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LE APOLOGIE DEL DUCE ( PINI GIORGIO , 1927 )
StampaPeriodica ,
Ormai anche all ' estero si afferma il riconoscimento di una personalità d ' eccezione nel Duce . Tuttavia , se si guarda con attenzione , è difficile trovare fra le tante apologie degli stranieri un passo che riveli intuito commosso e profondità di conoscenza . Mentre le apologie degli italiani possono appesantirsi nella forma retorica e riuscire spesso stucchevoli , quelle straniere si mantengono parziali e sopratutto superficiali . Mi sembra che la differenza derivi da una causa identificabile : gli italiani esprimono un entusiasmo sincero , un sentimento vivo per l ' uomo la cui grandezza li onora e li riguarda in mille sensi ; gli stranieri invece sono tenuti distanti dal loro spirito unilaterale e romantico , ossia da una naturale incomprensione psicologica . I loro mezzi comuni d ' indagine , suggeriti dal metodo giornalistico delle interviste istantanee , non possono valere alla bisogna , anche se integrati dall ' esame delle opere compiute da Mussolini . Né gli stranieri potranno intendere appieno la personalità del Duce anche se si gettano a frugare nei più minuziosi dettagli della sua vita privata ; perché il problema che il biografo di Mussolini deve risolvere è di ricostruzione artistica animata da una simpatia naturale . Per ottenere un profilo compiuto non basta registrare le impronte della marcia eccezionale condotta dal Duce fino ad oggi e integrarle con le impressioni suggestive che si possono ricavare da un colloquio nel salone della Vittoria , ma bisogna in qualche modo aderire all ' altissimo tono spirituale del suo genio , esserne illuminati , presagire la ricchezza delle sue energie potenziali , misurare le proporzioni classiche della sua figura in una sintesi storica senza errori di prospettiva , sentire sopratutto come realtà provvidenziale la sua apparizione . A tutto questo par difficile possa pervenire uno straniero ...