StampaPeriodica ,
C
'
è
tanta
gente
,
anzi
,
troppa
gente
che
ama
indugiare
sul
luogo
comune
.
Ho
parlato
in
questo
giornale
di
libertà
di
pensare
,
ho
parlato
a
lungo
della
moralità
giornalistica
:
argomenti
che
poggiano
sopra
la
logica
ed
evidente
base
della
libertà
di
stampa
.
Non
so
perché
ma
parecchi
non
vogliono
capire
.
Se
quanto
ho
scritto
ed
ho
parlato
col
solito
costume
mio
,
alto
e
forte
mi
ha
arrecato
plausi
,
e
non
da
parte
di
antifascisti
,
ma
da
parte
di
provati
fascisti
,
e
se
la
cosiddetta
"
censura
"
ha
lasciato
passare
,
credo
che
una
buona
prova
per
l
'
esistenza
della
libertà
di
stampa
si
sia
raggiunta
.
Ma
è
tema
così
ampio
che
c
'
è
motivo
e
mezzo
di
fermarvisi
sopra
ancora
un
poco
.
Ci
sono
equivoci
di
buonafede
(
la
malafede
non
è
mai
degna
di
discussione
)
da
spiegare
.
Vediamone
uno
.
Si
crede
che
dalle
parole
ai
fatti
corra
troppo
spazio
.
Va
bene
si
dice
parlare
ed
affermare
che
questa
libertà
esiste
,
ma
poi
nella
quotidiana
realtà
ci
si
accorge
che
essa
è
un
ben
lontano
mito
.
E
perché
?
chiedo
io
perché
?
Forse
perché
c
'
è
il
Tizio
cui
preme
non
si
parli
del
tale
delicato
affare
?
Forse
perché
questo
Tizio
ha
la
data
carica
e
per
il
buon
nome
non
deve
essere
toccato
?
Sciocchezze
.
Ripeto
ciò
che
altre
volte
ho
scritto
:
il
problema
della
libertà
di
stampa
è
problema
di
psicologia
individuale
,
di
coraggio
o
di
viltà
.
Il
pensiero
di
Mussolini
è
molto
chiaro
,
preciso
.
Se
il
pensiero
e
la
volontà
del
Duce
non
trovano
corrispondenza
nei
fatti
(
ed
io
non
lo
credo
in
assoluto
)
occorre
colpire
chi
questo
impedisce
.
E
precisamente
il
signor
Tizio
di
cui
sopra
.
Mi
stupisce
che
tutto
proceda
bene
.
Errano
tutti
e
spesso
perché
è
umano
.
Il
Fascismo
non
errerà
,
ma
possono
errare
i
suoi
uomini
.
E
questi
uomini
devono
essere
colpiti
,
pubblicamente
.
Metodo
scandalistico
?
No
,
metodo
squadrista
:
netto
e
reciso
.
Tagliare
e
colpire
.
Non
c
'
è
da
aver
sciocche
e
stolide
paure
.
Nulla
ha
da
scapitare
,
ha
sempre
da
guadagnare
il
Partito
quando
favorisce
la
giusta
epurazione
.
Vuole
una
sua
soddisfazione
anche
il
cittadino
,
il
quidam
.
Noi
fascisti
,
sani
e
vecchi
,
dobbiamo
darla
con
assoluta
volontà
intransigente
.
Mi
stupisce
che
tutto
proceda
bene
,
e
vorrei
,
perché
sia
seguita
la
volontà
del
Duce
,
che
qualche
cosa
sia
detto
su
ciò
che
non
va
tanto
bene
.
Sono
voci
idiote
?
Sono
"
si
dice
"
?
Mancano
le
prove
?
Ed
allora
alla
gogna
gli
imbecilli
responsabili
,
al
confino
i
giornalisti
cretini
.
Sono
voci
vere
?
Critiche
esatte
?
Critiche
fasciste
?
Ed
allora
:
esami
,
modifiche
,
punizioni
,
miglioramenti
.
È
sistema
rapido
che
offre
il
vantaggio
indiscutibile
di
tarpare
le
ali
a
quella
ignobile
nottola
del
mormorio
.
Certi
problemi
affiorano
che
sono
poi
sepolti
.
Ma
ove
esistono
uomini
nulla
è
sepolto
.
Diversi
recenti
episodi
l
'
hanno
provato
.
Ed
hanno
provato
il
valore
degli
individui
,
la
onestà
dei
fascisti
,
la
libertà
di
stampa
,
l
'
intelligenza
dei
Prefetti
.
Le
eccezioni
di
oggi
dovrebbero
essere
le
normalità
di
domani
.
Guai
al
Fascismo
il
giorno
che
dovesse
aver
paura
della
critica
!
E
Mussolini
,
veggente
,
ha
detto
:
io
voglio
la
critica
.
Critica
e
vociferazione
:
due
cose
distinte
:
due
modi
di
accoglierle
:
studio
per
la
prima
,
bastone
per
la
seconda
.
Occorre
poi
non
essere
troppo
zelanti
.
Il
garzone
troppo
zelante
cambia
dieci
padroni
e
dieci
padroni
manda
in
rovina
.
Vi
sono
gli
zelanti
della
politica
.
E
di
questi
già
sovente
mi
sono
occupato
,
per
cui
non
necessita
spendere
altre
parole
a
ripetere
cose
note
.
Sono
individui
che
nello
esagerato
protezionismo
nascondo
-
no
sovente
particolari
interessi
.
Vi
sono
gli
zelanti
della
morale
.
A
costoro
raccomando
calma
e
sangue
freddo
.
Non
si
pubblica
la
cronaca
dei
suicidi
.
Sono
contenti
?
Si
limitano
a
sommarie
notizie
,
i
resoconti
di
delitti
,
furti
,
scassi
,
etc
.
Sono
contenti
.
Ma
poi
non
occorre
esagerare
.
La
cronaca
è
cronaca
ed
ha
le
sue
esigenze
.
Le
statistiche
sono
statistiche
e
non
possono
venire
annullate
.
Non
voglio
che
imbastiscano
romanzi
polizieschi
a
diletto
delle
portinaie
e
delle
ragazzine
in
cerca
del
brivido
.
Ma
trovo
poi
ridicoli
certi
catonismi
.
C
'
è
a
Milano
un
processo
Pollastri
.
I
giornali
se
ne
occupano
ampiamente
.
Tutta
Italia
sa
quanto
fece
la
famigerata
banda
.
È
bene
parlare
per
meglio
colpire
.
Perché
calare
dei
basta
!
senza
senso
?
Di
che
si
vuole
parlare
?
Tutta
Milano
sa
che
un
Caio
si
è
buttato
dal
Duomo
;
i
giornali
non
ne
parlano
.
Può
essere
giusto
;
anzi
,
poiché
è
disposizione
,
è
giusto
.
A
Lodi
od
a
Vigevano
non
lo
sapranno
.
Ma
v
'
è
realmente
una
educazione
morale
?
...
Chi
si
oppone
alla
licenza
è
saggio
fascista
.
Chi
si
oppone
alla
libertà
è
un
idiota
.