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I CARDINI ( VINCI G. , 1923 )
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La società umana o meglio le società umane , perché l ' umanità non può certo essere considerata , se non in via utopistica , come una collettività unica , mentre in fatto essa vive in famiglie diverse , di popoli e nazioni , aventi ciascuna una personalità propria guardata nelle sue origini , nel suo sviluppo storico , nei suoi ordinamenti essenziali e definitivi , presenta due aspetti contemporanei e concomitanti , ma che non possono confondersi l ' uno coll ' altro , in quanto , se è vero che si sovrappongono , è vero anche che essi rispondono a due distinte fasi della evoluzione sociale e a due diversi bisogni della vita collettiva ; e questi due aspetti possono definirsi l ' uno civile l ' altro politico ; abbiamo cioè la società ( o le società per il detto sopra ) civile e la società politica , che è quanto dire l ' organamento rivolto ai fini della elevazione individuale e famigliare , e l ' organamento diretto a regolare la convivenza degli individui e delle famiglie fra loro e la loro difesa interna ed esterna . La difficoltà di questa classificazione che logicamente non può non essere accolta come base di un razionale sistema di sociologia nasce da ciò , che essa prende la sua nomenclatura da parole che hanno lo stesso significato originario , e che contempla sotto due forme una stessa entità collettiva , mentre ambedue le forme hanno il medesimo oggetto , o meglio un oggetto che il linguaggio comune suole indicare colla stessa parola . Infatti civile deriva da civitas , e politico da pòlis ; le quali due parole , una latina e l ' altra greca , significano la stessa cosa , significano cioè l ' aggregazione di individui e di famiglie in una società retta da costumi e da leggi comuni : la civitas e la pòlis poi , la società civile e la società politica tendono ugualmente a procurare quello stato di benessere morale e materiale che si definisce la civiltà . Ma per la praticità delle trattazioni e delle discussioni bisogna pur dare alle parole un valore convenzionale prescindendo dai richiami etimologici : è del resto naturale che pochissime parole siano bastate nei primi stadii della vita collettiva a designare una quantità di fatti , di idee , di rapporti , che poi , attraverso l ' elaborazione letteraria e dottrinale , si sono differenziati , ed hanno formato materia di diversi capitoli della scienza sociologica , anzi perfino di diverse scienze . Comunque per le poche cose che vogliamo dire in questo articolo allo scopo di fissare , o meglio di richiamare , principii che nell ' ora attuale , in Italia e fuori d ' Italia , ci sembrano più che mai obliterati o malamente intesi , noi siamo indotti a considerare , almeno per un momento , separati i due aspetti civile e politico delle società umane , assegnando loro come campo di efficienza rispettivamente l ' individuo e la famiglia alla società civile , la nazione alla società politica , la quale prende praticamente nome di Stato . È superfluo avvertire che questa considerazione separata è puramente dialettica , e che essa non intende fare delle due società dei compartimenti stagni , non comunicanti fra di loro ; dicemmo anzi già che tanto comunicano che si sovrappongono , e ciò per la elementare ragione che lo Stato è la somma degli individui e delle famiglie e che gli individui e le famiglie vivono nello Stato , al quale come danno tributo e sangue occorrendo , così chiedono tutela e difesa . Ciò premesso pare a noi potersi e doversi affermare che la società civile poggia su due cardini che non sono quelli sui quali poggia la società politica ; affermazione che non è trascurabile in quanto conduce a precisare ed a chiarire molte difficoltà che gli studiosi di sociologia , a seconda delle scuole a cui appartengono , incontrano sul loro cammino . I cardini della società civile sono la religione e l ' istruzione : almeno noi teniamo che la religione e la istruzione debbano essere i cardini della società civile . Noi infatti siamo convinti che ( a parte casi individuali ) nessun uomo possa avere quel tanto di moralità indispensabile a fare di lui un galantuomo , a renderlo padrone dei suoi istinti inferiori e delle sue passioni , all ' infuori di una nozione sistematica di ciò che chiamasi religione ; vale a dire all ' infuori dei postulati circa l ' esistenza di un Dio creatore , legislatore e giudice , e di una vita oltremondana in cui ci sarà premio o castigo a seconda delle opere compiute ; non solo ; ma siamo pure convinti che nessuna religione possa esistere senza un culto , e nessun culto senza una chiesa , e nessuna chiesa senza una gerarchia : conseguentemente per noi l ' uomo areligioso astrattamente considerato non è uomo civile , perché sarà necessariamente uomo amorale , vale a dire svincolato da leggi che non