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RITEMPRATE LA NOSTRA FEDE! ( FARINACCI , 1924 )
StampaQuotidiana ,
Duce , Sentiamo il bisogno di parlare a nome di una moltitudine di fascisti che da alcune settimane sopporta pazientemente gli insulti più atroci da parte del blocco antifascista . Ci avete gridato la disciplina ad ogni costo , ci avete comandato di seguire un programma di normalizzazione , e noi , pur sapendo che per una reale pacificazione OCCORREVA l ' accordo di due parti , animate di buona fede , e pur sapendo inoltre che le richieste avversarie non sono che manovre per guadagnare terreno , vi abbiamo seguito con quella devozione che vi dobbiamo . Voi , o Duce , che non avete esitato un solo istante ad ordinare l ' arresto di coloro che col delitto Matteotti ci tradirono come Giuda , voi , che , senza pietà , ma con energica risolutezza , ordinaste l ' arresto dei colpevoli di idiote violenze , sacrificaste valorosi Prefetti , avete dato prova che , ad ogni costo , condannate severamente quel certo illegalismo che si agita in margine al Partito , e che noi , nelle nostre Provincie , reprimemmo da tempo . Ma oggi , la vostra e la nostra sincerità , le vostre e le nostre preoccupazioni di carattere nazionale ed internazionale , vengono ritenute dagli avversari sintomi di debolezza ! La stampa d ' opposizione ha ripreso un linguaggio pari a quello del '19 e del '20 . Duce ! Gli avversari non si accontentano dei vostri provvedimenti , e , come dice il proverbio che l ' appetito viene mangiando , domandano ben altro ! Si vuole la vostra testa perché così si sa di poter abbattere il regime e colpire al cuore il fascismo . Si chiede lo scioglimento della Camera e , per logica conseguenza , anche lo scioglimento di tutti i Consigli comunali e provinciali fascisti . Quando , domani , si arrivasse a questo , credete , voi , che l ' opposizione sarebbe soddisfatta ? No ! Essa si sentirebbe in diritto di fare il processo alla nostra rivoluzione , prenderebbe le sue vendette condannandoci chi alla morte e chi al carcere ! La qual cosa non ci spaventa . Quel che ci affliggerebbe immensamente sarebbe il ritorno della Nazione a quello stato di anarchia dal quale l ' abbiamo sottratta mediante titaniche lotte che ci costarono grandi sacrifici . Possiamo ammettere che ciò avvenga col nostro consenso ? Siamo o non siamo noi i vittoriosi ? Non ha , forse , la Nazione affidato al Fascismo il suo presente e il suo avvenire ? E allora non ne siamo noi , forse , gli arbitri ? Non fu creata la Milizia per difendere da tutti gli assalti e le manovre avversarie la nostra rivoluzione e quindi l ' attuale regime ? Riteniamo , o Duce , che come nel 1921 denunciammo il trattato di pacificazione , rispettato da noi , infranto dagli altri , così oggi noi dobbiamo dire agli avversari : ritorniamo sulle nostre posizioni : con gli uomini e coi partiti in malafede non può sussistere alcuna convivenza ! Continuando a discorrere di normalizzazione , quando questa offre argomento agli avversari per sostenere e difendere un programma di grave illegalismo , non rendiamo un servizio né alla Nazione della quale ci sentiamo difensori né a noi stessi . Perciò , o Duce , dite alla moltitudine fascista la vostra fiera parola , ditela , che essa è attesa anche dalla Nazione , la quale già ha potuto valutare gli effetti di un , sia pur minimo , disarmo del fascismo . Noi , per imporre all ' Italia la disciplina e consentirle quel lavoro fecondo , che invano il gruppo di opposizione tenta di infrangere e di paralizzare , abbiamo sofferto , abbiamo più volte incrociato i polsi alle manette , abbiamo versato il nostro miglior sangue ! Sparse nei Cimiteri delle nostre provincie riposano le eroiche Camicie Nere assassinate . Numerose sono le vedove e le madri dei nostri caduti fascisti che in questi giorni ci chiedono conto del loro sacrificio e del nostro atteggiamento . Non è possibile sopportare più oltre la tracotanza avversaria : noi non possiamo rinunciare al nostro passato ; noi che non abbiamo rimorsi , perché nulla abbiamo tralasciato di quel che era necessario per portarvi a Roma , vi chiediamo una parola forte contro quegli avversari , che , nel pantano politico ove si agitano , vanno prendendo ogni giorno sempre maggior coraggio ! Duce ! Noi siamo la vostra forza ! Non vi preoccupate del gracidio di tutta quella gente che ha dimostrato in questi giorni di non curarsi degli interessi del Paese , ma solo di quelli della propria fazione ! Non si parli più di normalizzazione , fino a quando non cesserà dall ' infausta azione tutto quell ' illegalismo sovversivo che si ammanta di patriottismo , fino a quando continuerà il dolo ricattatore di tutte le opposizioni ! Duce ! Dite la vostra parola , ritemprate la nostra fede , intensificate il nostro entusiasmo !