StampaQuotidiana ,
Fino
dalle
7,30
il
recinto
riservato
al
pubblico
nelle
Assise
va
popolandosi
discretamente
.
Giù
nel
cortile
del
palazzo
di
giustizia
passeggiano
molte
guardie
e
carabinieri
.
Altri
molti
agenti
sono
sparsi
nell
'
aula
e
nell
'
antisala
,
agli
ordini
diretti
del
commissario
Rossi
.
Si
notano
molti
questurini
in
borghese
.
L
'
accesso
ai
giornalisti
nei
posti
riservati
viene
regolato
rigorosamente
.
Gl
'
imputati
vengono
introdotti
nel
gabbione
alle
8,15
.
Essi
serbano
un
contegno
apparentemente
tranquillo
;
Palizzolo
è
pallidissimo
e
sorride
al
fratello
Eugenio
che
corre
a
stringergli
la
mano
,
quindi
scambia
poche
parole
con
Maggio
,
unico
dei
difensori
suoi
presenti
.
Degli
avvocati
soltanto
la
parte
civile
è
al
completo
.
Stante
l
'
ora
mattutina
non
sono
presenti
che
Melloni
e
Becchini
.
Più
tardi
sopraggiungono
Salerno
e
Venturini
.
Quando
si
apre
l
'
udienza
alle
8,30
,
circa
200
persone
sono
nel
recinto
del
pubblico
.
Fatto
l
'
appello
dei
giurati
e
degli
imputati
,
il
Presidente
passa
subito
a
svolgere
il
riassunto
.
Egli
che
appare
assai
sofferente
,
comincia
dal
fare
l
'
elogio
dei
giurati
che
con
spirito
di
abnegazione
hanno
seguito
diligentemente
lo
svolgersi
di
questo
immenso
processo
.
Dice
che
il
loro
esempio
è
degno
di
essere
tramandato
alla
storia
.
Il
comm
.
Frigotto
con
rapidissima
sintesi
ricostruisce
la
narrazione
dell
'
assassinio
di
Notarbartolo
al
Ponte
Curreri
,
cominciando
dal
rinvenimento
del
cadavere
di
Notarbartolo
e
passando
subito
a
ricordare
tutte
le
indagini
compiute
dalla
polizia
e
dai
carabinieri
per
raggiungere
i
colpevoli
.
Delinea
efficacemente
la
nobilissima
figura
della
povera
vittima
,
di
cui
fa
un
vivissimo
elogio
e
ricorda
le
varie
istruttorie
seguitesi
dall
'
autorità
giudiziaria
per
accertare
la
responsabilità
dei
maggiormente
indiziati
,
Carollo
,
Garufi
e
Fontana
.
Ricorda
il
loro
primo
proscioglimento
,
il
nuovo
arresto
dei
due
primi
e
il
loro
rinvio
alle
Assise
di
Milano
.
Accenna
alle
varie
causali
,
alle
quali
il
delitto
è
stato
attribuito
,
fra
cui
,
la
più
insistente
,
quella
relativa
agli
astii
incontrati
da
Notarbartolo
al
Banco
di
Sicilia
con
Palizzolo
ed
altri
consiglieri
.
Rileva
che
il
nome
di
Palizzolo
corse
per
le
bocche
di
tutti
poco
tempo
dopo
il
delitto
come
quello
del
mandante
,
e
gradatamente
,
dopo
aver
descritto
le
fasi
delle
varie
istruttorie
seguitesi
,
viene
a
parlare
del
processo
di
Milano
;
ove
fu
lanciata
dal
figliuolo
della
vittima
l
'
accusa
contro
Palizzolo
il
cui
nome
fu
ripetuto
poi
da
un
'
infinità
di
testimoni
come
colui
che
fosse
accusato
dalla
voce
pubblica
come
mandante
,
fino
dai
primi
momenti
che
si
ebbe
notizia
dell
'
assassinio
.
Il
Presidente
conclude
rapidamente
questa
parte
fino
al
rinvio
di
Palizzolo
,
Fontana
e
Garufi
alle
Assise
di
Bologna
.
Quindi
comincia
a
spiegare
i
quesiti
...
