ProsaGiuridica ,
TITOLO
I
BIBLIOTECHE
PUBBLICHE
E
GOVERNATIVE
1
.
Le
biblioteche
governative
aperte
al
pubblico
e
rette
dal
Ministero
della
pubblica
istruzione
si
distinguono
in
biblioteche
autonome
e
biblioteche
che
servono
di
sussidio
ad
altri
istituti
,
o
che
sono
riunite
amministrativamente
ad
istituti
maggiori
.
Sono
biblioteche
autonome
:
1
)
la
Biblioteca
Nazionale
centrale
«
Vittorio
Emanuele
»
di
Roma
;
2
)
la
Biblioteca
Nazionale
centrale
di
Firenze
;
3
)
la
Biblioteca
Nazionale
(
Braidense
)
di
Milano
;
4
)
la
Biblioteca
Nazionale
di
Napoli
;
5
)
la
Biblioteca
Nazionale
di
Palermo
;
6
)
la
Biblioteca
Nazionale
universitaria
di
Torino
;
7
)
la
Biblioteca
Nazionale
(
Marciana
)
di
Venezia
;
8
)
la
Biblioteca
Governativa
di
Cremona
;
9
)
la
Biblioteca
Marucelliana
di
Firenze
;
10
)
la
Biblioteca
Mediceo
-
Laurenziana
di
Firenze
;
11
)
la
Biblioteca
Riccardiana
di
Firenze
;
12
)
la
Biblioteca
Governativa
di
Lucca
;
13
)
la
Biblioteca
Estense
di
Modena
;
14
)
la
Biblioteca
Brancacciana
di
Napoli
;
15
)
la
Biblioteca
San
Giacomo
di
Napoli
;
16
)
la
Biblioteca
Palatina
di
Parma
;
17
)
la
Biblioteca
Angelica
di
Roma
;
18
)
la
Biblioteca
Casanatense
di
Roma
;
19
)
la
Biblioteca
Lancisiana
di
Roma
;
Sono
biblioteche
che
servono
di
sussidio
ad
altri
istituti
:
20
)
la
Biblioteca
Universitaria
di
Bologna
;
21
)
la
Biblioteca
Universitaria
di
Cagliari
;
22
)
la
Biblioteca
Universitaria
di
Catania
;
23
)
la
Biblioteca
Universitaria
di
Genova
;
24
)
la
Biblioteca
Universitaria
di
Messina
;
25
)
la
Biblioteca
Universitaria
di
Modena
;
26
)
la
Biblioteca
Universitaria
di
Napoli
;
27
)
la
Biblioteca
Universitaria
di
Padova
;
28
)
la
Biblioteca
Universitaria
di
Pavia
;
29
)
la
Biblioteca
Universitaria
di
Pisa
;
30
)
la
Biblioteca
Universitaria
di
Roma
;
31
)
la
Biblioteca
Universitaria
di
Sassari
;
32
)
la
Biblioteca
Ventimiliana
di
Catania
,
riunita
amministrativamente
coll
Universitaria
;
33
)
la
sezione
governativa
della
Biblioteca
musicale
della
R
.
Accademia
di
Santa
Cecilia
di
Roma
,
che
è
retta
secondo
il
R
.
D
.
2
marzo
1882
,
n
.
716;
34
)
la
Biblioteca
Valicelliana
di
Roma
,
che
è
retta
secondo
le
disposizioni
contenute
nel
R
.
D
.
16
ottobre
1884;
35
)
la
sezione
musicale
della
Biblioteca
Palatina
di
Parma
,
istituita
con
R
.
D
.
14
luglio
1889
,
n
.
6431
,
e
retta
secondo
le
disposizioni
contenute
nel
D.M.
24
novembre
1891;
36
)
la
Biblioteca
Lucchesi
-
Palli
,
costituita
in
sezione
autonoma
della
Biblioteca
Nazionale
di
Napoli
,
che
è
retta
secondo
le
disposizioni
contenute
nel
R
.
D
.
16
dicembre
1900
.
2
.
È
in
facoltà
del
Ministero
di
provvedere
con
suoi
decreti
a
riunire
amministrativamente
talune
delle
biblioteche
minori
ad
altre
maggiori
della
stessa
città
,
di
regolarne
in
forma
più
semplice
ed
economica
l
uso
pubblico
,
di
specializzare
alcune
biblioteche
,
di
convertire
altre
in
musei
bibliografici
.
Nelle
città
dove
sono
più
biblioteche
governative
,
i
capi
delle
biblioteche
medesime
costituiscono
un
comitato
,
presieduto
e
convocato
dal
capo
superiore
di
grado
e
,
in
caso
di
parità
di
grado
,
dal
più
anziano
di
ufficio
,
per
deliberare
sulle
questioni
d
interesse
comune
(
orari
,
vacanze
,
indirizzo
degli
acquisti
,
interpretazione
e
applicazione
uniforme
dei
regolamenti
,
ecc
.
)
e
per
gli
accordi
di
cui
all
art
.
10
.
3
.
Le
biblioteche
annesse
agli
istituti
d
insegnamento
superiore
del
regno
,
alle
regie
accademie
letterarie
e
scientifiche
,
agli
istituti
di
belle
arti
,
alle
gallerie
e
ai
musei
,
ai
regi
istituti
di
istruzione
media
,
non
aperte
al
pubblico
,
sono
rette
da
regolamenti
speciali
.
Alle
biblioteche
annesse
ai
monumenti
nazionali
sono
applicabili
le
norme
del
presente
regolamento
,
e
in
particolar
modo
quelle
del
titolo
VI
sull
uso
pubblico
,
in
quanto
non
contrastino
con
le
norme
speciali
che
le
reggono
.
4
.
Le
due
biblioteche
nazionali
-
centrali
di
Roma
e
di
Firenze
tendono
al
fine
di
:
a
)
raccogliere
e
conservare
ordinatamente
tutto
quello
che
si
pubblica
in
Italia
,
e
che
esse
ricevono
in
virtù
della
legge
sulla
stampa
;
b
)
arricchire
la
suppellettile
letteraria
e
scientifica
,
per
modo
da
rappresentare
compiutamente
la
storia
del
pensiero
italiano
;
c
)
provvedersi
delle
opere
straniere
più
importanti
che
illustrino
l
Italia
nella
sua
storia
e
nella
sua
cultura
scientifica
,
artistica
e
letteraria
;
d
)
rappresentare
,
quanto
è
possibile
,
nella
sua
continuità
e
generalità
,
anche
la
cultura
straniera
.
5
.
Le
altre
biblioteche
nazionali
,
dovendo
anche
esse
rappresentare
la
cultura
italiana
,
e
quanto
è
possibile
la
straniera
,
debbono
arricchire
la
loro
suppellettile
delle
più
importanti
pubblicazioni
antiche
e
moderne
,
italiane
e
straniere
.
Ciascuna
di
esse
deve
procurare
più
specialmente
di
rappresentare
,
con
concorso
di
altre
biblioteche
della
città
,
la
cultura
di
quella
regione
nella
quale
ha
sede
.
6
.
A
questo
fine
tendono
anche
le
altre
biblioteche
autonome
delle
città
dove
è
una
biblioteca
nazionale
,
quando
o
le
tavole
della
loro
fondazione
o
il
particolare
loro
intento
non
vogliano
altrimenti
.
7
.
Le
biblioteche
universitarie
hanno
obbligo
:
a
)
di
porgere
ai
discenti
il
necessario
sussidio
per
quegli
studi
che
si
compiono
nell
università
stessa
;
b
)
di
offrire
agl
insegnanti
gli
strumenti
di
ricerca
propri
della
scienza
che
essi
professano
.
8
.
Le
biblioteche
nazionali
e
le
universitarie
debbono
considerare
come
sussidio
le
altre
pubbliche
biblioteche
esistenti
nella
stessa
città
,
siano
o
no
governative
,
e
nell
aumentare
la
propria
suppellettile
debbono
dare
la
preferenza
a
quelle
parti
dello
scibile
,
delle
quali
siano
deficienti
le
altre
biblioteche
locali
.
9
.
(
)
.
10
.
Il
Ministro
provvede
,
con
l
aiuto
del
personale
superiore
delle
biblioteche
governative
e
tenendo
conto
delle
norme
dettate
dalla
Giunta
consultiva
delle
biblioteche
,
ad
esercitare
una
efficace
sorveglianza
anche
sulle
biblioteche
non
governative
,
nella
misura
consentita
dalle
leggi
vigenti
e
dalle
convenzioni
stabilite
con
gli
enti
proprietari
o
consegnatari
delle
biblioteche
medesime
,
allo
scopo
di
assicurare
la
conservazione
dei
codici
manoscritti
,
degli
incunaboli
e
delle
incisioni
e
stampe
rare
e
di
pregio
,
a
cui
siano
applicabili
le
disposizioni
della
L
.
