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Dall'odio etnico alle guerre sante ( Bettiza Enz , 2001 )
StampaPeriodica ,
La bomba lanciata a Belfast contro un corteo di bambine cattoliche che , nei giorni di riapertura dell ' anno scolastico , si recavano alla Holy Cross Primary School situata nell ' infuocato quartiere di Ardoyne , è stata un ' imboscata protestante certamente inaudita quanto orrenda . Mai , nella guerra civile che da trent ' anni continua a insanguinare l ' Irlanda del Nord , era accaduto che fanciulli innocenti venissero presi a bersaglio dai bombaroli dell ' una o dell ' altra fazione . Le analogie che vengono a mente esulano dai confini dell ' Europa occidentale : Little Rock , Bosnia , Kosovo , Algeria , Nigeria , Sudan , Indonesia . Però , in questi giorni cruciali , il paragone che forse colpisce più l ' occhio e l ' immaginazione è quello fra l ' Irlanda del Nord e la Palestina . Non v ' è dubbio che il lancio della granata contro lo scolaresche cattoliche dell ' Ulster sia stato , di per sé , un gesto assolutamente indegno di una società civile europea . Ma in un certo senso ancora più inquietante , più emblematica , perché volutamente intonata al clima d ' intolleranza confessionale generalizzata che va espandendosi nel mondo , è stata la fitta sassaiola che , prima della bomba , i protestanti avevano fatto piovere sulle giovani alunne della Holy Cross School.Tale prima eccezionale intifada anticattolica non è stata che un ' intenzionale citazione della seconda intifada mediorientale : quella rilanciata dai palestinesi contro gli ebrei per motivi religiosi un anno fa , quando Ariel Sharon , non ancora primo ministro , decise di compiere una passeggiata attraverso la Spianata delle Moschee di Gerusalemme . Da quel momento , attizzata da un evidente atto di provocazione religiosa , la lotta per la liberazione della Palestina perdeva i suoi connotati tradizionalmente laici e assumeva , anch ' essa , caratteristiche religiose e fondamentaliste sempre più accentuate e indiscriminate . Scendevano in campo , scavalcando l ' indebolita Autorità palestinese di Yasser Arafat , i fanatici della guerra santa , della Jihad islamista , i kamikaze di Hamas e i guerriglieri dell ' Hezbollah libanese . Dai sassi si passava alle bombe , alle autobombe , agli uomini bomba che s ' immolano nelle discoteche , nelle pizzerie e nei centri israeliani con la certezza di rinascere seduta stante nei paradisi di Allah . Ciò che più impressiona di questa nuova epidemia terroristica è la sua omologazione nelle tecniche e nei gesti simbolici , i sassi nell ' Ulster come in Cisgiordania , omologazione pericolosa che sembra scavalcare i confini tra mondi culturalmente diversi : non a caso uno studioso della London school of economics ha potuto azzardare lo slogan « Irlanda del Nord fotocopia della Palestina » . Da un altro lato impressiona la virulenza con cui l ' odio religioso , dilagando sempre più in primo piano , sembra prevalere e diventare un po ' dovunque la fase suprema dell ' astio etnico , il quale spesso poggia su basi surrettizie o immaginarie . Si ricorda distrattamente che arabi ed ebrei sono semiti , ma si sottolinea con più forza che gli uni sono musulmani e gli altri giudei . Si guardano le drammatiche immagini di Belfast e si vedono bimbe cattoliche terrorizzate che hanno gli stessi capelli biondi o rossi delle bimbe protestanti : più del cromosoma le distingue il marchio della religione . C ' è infine l ' aspetto , non meno preoccupante , dell ' integralismo religioso globalizzato . Più le differenze confessionali si fanno ampie e globali , contrapponendo per esempio nel suo insieme l ' intero mondo islamico a quello cristiano e giudaico , tanto più l ' intolleranza politicizzata di una parte tende a prevalere senza reciprocità sulla tolleranza legale e morale dell ' altra . L ' Europa difatti tollera l ' invasione delle sue coste meridionali da parte di nomadi masse islamiche , lascia che Parigi e Milano diventino centri islamici mondiali ; ma cosa avverrebbe se folle di europei senza lavoro invadessero le coste libiche o algerine , o se tentassimo di erigere una basilica cristiana nei deserti dell ' Arabia Saudita ? Perfino alla conferenza delle Nazioni Unite di Durban abbiamo visto trionfare l ' intollerante fondamentalismo terzomondista , fomentato da stati teocratici che , con l ' appoggio di governi dispotici come quello castrista , sono riusciti a imporre l ' equazione ingiuriosa del sionismo parificato al razzismo . Le delegazioni americana , canadese , australiana e israeliana hanno abbandonato la conferenza . Le delegazioni europee sono rimaste . La cultura della resa e del rimorso ha paralizzato una volta di più gli europei che , pur lapidandosi a Belfast , rinunciano poi a difendersi concordi dall ' aggressore esterno .