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TASTIERA 8 ( BALDINI ANTONIO , 1942 )
StampaQuotidiana ,
Per quel viziaccio di « rugare » , tutta la vita di Rugantino è un continuo infortunio sul lavoro . ( « Rugante » esprime qualche cosa che sta fra bravante arrogante e brontolante ) . Alla resa dei conti ne busca sempre e di quelle dure ; ma questo non basta a guarirlo della sua ruganza , dato ch ' egli vive nella beata persuasione che la partita si chiuda sempre a suo favore : « me n ' hanno date , ma je n ' ho dette ! » . Anzi , è proprio sotto le botte che quella cucuzza dalla grinta feroce sprigiona le scintille più luminose . Come « personaggio » , Rugantino consiste solo in una vaga tradizione di popolano che protesta e ne busca . Il momento in cui la sua figura prese più determinata parvenza fu ai giorni e per merito d ' un burattinaio romano vissuto a cavallo del Sette e dell ' Ottocento , Gaetano Santangelo , detto « Gaetanaccio » . Andava costui per i larghi e le piazze di Roma col suo casotto sulle spalle per metterlo in piedi non appena s ' avesse raccolto intorno un numero sufficiente di spettatori . Primo attore e principale richiamo della sua « compagnia » era per appunto Rugantino . Le trovate di Gaetanaccio erano di quelle che facevano andare in visibilio il popolo minuto . Una delle più belle fu questa . Nel 1823 i Francesi , andati in Ispagna per rimettere sul trono Ferdinando VII , si affrettarono ad annunciare dal primo momento una strepitosa vittoria . Subito poi si sparse voce che erano invece state botte da orbi . Gaetanaccio coglie in aria la notizia e corre col suo trabaccolo a piazza di Spagna sotto le finestre dell ' Ambasciata . La gente gli fa mucchio intorno . Rugantino , quel giorno , ha una serva chiamata – guarda combinazione – Vittoria . Entra a diverbio con Pulcinella , il quale sfodera subito l ' asso di bastoni e comincia a farlo rimbalzare sulla zucca del « primo attore » . Sotto la gragnuola Rugantino inferocito fa il giro della scena chiamando : Vittoria ! Vittoria ! Entusiasmo del pubblico , e facce verdi dietro i vetri dell ' Ambasciata . A prenderle da Rugantino , poveretta , non c ' è che la moglie . Nell ' atto , entra il Diavolo a fargli paura . Rugantino gli si rivolta come una tigre : Che v ' impicciate de li fatti mii ? Ciavete moje voi ? Brum brum fa il Diavolo crollando la testa . Sete vedovo ? Brum brum . Nun ce l ' avete ? ... ma quela lì nun è testa da scapolo . Che lingua avran parlato all ' inferno Pluto e Nembrotte ? Dante la sapeva lunga : per tenere obbligata all ' infinito la curiosità dei lettori capì che niente sarebbe servito meglio che farli scervellare su dei quesiti propriamente insolubili , e con aria di niente ci ficcò il piè fermo , il veltro , pape satan , raphel may amech et similia . Altro bel quesito : in quale lingua Cacciaguida rivolge la parola al suo trisnipote ? Accetto le conclusioni , acutissime , di Manfredi Porena in un suo saggio recente : non la sola terzina iniziale ( 0 sanguis meus , Paradiso XV ) , ma tutte le novantanove terzine del suo discorso nonno Cacciaguida le discorre in latino . Sarà contento Galassi Paluzzi . Dante , bontà sua , ce le traduce . ( Mi dispiace per Galassi Paluzzi ) . Quella che Carlo Galassi Paluzzi , fondatore e presidente dell ' Istituto di Studi romani , va combattendo da molti anni , col mezzo di riviste bollettini repertori conferenze e congressi nazionali e internazionali , per far rifiorire a nuova vita l ' uso scritto e parlato della lingua latina si può veramente – a dirla con l ' anonimo dei Promessi Sposi – « deffinire una guerra illustre contro il Tempo » . Tutto lascia credere che sarà una guerra dura , lunga , forse disperata . Si fa già così fatica a discorrere in italiano ... Il mezzo più sicuro per imparare il latino lo aveva probabilmente escogitato quello scrittore indiavolato che fu Girolamo Gigli . Galassi Paluzzi dovrebbe riprendere l ' idea del settecentista . Non credo che esista libro di più curioso e ozioso spasso del ( il titolo è un po ' lungo ) Collegio Petroniano delle Balie Latine e solenne suo aprimento in quest ' anno 1719 in Siena per dote e istituto del Cardinale Riccardo Petroni a benefizio di tutta la Nazione Italiana ad effetto di rendere naturale la Lingua Latina quale fu presso i Romani , col vero metodo