12
giugno
1902
,
n
.
185
.
Con
gli
stessi
mezzi
provvede
inoltre
a
facilitare
il
coordinamento
delle
funzioni
fra
le
biblioteche
governative
e
le
biblioteche
non
governative
di
una
stessa
città
,
affinché
,
nell
interesse
dei
vari
ordini
di
studiosi
e
dei
vari
rami
di
cultura
,
riescano
il
più
possibile
effettive
le
disposizioni
degli
artt
.
8
e
109
.
TITOLO
II
ORDINAMENTO
INTERNO
11
.
Tutta
la
suppellettile
letteraria
e
scientifica
e
i
mobili
esistenti
nella
biblioteca
sono
affidati
per
la
custodia
e
per
la
conservazione
al
capo
della
biblioteca
.
12
.
È
stretto
obbligo
di
ogni
impiegato
di
dar
subito
avviso
scritto
al
capo
della
biblioteca
di
qualunque
sottrazione
,
dispersione
,
disordine
o
danno
nella
suppellettile
o
nel
materiale
della
biblioteca
stessa
,
di
cui
abbia
direttamente
o
indirettamente
notizia
.
Dello
smarrimento
o
sottrazione
di
opere
si
deve
subito
dare
avviso
scritto
anche
all
impiegato
che
tiene
l
elenco
delle
opere
smarrite
o
sottratte
,
di
cui
all
art
.
27
.
Chi
contravviene
a
queste
disposizioni
incorre
in
pene
disciplinari
.
13
.
Tutti
i
volumi
delle
opere
stampate
o
manoscritte
,
e
tutti
gli
opuscoli
che
già
esistano
od
entrino
in
biblioteca
,
debbono
avere
impresso
sul
frontespizio
o
sul
verso
un
bollo
particolare
,
portante
il
nome
della
biblioteca
.
Questo
bollo
deve
essere
ripetuto
sopra
una
pagina
determinata
del
volume
.
14
.
Tutti
i
volumi
di
opere
stampate
o
manoscritte
e
tutti
gli
opuscoli
che
entrano
nella
biblioteca
,
debbono
essere
immediatamente
notati
nel
registro
d
ingresso
,
ed
oltre
al
bollo
particolare
della
biblioteca
,
di
cui
all
art
.
13
,
debbono
avere
impresso
il
numero
progressivo
sotto
il
quale
sono
notati
in
quel
registro
.
Questo
numero
progressivo
è
impresso
con
un
contatore
meccanico
nell
ultima
pagina
del
testo
di
ogni
volume
od
opuscolo
.
15
.
Per
meglio
assicurare
la
conservazione
dei
volumi
e
degli
opuscoli
a
stampa
di
somma
rarità
bibliografica
,
che
esistano
od
entrino
in
biblioteca
,
il
Ministero
,
sentita
la
Giunta
consultiva
,
dà
particolari
istruzioni
.
16
.
Ogni
biblioteca
deve
possedere
:
per
le
opere
a
stampa
:
a
)
un
inventario
topografico
generale
;
b
)
un
catalogo
alfabetico
per
autori
;
c
)
un
catalogo
per
materie
(
o
sistematico
o
reale
)
;
e
per
manoscritti
:
a
)
un
inventario
topografico
;
b
)
un
catalogo
alfabetico
.
Questi
due
mezzi
di
ricerca
possono
essere
utilmente
sostituiti
da
un
inventario
descrittivo
corredato
dagli
indici
necessari
.
17
.
Tutte
le
opere
stampate
o
manoscritte
e
tutti
gli
opuscoli
,
dopo
essere
stati
notati
nel
registro
di
ingresso
,
debbono
essere
descritti
con
esattezza
bibliografica
nelle
schede
necessarie
alla
formazione
dei
cataloghi
.
Ogni
scheda
deve
avere
il
numero
progressivo
dato
all
opera
nel
registro
d
ingresso
e
la
segnatura
della
collocazione
.
18
.
Tutte
le
opere
della
biblioteca
devono
avere
una
collocazione
rappresentata
da
una
segnatura
apposita
nell
interno
e
all
esterno
di
ciascun
volume
.
19
.
Nell
inventario
generale
degli
stampati
e
in
quello
dei
manoscritti
sono
registrate
tutte
le
opere
secondo
l
ordine
della
loro
collocazione
.
Questi
due
inventari
sono
tenuti
a
volume
.
Negl
inventari
è
rigorosamente
vietato
di
raschiare
o
di
cancellare
con
acidi
.
Le
correzioni
che
siano
necessarie
si
fanno
con
inchiostro
rosso
,
per
modo
che
si
possa
leggere
sempre
quello
che
prima
era
scritto
.
Nelle
registrazioni
che
si
fanno
sugli
inventari
,
al
titolo
di
ogni
opera
si
deve
aggiungere
il
numero
progressivo
che
essa
ha
nel
registro
d
ingresso
.
20
.
Il
catalogo
alfabetico
delle
opere
a
stampa
,
compresi
gli
opuscoli
,
e
l
indice
alfabetico
dei
manoscritti
debbono
essere
ordinati
ciascuno
in
serie
unica
.
21
.
Dal
catalogo
alfabetico
degli
stampati
si
debbono
escludere
gli
spartiti
o
pezzi
di
musica
,
le
carte
geografiche
,
le
stampe
o
incisioni
,
le
fotografie
pubblicate
senza
testo
,
e
in
genere
tutto
ciò
che
deve
essere
registrato
e
descritto
in
modo
diverso
da
quello
adoperato
per
i
libri
propriamente
detti
.
È
data
facoltà
ai
capi
delle
singole
biblioteche
di
non
riferire
nel
catalogo
alfabetico
i
titoli
delle
pubblicazioni
di
scarsa
importanza
per
gli
studiosi
,
che
si
tengono
ordinate
per
classi
o
gruppi
.
Il
Ministero
,
sentita
la
Giunta
consultiva
,
fissa
le
norme
per
la
formazione
delle
classi
e
dei
gruppi
di
queste
pubblicazioni
.
22
.
I
cataloghi
in
uso
non
possono
essere
interrotti
o
trasformati
senza
gravi
ragioni
senza
il
consenso
del
Ministero
.
Così
la
facoltà
di
trascrivere
a
volumi
i
cataloghi
a
schede
o
di
adottare
nuovi
sistemi
è
data
dal
Ministero
,
sentita
la
Giunta
consultiva
,
dopo
che
il
capo
della
biblioteca
abbia
indicato
il
metodo
che
intende
seguire
,
il
tempo
e
la
spesa
che
si
prevede
possa
occorrere
.
Parimenti
non
si
può
mutare
l
ordinamento
già
esistente
in
una
biblioteca
senza
averne
richiesto
,
con
relazione
motivata
,
ed
ottenuto
l
assenso
del
Ministero
.
23
.
Nelle
biblioteche
,
i
cui
cataloghi
non
si
trovino
in
corrispondenza
con
le
norme
del
presente
regolamento
,
i
capi
propongono
al
Ministero
i
lavori
necessari
per
raggiungere
questo
scopo
,
nella
misura
del
possibile
dando
la
precedenza
ai
più
urgenti
.
24
.
Alla
fine
di
ogni
trimestre
ciascuna
biblioteca
rende
conto
al
Ministero
delle
opere
entrate
e
dei
lavori
fatti
all
inventario
generale
ed
ai
cataloghi
coll
inviare
uno
specchio
statistico
conforme
al
mod
.
A
.
25
.
Le
biblioteche
governative
,
che
abbiano
già
in
buon
ordine
gl
inventari
e
i
cataloghi
sopra
detti
degli
stampati
e
dei
manoscritti
,
e
quelli
speciali
indicati
all
art
.
21
,
debbono
compilare
a
parte
indici
illustrati
delle
rarità
e
delle
specialità
bibliografiche
,
dando
la
precedenza
alle
collezioni
più
numerose
e
più
importanti
possedute
dalla
biblioteca
.
26
.
I
cataloghi
vecchi
delle
biblioteche
,
e
che
sono
fuori
d
uso
,
e
gli
elenchi
e
i
cataloghi
parziali
che
accompagnano
l
acquisto
di
intere
collezioni
,
debbono
essere
diligentemente
conservati
,
in
modo
da
permettere
la
consultazione
.