I
giurati
finalmente
entrano
nella
loro
camera
di
deliberazione
:
sono
le
21,50
.
Nell
'
aula
il
pubblico
si
abbandona
ad
un
cicaleccio
vivacissimo
facendo
le
più
disparate
previsioni
sull
'
esito
del
verdetto
.
Molta
folla
rumoreggia
fuori
,
trattenuta
da
guardie
e
carabinieri
regolanti
l
'
accesso
.
Oltre
quelle
poche
centinaia
di
fortunati
che
sono
riusciti
a
penetrare
nel
recinto
riservato
al
pubblico
,
ove
si
notano
,
nonostante
l
'
ora
tarda
parecchie
signore
ed
alcuni
preti
,
il
vestibolo
.
Lo
scalone
,
gli
ambulatori
del
Palazzo
di
giustizia
spesseggiano
di
folla
.
Una
grande
,
morbosa
curiosità
ha
invaso
tutti
.
L
'
attesa
del
verdetto
è
divenuta
febbrile
,
intensa
.
I
giurati
escono
dalla
sala
delle
deliberazioni
alle
ore
23,25
.
L
'
attesa
è
intensissima
.
Si
cerca
di
leggere
nei
loro
visi
la
sentenza
di
condanna
o
l
'
assoluzione
;
ma
nulla
essi
fanno
trapelare
.
Tutti
sono
imperscrutabili
,
ora
come
durante
l
'
intero
lunghissimo
dibattimento
.
Il
Presidente
,
per
precauzione
,
ha
fatto
venire
un
medico
.
Fra
un
silenzio
di
tomba
,
il
capo
dei
giurati
Gualtiero
Guaiani
,
posta
la
mano
sul
cuore
,
pronunzia
la
formula
sacramentale
:
«
Sul
mio
onore
e
sulla
mia
coscienza
il
verdetto
dei
giurati
è
il
seguente
:
Questione
l
ª
principale
-
L
'
accusato
Fontana
Giuseppe
è
colpevole
di
avere
la
sera
del
1°
febbraio
1893
,
lungo
il
tratto
ferroviario
Termini
-
Trabia
,
in
uno
scompartimento
di
prima
classe
,
inferto
da
solo
e
con
altri
o
immediatamente
con
altri
cooperato
ad
inferire
,
con
arma
da
taglio
al
comm
.
Emanuele
Notarbartolo
lesioni
,
che
furono
causa
della
di
lui
morte
e
ciò
con
intenzione
di
ucciderlo
?
A
maggioranza
:
sì
.
Sono
accordate
le
attenuanti
.
Questione
2ª
-
L
'
accusato
Fontana
Giuseppe
ha
commesso
il
fatto
di
cui
fu
ritenuto
colpevole
,
con
premeditazione
?
A
maggioranza
:
sì
.
Questione
3ª
principale
-
L
'
accusato
Palizzolo
Raffaele
è
colpevole
di
avere
determinato
altri
a
commettere
l
'
omicidio
in
danno
del
comm
.
Emanuele
Notarbartolo
?
A
maggioranza
:
sì
.
Sono
accordate
le
attenuanti
.
Questione
4ª
-
L
'
accusato
Palizzolo
Raffaele
ha
commesso
il
fatto
di
cui
fu
ritenuto
colpevole
con
premeditazione
?
A
maggioranza
:
sì
.
I
primi
sì
relativi
a
Fontana
e
a
Palizzolo
vengono
accolti
da
applausi
,
e
da
grida
di
bene
e
bravo
.
Il
presidente
scampanella
furiosamente
.
Il
momento
è
veramente
solenne
.
I
difensori
appaiono
commossi
e
commossi
sono
evidentemente
i
giurati
medesimi
.
Il
presidente
ordina
che
vengano
introdotti
gli
imputati
.
Questi
entrano
nella
gabbia
fra
numerosi
carabinieri
che
vi
rimangono
.
Gli
imputati
sono
pallidissimi
.
Palizzolo
fa
sforzi
per
imporsi
la
calma
,
ma
la
sua
agitazione
è
evidente
.
