StampaPeriodica ,
Una
rivoluzione
diventa
Stato
quando
le
forze
occasionali
che
l
'
hanno
posta
in
essere
si
trasformano
in
istituti
di
diritto
destinati
a
permanere
indipendentemente
da
quegli
uomini
e
da
quelle
forze
.
E
una
rivoluzione
che
abbia
,
come
il
Fascismo
,
l
'
obbiettivo
principale
di
tra
-
sformare
lo
Stato
,
deve
incardinare
la
vita
dello
Stato
su
organismi
che
perpetuino
i
motivi
di
questa
rivoluzione
anche
quando
gli
individui
fisici
che
hanno
compiuta
la
rivoluzione
stessa
siano
scomparsi
.
Il
problema
centrale
è
quello
dell
'
autorità
dello
Stato
,
della
base
politica
e
costituzionale
di
quella
autorità
.
In
uno
Stato
monarchico
assoluto
l
'
autorità
si
accentra
tutta
nelle
mani
del
monarca
ereditario
;
ma
lo
Stato
fascista
non
è
uno
Stato
monarchico
assoluto
.
In
uno
Stato
liberal
-
democratico
,
l
'
autorità
politica
riposa
massimamente
sulle
assemblee
e
soprattutto
sulla
Camera
elettiva
;
ma
lo
Stato
fascista
non
è
uno
Stato
liberai
-
democratico
.
Dunque
,
dove
riposa
l
'
autorità
politica
e
costituzionale
nello
Stato
fascista
?
Nel
governo
?
Ma
il
governo
è
no
-
minato
dal
re
.
Ma
il
re
,
che
non
è
,
che
non
vuole
e
non
può
essere
,
un
monarca
assoluto
,
deve
nominare
il
governo
ispirandosi
a
quelle
che
sia
-
no
le
forze
politiche
preponderanti
nel
paese
.
Ossia
,
volendosi
un
regime
fascista
,
il
re
nomina
il
governo
a
seconda
delle
esigenze
e
delle
tradizioni
fondamentali
del
Fascismo
.
Dove
troverà
il
re
l
'
espressione
di
queste
esigenze
e
di
queste
tradizioni
?
Non
la
troverà
nella
Camera
,
or
-
mai
eminentemente
sindacale
.
Il
sindacalismo
fascista
è
una
delle
massime
organizzazioni
del
Fascismo
,
ma
non
è
il
Fascismo
.
Anzi
,
il
sindacalismo
,
in
quanto
trovi
libera
espressione
in
un
Parlamento
,
tenderà
sempre
ad
accentuare
,
anzi
che
ad
attutire
,
il
suo
fondamentale
carattere
di
astrattezza
e
di
economicità
;
non
vedrà
i
problemi
particolari
,
astratti
ed
economici
,
sotto
la
luce
dei
problemi
universali
e
concreti
del
paese
,
bensì
questi
sotto
la
lente
concava
di
quelli
,
impiccolirà
l
'
universale
per
subordinarlo
al
particolare
.
Questo
è
accaduto
sempre
ed
è
nella
logica
delle
cose
.
A
meno
che
anche
questa
Camera
sindacale
,
nel
suo
funzionamento
,
sia
sotto
il
controllo
continuo
e
assoluto
del
governo
,
nel
qual
caso
si
ritorna
al
problema
iniziale
:
chi
controllerà
il
controllatore
,
chi
indicherà
alla
Corona
le
forze
da
cui
dovrà
essere
tratto
un
nuovo
governo
?
Questo
ente
non
potrà
essere
nemmeno
il
Senato
.
I
senatori
sono
no
-
minati
dal
Re
sotto
la
responsabilità
di
un
membro
del
governo
;
e
il
Se
-
nato
,
quindi
,
in
ciascun
momento
,
rappresenta
le
direttive
politiche
del
governo
in
carica
,
e
al
massimo
dei
due
governi
precedenti
.
Il
Gran
Consiglio
?
Ma
il
Gran
Consiglio
è
composto
tutto
di
funzionari
di
nomina
regia
(
sotto
la
responsabilità
di
un
ministro
)
,
o
di
nomina
governativa
,
o
di
nomina
di
partito
,
ossia
prescelti
dal
capo
del
partito
che
è
anche
,
per
ovvia
necessità
,
il
capo
del
governo
.
Il
Gran
Consiglio
,
nella
sua
formazione
attuale
,
è
burocratico
nel
senso
testuale
della
parola
;
rappresenta
una
gerarchia
amministrativa
e
politica
in
carica
attualmente
,
non
una
potenza
politica
permanente
e
funzionale
,
che
vi
-
va
una
vita
autonoma
rispetto
agli
altri
organi
centrali
dello
Stato
.
Insomma
,
il
Gran
Consiglio
esprime
il
governo
che
c
'
è
,
mentre
qui
si
tratta
di
risolvere
il
problema
di
chi
dovrebbe
eventualmente
designare
un
governo
nuovo
...
Rimane
il
partito
.
Ma
anche
il
partito
fascista
si
è
,
per
necessità
di
cose
,
burocratizzato
.
L
'
autorità
,
nel
partito
,
scende
dall
'
alto
;
i
capi
non
sono
eletti
,
sono
nominati
.
Se
così
non
fosse
,
il
partito
riprodurrebbe
nel
suo
seno
,
peggiorandoli
,
tutti
gli
inconvenienti
dei
regimi
democratici
ed
elettivi
.
Quindi
le
gerarchie
del
partito
,
in
ogni
dato
momento
,
rappresentano
la
volontà
del
governo
che
è
in
carica
in
quel
dato
momento
,
e
non
possono
quindi
essere
l
'
autorità
politica
che
designa
o
indica
il
modo
di
formazione
di
un
governo
nuovo
in
caso
di
vacanza
governativa
...