27
.
Oltre
i
cataloghi
indicati
agli
artt
.
16
e
21
,
ogni
biblioteca
deve
avere
i
seguenti
registri
:
a
)
delle
opere
in
continuazione
,
delle
collezioni
e
dei
periodici
;
b
)
delle
opere
incomplete
;
c
)
delle
opere
difettose
;
d
)
dei
duplicati
:
e
)
delle
opere
smarrite
o
sottratte
.
28
.
Il
registro
delle
opere
in
continuazione
,
delle
collezioni
e
dei
periodici
deve
tenersi
in
schede
mobili
in
conformità
dei
moduli
B
segnando
su
di
esse
i
volumi
,
fascicoli
e
fogli
,
che
a
mano
a
mano
si
ricevono
.
29
.
I
registri
delle
opere
incomplete
e
difettose
debbono
tenersi
a
schede
,
sulle
quali
sia
chiaramente
indicato
che
cosa
manca
.
30
.
Il
registro
delle
opere
duplicate
deve
tenersi
a
schede
ordinate
alfabeticamente
.
Sulle
schede
si
notano
la
segnatura
dell
esemplare
migliore
rimasto
a
uso
pubblico
,
e
la
provenienza
di
tutti
gli
altri
esemplari
.
31
.
Il
registro
delle
opere
smarrite
o
sottratte
,
di
cui
agli
artt
.
12
e
27
,
deve
tenersi
in
conformità
del
mod
.
C
.
32
.
Ogni
biblioteca
deve
avere
anche
i
seguenti
registri
:
a
)
un
registro
d
ingresso
;
b
)
un
bollettario
delle
opere
ordinate
ai
librai
;
c
)
un
libro
di
cassa
;
d
)
un
giornale
delle
spese
;
e
)
un
libro
mastro
dei
creditori
;
f
)
un
registro
delle
opere
date
a
legare
;
g
)
un
elenco
a
schede
mobili
dei
manoscritti
studiati
;
h
)
un
registro
delle
opere
desiderate
;
i
)
un
registro
delle
lettere
in
arrivo
e
uno
di
quelle
in
partenza
;
k
)
un
inventario
dei
mobili
;
l
)
i
registri
per
il
prestito
dei
libri
,
prescritti
dal
regolamento
speciale
.
33
.
Il
registro
d
ingresso
(
mod
.
D
)
comprende
tutti
i
manoscritti
e
tutte
le
opere
o
parti
di
opere
che
entrano
in
biblioteca
,
sia
per
compra
,
sia
per
dono
,
sia
per
diritto
di
stampa
.
Si
può
separare
il
registro
d
ingresso
degli
acquisti
da
quello
dei
doni
e
da
quello
delle
opere
ricevute
per
diritto
di
stampa
.
In
questo
caso
il
numero
d
ingresso
deve
essere
sempre
in
unica
serie
progressiva
,
concatenata
coi
necessari
rimandi
da
un
registro
all
'
altro
.
34
.
Il
bollettario
delle
opere
ordinate
ai
librai
deve
esser
tenuto
conforme
al
mod
.
E
.
Tutte
le
ordinazioni
date
debbono
portare
la
firma
del
capo
.
35
.
Nel
libro
di
cassa
vanno
registrate
le
riscossioni
e
i
pagamenti
,
allo
scopo
di
tenere
in
evidenza
il
movimento
dei
fondi
che
il
Ministero
anticipa
alla
biblioteca
.
Nel
giornale
delle
spese
si
registrano
cronologicamente
tutte
le
spese
della
biblioteca
,
ripartite
secondo
i
capitoli
del
bilancio
di
previsione
(
mod
.
F
)
.
36
.
Per
ogni
lavoro
o
provvista
,
il
capo
deve
chiedere
la
relativa
fattura
.
Senza
la
fattura
che
li
accompagni
non
possono
essere
ricevuti
in
biblioteca
né
libri
né
altri
oggetti
.
Nel
libro
mastro
dei
creditori
si
registrano
volta
per
volta
le
fatture
dei
conti
rispettivi
.
Un
repertorio
alfabetico
richiama
al
nome
di
ciascun
fornitore
.
I
pagamenti
si
segnano
immediatamente
nel
libro
di
cassa
e
nel
giornale
delle
spese
,
e
si
addebitano
a
loro
luogo
nel
libro
mastro
.
37
.
Nel
registro
dei
legatori
(
mod
.
G
)
si
notano
tutti
i
libri
dati
a
legare
e
a
riparare
.
Dopo
il
riscontro
di
consegna
,
il
legatore
firmandosi
sul
registro
,
nota
il
giorno
in
cui
ha
ricevuto
i
libri
e
quello
in
cui
si
obbliga
a
riportarli
.
Nell
atto
della
consegna
,
il
legatore
riceve
una
fattura
di
accompagnamento
(
mod
.
H
)
,
che
egli
riporta
insieme
con
i
libri
legati
.
Nell
atto
della
restituzione
,
l
impiegato
,
verificato
il
lavoro
e
il
prezzo
,
dichiara
,
firmandosi
nel
registro
stesso
,
di
aver
ricevuto
i
libri
.
Il
legatore
ha
l
obbligo
di
apporre
nell
interno
della
coperta
di
ogni
volume
un
cartellino
portante
il
suo
nome
.
38
.
Per
ogni
manoscritto
dato
in
lettura
deve
notarsi
sopra
l
apposita
scheda
il
nome
dei
lettori
che
l
hanno
studiato
,
con
tutte
le
indicazioni
richieste
dal
mod
.
I
.
Queste
schede
costituiscono
un
catalogo
,
che
si
tiene
ordinato
secondo
la
segnatura
dei
codici
studiati
,
e
che
può
essere
,
col
permesso
del
capo
della
biblioteca
,
consultato
dai
lettori
.
39
.
Tutta
la
corrispondenza
epistolare
della
biblioteca
col
Ministero
,
con
gli
altri
uffici
governativi
e
pubblici
e
coi
privati
deve
essere
registrata
in
conformità
dei
moduli
K
e
L
,
e
deve
conservarsi
ordinata
nell
archivio
della
biblioteca
stessa
.
40
.
L
inventario
del
mobili
deve
tenersi
secondo
quanto
prescrivono
la
legge
e
il
regolamento
per
l
amministrazione
del
patrimonio
e
per
la
contabilità
generale
dello
Stato
.
41
.
Nell
interno
della
coperta
d
ogni
volume
donato
s
incolla
un
cartellino
contenente
il
nome
del
donatore
e
la
data
del
dono
.
42
.
Nel
mese
di
maggio
il
capo
della
biblioteca
presenta
al
Ministero
il
bilancio
di
previsione
per
le
spese
ordinarie
,
ripartite
negli
articoli
in
cui
è
suddiviso
il
giornale
delle
spese
(
mod
F
)
.
Egli
può
aggiungervi
le
somme
necessarie
per
lavori
e
bisogni
straordinari
,
delle
quali
abbia
ottenuto
precedentemente
la
concessione
dal
Ministero
.
43
.
Ogni
rendimento
di
conti
della
biblioteca
deve
essere
accompagnato
da
uno
specchio
il
quale
mostri
:
1
)
l
entrata
e
le
spese
previste
per
tutto
l
anno
,
secondo
il
bilancio
di
previsione
approvato
dal
Ministero
;
2
)
le
somme
già
riscosse
e
quelle
spese
nell
anno
,
distinguendo
quelle
delle
quali
la
biblioteca
rende
conto
da
quelle
dei
conti
precedenti
;
3
)
quanto
ancora
rimane
delle
somme
assegnate
per
le
spese
ordinarie
e
straordinarie
della
biblioteca
.
44
.
Alla
fine
di
ogni
anno
amministrativo
il
capo
della
biblioteca
invia
al
Ministero
il
bilancio
consuntivo
,
accompagnandolo
con
le
opportune
osservazioni
.
45
.
I
capi
delle
biblioteche
non
possono
,
per
qualunque
causa
e
senza
pregiudizio
della
loro
personale
responsabilità
,
oltrepassare
nell
anno
la
somma
assegnata
per
le
spese
ordinarie
e
straordinarie
della
biblioteca
,
né
spendere
nell
acquisto
di
libri
una
somma
minore
di
quella
assegnata
a
questo
fine
dal
Ministero
;
bensì
debbono
convertire
nell
acquisto
di
libri
le
altre
parti
della
dote
che
per
avventura
sopravanzassero
.
46
.
