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Noi siamo dell ' ingegno di Emilio Zola caldissimi ammiratori : e lo stimeremmo anche più se tanto non si stimasse egli stesso . È uno scrittore felicissimo , un osservatore acuto , nessuno lo nega ; che i suoi libri , com ' egli pretende , sieno destinati a riformare il mondo , è lecito porre in dubbio , ci pare . Che gli Héritiers Rabourdin e il Bouton de Rose riconducano , com ' egli afferma , la commedia alla profonda gaiezza del Molière , è una eresia che grida vendetta al cospetto di Dio . Lo Zola è un artista : quando si atteggia a profeta e impone alla repubblica di essere naturalista o di non essere , ci fa ridere : quando sdegnoso di chiamar le cose col loro nome più modesto e più semplice battezza il taccuino degli appunti : un archivio di documenti umani , e l ' osservare , com ' egli sa , gli uomini e le cose , una notomia quotidiana dell ' universo , ci fa pena : quando scarta con superbo dispregio l ' Hugo e la Sand , ci fa stizza . Quando si vanta innovatore , quasi egli avesse inventato non soltanto lo studio del vero ma il vero istesso , ci fa meraviglia . Ma più d ' ogni altra cosa ci spiace , lo diciamo netto e chiaro , il clamore ch ' egli tollera e forse desidera si faccia intorno al suo nome . Non ha ancor finito di scrivere un romanzo , e già le bozze del primo capitolo si mandano a tutti i giornali d ' Europa ; e si racconta del libro l ' argomento e lo schema ; e nei crocchi di Parigi si sussurra il nome vero dei personaggi : non quello del romanzo , quello dello stato civile . Detto ciò , ecco il sunto della Nana suo romanzo nuovo che a Parigi si stampa in appendice al Voltaire e in Italia nel Pungolo , del quale sunto una volta che è noto , non debbono essere defraudati i lettori di un foglio che tratta specialmente di letteratura . La protagonista del nuovo romanzo di Emilio Zola è nota a coloro che han letto l ' Assommoir ; l ' han vista bambina nella bottega di Gervasia quando aveva dodici anni . Un giorno d ' appetito Nana , che sa d ' esser bella , piglia l ' ambulo e se ne va in cerca di fortuna ; a una bella ragazza la fortuna serba sempre a Parigi molti favori ; e quando il romanzo comincia Nana ha già fatto un bel pezzo della strada che mena ad ottenerli . Dalle luride bettole dell ' antico quartiere latino , ai teatri de ' sobborghi , da questi ai cafés chantants , e così via via ella è giunta a farsi scritturare al teatro delle Variétés , e vi esordisce in un ' operetta intitolata la Blonde Vénus , scritta apposta per lei ; non perch ' ella dia prova del proprio ingegno non ne ha ; ma sì per porgerle occasione di mostrare al pubblico tutto quel che una donna può mostrare sopra il palcoscenico . L ' esito avanza il desiderio ; e quando il sipario cala , la fortuna di Nana è bell ' e fatta . A quello spettacolo , da tanto tempo e con ogni sorta di malizie annunziato dall ' impresario per più mesi , assiste quanto v ' è di più ricco e di più corrotto nel bel mondo parigino . Nana che non doveva , recitando o cantando , né commuovere , né divertire , ma solleticare , eccitare , irritare i sensi degli spettatori , raggiunge facilmente l ' intento . Il giorno dopo , al caffè Riche e da Bignon , nei circoli , sui baluardi non si parla che di Nana . Essa ha ottenuto il suo diploma : è un ' attrice stupida e ignorante , una cortigiana desiderata e famosa ; lasciate passare un mese e la ragazza cenciosa che strascicava seco , poco tempo innanzi , d ' una in un ' altra taverna , la propria fame e la propria vergogna , andrà al Bois de Boulogne nella solita victoria , così cara alle cocottes , pagherà duecento lire al mese di salario al proprio cuoco , e venticinquemila lire l ' anno di pigione al padrone di casa . Fra i molti spettatori , alla massima parte dei quali non è conceduto altro che il mirare e il bramare , è un ciambellano dell ' imperatore , marito d ' una donna bella e cortese , padre di bambini svegli , robusti , affettuosi ; costui s ' innamora di Nana . S ' innamora non è forse qui la parola che ci vuole ; il sentimento non c ' entra per nulla ; sono i sensi che si scatenano ; di guisa che quest ' uomo di alto lignaggio , culto , legato per vincoli di parentela o per antica amicizia alle più doviziose , alle più illustri famiglie della Francia , pur d ' avere un posto non nel cuore , ma nella camera di Nana , diviene lo schiavo suo , si sottopone a tutte le umiliazioni , si prostra nella più abietta delle servitù . Sa che Nana lo tradisce , sa che ella aiuta più d ' un figliuolo di famiglia a mangiare il patrimonio , eppure non ha la forza di lasciarla ; consente a non oltrepassare la porta della casa di lei che in certe date ore ; se non la trova in casa , l ' aspetta persuaso , convinto che ella intanto corre ad altri amori . Né basta : intanto che egli , il ciambellano , entra in casa di Nana , qualcun ' altro entra in casa sua . Ed egli finge di non avvedersene perché nulla lo distragga o lo disturbi , perché egli possa in pace pensare alla voluttà che lo aspetta , e gustarla tranquillo e tranquillo godere nel ricordarla . La cortigiana , nel cui petto si destano un giorno sentimenti