StampaPeriodica ,
«
Se
questo
film
riuscirà
a
salvare
una
sola
vita
umana
,
lo
scopo
del
suo
autore
sarà
raggiunto
»
.
Con
queste
parole
Léonide
Moguy
chiude
il
suo
film
su
quello
che
è
il
problema
più
triste
della
vita
sociale
:
il
suicidio
.
Noi
diremo
di
più
,
se
anche
questo
film
non
riuscisse
a
salvare
una
sola
vita
umana
quest
'
opera
sarebbe
degna
di
encomio
ugualmente
.
Non
è
certo
in
queste
cronache
che
possiamo
abbordare
un
tema
di
tanta
delicatezza
e
complessità
.
Le
difficoltà
e
avversità
a
un
certo
punto
paralizzano
nell
'
individuo
la
forza
di
resistenza
,
di
reagire
,
fanno
tacere
in
lui
la
voce
del
più
sicuro
amico
:
la
speranza
.
Ragione
per
cui
,
pensa
Moguy
,
se
questa
forza
si
estingue
nell
'
interno
dobbiamo
tentare
tutti
i
mezzi
per
infonderla
dall
'
esterno
.
E
la
più
bella
frase
la
dice
il
giornalista
Sorrentino
per
incuorare
la
fanciulla
smarrita
:
«
ricordati
che
i
buoni
sono
più
numerosi
dei
cattivi
»
.
Secondo
Moguy
causa
preponderante
sarebbe
la
solitudine
che
spinge
una
persona
alla
disperazione
e
all
'
errore
;
i
casi
trattati
rivestono
tutti
questo
carattere
:
la
giovane
sposa
infedele
che
ha
perduto
il
marito
e
l
'
amante
,
la
fanciulla
rimasta
sola
e
caduta
in
mano
di
un
turpe
sfruttatore
,
la
vedova
cui
viene
ucciso
l
'
ultimo
compagno
:
il
cane
,
la
ragazza
di
famiglia
ricca
e
trascurata
dalla
madre
donna
del
gran
mondo
e
che
,
avida
di
tenerezza
,
cade
col
primo
ragazzaccio
che
le
fa
intravedere
l
'
amore
.
Esempi
di
esseri
particolarmente
deboli
,
ragione
per
cui
ci
sarebbe
piaciuto
in
mezzo
un
caso
maschile
,
uno
che
tutte
le
apparenze
ci
facevano
ritenere
forte
e
che
per
tale
atto
ci
ha
dimostrato
la
sua
estrema
debolezza
.
Fatti
presi
dalla
realtà
quotidiana
,
e
anche
questo
conta
poco
,
un
fatto
avvenuto
realmente
può
diventare
convenzionale
nell
'
arte
,
e
uno
insensato
apparire
della
più
scottante
realtà
.
Realtà
non
accettata
con
freddezza
e
tanto
meno
con
compiacimento
da
un
uomo
che
ha
ancora
piena
fiducia
nei
propri
simili
e
in
una
vita
migliore
.
Il
pericolo
di
questo
genere
è
la
retorica
,
e
che
il
film
degeneri
in
una
lagna
,
pericolo
che
Moguy
è
riuscito
a
schivare
.
Vediamo
con
soddisfazione
che
ha
saputo
circondarsi
di
ottimi
collaboratori
per
la
stesura
italiana
,
quali
Domenico
Meccoli
e
Giorgio
Prosperi
'
.
Bravi
gli
attori
:
Lamberti
Sorrentino
e
Aldo
Silvani
nelle
loro
vesti
paterne
e
Arnoldo
Foà
in
quella
del
lenone
.
Fra
le
donne
incontriamo
due
aurore
e
un
tramonto
:
Anna
Maria
Pierangeli
e
Anna
Maria
Ferrero
,
e
Rina
de
Liguoro
che
lasciammo
bella
e
bruna
Messalina
e
che
oggi
ritroviamo
,
ahinoi
!
,
vedova
inconsolabile
,
coi
capelli
bianchi
.