Il
cambio
dei
duplicati
,
veramente
riconosciuti
tali
per
identità
assoluta
,
può
essere
autorizzato
con
deliberazione
del
Ministero
,
su
proposta
del
capo
delle
biblioteche
.
Sul
frontespizio
di
ogni
volume
che
cessa
di
appartenere
alla
biblioteca
,
deve
essere
impresso
un
bollo
particolare
,
per
indicare
che
il
libro
è
un
doppio
ceduto
e
render
nullo
l
altro
bollo
che
lo
dichiarava
proprietà
della
biblioteca
.
47
.
Nel
corso
di
due
anni
nelle
biblioteche
minori
e
di
cinque
nelle
maggiori
,
tutti
i
libri
debbono
esser
levati
dagli
scaffali
e
spolverati
.
Durante
la
revisione
si
tiene
particolarmente
conto
dei
libri
e
degli
scaffali
infetti
da
tarli
,
da
muffe
e
da
altri
parassiti
.
I
bibliotecari
debbono
proporre
,
ed
il
Ministro
si
riserva
di
fissare
le
norme
ed
i
mezzi
per
la
disinfezione
ed
il
risanamento
dei
volumi
e
dei
mobili
.
Gl
impiegati
superiori
e
gli
ordinatori
o
distributori
,
che
non
siano
incaricati
di
vigilare
a
queste
operazioni
,
debbono
,
anche
nella
settimana
della
spolveratura
,
occuparsi
della
revisione
di
cui
all
articolo
seguente
.
48
.
Durante
il
periodo
della
chiusura
(
articolo
103
)
si
procede
,
con
la
scorta
degli
inventari
,
alla
revisione
parziale
della
biblioteca
.
Questa
revisione
è
fatta
da
uno
o
più
impiegati
superiori
e
da
ordinatori
o
distributori
.
Gl
impiegati
,
a
cui
sia
particolarmente
affidata
la
custodia
di
certe
sale
della
biblioteca
,
non
prendono
parte
,
ove
sia
possibile
,
alla
revisione
dei
libri
o
manoscritti
di
quelle
sale
.
I
relativi
verbali
,
firmati
dagl
impiegati
che
hanno
fatto
la
revisione
,
debbono
essere
conservati
nell
archivio
della
biblioteca
.
Nel
caso
di
mancanze
che
dessero
fondato
sospetto
di
sottrazioni
,
il
capo
della
biblioteca
deve
farne
speciale
rapporto
al
Ministero
,
rilevando
,
a
confronto
con
le
revisioni
precedenti
,
tutte
le
mancanze
nuove
e
i
rinvenimenti
dei
volumi
che
altra
volta
fossero
stati
dichiarati
smarriti
o
mancanti
.
49
.
Ad
ogni
libro
tolto
dagli
scaffali
,
perché
dato
in
prestito
o
a
legare
,
o
temporaneamente
dislocato
per
più
di
un
giorno
,
deve
essere
immediatamente
sostituita
una
tavoletta
con
la
segnatura
e
con
le
indicazioni
relative
.
Una
tavoletta
deve
essere
pure
collocata
al
posto
di
quei
libri
che
siano
andati
smarriti
o
perduti
.
La
mancanza
della
tavoletta
indicatrice
è
considerata
come
grave
negligenza
.
50
.
Tutti
i
libri
dati
in
sala
di
lettura
devono
esser
rimessi
giorno
per
giorno
al
posto
,
salvo
il
caso
che
il
lettore
,
nel
restituirli
,
abbia
espressamente
,
dichiarato
,
all
impiegato
che
li
riceve
,
di
voler
servirsene
il
giorno
successivo
.
Per
la
ricollocazione
dei
libri
dati
in
lettura
o
che
ritornano
dal
prestito
o
dal
legatore
,
sono
specialmente
destinate
la
mezz
ora
che
precede
l
apertura
e
quella
seguente
all
'
ora
della
chiusura
della
biblioteca
al
pubblico
.
TITOLO
III
DIREZIONE
DELLE
BIBLIOTECHE
ED
ACQUISTI
51
.
Le
biblioteche
universitarie
hanno
una
Commissione
permanente
,
composta
dal
Rettore
dell
Università
,
che
la
presiede
,
dal
capo
della
biblioteca
e
da
un
professore
delegato
d
anno
in
anno
da
ciascuna
Facoltà
.
Questa
Commissione
si
riunisce
di
regola
una
volta
all
anno
,
convocata
dal
Rettore
,
e
deve
deliberare
:
a
)
sull
acquisto
dei
libri
;
b
)
sulla
scelta
dei
periodici
e
delle
riviste
;
c
)
sulle
pubblicazioni
che
si
facciano
a
cura
della
biblioteca
;
d
)
sulle
richieste
di
fondi
straordinari
per
spese
impreviste
;
e
)
sopra
ogni
altra
questione
che
si
riferisca
al
miglioramento
e
alla
sicurezza
della
sede
della
biblioteca
;
f
)
sulle
ore
nelle
quali
la
biblioteca
deve
essere
aperta
per
maggior
comodità
dei
professori
e
degli
studenti
.
52
.
I
capi
delle
biblioteche
universitarie
corrispondono
direttamente
col
Ministero
per
tutto
ciò
che
si
riferisce
all
amministrazione
,
al
personale
e
alla
disciplina
della
biblioteca
.
53
.
Le
proposte
da
farsi
al
Ministero
,
per
le
quali
sia
richiesta
una
deliberazione
della
Commissione
permanente
,
debbono
esser
sempre
accompagnate
da
una
copia
del
processo
verbale
.
54
.
Nelle
biblioteche
universitarie
la
Commissione
permanente
delibera
soltanto
sopra
sei
decimi
della
parte
della
dotazione
assegnata
dal
Ministero
per
acquisto
di
libri
.
Degli
altri
quattro
decimi
dispone
il
capo
della
biblioteca
,
tenuto
conto
dei
bisogni
della
biblioteca
e
delle
proposte
degli
studiosi
.
L
onere
delle
riviste
e
delle
opere
in
continuazione
grava
in
parte
proporzionale
sulle
quote
di
ripartizione
.
55
.
Ogni
anno
,
nella
seduta
ordinaria
,
la
Commissione
permanente
delibera
quanto
,
sopra
i
sei
decimi
della
somma
concedutole
dal
Ministero
per
acquisti
di
libri
,
può
essere
assegnato
a
ciascuna
Facoltà
.
In
questa
ripartizione
di
sei
decimi
del
fondo
destinato
per
acquisto
di
libri
,
la
commissione
deve
tener
conto
delle
somme
che
le
biblioteche
delle
scuole
e
dei
gabinetti
,
musei
,
ecc
.
,
potessero
trarre
dai
loro
propri
assegni
per
lo
stesso
fine
.
56
.
I
capi
delle
biblioteche
debbono
mandare
al
Ministero
,
entro
il
mese
di
luglio
,
la
relazione
su
di
esse
per
l
anno
amministrativo
compiuto
.
I
capi
delle
biblioteche
universitarie
hanno
pure
l
obbligo
di
comunicare
al
rettore
la
relazione
diretta
al
Ministero
.
In
questa
relazione
si
rende
conto
di
quello
che
si
riferisce
:
a
)
al
servizio
pubblico
;
b
)
ai
lavori
fatti
durante
l
anno
nei
cataloghi
;
c
)
agli
altri
lavori
di
riordinamento
compiuti
o
avviati
,
indicando
per
ciascun
lavoro
gli
impiegati
,
che
lo
eseguiscono
,
e
quale
parte
dei
nuovi
lavori
s
intenda
di
eseguire
dentro
l
anno
iniziato
.
Il
capo
della
biblioteca
può
aggiungere
quelle
proposte
che
crede
opportune
nell
interesse
dell
istituto
al
quale
è
preposto
.
57
.
Quando
il
capo
dello
biblioteca
creda
di
disporre
innovazioni
,
deve
di
ciascuna
proposta
fare
oggetto
di
separata
relazione
al
Ministero
.
58
.
Affinché
gli
studiosi
abbiano
notizia
delle
opere
onde
si
arricchiscono
le
biblioteche
pubbliche
:
a
)
la
Biblioteca
Nazionale
centrale
di
Firenze
dà
in
luce
periodicamente
,
diviso
per
materie
,
il
bollettino
bibliografico
delle
pubblicazioni
italiane
che
essa
riceve
per
diritto
di
stampa
;
b
)
la
Biblioteca
Nazionale
centrale
di
Roma
pubblica
periodicamente
,
diviso
per
materie
,
il
bollettino
bibliografico
delle
opere
moderne
straniere
che
entrano
nelle
biblioteche
governative
,
delle
quali
debbono
essere
inviate
le
schede
bibliografiche
.