di mite dolcezza , desideri di affetto e di pace , fu soggetto di parecchi tra drammi e romanzi : lasciamo stare il teatro indiano ; ma chi non ricorda la Dame aux camélias ? [...] . Anche Nana si innamora ; stanca di agitazioni , sazia di godimenti , fugge da Parigi con un giovinetto di vent ' anni , si veste di lana , diventa massaja . Ma a guastare l ' idillio , [ ... ] , sopraggiunge il fratello del giovinetto , per sottrarlo alle seduzioni che lo circondano e restituirlo alla famiglia che lo aspetta temendo e piangendo . E come avviene talvolta che chi va a soccorrere il naufrago , s ' annega egli stesso , così il nuovo venuto è sedotto alla sua volta . Nana cede : e il giovinetto atrocemente deluso , geloso per la facile vittoria del proprio fratello , si uccide . Nana non è scientemente cattiva ; fa il male per spensieratezza e per consuetudine ; e quando torna su sé stessa interroga la coscienza , riconosce la propria colpa e se ne duole ; salvo , s ' intende , a far peggio il giorno dopo . E della colpa sua , che è stata cagione di tanto grave sventura , si pente , e chiude , per far penitenza , l ' uscio in faccia a tutti gli adoratori . Il rinsavimento dura poco ; non avvezza a sopportare in santa pace la malinconia , cerca chi la distragga , chi la diverta : un istrione volgarmente faceto la fa ridere ? basta perch ' ella divenga sua , e consenta a ritornare sotto il braccio di lui in que ' caffè , in quelle bettole che già la videro pezzente , nota soltanto agli avventori pezzenti al pari di lei e ai delegati di pubblica sicurezza . Ma la bohème non ha durevoli attrattive per chi salì in più spirabil aere : Je n ' aime plus que ce qui est bon , dice Rodolfo a Marcello nel romanzo del Mürger Nana dopo un po ' di tempo esperta de ' lazzi dell ' istrioncello non sa più che farsi di lui e dell ' ambiente in cui egli vive non ne vuoi più sapere . E torna gloriosa e trionfante sopra la scena : più gloriosa e più trionfante di prima , perché una donna che possa vantarsi di aver mangiato delle diecine di milioni , ridotte alla miseria delle diecine di persone , e visto suicidarsi per i suoi begli occhi un adolescente pieno di candore e di speranze , non si trova a tutte le cantonate . E Parigi plaude al ritorno : e un autore in voga scrive una fiaba dov ' ella avrà la parte fatta apposta per lei , dove , muta , pubblicherà sul palco le venali forme irraggiate dalla luce elettrica [ ... ] ! Un banchiere le compra un palazzo : ella ci convita il bel mondo a feste , a balli , dei quali parlano ammirate le gazzette ; chi si rovina per lei , chi si uccide , chi uccide . Il vecchio Giove parrà oramai uno spilorcio : la pioggia d ' oro che Danae mirò , è un nulla rispetto a quella che cade ogni giorno attorno a Nana . Oh ! fortuna ! Oh ! gloria ! ... Lea e Maria Blond avevano detronizzato Gaga ; Nana , mostrandosi , aveva fatto dimenticare Lea e Maria Blond . Un ' altra cortigiana , bella del pari , sorgerà a deviare i desideri , a distrarre le bramosie . Sorge difatti , e una bella mattina Nana si sveglia senza un soldo , senza amanti , senza ammiratori . Tanta fu la ressa che le si fece dattorno quanto ora è l ' oblio in cui la pongono . Nessuna simpatia ha sopravvissuto alle molte e fiere passioni destate da lei . Povera , quando appunto credeva che i molti agi non dovessero aver fine , le annunziano un giorno che un suo bambino da lei messo in pensione a Batignolles e che andava a vedere di quando in quando a tempo avanzato , è preso dal vaiuolo . Ella , fatta dalla disgrazia e dalla povertà meno insensibile , corre a vegliarlo e soccombe al contagio della terribile malattia . Così divenuta famosa nel 1867 , Nana muore giovanissima nel 1870 , in quei giorni appunto nei quali si fanno i preparativi della guerra e la presunzione francese grida per le vie : A Berlino ! a Berlino ! Tale è lo schema del nuovo romanzo di Emilio Zola e somiglia allo schema di cento altri romanzi . E questo importa poco : chi ha letto i libri di lui , sa che il loro pregio maggiore è nei particolari dei quali non si può giudicare neanche dal più largo sunto che oggi ci offrono i giornali francesi e che noi abbiamo dovuto , per mancanza di spazio , restringere . Il Wolf , che degli scrittori del Figaro è il più competente in questa materia , e che ha letto il romanzo , afferma che mai lo Zola nella dipintura dei caratteri fu così vero , così scultorio : e che la descrizione de ' diversi ambienti traverso ai quali passa la protagonista di questo triste libro è degna di qualsivoglia grandissimo artista . Noi a questo facilmente crediamo : ma sorridiamo di coloro i quali vengono fuori a cantarci che il libro ha un ' altissima portata sociale , come quello nel quale la miseria che si vendica dell ' opulenza , è rappresentata in una ragazza plebea che porta il lutto , la ruina e la morte nelle case dei gaudenti e dei ricchi ! ... Quanta pompa di parole , mio Dio ! ... Trent ' anni fa la Musette di Enrico Mürger diceva : Non ha un figliuolo quel milionario ? Piglio l ' impegno di metterlo sulla paglia in un mese ! ... E nessuno pensava che l ' amante di Schaunard proponesse di compiere una vendetta sociale !