I
due
Vitali
e
Bruno
rimangono
tranquilli
.
Palizzolo
giunge
le
mani
sorridendo
tristamente
,
poi
piega
le
braccia
e
rimane
con
gli
occhi
socchiusi
,
scrollando
il
capo
nervosamente
.
Fontana
abbassa
gli
occhi
e
congiunge
le
mani
nervosamente
;
ma
il
suo
viso
nulla
lascia
trasparire
della
sua
agitazione
.
L
'
avv
.
Cevidalli
presenta
le
conclusioni
della
P
.
C
.
con
le
quali
chiede
siano
applicate
le
pene
di
legge
,
condannando
gli
accusati
ai
danni
da
liquidarsi
in
separata
sede
.
Il
P
.
M
.
Bertola
fra
l
'
attenzione
generale
presenta
le
proprie
richieste
:
Per
Palizzolo
,
mandante
dell
'
assassinio
Notarbartolo
,
chiedo
la
condanna
a
trent
'
anni
.
Scoppiano
grida
di
bene
e
bravo
.
Il
clamore
è
assordante
e
gli
zittii
non
riescono
a
farlo
cessare
e
occorre
una
energica
scampanellata
presidenziale
per
far
tornare
la
calma
.
Bertola
riprende
:
Per
Fontana
la
posizione
è
identica
a
quella
di
Palizzolo
;
chiedo
quindi
che
si
condanni
a
trenta
anni
.
Palizzolo
con
voce
vibrata
:
Domando
la
parola
!
Presidente
.
Aspettate
un
momento
.
Quindi
il
presidente
chiede
ai
difensori
dei
condannati
che
cosa
abbiano
ad
aggiungere
prima
che
la
Corte
emetta
la
sentenza
.
Venturini
,
difensore
di
Palazzolo
,
dichiara
di
rimettersi
alla
giustizia
della
Corte
.
Stoppato
,
difensore
di
Fontana
,
altrettanto
.
Il
Presidente
concede
la
parola
a
Palizzolo
.
In
questo
momento
scocca
la
mezzanotte
.
Fra
grande
silenzio
l
'
ex
deputato
di
Palermo
con
voce
convulsa
ma
forte
,
dice
placatamente
:
«
Una
sola
parola
»
!
Poi
prorompe
:
«
Signori
giurati
,
siete
stati
ingannati
.
Sono
innocente
,
Iddio
saprà
vendicarmi
,
non
su
voi
,
signori
giurati
,
ma
su
chi
mi
ha
assassinato
»
.
Fontana
grida
,
stendendo
la
mano
verso
i
giurati
:
«
Anch
'
io
sono
innocente
,
lo
giuro
sulla
tomba
di
mia
moglie
»
.
La
Corte
si
ritira
per
emettere
la
sentenza
.
Nell
'
aula
si
animano
conversazioni
vivaci
,
discussioni
svariate
sull
'
esito
del
processo
.
Per
sentimento
di
delicatezza
non
vi
riferisco
qual
sia
il
tono
generale
di
tali
discorsi
.
Riproduco
soltanto
questa
frase
che
fiorisce
sulle
bocche
di
moltissimi
:
«
Bologna
si
è
fatto
onore
»
.
Il
Presidente
legge
la
sentenza
colla
quale
Palizzolo
e
Fontana
sono
condannati
a
30
anni
di
reclusione
ciascuno
,
a
10
anni
di
sorveglianza
speciale
,
all
'
interdizione
perpetua
dai
pubblici
uffici
,
all
'
interdizione
legale
durante
la
pena
.
Palizzolo
e
Fontana
alla
rivalsa
dei
danni
alla
parte
lesa
Notarbartolo
e
alle
spese
.
Scoppia
un
grande
clamore
di
applausi
.
Il
presidente
scampanella
,
quindi
dice
:
Dichiaro
chiusa
la
sessione
aperta
il
9
settembre
;
ringrazio
i
giurati
del
servizio
prestato
per
tanti
mesi
nell
'
interesse
della
giustizia
.
L
'
aula
si
sfolla
rumorosamente
fra
gli
applausi
e
le
grida
di
:
viva
la
giustizia
bolognese
.