I
bollettini
bibliografici
sopraddetti
sono
distribuiti
gratuitamente
a
tutti
gli
istituti
che
dipendono
dal
ministero
.
TITOLO
IV
IMPIEGATI
59-60
.
(
)
.
61
.
Il
bibliotecario
,
che
è
capo
di
una
biblioteca
,
rappresenta
la
biblioteca
,
tratta
gli
affari
col
Ministero
e
cogli
altri
uffici
,
tiene
il
carteggio
coi
privati
e
firma
tutti
gli
atti
e
tutte
le
lettere
che
si
spediscono
dalla
biblioteca
.
62
.
Il
capo
della
biblioteca
ha
strettissimo
obbligo
:
a
)
di
ben
conservare
la
suppellettile
affidata
alle
sue
cure
,
della
quale
egli
è
custode
responsabile
;
b
)
di
procurare
che
la
suppellettile
letteraria
e
scientifica
si
accresca
nel
miglior
modo
possibile
,
secondo
il
fine
al
quale
è
destinata
la
biblioteca
;
c
)
di
tenere
questa
suppellettile
ordinata
in
modo
che
gli
studiosi
possano
utilmente
valersene
ma
con
quelle
cautele
che
dalla
responsabilità
gli
sono
imposte
;
d
)
di
aver
continua
cura
che
l
inventario
generale
e
tutti
i
cataloghi
vengano
compilati
esattamente
,
con
carattere
nitido
e
chiaro
,
e
con
uniformità
,
e
che
siano
tenuti
sempre
in
pari
;
e
)
di
vigilare
l
andamento
del
servizio
pubblico
e
la
disciplina
nella
biblioteca
;
f
)
di
osservare
e
di
far
osservare
dagli
impiegati
da
lui
dipendenti
le
prescrizioni
contenute
nei
regolamenti
in
vigore
,
e
tutte
quelle
altre
che
fossero
impartite
dal
Ministero
.
In
particolar
modo
deve
vigilare
all
esatta
applicazione
delle
norme
di
sicurezza
da
seguirsi
nell
impianto
dei
sistemi
dell
illuminazione
e
di
riscaldamento
,
con
l
aiuto
della
commissione
tecnica
stabilita
dalle
norme
medesime
,
ed
è
responsabile
della
esecuzione
dei
deliberati
della
commissione
suddetta
,
per
quanto
da
lui
dipende
.
63
.
Il
capo
della
biblioteca
ogni
mese
si
fa
rendere
conto
in
iscritto
,
da
tutti
gli
impiegati
che
attendono
a
lavori
di
ordinamento
,
dei
lavori
da
essi
fatti
per
la
biblioteca
.
Queste
relazioni
si
conservano
poi
a
disposizione
del
Ministero
,
affinché
esso
possa
esaminarle
quando
voglia
conoscere
per
qualunque
ragione
l
opera
prestata
da
ciascun
impiegato
.
64
.
Alla
fine
di
ogni
anno
il
capo
della
biblioteca
invia
al
Ministero
,
le
tabelle
con
le
note
informative
degli
impiegati
dipendenti
,
secondo
il
modulo
qui
allegato
.
Agli
impiegati
sono
comunicate
direttamente
dal
rispettivo
capo
della
biblioteca
le
notizie
riguardanti
la
loro
operosità
,
diligenza
,
disciplina
e
condotta
morale
.
L
impiegato
appone
la
sua
firma
alla
tabella
,
dopo
presane
visione
.
65
.
Il
capo
della
biblioteca
tiene
la
cassa
ed
è
interamente
responsabile
delle
somme
riscosse
o
pagate
per
conto
dell
istituto
.
Nessuna
spesa
può
farsi
per
la
biblioteca
senza
l
ordine
di
lui
.
Spetta
a
lui
di
vegliare
sulla
contabilità
e
sulla
tenuta
regolare
dei
libri
di
amministrazione
,
come
pure
di
porre
ogni
cura
negli
acquisti
per
la
biblioteca
.
66
.
Il
capo
della
biblioteca
non
può
assentarsi
dalla
sua
sede
se
non
in
casi
di
grave
urgenza
,
né
per
di
più
di
quattro
giorni
,
senza
averne
ottenuto
il
permesso
dal
Ministero
.
Egli
può
ogni
anno
,
col
consenso
del
Ministero
,
ottenere
una
regolare
licenza
di
30
giorni
.
67
.
In
caso
di
temporanea
assenza
del
capo
della
biblioteca
,
ne
fa
le
veci
il
funzionario
a
ciò
delegato
dal
Ministero
e
,
in
mancanza
di
delegazione
,
il
bibliotecario
o
il
sottobibliotecario
di
classe
più
elevata
,
il
quale
deve
adempiere
agli
uffici
che
dal
capo
gli
siano
affidati
,
né
può
cambiare
o
alterare
le
disposizioni
generali
in
vigore
circa
l
ordinamento
della
biblioteca
.
68
.
Il
capo
della
biblioteca
può
concedere
licenze
dall
ufficio
,
purché
non
ne
abbia
danno
e
a
condizione
che
il
numero
totale
dei
giorni
della
licenza
non
superi
in
un
anno
i
trenta
giorni
per
gli
impiegati
e
i
venti
per
gli
uscieri
.
69
.
Le
attribuzioni
dell
economato
sono
assegnate
o
ripartite
a
scelta
del
capo
della
biblioteca
,
tenendo
conto
delle
attitudini
degli
impiegati
.
Esse
sono
essenzialmente
le
seguenti
:
a
)
tenere
la
scrittura
della
biblioteca
conservando
le
carte
e
i
documenti
relativi
secondo
quanto
prescrive
il
presente
regolamento
e
quello
sull
amministrazione
e
contabilità
generale
dello
Stato
;
b
)
eseguire
per
ordine
del
capo
tutti
i
pagamenti
e
compilare
il
resoconto
delle
spese
;
c
)
preparare
entro
il
mese
di
maggio
lo
specchio
del
bilancio
di
previsione
per
l
anno
successivo
;
d
)
curare
il
servizio
di
protocollo
e
di
classificazione
e
custodia
di
tutte
le
carte
amministrative
;
e
)
redigere
ogni
mese
le
note
amministrative
per
la
riscossione
degli
stipendi
degl
impiegati
e
riscuoterli
con
la
loro
procura
;
f
)
provvedere
ai
servizi
di
posta
;
g
)
rispondere
della
conservazione
e
dell
uso
di
tutti
gli
oggetti
della
biblioteca
,
ad
eccezione
dei
libri
;
h
)
compilare
l
inventario
dei
beni
mobili
in
conformità
del
regolamento
per
l
amministrazione
del
patrimonio
dello
Stato
;
i
)
preparare
le
note
semestrali
per
le
variazioni
agli
inventari
;
k
)
custodire
le
chiavi
interne
della
biblioteca
,
tranne
quella
affidata
al
capo
;
l
)
conservare
e
dispensare
gli
oggetti
di
cancelleria
,
tenendo
conto
delle
distribuzioni
fatte
;
m
)
visitare
i
locali
della
biblioteca
,
per
vedere
se
occorrano
riparazioni
e
per
accertarsi
che
la
suppellettile
non
soffra
danno
per
umidità
od
altra
causa
;
n
)
vigilare
gli
operai
che
lavorano
nella
biblioteca
;
o
)
dirigere
il
servizio
di
nettezza
,
e
curare
la
disciplina
degli
uscieri
e
dei
fattorini
,
rispondendo
del
loro
operato
.
Ove
sia
possibile
,
le
operazioni
dell
economato
e
la
custodia
dell
archivio
non
debbono
essere
cumulate
in
una
medesima
persona
.
70
.
In
ciascuna
biblioteca
fra
gli
impiegati
di
terza
categoria
sono
distribuite
dal
capo
,
e
a
seconda
delle
particolari
attitudini
,
le
attribuzioni
di
ordinatore
e
quelle
di
distributore
.
Di
regola
,
le
funzioni
di
ordinatore
si
affidano
ai
distributori
più
anziani
e
capaci
.
71
.
Gli
ordinatori
o
distributori
,
a
vicenda
per
una
settimana
,
debbono
assistere
con
tutti
gli
uscieri
all
apertura
ed
alla
chiusura
della
biblioteca
.
Le
chiavi
della
porta
esterna
della
biblioteca
debbono
essere
conservate
e
star
chiuse
in
una
cassetta
di
ferro
,
della
quale
ha
una
chiave
l
incaricato
della
apertura
e
della
chiusura
ed
un
altra
il
capo
.