corrispondano al suo egoismo . Discorso identico s ' ha da fare per la famiglia : essa è tutto un complesso di obbligazioni , di doveri , di affetti , di sacrifici , di interessi che importano la necessità di un governo domestico , di una autorità regolatrice , ma che sopratutto importano una coscienza ; e soltanto nella religione questa coscienza può attingere la ragione d ' essere come soltanto la religione può imporre le sanzioni atte a guidarla e a dominarla . Ma l ' uomo civile non ha soltanto bisogno di essere religioso : ha bisogno anche , nei successivi stadii del suo sviluppo , di essere istruito , di conoscere cioè il mondo dei fenomeni e le leggi della natura , di esplicare le proprie attitudini estetiche , di applicare alla ricerca del vero e del bello le proprie energie intellettuali , di comunicare coi suoi simili ; ecco perché , secondo noi , il dovere della istruzione precede ed eccede l ' organizzazione politica , come il diritto d ' insegnare precede ed eccede l ' azione dello Stato : lo Stato non ha di fronte al problema della istruzione altre funzioni che quelle di aiuto , di vigilanza , di integrazione : la scuola , al pari della chiesa , al pari della casa , è anteriore intesa come tipo realizzatore di un bisogno della civiltà agli istituti in cui si incarna la potestà più propriamente politica , perché la scuola corrisponde ad un bisogno che interessa la vita umana in uno stadio che precorre ideologicamente se non storicamente il formarsi e l ' organizzarsi dello Stato . Altri sono i cardini della società politica ; parliamo , si capisce , di una società politica ( come già prima di una società civile ) rispondente ad un grado di progresso sociale avanzato . E diremmo che tali cardini debbano essere stabiliti nel soddisfacimento dei due maggiori bisogni che l ' uomo politicamente ordinato non può fare a meno di sentire quando non li sentisse si dovrebbe considerarlo inferiore o regredito nella sua sensibilità politica e sente infatti , perfino talora esagerando e seguendo traccie fallaci per raggiungerli : vogliam dire la libertà e la giustizia . Libertà : vale a dire parificazione di tutti i cittadini nel diritto di far prevalere , attraverso le forme e per le vie legali , i propri criterii circa la gestione della cosa pubblica ; autorità dei governanti fondata sul consenso spontaneo e razionale della maggioranza dei cittadini nell ' orbita dei postulati essenziali alla conservazione dell ' ordine sociale , giuridico ed economico ; potere esecutivo distinto dal potere legislativo ; un solo esercito a servizio della nazione ; indipendenza dello Stato dai partiti ; funzione moderatrice della corona a difesa della costituzione contro gli arbitrii o le debolezze del potere esecutivo , contro le esorbitanze del potere legislativo , contro ogni sopraffazione di partiti o di classi . Giustizia : vale a dire applicazione imparziale e sollecita delle leggi a tutela delle ragioni private , a repressione dei reati , a garanzia della probità nella amministrazione pubblica ; applicazione fatta da organi inaccessibili alle pressioni dei politicanti , delle sette , delle fazioni . Effettivamente senza libertà e senza giustizia nessun ordinamento politico può accettarsi per buono e per degno di esseri intelligenti , se anche accada talvolta che momentanee contingenze storiche giustifichino regimi o dominii di fatto fondati sulla costrizione violenta delle volontà e sul disconoscimento , o sulla mancata tutela , dei diritti individuali o sociali . Strane confusioni si sono vedute spesso nella storia dei popoli , in periodi susseguiti a grandi sommovimenti , o militari od economici , o ad opera di personalità dominatrici comparse sulla scena politica ; e in sensi opposti , si badi bene ; perché l ' antitesi della libertà e della giustizia non sono soltanto la teocrazia o la monarchia assoluta o l ' oligarchia , la Bastiglia e le lettres de cachet , ma sono pure le demagogie e le dittature proletarie , i tribunali straordinari rivoluzionarii e i Comitati di salute pubblica . Importa perciò che i migliori cittadini considerino come l ' ottimo fra i governi , quello il quale mantenga libera la religione , libera l ' istruzione , libera la stampa , liberi i comizi elettorali , indipendente la magistratura , uguale la legge per tutti , e non consenta a nessun partito la sopraffazione armata o non armata , ma tutti obblighi a rispettare le leggi dello Stato deliberate o consentite dalle rappresentanze popolari costituzionalmente formate . Senza libertà e senza giustizia cioè senza leggi oneste onestamente applicate la vita politica non vale la pena di essere vissuta ; e le nazioni non possono sperare sorti tranquille e prospere , perché ripetiamolo alla società politica la libertà e la giustizia sono essenziali , come sono essenziali alla società civile la religione e l ' istruzione , e agli individui l ' aria e la luce .