuto , e per il retto uso e la conservazione della suppellettile . Questi regolamenti particolari non debbono discostarsi dalle prescrizioni generali contenute nel presente regolamento , e debbono essere inviati al Ministero per essere approvati . ( Omessi i moduli ) .