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Ma che cosa aveva in mente? ( Moravia Alberto , 1975 )
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Chi era , che cercava Pasolini ? In principio c ' è stata , perché non ammetterlo ? , l ' omosessualità , intesa però nella stessa maniera dell ' eterosessualità : come rapporto con il reale , come filo di Arianna nel labirinto della vita . Pensiamo un momento solo alla fondamentale importanza che ha sempre avuto nella cultura occidentale l ' amore ; come dall ' amore siano venute le grandi costruzioni dello spirito , i grandi sistemi conoscitivi ; e vedremo che l ' omosessualità ha avuto nella vita di Pasolini lo stesso ruolo che ha avuto l ' eterosessualità in quella di tante vite non meno intense e creative della sua . Accanto all ' amore , in principio , c ' era anche la povertà . Pasolini era emigrato a Roma dal Nord , si guadagnava la vita insegnando nelle scuole medie della periferia . È in quel tempo che si situa la sua grande scoperta : quella del sottoproletariato , come società rivoluzionaria , analoga alle società protocristiane , ossia portatrice di un inconscio messaggio di ascetica umiltà da contrapporre alla società borghese edonista e superba . Questa scoperta corregge il comunismo , fino allora probabilmente ortodosso di Pasolini ; gli dà il suo carattere definitivo . Non sarà , dunque , il suo , un comunismo di rivolta , e neppure illuministico ; e ancor meno scientifico ; né insomma veramente marxista . Sarà un comunismo populista , " romantico " , cioè animato da una pietà patria arcaica , non comunismo quasi mistico , radicato nella tradizione e proiettato nell ' utopia . È superfluo dire che un comunismo simile era fondamentalmente sentimentale ( do qui alla parola " sentimentale " un senso esistenziale , creaturale e irrazionale ) . Perché sentimentale ? Per scelta , in fondo , culturale e critica ; in quanto ogni posizione sentimentale consente contraddizioni che l ' uso della ragione esclude . Ora Pasolini aveva scoperto molto presto che la ragione non serve ma va servita . E che soltanto le contraddizioni permettono l ' affermazione della personalità . Ragionare è anonimo ; contraddirsi , personale . Le cose stavano a questo punto quando Pasolini scrisse Le ceneri di Gramsci , La religione del nostro tempo , Ragazzi di vita , Una vita violenta e esordì nel cinema con Accattone . In quel periodo , che si può comprendere tra gli anni Cinquanta e gli anni Sessanta , Pasolini riuscì a fare per la prima volta nella storia della letteratura italiana qualche cosa di assolutamente nuovo : una poesia civile di sinistra . La poesia civile era sempre stata a destra in Italia , almeno dall ' inizio dell ' Ottocento a oggi , cioè da Foscolo , passando per Carducci su su fino a D ' Annunzio . I poeti italiani del secolo scorso avevano sempre inteso la poesia civile in senso repressivo , trionfalistico ed eloquente . Pasolini riuscì a compiere un ' operazione nuova e oltremodo difficile : il connubio della moderna poesia decadente con l ' utopia socialista . Forse una simile operazione era riuscita in passato soltanto a Rimbaud , poeta della rivoluzione e tuttavia , in eguale misura , poeta del decadentismo . Ma Rimbaud era stato assistito da tutta una tradizione giacobina e illuministica . La poesia civile di Pasolini nasce invece miracolosamente in una letteratura da tempo ancorata su posizioni conservatrici , in una società provinciale e retriva . Questa poesia civile raffinata manieristica ed estetizzante che fa ricordare Rimbaud e si ispirava a Machado e ai simbolisti russi , era tuttavia legata all ' utopia di una rivoluzione sociale e spirituale che sarebbe venuta dal basso , dal sottoproletariato , quasi come una ripetizione di quella rivoluzione che si era verificata duemila anni or sono con le folle degli schiavi e dei reietti che avevano abbracciato il cristianesimo . Pasolini supponeva che le disperate e umili borgate avrebbero coesistito a lungo , vergini e intatte con i cosiddetti quartieri alti , fino a quando non fosse giunto il momento maturo per la distruzione di questi e la palingenesi generale : pensiero , in fondo , non tanto lontano dalla profezia di Marx secondo il quale alla fine non ci sarebbero stati che un pugno di espropriatori e una moltitudine di espropriati che li avrebbero travolti . Sarebbe ingiusto dire che Pasolini aveva bisogno , per la sua letteratura , che la cosa