StampaPeriodica ,
La
piccola
rivoluzione
avvenuta
in
Vaticano
,
dove
,
con
l
'
avvento
di
Benedetto
XV
,
è
cessata
la
lotta
contro
i
"
modernizzanti
"
e
sono
tornati
in
onore
uomini
e
metodi
che
Pio
X
aveva
proscritti
,
e
contro
i
quali
si
esercitava
quotidianamente
lo
zelo
dei
migliori
interpreti
del
suo
pensiero
,
è
passata
pressoché
inosservata
,
per
via
della
guerra
.
Essa
ha
assai
poco
interesse
diretto
per
i
modernisti
,
quelli
contro
i
quali
si
rivolsero
i
primi
e
più
fieri
colpi
di
Pio
X
,
sino
all
'
enciclica
Pascendi
,
e
che
erano
tutti
usciti
,
di
propria
iniziativa
o
cacciati
fuori
a
forza
,
dalla
Chiesa
;
poiché
gli
uomini
che
oggi
tornano
in
auge
sono
quelli
i
quali
avevano
diviso
la
loro
responsabilità
da
quella
dei
primi
colpiti
ed
accettato
di
subordinare
la
loro
attività
di
pensiero
e
di
opere
alle
limitazioni
ed
ai
fini
imposti
dal
Vaticano
.
Qualunque
sia
oggi
l
'
atteggiamento
di
quei
modernisti
di
fronte
alla
Chiesa
cattolica
,
essi
rappresentano
pur
sempre
idee
ed
aspirazioni
che
sono
in
risoluto
contrasto
con
quelle
del
papa
attuale
e
di
ogni
papa
oggi
prevedibile
;
poiché
si
tratta
,
in
sostanza
,
di
sostituire
alla
concezione
statica
e
dommatica
e
autoritaria
della
Chiesa
e
della
religione
una
concezione
storica
,
immanentistica
e
democratica
.
E
attendere
ed
adattarsi
e
secondare
queste
così
lente
ed
inconsapevoli
evoluzioni
che
la
curia
di
Roma
giunge
a
tollerare
o
a
subire
può
solo
chi
non
si
è
impossessato
di
questo
nuovo
punto
di
vista
e
riman
perplesso
.
Ma
ciò
non
toglie
che
quella
piccola
rivoluzione
abbia
la
sua
importanza
,
religiosa
e
politica
.
La
dialettica
della
storia
procede
per
tiri
assai
più
lunghi
e
lenti
che
quella
delle
coscienze
singole
;
poiché
in
queste
,
una
idea
,
un
metodo
possono
facilmente
costituirsi
come
interesse
fondamentale
e
assoluto
e
dominare
tutto
lo
sviluppo
del
pensiero
;
là
invece
si
tratta
di
istituzioni
che
nella
tradizione
e
nella
stabilità
,
quale
il
tempo
permette
,
trovano
la
maggior
parte
della
loro
forza
e
di
molteplici
interessi
concreti
che
si
dirizzano
istintivamente
contro
il
lavoro
delle
nuove
sintesi
.
Ma
,
fondamentalmente
,
il
processo
dello
spirito
,
nell
'
uno
e
nell
'
altro
caso
,
è
lo
stesso
.
Non
si
può
dunque
disconoscere
che
la
piccola
rivoluzione
avvenuta
in
Vaticano
è
,
dentro
limiti
quanto
si
voglia
modesti
,
una
vittoria
del
modernismo
.
La
Chiesa
ha
,
con
Pio
X
,
respinto
il
tutto
-
la
dose
letale
-
per
poter
poi
con
il
nuovo
papa
incominciare
a
prendere
il
"
veleno
"
modernista
a
dosi
tollerabili
.
La
illusione
dei
modernisti
-
illusione
necessaria
e
generatrice
di
energia
-
fu
quella
di
poter
agire
direttamente
sulla
Chiesa
,
come
istituto
,
e
poi
mediante
essa
.
E
in
ciò
non
erano
modernisti
;
non
intendevano
ancora
che
il
processo
religioso
,
oggi
,
è
di
laicizzazione
dell
'
attività
religiosa
,
non
di
"
ecclesializzazione
"
(
ci
si
perdoni
il
barbarismo
)
della
vita
sociale
.
Ma
in
quanto
il
loro
movimento
era
per
necessità
intima
destinato
ad
agire
ed
agiva
sulle
coscienze
direttamente
,
esso
ebbe
il
suo
pieno
risultato
.