È
severamente
vietato
di
cedere
,
anche
per
un
momento
,
questa
chiave
ad
altra
persona
.
Mentre
la
biblioteca
è
aperta
la
mattina
per
il
solo
servizio
di
pulizia
,
l
ordinatore
o
distributore
di
settimana
non
può
abbandonarla
,
né
permettere
ad
alcuno
di
uscire
sotto
qualsiasi
pretesto
o
ragione
,
né
introdurre
persone
estranee
.
Dove
nella
biblioteca
abbia
abitazione
non
il
bibliotecario
,
ma
un
custode
,
nella
abitazione
di
questo
e
sotto
la
sua
responsabilità
,
in
una
cassetta
di
ferro
,
solidamente
murata
e
chiuso
da
cristallo
,
si
deve
conservare
un
esemplare
delle
chiavi
esterne
della
biblioteca
,
per
modo
che
in
caso
d
incendio
o
di
altro
gravissimo
pericolo
imminente
possa
il
custode
,
rompendo
il
cristallo
,
aprire
la
biblioteca
.
L
ordinatore
o
distributore
di
settimana
,
accompagnato
da
un
usciere
,
visita
ogni
giorno
,
prima
che
si
chiuda
la
biblioteca
,
tutte
le
sale
e
anche
i
caloriferi
quando
siano
stati
accesi
,
i
rubinetti
dell
acqua
potabile
e
l
interrutore
della
luce
elettrica
,
ed
assiste
alla
chiusura
di
tutte
le
finestre
e
delle
porte
interne
.
Ambedue
danno
prova
,
coll
apporre
la
loro
firma
in
un
registro
speciale
,
giorno
per
giorno
,
di
avere
adempiuto
a
quest
obbligo
.
Essi
sono
responsabili
dei
danni
che
potessero
venire
alla
biblioteca
della
loro
negligenza
nel
fare
questo
servizio
.
Le
chiusure
interne
e
i
ripostigli
,
di
tutte
le
chiavi
interne
si
devono
regolare
con
norme
semplici
e
fisse
,
ben
note
al
personale
di
direzione
,
al
facente
funzione
di
economo
e
al
custode
;
né
possono
venire
variate
senza
grave
ragione
.
L
ordinatore
o
distributore
di
settimana
deve
pure
intervenire
tutte
le
volte
che
occorra
di
aprire
la
biblioteca
nei
giorni
festivi
.
72
.
Terminato
il
servizio
di
pulizia
,
gli
uscieri
debbono
indossare
il
vestito
uniforme
al
modello
stabilito
dal
Ministero
,
e
svestirsene
nell
uscire
dalla
biblioteca
compiuto
l
orario
d
ufficio
.
73
.
All
ora
indicata
nell
orario
,
gli
impiegati
debbono
trovarsi
in
biblioteca
e
iscriversi
nel
registro
di
presenza
.
Nessuno
può
,
senza
licenza
del
capo
,
assentarsi
durante
le
ore
di
servizio
,
né
rimanere
in
biblioteca
,
senza
speciale
permesso
,
oltre
l
ora
fissata
per
la
chiusura
.
L
impiegato
che
,
per
malattia
o
per
altro
legittimo
impedimento
,
non
possa
recarsi
in
ufficio
,
deve
darne
sollecitamente
avviso
per
lettera
al
capo
.
Durante
le
ore
di
servizio
,
tutti
gl
impiegati
debbono
astenersi
da
qualunque
lavoro
estraneo
al
loro
ufficio
,
e
da
tutto
ciò
che
turbi
il
servizio
e
la
quiete
delle
sale
.
Nessuno
può
ricevere
estranei
nella
sua
stanza
di
ufficio
e
nelle
sale
della
biblioteca
senza
uno
speciale
permesso
del
capo
.
74
.
Salva
la
eccezione
contenuta
nell
articolo
6
della
L
.
24
dicembre
1908
,
n
.
754
,
si
applicano
agli
impiegati
delle
biblioteche
pubbliche
governative
le
disposizioni
contenute
nell
art
.
7
(
relative
alle
incompatibilità
)
,
negli
artt
.
10
e
seguenti
(
relative
al
cumulo
degli
impieghi
)
del
T.U.
delle
leggi
sullo
stato
degli
impiegati
civili
,
22
novembre
1908
,
n
.
693
e
negli
articoli
corrispondenti
del
Reg
.
generale
24
novembre
1908
,
numero
756
.
Agli
impiegati
delle
biblioteche
pubbliche
governative
è
inoltre
fatto
espresso
divieto
di
far
traffico
di
manoscritti
,
libri
,
stampe
,
sia
direttamente
,
sia
indirettamente
.
75
.
Non
possono
essere
destinati
nella
stessa
biblioteca
a
posti
d
impiegati
di
ruolo
con
vincolo
di
diretta
,
normale
dipendenza
gerarchica
gli
ascendenti
e
i
discendenti
,
i
coniugi
,
i
fratelli
,
il
suocero
ed
il
genero
.
76
.
Le
pene
disciplinari
che
possono
applicarsi
agli
impiegati
delle
quattro
categorie
delle
biblioteche
governative
sono
le
seguenti
:
1
)
Censura
.
2
)
Sospensione
dallo
stipendio
.
3
)
Sospensione
dall
ufficio
con
perdita
dello
stipendio
.
4
)
Revocazione
.
5
)
Destituzione
.
Dette
pene
sono
applicate
nei
casi
e
con
le
forme
contemplate
nel
testo
unico
delle
leggi
sullo
stato
degli
impiegati
civili
approvato
con
R
.
D
.
22
novembre
1908
,
n
.
693
e
nel
regolamento
per
l
esecuzione
del
detto
testo
unico
,
approvato
con
R
.
D
.
24
novembre
1908
,
n
.
756
.
La
facoltà
di
infliggere
la
censura
agli
impiegati
delle
biblioteche
pubbliche
governative
spetta
ai
capi
delle
rispettive
biblioteche
.
A
questi
la
censura
viene
inflitta
dal
Ministro
.
Per
le
pene
disciplinari
da
applicarsi
agli
impiegati
della
4a
categoria
,
le
attribuzioni
del
Consiglio
di
disciplina
sono
deferite
ad
una
commissione
speciale
istituita
presso
il
Ministero
e
composta
di
un
Direttore
generale
,
presidente
,
e
di
due
Capi
di
divisione
.
77-79
.
(
)
.
TITOLO
V
NOMINE
E
PROMOZIONI
80-101
.
(
)
.
TITOLO
VI
USO
PUBBLICO
DELLE
BIBLIOTECHE
102
.
Le
biblioteche
governative
stanno
aperte
al
pubblico
tutti
i
giorni
,
eccettuate
le
domeniche
,
le
feste
nazionali
e
le
altre
feste
riconosciute
dal
calendario
civile
,
i
due
ultimi
giorni
di
carnevale
,
dal
giovedì
santo
al
lunedì
di
Pasqua
inclusivamente
,
il
giorno
della
commemorazione
dei
morti
,
il
24
dicembre
.
Durante
le
vacanze
autunnali
,
anche
le
biblioteche
universitarie
debbono
restare
aperte
al
pubblico
con
l
orario
prescritto
dall
articolo
106
.
103
.
Ciascuna
biblioteca
resta
chiusa
al
pubblico
ogni
anno
due
settimane
per
la
spolveratura
e
per
la
revisione
prescritte
dagli
articoli
47
e
48
.
Durante
la
chiusura
il
capo
deve
assegnare
un
ora
e
mezzo
in
ciascun
giorno
per
il
servizio
del
prestito
dei
libri
.
Nelle
città
ove
sono
due
o
più
biblioteche
governative
,
questa
chiusura
non
può
mai
esser
fatta
contemporaneamente
da
due
o
più
biblioteche
.
Nelle
biblioteche
universitarie
o
di
sussidio
ad
altri
istituti
la
spolveratura
e
la
revisione
si
fanno
sempre
mentre
l
università
o
gli
altri
istituti
sono
chiusi
.
Il
capo
deve
quindici
giorni
innanzi
darne
avviso
al
pubblico
anche
per
mezzo
dei
giornali
.
104
.
Nelle
due
settimane
che
la
biblioteca
resta
chiusa
al
pubblico
per
ragioni
di
servizio
interno
,
il
capo
non
può
,
senza
gravi
motivi
,
assentarsi
dall
ufficio
né
accordare
congedi
agli
impiegati
.
105
.