pubblica restasse in questa condizione ; più corretto è affermare che la sua visione del mondo poggiava sull ' esistenza di un sottoproletariato urbano rimasto fedele , appunto , per umiltà profonda e inconsapevole , al retaggio di un ' antica cultura contadina . Ma a questo punto è sopravvenuto quello che , in maniera curiosamente derisoria , gli italiani chiamano il " boom " , cioè si è verificata ad un tratto l ' esplosione del consumismo . E cos ' è successo col " boom " in Italia , e per contraccolpo nella ideologia di Pasolini ? È successo che gli umili , i sottoproletari di Accattone e di Una vita violenta , quegli umili che nella Passione secondo Matteo Pasolini aveva accostato ai cristiani delle origini , invece di creare i presupposti di una rivoluzione apportatrice di totale palingenesi , cessavano di essere umili nel duplice senso di psicologicamente modesti e di socialmente inferiori per diventare un ' altra cosa . Essi continuavano naturalmente ad essere miserabili , ma sostituivano la scala di valori contadina con quella consumistica . Cioè , diventavano , a livello ideologico , dei borghesi . Questa scoperta della borghesizzazione dei sottoproletari è stata per Pasolini un vero e proprio trauma politico , culturale e ideologico . Se i sottoproletari delle borgate , i ragazzi che attraverso il loro amore disinteressato gli avevano dato la chiave per comprendere il mondo moderno , diventavano ideologicamente dei borghesi prim ' ancora di esserlo davvero materialmente , allora tutto crollava , a cominciare dal suo comunismo populista e cristiano . I sottoproletari del Quarticciolo erano , oppure aspiravano , il che faceva lo stesso , ad essere dei borghesi ; allora erano o aspiravano a diventare borghesi anche i sovietici che pure avevano fatto la rivoluzione nel 1917 , anche i cinesi che avevano lottato per più di un secolo contro l ' imperialismo , anche i popoli del Terzo mondo che una volta si erano configurati come la grande riserva rivoluzionaria del mondo . Non è esagerato dire che il comunismo irrazionale di Pasolini non si è più risollevato dopo questa scoperta . Pasolini è rimasto , questo sì , fedele all ' utopia , ma intendendola come qualche cosa che non aveva più alcun riscontro nella realtà e che di conseguenza era una specie di sogno da vagheggiare e da contemplare ma non più da realizzare e tanto meno da difendere e imporre come progetto alternativo e inevitabile . Da quel momento Pasolini non avrebbe più parlato a nome dei sottoproletari contro i borghesi , ma a nome di se stesso contro l ' imborghesimento generale . Lui solo contro tutti . Di qui l ' inclinazione a privilegiare la vita pubblica , purtroppo borghese , rispetto alla vita interiore , legata all ' esperienza dell ' umiltà . Nonché una certa ricerca dello scandalo non già a livello del costume ma a quello della ragione . Pasolini non voleva scandalizzare la borghesia , troppo consumistica ormai per non consumare anche lo scandalo . Lo scandalo era diretto contro gli intellettuali , che , loro sì , non potevano fare a meno di credere ancora nella ragione . Di qui pure un continuo intervento nella discussione pubblica , basato su una sottile e brillante ammissione , difesa e affermazione delle proprie contraddizioni . Ancora una volta Pasolini si teneva alla propria esistenzialità , alla propria creaturalità . Solo che un tempo l ' aveva fatto per sostenere l ' utopia del sottoproletariato salvatore del mondo ; e oggi lo faceva per criticare la società consumista e l ' edonismo di massa . Aveva scoperto che il consumismo era penetrato ormai ben dentro l ' amata civiltà contadina . Ciononostante , questa scoperta non l ' aveva allontanato dai luoghi e dai personaggi che un tempo , grazie ad una straordinaria esplosione poetica , l ' avevano così potentemente aiutato a crearsi la propria visione del mondo . Affermava in pubblico che la gioventù era immersa in un ambiente criminaloide di massa ; ma in privato , a quanto pare , si illudeva pur sempre che ci potessero essere delle eccezioni a questa regola . La sua fine è stata al tempo stesso simile alla sua opera e dissimile da lui . Simile perché egli ne aveva già descritto , nei suoi romanzi e nei suoi film , le modalità squallide e atroci , dissimile perché egli non era uno dei suoi personaggi bensì una figura centrale della nostra cultura , un poeta che aveva segnato un ' epoca , un regista geniale , un saggista inesauribile .