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VIRGILIO GUIDI ( GATTO ALFONSO , 1942 )
StampaPeriodica ,
Viene dalla pittura di Virgilio Guidi la forza di un ' insofferenza plastica esposta nel suo limite visibile alla pura dissoluzione della luce . L ' interna costruttività del disegno dalla sua vibrata eloquenza iniziale si spoglia d ' ogni peso e s ' acuisce a smagrire le forze in un colore reagente e inedito che è il segno critico dell ' artista . A ben giudicare la pittura di Guidi concorre la vigile e ardente ironia di cui ogni suo quadro tende insostenibilmente a accendersi dalla materia opaca e pregnante , ad alleggerirsi con fissità nella luce . Storicamente Guidi ha operato al di là dell ' irrigidimento formale del novecentismo per dare un tempo pittorico , una durevolezza consistente nel colore alla dissipazione luministica di Spadini , e riportarla criticamente nel segno . D ' un mondo ampliato ed espanso egli ha stretto in una smania nuova il movimento e la fisica architettura , lasciando sfuggire con finitezza nei piani luminosi l ' incisività acuta del proprio disegno sino a raggiungere nei casi più felici l ' assoluto stupore figurativo da cui altri , e particolarmente i novecentisti , partivano come da uno schema neoclassico . Di questo pittore , che tra i contemporanei ha l ' esperienza forse più dinamica e attiva , sempre affidata al lavoro in modo tale da non poter essere astratta in una legge o in un metodo , esiste una forza segreta e esemplare che in ogni opera trasale e rende le figure nuove in una proprietà umana antica , senza altra retorica . È questa una forza d ' arte che non si pesa e non si può nemmeno far consistere in un elemento solo del quadro : è la luce dell ' opera da esterna ridiventata intima e calda della propria sostanza . È lo specchio dell ' autentica solitudine con cui Guidi senz ' altro onore contemporaneo , merita la sua dignità di maestro .