Ogni
altra
interruzione
del
servizio
pubblico
giornaliero
della
biblioteca
deve
prima
essere
approvata
dal
Ministero
.
Soltanto
in
casi
di
grave
ed
urgente
necessità
,
il
capo
può
,
sotto
la
propria
responsabilità
,
tener
chiusa
la
biblioteca
avvisandone
immediatamente
il
Ministero
.
Questa
facoltà
è
estesa
al
rettore
per
le
biblioteche
universitarie
.
106
.
Nei
giorni
destinati
al
pubblico
servizio
ogni
biblioteca
deve
essere
aperta
almeno
sei
ore
consecutive
,
senza
contare
quelle
della
lettura
serale
.
Gli
orari
delle
biblioteche
debbono
essere
approvati
dal
Ministero
,
e
nelle
città
dove
sono
più
biblioteche
debbono
essere
coordinati
per
modo
da
permettere
la
massima
durata
della
lettura
pubblica
.
107
.
Gli
impiegati
debbono
trovarsi
in
biblioteca
mezz
ora
prima
che
essa
venga
aperta
al
pubblico
,
e
trattenervisi
mezz
ora
dopo
che
fu
chiusa
ai
lettori
.
Nelle
biblioteche
che
stessero
aperte
al
pubblico
più
di
sei
ore
al
giorno
,
l
orario
dell
ufficio
deve
essere
ordinato
in
modo
che
a
ciascun
impiegato
tocchino
sette
ore
di
lavoro
,
non
contando
per
gli
uscieri
il
tempo
da
spendere
ogni
mattina
nel
servizio
di
pulizia
e
spolveratura
.
Quando
le
necessità
del
servizio
lo
richiedano
,
tutti
gli
impiegati
sono
tenuti
a
prestar
servizio
anche
in
ore
non
comprese
nell
orario
normale
,
salvo
che
per
giustificato
motivo
ne
siano
esonerati
.
108
.
È
ammesso
alla
lettura
nelle
biblioteche
governative
soltanto
chi
abbia
oltrepassato
il
18°
anno
di
età
.
È
però
in
facoltà
del
capo
della
biblioteca
di
ammettere
nella
sala
di
lettura
giovani
studiosi
di
età
inferiore
,
concedendo
loro
solo
quei
libri
che
creda
confacenti
ai
loro
studi
.
109
.
Il
Ministro
può
,
nelle
città
dove
sono
più
biblioteche
,
sentita
la
Giunta
consultiva
,
stabilire
speciali
condizioni
di
ammissione
ad
una
di
esse
,
in
modo
da
restringere
la
frequentazione
a
qualche
particolare
ordine
di
studiosi
,
assicurando
in
compenso
al
resto
del
pubblico
l
uso
di
speciali
biblioteche
di
cultura
più
generale
o
popolare
.
110
.
La
lettura
serale
si
fa
,
dove
sia
possibile
,
secondo
le
disposizioni
date
,
caso
per
caso
,
dal
Ministero
.
111
.
Dove
sia
possibile
,
deve
essere
pure
costituita
una
sala
di
consultazione
,
riservata
a
determinate
categorie
di
studiosi
secondo
le
norme
e
le
condizioni
di
ciascuna
biblioteca
.
112
.
La
domanda
dei
libri
a
stampa
va
fatta
sempre
in
iscritto
sopra
schede
conformi
al
mod
.
M
.
Nella
scheda
si
devono
indicare
chiaramente
il
titolo
,
l
edizione
e
il
volume
dell
opera
domandata
,
e
si
deve
scrivere
in
modo
leggibile
il
nome
e
il
cognome
di
chi
fa
la
domanda
.
Chi
desse
false
generalità
,
è
escluso
temporaneamente
dalla
biblioteca
:
in
caso
di
recidiva
,
l
esclusione
può
essere
permanente
.
Per
ogni
opera
va
fatta
una
richiesta
separata
.
Per
regola
generale
,
non
possono
darsi
in
lettura
nella
sala
pubblica
più
di
due
opere
,
né
più
di
quattro
volumi
per
volta
.
È
in
facoltà
di
chi
presiede
al
servizio
pubblico
di
permettere
l
uso
contemporaneo
di
un
numero
maggiore
di
opere
o
di
volumi
.
La
richiesta
è
consegnata
agl
impiegati
addetti
al
catalogo
,
perchè
sia
indicata
sulla
scheda
in
collocazione
del
libro
,
tranne
il
caso
che
il
lettore
non
faccia
da
sé
la
ricerca
nei
cataloghi
.
Consegnato
il
libro
,
l
impiegato
ritira
la
scheda
pel
controllo
di
restituzione
.
113
.
Le
ricerche
nei
cataloghi
sono
fatte
ordinariamente
dagli
impiegati
della
biblioteca
;
ma
,
col
permesso
dell
impiegato
che
sopraintende
ai
cataloghi
e
sotto
la
sua
sorveglianza
,
possono
farle
anche
gli
studiosi
.
In
nessun
caso
i
lettori
possono
accedere
agli
scaffali
se
non
siano
quelli
aperti
al
pubblico
per
la
consultazione
.
La
richiesta
può
anche
essere
depositata
in
una
casetta
speciale
all
ingresso
della
biblioteca
.
In
questo
caso
il
lettore
trova
pronto
il
giorno
successivo
,
nella
sala
della
distribuzione
il
libro
desiderato
o
,
se
questo
non
possa
essere
dato
in
lettura
,
la
risposta
relativa
alla
domanda
.
Quando
una
richiesta
non
possa
essere
soddisfatta
perché
le
opere
non
siano
possedute
dalla
biblioteca
o
siano
escluse
dalla
lettura
o
si
trovino
per
qualsiasi
ragione
assenti
dagli
scaffali
,
gl
impiegati
del
catalogo
e
i
distributori
sono
tenuti
a
indicare
nella
scheda
relativa
,
sottoscrivendola
,
le
ragioni
precise
per
cui
l
opera
non
fu
consegnata
al
richiedente
.
Queste
richieste
,
annullate
in
presenza
del
lettore
,
vengono
passate
al
capo
della
biblioteca
per
gli
opportuni
controlli
.
114
.
Gli
incunabuli
della
stampa
,
i
libri
rari
,
le
edizioni
di
gran
prezzo
,
le
incisioni
,
i
disegni
possono
darsi
in
esame
e
studio
durante
il
solo
orario
diurno
,
col
permesso
del
capo
e
sotto
speciale
sorveglianza
.
115
.
È
vietato
il
lucidare
;
ma
in
caso
di
assoluta
necessità
,
riconosciuta
dal
capo
della
biblioteca
,
questi
può
concedere
il
permesso
con
quelle
cautele
che
valgano
ad
impedire
ogni
danno
.
E
vietato
l
uso
del
compasso
,
degl
inchiostri
e
dei
colori
.
116
.
È
in
facoltà
del
capo
della
biblioteca
di
consentire
,
a
scopo
di
studio
,
riproduzioni
fotografiche
dagli
originali
della
biblioteca
a
chi
ne
faccia
domanda
scritta
indicando
lo
scopo
dello
studio
e
obbligandosi
a
osservare
le
cautele
richieste
dal
capo
della
biblioteca
per
la
migliore
tutela
dell
originale
.
Per
le
riproduzioni
destinate
a
esser
pubblicate
e
per
quante
altre
abbiano
,
a
giudizio
del
bibliotecario
,
particolare
interesse
paleografico
,
bibliografico
o
artistico
,
il
richiedente
deve
rilasciare
alla
biblioteca
da
uno
a
tre
esemplari
perfetti
delle
tavole
riprodotte
,
in
cambio
di
essi
,
una
copia
della
pubblicazione
che
comprende
quei
facsimili
;
e
ciò
secondo
la
entità
della
riproduzione
e
gli
accordi
prestabiliti
col
capo
della
biblioteca
.
Quando
la
riproduzione
abbia
straordinaria
importanza
,
sia
per
la
mole
,
sia
per
altra
ragione
,
la
domanda
viene
accompagnata
e
presentata
dal
capo
della
biblioteca
al
Ministero
con
un
rapporto
sulla
convenienza
della
concessione
e
sulle
speciali
condizioni
cui
fosse
opportuno
subordinarla
.
117
.
È
in
facoltà
del
capo
,
ove
sia
richiesto
,
il
rilasciare
dichiarazioni
di
conformità
su
copie
di
manoscritti
o
stampati
posseduti
dalla
biblioteca
.
In
tal
caso
,
le
copie
debbono
essere
stese
su
carta
da
bollo
,
a
termine
dell
art
.
