StampaPeriodica ,
Bragaglia
è
stato
in
Germania
e
racconta
le
sue
impressioni
di
Berlino
.
"
I
teatri
di
propaganda
comunista
diffondono
idee
e
fanno
polemiche
,
criticano
con
la
caricatura
,
esaltano
col
simbolismo
.
Il
pubblico
che
li
frequenta
,
pagando
la
poltrona
una
cinquantina
di
lire
,
è
il
pubblico
più
grasso
borghese
che
si
possa
vedere
a
Berlino
.
Contentoni
,
tutti
battono
le
mani
come
matti
.
Per
giunta
al
terz
'
atto
dànno
di
fiato
all
'
entusiasmo
,
acclamando
il
lavoro
e
gli
interpreti
,
con
inequivocabile
voto
.
"
In
maggioranza
si
pensa
,
son
tutti
comunisti
gli
spettatori
!
"
È
chic
oggi
a
Berlino
,
l
'
affermare
di
essere
comunisti
.
Signore
svenevoli
e
signorini
per
dancings
,
vi
dicono
di
essere
comunisti
;
come
ieri
a
Parigi
si
dicevano
relativiste
le
aristocratiche
dame
improvvisatesi
uditrici
di
filosofia
.
"
Ma
la
verità
vera
è
che
questo
entusiasmo
si
limita
agli
applausi
in
teatro
.
È
tutto
snob
.
Oggi
,
vedete
,
son
comunisti
,
ma
la
rivoluzione
,
come
la
guerra
,
non
la
vorrebbe
sul
serio
nessuno
.
Se
no
,
addio
panciate
di
delicatessen
,
al
suono
dei
saxofoni
e
al
tepore
dei
termosifoni
!
"
Ma
intanto
,
gran
ressa
alle
commedie
di
tendenza
politica
.
"
Qui
bisogna
veramente
domandarsi
se
si
tratta
di
incoscienza
borghese
o
di
disprezzo
per
il
famoso
bolscevismo
che
ogni
tanto
spunta
in
Germania
,
ma
non
si
decide
mai
ad
attaccare
.
Tuttavia
il
fenomeno
è
interessante
e
in
fondo
credo
che
ci
sia
nell
'
animo
dei
tedeschi
molta
sicurezza
di
se
stessi
e
molta
incredulità
verso
il
comunismo
.