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LE ELEZIONI ( P.G. , 1924 )
StampaPeriodica ,
Solo per un momento , quando le ambizioni fasciste prevalsero sulla volontà del duce , e le elezioni furono decise , noi dubitammo compromesse e giuocate le astuzie del bel tenebroso . E veramente , se gli oppositori del fascismo non fossero pressoché tutti fascisti mancati , quella era un ' occasione trionfale per prendersi gioco dei piani governativi . Bastava che nessuno pensasse sul serio alle elezioni , che si rispondesse con la canzonatura del silenzio alla campagna bandita da Roma . Mussolini chiama il popolo alle urne : l ' opposizione si rifiuti di battersi su questo terreno , sventi il gioco totalitario della demagogia fascista . Con una decisione di questo genere gli oppositori si sarebbero divertiti gratis allo spettacolo di tre o quattro mesi di lotta feroce nell ' interno del partito fascista e del filofascismo ; e a veder nascere proprio nei quadri dell ' unanimità mussoliniana ortodossia e eterodossia , eresie e fronde , contrasti e difese . Un dogma [ di ] improvvisatori non si cimenta impunemente ad una prova elettorale : il fascismo ne sarebbe uscito esautorato e compromesso . Eroi e donchisciotti , visti alla ricerca della medaglietta , erano sgominati dal ridicolo e dall ' ironia . La Camera eletta il 6 aprile sarebbe stata tutta fascista e perciò a priori condannata . Le battaglie tra ras e revisionisti l ' avrebbero lacerata ; il paese assente , in diffidenza . Ma una tattica così audace e rivoluzionaria si può chiedere solo a gente disperata , a gente che abbia capito che Mussolini non si liquida con gli intrighi di corridoio . Gli italiani sono invece astuti , super - politici , super - machiavellici . Nessuno dispera pur che rimanga una possibilità di riguadagnare la medaglietta , e se cento sono gli aspiranti per un solo seggio ognuno ha la certezza in cuore che con l ' intrigo e l ' inganno gli riuscirà di giocare l ' amico e l ' avversario . L ' opposizione costituzionale incominciò a sospettare la probabilità delle elezioni nel settembre scorso . Da allora persino noi di Rivoluzione Liberale abbiamo ricevuto le visite e le premure di parlamentari e aspiranti parlamentari . Noi antifascisti intelligenti avremmo dovuto dare la formula per la lotta antifascista . Uomini non compromessi avremmo dovuto offrire il nome alle organizzazioni che in tempo elettorale sarebbero state utili ai parlamentari antifascisti . Contro il fascismo che disprezza l ' intelligenza il concorso di noi intellettuali sarebbe stato decisivo . Noi fummo così ingenui da rispondere alle lusinghe e alle offerte con prediche e documentazioni : che era ridicolo voler battere il fascismo con le astuzie ; che Mussolini non ha soltanto la forza , ma il consenso degli italiani ; che la lotta deve essere feroce e diretta ad hominem contro il corruttore , consci che si è una minoranza , e non si vuole realizzare , ma salvare il futuro . Fummo tardi a capire che i nostri interlocutori volevano salvare la medaglietta prima che il decoro , e col farsi paladini di libertà , col protestare che la maggioranza non era fascista , ma che essi oppositori costituzionali avevano pure un buon seguito miravano soltanto a farsi meglio utilizzare , a vendere più cara la loro adesione al regime . Un politico più intelligente e più onesto degli altri , la sola persona seria dell ' opposizione costituzionale , il quale con tutti i suoi vizi di parlamentare riuscirà forse a salvarsi per il futuro , coglieva il dissenso tra Rivoluzione Liberale e antifascismo parlamentare in questi termini : « Si vede che lei è veramente giovane e che può buttar via dieci anni per alimentare , in ristretta compagnia , una distinta corrente di pensiero , e per poi trovarsi , senza sforzo , e nel vigor degli anni in cima all ' ondata che travolgerà questa gente . Io , invece , penso con malinconia , che fra due anni o l ' Italia sarà libera , o io mi troverò , pure in ristretta e scelta compagnia , su qualche nuovo May flower salpante per ignoti lidi . Questione di età » . La questione di età impedì che gli antifascisti avessero il coraggio di disertare le elezioni e si divertissero a vedere il campo trasformato in una corrida di gladiatori mussoliniani . La questione di essere rieletti è diventata la questione essenziale intorno a cui si provano e si rovinano i caratteri degli italiani . L ' on . F . , uno dei sacrificati della lotta politica in Romagna , professa la teoria che gli oppositori debbano difendersi con tutte le armi ; se è necessario e possibile entrino addirittura nel listone ! L ' idea fissa , sino al gennaio , degli oppositori più implacabili era di costituire un blocco positivo , che presentasse lista di maggioranza raccogliendo combattenti , socialisti , popolari , demoliberali e fascisti dissidenti . L ' ideale : arrivare dall ' on . Corgini , magari dall ' on . Giolitti , a Misiano . Un direttorio formato da Turati , Bonomi , Graziadei , Facchinetti , Mauri , Cocco - Ortu , avrebbe lanciato un proclama al paese prendendo impegno di garantire il funzionamento di un governo in caso di vittoria . Per preparare questa tattica si organizzò la commedia del 4 novembre , nella quale anche una persona seria come Treves dovette recitare la parte del peccatore contrito . Il successo era così sicuro che i promotori si fermarono al momento buono soltanto perché i loro atti sarebbero sboccati in una rivoluzione violenta , mentre i loro candidi cuori amavano la pace . Essi compresero assai tardi che se questo fantastico piano avesse avuto una mediocre probabilità di riuscita Mussolini non avrebbe esitato ad