Ad
es
.
,
rimise
nella
circolazione
della
vita
di
cultura
del
proprio
paese
una
quantità
di
giovani
-
e
chiunque
ha
avuto
che
fare
,
in
Italia
,
in
questi
ultimi
dieci
anni
,
con
movimenti
spirituali
lo
sa
-
;
creò
e
pose
per
numerose
coscienze
il
problema
del
modo
di
conciliare
il
cattolicismo
con
la
scienza
e
con
la
democrazia
;
maturò
e
preparò
-
e
questo
si
vedrà
meglio
più
tardi
-
una
nuova
e
più
piena
concezione
della
laicità
e
della
libertà
religiosa
.
Quanto
all
'
istituto
ecclesiastico
,
così
come
esso
è
e
funziona
oggi
,
quel
movimento
di
giovani
non
poteva
che
nuocergli
;
e
gli
nocque
molto
;
e
il
danno
fu
lo
stesso
antimodernismo
di
Pio
X
,
da
esso
direttamente
provocato
;
antimodernismo
che
ha
finito
con
il
creare
nell
'
interno
della
Chiesa
così
stridenti
antinomie
e
dissensi
e
conflitti
,
che
la
morte
di
Pio
X
è
parsa
a
tutti
gli
spiriti
più
intelligenti
una
liberazione
.
Poiché
il
richiamo
alla
più
rigida
interpretazione
della
dottrina
e
della
disciplina
cattolica
,
così
nella
vita
interna
della
Chiesa
come
nei
rapporti
con
le
altre
confessioni
cristiane
,
con
gli
Stati
e
con
la
società
in
generale
,
opposto
alle
idee
e
tendenze
dei
modernizzanti
,
non
poteva
non
creare
ai
cattolici
e
alla
Chiesa
stessa
difficoltà
e
imbarazzi
innumerevoli
,
ridurre
l
'
ortodossia
e
l
'
integralismo
ad
absurdum
.
Ed
è
appunto
lo
stato
di
cose
venutosi
così
creando
che
ha
aperto
al
cardinale
Della
Chiesa
la
via
del
pontificato
e
gli
impone
oggi
il
nuovo
programma
.
Programma
di
conciliazione
e
di
temporeggiamenti
ma
anche
di
ritorno
al
primo
atteggiamento
di
Leone
XIII
verso
la
democrazia
cristiana
di
allora
,
di
fiducia
nei
laici
,
di
un
poco
più
di
libertà
alla
stampa
,
di
azione
popolare
e
sociale
.
La
Chiesa
può
permettersi
oggi
questo
movimento
,
perché
lo
ha
rinnegato
ieri
e
costretto
a
rinnegarsi
esso
stesso
,
a
recidere
da
sé
le
energie
generatrici
di
ulteriori
sviluppi
.
Ma
quello
che
ha
poca
importanza
come
fatto
di
oggi
,
può
averne
domani
molta
come
indizio
ed
orientamento
e
come
metodo
.
E
qui
,
proseguendo
,
entreremmo
nel
campo
delle
previsioni
,
che
dovrebbero
essere
molto
caute
e
dubitative
,
e
non
interesserebbero
quindi
il
lettore
.
Questo
solo
diremo
,
che
assai
probabilmente
,
per
un
decennio
almeno
,
nuovi
e
vigorosi
moti
di
pensiero
e
di
iniziativa
non
è
probabile
che
abbiano
luogo
nel
seno
del
cattolicismo
;
e
che
,
del
resto
,
conviene
oramai
vincere
la
illusione
per
la
quale
questo
è
considerato
come
un
sistema
chiuso
,
nel
quale
chi
governa
detti
legge
;
mentre
bisogna
invece
considerare
il
cattolicismo
come
una
delle
facce
della
coscienza
religiosa
italiana
,
della
quale
l
'
altra
faccia
è
lo
scetticismo
,
la
miseria
morale
,
l
'
ateismo
dei
clericaleggianti
,
il
dommatismo
di
sedicenti
nemici
del
domma
,
la
flaccida
grossolanità
dello
spirito
italiano
.
Agitate
potentemente
,
anche
agendo
da
fuori
della
Chiesa
,
la
coscienza
religiosa
del
paese
e
voi
imporrete
a
quella
atteggiamenti
e
movenze
diverse
.