19
,
n
.
7
della
legge
sul
bollo
(R.D
.
4
luglio
1897
,
n
.
414
)
.
118
.
Senza
il
permesso
del
capo
non
possono
essere
dati
in
lettura
i
romanzi
,
i
giornali
politici
non
ancora
legati
,
e
tutti
i
libri
di
frivolo
argomento
e
di
mero
passatempo
.
È
vietato
dare
in
lettura
libri
immorali
o
accompagnati
da
disegni
osceni
,
tranne
il
caso
che
il
capo
riconosca
che
sono
necessari
per
un
determinato
studio
letterario
,
storico
o
scientifico
.
Le
traduzioni
di
classici
e
le
raccolte
di
temi
svolti
per
uso
scolastico
non
possono
essere
date
in
lettura
agli
alunni
delle
scuole
secondarie
senza
espressa
licenza
del
capo
dell
istituto
di
cui
è
alunno
il
richiedente
.
119
.
Nessun
lettore
potrà
uscire
dalla
sala
senza
aver
restituito
prima
le
opere
ricevute
.
Le
richieste
di
libri
firmate
dal
lettore
debbono
essere
annullate
all
atto
della
restituzione
e
trattenute
presso
l
ufficio
.
120
.
Prima
di
dare
in
lettura
manoscritti
o
libri
rari
,
il
capo
ha
il
dovere
di
assicurarsi
con
prudente
discernimento
della
identità
del
richiedente
e
della
legittimità
degli
intendimenti
con
i
quali
il
cimelio
è
richiesto
in
lettura
.
121
.
I
manoscritti
debbono
essere
dati
in
lettura
,
se
è
possibile
in
stanza
separata
,
e
non
mai
di
sera
.
Chi
chiede
un
manoscritto
deve
obbligarsi
ad
osservare
tutte
le
prescrizioni
che
gli
vengano
date
dal
capo
.
Egli
deve
farne
domanda
su
scheda
a
riscontro
stampata
(
mod
.
N
)
,
indicando
con
chiarezza
il
titolo
del
manoscritto
,
il
volume
desiderato
e
la
segnatura
che
porta
.
La
parte
principale
della
scheda
rimane
presso
l
impiegato
che
ha
in
custodia
i
manoscritti
per
tutto
il
tempo
che
il
codice
sta
a
disposizione
del
lettore
.
Lo
scontrino
attesta
la
consegna
fatta
del
codice
ed
è
presentato
e
ritirato
dal
lettore
ogni
volta
che
l
ottiene
in
lettura
o
ne
fa
la
restituzione
.
122
.
Chi
domanda
un
manoscritto
deve
indicare
sulla
richiesta
(
mod
.
N
)
,
se
intende
copiarlo
,
farne
estratti
,
collazionarlo
con
altro
codice
o
edizione
a
stampa
,
o
semplicemente
esaminarlo
.
Chi
studia
o
copia
per
gli
altri
il
manoscritto
ha
parimenti
obbligo
di
dare
notizie
sopra
indicate
,
designando
la
persona
che
gli
ha
commesso
il
lavoro
.
Le
biblioteche
che
ricevono
col
consenso
del
Ministero
un
manoscritto
da
un
altra
biblioteca
sono
pure
in
obbligo
di
accompagnare
la
restituzione
del
manoscritto
con
le
sopraddette
notizie
trasmettendo
alla
biblioteca
cui
appartiene
il
manoscritto
il
modulo
di
cui
all
art
.
38
.
Chiunque
si
rifiuti
di
dare
con
tutta
esattezza
le
indicazioni
sopra
accennate
al
capo
della
biblioteca
non
potrà
avere
in
lettura
il
manoscritto
richiesto
.
123
.
Le
opere
a
stampa
o
manoscritte
della
biblioteca
debbono
essere
sempre
adoperate
con
ogni
cura
e
diligenza
,
perchè
non
soffrano
danno
.
È
vietato
far
segni
o
scrivere
nelle
opere
stampate
o
manoscritte
della
biblioteca
,
anche
quando
si
trattasse
di
correggere
qualche
sbaglio
evidente
dell
autore
,
o
qualche
errore
di
stampa
.
Non
è
permesso
a
due
o
più
lettori
di
servirsi
nella
sala
di
lettura
contemporaneamente
di
una
medesima
opera
stampata
o
manoscritta
.
È
rigorosamente
vietato
l
uso
di
qualunque
reagente
chimico
sulla
scrittura
dei
manoscritti
.
124
.
Non
possono
essere
dati
in
lettura
i
libri
non
ancora
registrati
,
non
bollati
né
numerati
,
e
neppure
i
libri
o
fascicoli
non
cuciti
in
maniera
da
garantire
la
loro
conservazione
.
125
.
È
consentito
il
prestito
di
libri
o
manoscritti
con
l
osservanza
delle
prescrizioni
determinate
del
regolamento
speciale
.
126
.
Per
speciali
ricerche
bibliografiche
,
gli
studiosi
possono
rivolgersi
in
persona
o
per
lettera
ai
capi
delle
biblioteche
governative
.
I
capi
delle
biblioteche
fanno
queste
ricerche
come
lo
consentano
le
altre
loro
occupazioni
e
gli
altri
doveri
d
ufficio
.
127
.
Alla
fine
di
ogni
mese
ciascuna
biblioteca
deve
mandare
al
Ministero
uno
specchio
statistico
(
mod
.
O
)
del
numero
dei
lettori
e
delle
opere
stampate
o
manoscritte
date
in
lettura
e
di
quelle
date
in
prestito
.
128
.
Il
capo
può
consentire
che
si
visitino
le
sale
della
biblioteca
e
si
vedano
i
cimeli
in
essa
raccolti
ed
esposti
,
determinando
,
se
occorre
,
i
giorni
e
le
ore
.
Il
visitatore
deve
conformarsi
a
tutte
quelle
prescrizioni
che
gli
vengano
date
dall
impiegato
che
l
accompagna
.
129
.
Nella
sala
di
lettura
nessuno
può
entrare
o
trattenersi
per
semplice
passatempo
o
per
qualsiasi
altra
ragione
estranea
allo
studio
.
In
qualsiasi
sala
o
parte
della
biblioteca
è
a
tutti
rigorosamente
vietato
di
fumare
.
130
.
Il
capo
può
escludere
temporaneamente
o
definitivamente
dalla
biblioteca
coloro
che
trasgrediscano
o
violino
la
disciplina
della
biblioteca
,
o
ne
turbino
in
alcun
modo
la
quiete
.
Nel
caso
di
esclusione
definitiva
,
il
capo
della
biblioteca
deve
immediatamente
riferirne
al
Ministero
,
al
quale
l
escluso
può
fare
ricorso
.
131
.
Chi
si
rendesse
colpevole
di
sottrazione
o
di
guasti
in
una
biblioteca
,
sarà
deferito
all
autorità
giudiziaria
ed
escluso
da
tutte
le
biblioteche
governative
del
Regno
.
Saranno
parimenti
esclusi
da
tutte
le
biblioteche
governative
coloro
che
avessero
commesso
altre
gravi
mancanze
in
una
pubblica
biblioteca
;
I
nomi
degli
esclusi
saranno
indicati
in
un
avviso
affisso
in
biblioteca
e
pubblicati
nel
Bollettino
del
Ministero
della
pubblica
istruzione
.
132
.
Gli
impiegati
debbono
evitare
con
cura
tutto
ciò
che
,
pur
non
essendo
esplicitamente
vietato
,
possa
far
diventare
incomodo
o
sgradito
agli
studiosi
il
frequentare
la
biblioteca
.
Chi
credesse
d
aver
giusto
motivo
di
lagnarsi
del
contegno
di
qualcuno
degli
impiegati
,
deve
,
senza
recare
alcun
disturbo
alla
pubblica
lettura
,
ricorrere
al
capo
della
biblioteca
.
133
.
Ogni
biblioteca
determina
,
secondo
le
proprie
condizioni
e
i
propri
bisogni
,
le
norme
che
il
pubblico
deve
osservare
perché
proceda
regolarmente
il
servizio
per
la
lettura
diurna
e
serale
,
perchè
l
ordine
nelle
sale
di
studio
sia
mantenuto
,
e
per
il
retto
uso
e
la
conservazione
della
suppellettile
.
Questi
regolamenti
particolari
non
debbono
discostarsi
dalle
prescrizioni
generali
contenute
nel
presente
regolamento
,
e
debbono
essere
inviati
al
Ministero
per
essere
approvati
.
(
Omessi
i
moduli
)
.