degli Studi per la Gioventù dell ' uno e dell ' altro Sesso nel medesimo Collegio stabiliti , del Dottor Salvatore Toraci , primo medico di detto Collegio . È una pensata in tutto e per tutto degna di quell ' amaro allegorista che fu Gionata Swift , quello della mostruosa Modesta proposta per impedire ai figli dei poveri d ' Irlanda d ' esser a carico dei loro genitori e del loro Paese e per renderli giovevoli al pubblico ( 1729 : di dieci anni posteriore alle Balie Latine e la proposta era di cibarsi della carne dei bambini in età d ' un anno ) ; ma resa festevole dalla fantasia d ' un Aldo Palazzeschi ( quello del Codice di Perelà ) o d ' un Ramón Gomez de la Serna ( quello del libro su I seni ) ; con l ' accompagnamento d ' una marcia trionfale come nei Maestri cantori , ma accomodata alla burlesca da uno Stravinski ( quello della Storia d ' un soldato ) ; perché tutta la prima parte del libro delle Balie Latine è presa dalla descrizione d ' una immaginaria processione sfilata sotto archi trionfali per le vie di Siena , dal Palazzo della Signoria all ' inaugurando Collegio , verso il tramonto d ' un giorno di febbraio . Precedono con trombe e tamburi ( siamo nella città del Palio ) i gonfaloni della Signoria , e i rappresentanti di tutti gli Ordini della città , delle Arti , delle Accademie , degli Studii , i Censori , i Confessori , i Cerusici , gli Speziali , i quali aprono solennemente il corteo delle trentotto Balie latine 24 oltramontane e 14 senesi : vestite di scarlatto le nutrici dei bambini nobili e di turchino le altre ciascuna portando al petto quando uno e quando due poppanti e avendo ai lati due Nobili gentildonne Moderatrici - Assistenti coronate d ' alloro , ciascuna delle quali servita da un Gentiluomo , dell ' Accademia degl ' Intronati , recante la impresa della Dama , e a ' fianchi vanno i Braccieri e gli Staffieri delle signore e dei nobili Lattanti . Seguono i mariti delle Balie , le carrozze delle Dame , i cavalcanti delle Contrade e gran turba di popolo . Per dare un saggio della regia , insaporita di tutta l ' onomastica e araldica toscana , prendo a caso una coppia di Balie oltramontane : Donna Vespasia Maria Ethingia di Pomerania , lattante il Signor felicissimo Massimo Antonio de ' Conti Fede di Pistoia di mesi tre e il signor Frediano Ferroni dei Signori di Bella Quadra di giorni 48 , allo stesso petto ; e Donna Amelia Pleutnitz di Pretervaradino , lattante il signor Sardino Sardini di Lucca di giorni 74; in mezzo alla signora Maura Dei ne ' Signori del Cotono ed alla signora Laura Pinocci ne ' Tancredi degli Antichi Signori di Terra Rossa , e queste erano servite dal Signor Affricano Dei e dal signor Polibio Petrucci . E una coppia di Balie senesi : Donna Orsola Penni Buzzichelli , tenente al petto Giovan Pilogio Romei di giorni 37 e Gaetano Torrenti di giorni 22 , Alunni ; e Donna Elisabetta Bidellini ne ' Bindi che sostenea le due Alunne Diomira Buginelli de ' Celli de ' Cecchi di giorni 63 e Luigia Funel di Mercante francese stanziato in Siena nata di giorni 9 , in mezzo alla signora Calidonia Guglielmi Guidini e Lucia Orlandini Cosatti : allato alle quali i signori Capitan Domenico Borghesi e Francesco Chigi . L ' idea geniale del Gigli è questa : che il latino , per saperlo veramente , vada succhiato col latte d ' una balia talmente impratichita , con lunga scuola e conveniente appartatura dal mondo , nella lingua di Cicerone da quasi aver messa in oblio la natia favella . L ' infante passa immediatamente dal ventre materno alla mammella latina ; i primi suoni che colpiscono le sue orecchie son tutti latini : i quadri che vede sulle pareti del Collegio son tutti di Storia Antica ; vedrà solo spettacoli latini e batterà le manine in latino , mangerà la pappa in latino , chiederà di fare pipì e popò in latino , invece di bambole bionde avrà pupazzi dell ' Eneide e della Tebaide ... Bollettini repertorii conferenze , tutto bene ; ma il giorno che Galassi Paluzzi , con quella sua barba di buon brigante , riuscisse a mettersi per le vie di Roma in testa a una processione come quella fantasticata dallo scanzonato senese nelle duecento pagine in 80 del Collegio Petroniano , solo quel giorno la sua battaglia contro il Tempo potrebbe dirsi bene avviata . Repertorii conferenze bollettini ... La pratica va ripresa da molto più indietro .