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LA DONNA E IL SACERDOZIO DELLA STAMPA ( BECCARI GUALBERTA ALAIDE , 1877 )
StampaPeriodica ,
La stampa periodica o giornaliera dovrebbe essere una amica capace di venirci a illuminare a consigliare a correggere , sotto veste di appagare la nostra brama di apprendere le notizie politiche del giorno ; di conoscere le nuove importanti scoperte della scienza , di sapere quali dottrine nuove i filosofi i moralisti i pedagogisti , abbiano cavato dalle antiche , a guida norma inspirazione delle presenti e future generazioni ; un ' onesta curiosità , che potrebbe esserci feconda di molto bene , quando venisse onestamente soddisfatta . Ma di un ' istituzione proficua s ' è abusato e oltrepassandone i limiti ed esagerandone il bisogno , s ' è dato vita a una quantità straordinaria di giornali e periodici , da procurarne ai lettori un ' indigestione , tanto più seria e di tristi conseguenze , in quanto si diffusero pagine che contenevano nonché lumi ammonimenti consigli saggi , opportuni , valevoli , un veleno sottile sottile , corrompitore dell ' anima . In siffatto modo libertà venne insultata e costretta a velarsi la faccia e in sua vece sorse licenza , che , impunemente vestita del gran peplo della dea , che guida i popoli a ' loro destini , felice della maschera che agli ingenui o ignoranti la nasconde , si compiace spargere fra il popolo , avido di luce , di verità , la parola mentita della sua fede di corruzione : né il mal gioco accenna avere un termine , ché continua tuttavia , riempiendo di dolore chi vorrebbe che il giornalismo , compreso della sua missione , la compisse quale un apostolato . Ma perché mai di una cosa che potrebbe riuscire tanto benefica e ch ' è , come dissi , una necessità de ' tempi , come mai se ne fece uno strumento di dissolvimento morale ? Quando si potesse avere un giornalismo che tendesse allo scopo , che il giornalismo onesto dovrebbe prefiggersi , come ci sarebbe facile rifare l ' uomo , dar vita vigorosa al suo pensiero , educare il suo sentimento , indirizzarlo per quella via che a libertà vera conduce ; invece , il giornalismo che Italia a suo disdoro può in oggi vantare , salvo le belle , splendide eccezioni , è tutto vanamente ciarliero , pecca di pretenzioso , è spesso pettegolo , litigioso , presto alla polemica personale , allo insulto , alla calunnia e diffonditore sotto forma di cronaca amena , d ' immoralità ; ché si fa eco di processi scandalosi , ché registra ogni sorta di delitti , con una leggerezza colpevole ; ché narra le cose più sozze , più abbominevoli , più nefande , con un buon umore indecente , o con un sorriso beffardo ; ché nelle appendici , ammanisce i più scapigliati romanzi della scuola francese ; e i lettori non educati a serietà , non avvezzi alla riflessione , al discernimento , ci si abituano a letture tanto pericolose ; e ne hanno scuola , ripeto , di corruzione ; ci si abituano , poi che ben lo si sa , che per la natura dell ' uomo il male come il bene è quistione d ' abitudine , e a forza di leggere di latrocini , di omicidi , di suicidi e via di seguito , narrati con tanta superficialità , l ' uomo incolto , non trova in fine la colpa così orribile , anzi spesso la trova rivestita di una certa luce , sia pure luce sinistra , circondata di una specie di aureola , che potrebbe attrarlo se incauto ; anche il tristo nell ' esserlo ci mette il suo amor proprio . A questo brutto stato di cose si siamo ridotti , perché dimenticossi che la stampa è un sacerdozio , e la si assunse quale un mestiere (...) .