arrestarli o assai più astutamente , li avrebbe uccisi col ridicolo dimostrando , il 6 aprile , che gli italiani non gli negano il consenso , come non lo negarono nel '13 a Giolitti nonostante il suffragio universale . Mussolini dispone di infiniti artifici tipo patto Gentiloni . E nel caso del blocco positivo l ' artificio era semplice : bastava garantire mezza dozzina di rielezioni per sgretolarlo dall ' interno . Da buoni democratici i congiurati continuarono a discutere e ci fu chi si convinse dell ' opportunità di trasformare il blocco positivo in blocco negativo . Erano per questa tattica gli onorevoli meno sicuri della rielezione e la conferenza Gonzales a Genova fu il loro argomento più probatorio . Senonché l ' astensione discussa e machiavellica , come altra volta fu spiegato , si risolveva nella vittoria del bel tenebroso . E anzi i più convinti e leali difensori di questa tesi come Canepa , Treves , Rossetti , non si accorgevano di essere giocati dai loro stessi compagni che parlavano di partecipazione o astensione dopo aver fatto un calcolo personale . Aggiungi la gelosia di mestiere , per cui gli unitari temono , astenendosi , di servire i comunisti ; e i democratici hanno il sospetto che i voti siano per andare , nella loro assenza , ai repubblicani : e avrai il ritratto degli spiriti che governarono l ' opposizione dopo la chiusura della sessione parlamentare . Lo spettacolo delle anime in pena democratiche e socialiste convinse i buoni liberali , realisti come sempre , a offrire la loro partecipazione al listone . E costoro saranno o non saranno deputati , certo sono uomini finiti . Ma nessuno degli altri oppositori ha diritto ad una sorte migliore . Nessuno dei vecchi uomini politici si salverà dopo il 6 aprile . I più abili , in quattro mesi di tormenti avranno salvato soltanto il loro diritto di fare parte della Camera fascista . L ' idea di un blocco dei sopravvissuti era una idea squisitamente fascista . Rivela uno stile e una mentalità degni del comm . Massimo Rocca ex anarchico . Il fascismo converte ai suoi sistemi i nemici insieme coi gregari . Anche il fascismo è un blocco , il blocco positivo con Giunta al posto di Misiano , Massimo Rocca al posto di Bonomi , Paolo Orano invece di Facchinetti , e Murri in luogo di Miglioli . Una delle ragioni per cui combattiamo Mussolini è questa , perché egli ci ha dato il blocco di Rossoni e di Gentile , di Baroncini e di Dino Grandi , di Soffici e di Camazza , di Murri e di Farinacci . Il fascismo prevalse appunto confondendo le idee e le responsabilità , impedendo le distinzioni precise e la fedeltà degli uomini alla propria intransigenza , sfruttando cattolicismo e idealismo attuale , futurismo e tradizionalismo , sindacati e agrari , monarchia e tendenzialismo repubblicano per sacrificarli alle superiori arti dell ' addomesticatore . Il blocco delle opposizioni perpetuerebbe questa fiera gladiatoria e infantile , riprodurrebbe i sogni totalitari e le consolazioni dell ' unanimità . In Facchinetti e Rossetti risusciterebbe quel fantasma del combattentismo , quello sfruttamento della trincea che noi speriamo rimanga la prerogativa del fascismo , il segno della sua retorica e del suo mal costume politico . La paura e l ' opportunismo hanno fermato a tempo i candidati al blocco positivo e al blocco negativo . E avremo probabilmente battaglie particolari secondo gli interessi più personali . I deputati dell ' opposizione saranno così ameni nei loro giochi da riabilitare gli uomini del listone e delle liste fiancheggiatrici . Per la nostra ironia obbiettiva noi saremo definiti agenti provocatori . Ma per liquidare Bonomi e gli altri complici del fascismo siamo pronti ad accettare sorridendo anche le bizze dei galantuomini della lega democratica . Di questo antifascismo siamo sinceramente disfattisti . Al punto in cui le cose si sono ridotte pochi consigli ci restano per la tattica elettorale . L ' idea della diserzione di fronte alle violenze fasciste ci sembra disonorevole . I partiti che hanno qualche serietà e qualche tradizione devono scendere in campo , ognuno al suo posto , forti della propria intransigenza , non per conquistare dei seggi , ma per mostrarsi degni di combattere . Niente leghe , niente complicità . È l ' ora del bilancio , dell ' esame di coscienza . Repubblicani da una parte , da soli , senza intese con accaparratori di voti ; popolari coerenti e distinti col programma di tornare in dieci o in venti alla Camera , ma che siano dieci o venti uomini , e non falsi profeti della demagogia o del gesuitismo ; i partiti proletari inesorabili , sdegnosi di tardive rinunce o di ipocrite conversioni pseudo - patriottiche e antibolsceviche . Ognuno al suo posto : Treves internazionalista come nel '19 , profeta di un ordine nuovo , bestemmiatore della guerra , non adulatore di medaglie d ' oro festeggianti il 4 novembre ; Facchinetti anti - socialista , antibolscevico , wilsoniano come alla Scala con Bissolati ; Sturzo liberale conservatore , pensoso dei destini della piccola proprietà agricola . A Montecitorio anche queste scarne pattuglie potranno acquistare il valore di avanguardie del futuro e sapranno non patteggiare con l ' addomesticatore . I primi oppositori di Napoleone III furono cinque . La lotta contro Mussolini non sarà meno lunga né meno difficile . Gli uomini di cinquant ' anni che vogliono realizzare devono scoprire il loro giuoco , inserirsi nella storia , diventare mussoliniani . L ' antifascismo è una questione di aristocrazia , di nobiltà , di stile ; è una dignità che si acquista con le rinunce e coi sacrifici . Solo le minoranze provate e perseguitate hanno dei buoni diritti .