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LA CONFEDERAZIONE GENERALE DEL LAVORO ( GRAMSCI ANTONIO , 1921 )
StampaQuotidiana ,
I comunisti non avranno la maggioranza nel congresso confederale che sta per riunirsi a Livorno ; è anzi quasi certo che neppure nei futuri congressi , nonostante ogni sforzo di propaganda e organizzazione , i comunisti avranno la maggioranza . La situazione si presenta in questi termini : per avere la maggioranza nei congressi , i comunisti dovrebbero essere in grado di rinnovare radicalmente lo statuto , ma per rinnovare lo statuto è necessario avere già la maggioranza . Se i comunisti si lasciassero impigliare in questo circolo vizioso , essi farebbero il giuoco della burocrazia sindacale : è necessario perciò che l ' opposizione abbia un indirizzo preciso e un metodo capace di spezzare l ' attuale condizione di cose . La Confederazione generale del lavoro ( negli altri paesi esiste una situazione identica a quella italiana ) è un meccanismo di governo che non può essere paragonato allo Stato parlamentare borghese : essa può trovare dei modelli solo nelle antiche organizzazioni statali assire e babilonesi o nelle associazioni guerriere che ancor oggi nascono e si sviluppano in Mongolia e in Cina . Ciò si spiega da un punto di vista storico . Le masse sono entrate nel movimento sindacale per la paura di essere schiacciate da un avversario che sanno strapotente e del quale non sono in grado di prevedere i colpi e le iniziative . Preoccupate di questa loro condizione di inferiorità assoluta , prive di ogni educazione costituzionale , le masse hanno completamente abdicato a ogni sovranità e a ogni potere ; l ' organizzazione è per loro diventata una stessa cosa con la persona dell ' organizzatore , allo stesso modo che per un esercito in campo la persona del condottiero diventa il palladio della salute comune , diventa la garanzia del successo e della vittoria . Sarebbe stato il compito del Partito socialista dare alle masse proletarie la preparazione politica e l ' educazione costituzionale di cui esse difettavano . Sarebbe stato compito del partito socialista innovare gradualmente le forme organizzative e trasferire il massimo del potere nelle mani delle masse . Il Partito non fece nulla in questo senso ; l ' organizzazione fu completamente lasciata in balìa di un ristretto gruppo di funzionari , che minuziosamente montarono su la macchina che oggi dà loro l ' assoluto dominio . Sette anni senza congresso hanno permesso di più : tutto un nugolo di funzionari è stato scaglionato nelle più importanti posizioni , e si è costituita una fortezza imprendibile e inaccessibile anche ai più tenaci e volenterosi . Il Congresso socialista di Livorno si spiega solo per questa condizione di cose esistente nel campo sindacale : il Partito socialista è completamente caduto nelle mani della burocrazia sindacale che , del resto , col suo personale e coi mezzi delle organizzazioni , aveva procurato la maggioranza alla tendenza unitaria ; il Partito socialista è ridotto a far da giannizzero ai mandarini e ai condottieri che sono alla testa delle Federazioni e della Confederazione . I comunisti devono riconoscere questo stato di fatto e operare conseguentemente . I comunisti devono considerare la Confederazione alla stessa stregua dello Stato parlamentare , cioè come un organismo la cui conquista non può avvenire per vie costituzionali . Inoltre la questione confederale deve essere riguardata tenendo conto di questi altri postulati : che si vuole raggiungere l ' unità proletaria e che si vuole impostare in senso rivoluzionario il problema del controllo sulla produzione . Il campo di attività del Partito comunista è tutta la massa degli operai e contadini ; la Confederazione è teatro di maggior propaganda e maggiore attività solo perché numericamente abbraccia la maggior parte degli operai e contadini italiani organizzati , cioè più consapevoli e preparati . La lotta per la formazione e per lo sviluppo dei Consigli di fabbrica e di azienda crediamo sia la lotta specifica del Partito comunista . Essa deve porre in grado il partito di innestarsi direttamente con una organizzazione accentrata della massa operaia , organizzazione che deve essere riconosciuta dalle masse come l ' unica competente e autorizzata a emanare parole d ' ordine per l ' azione generale . Con la lotta per i Consigli sarà possibile conquistare in modo stabile e permanente la maggioranza della Confederazione , e giungere , se non nel periodo rivoluzionario , certo nel periodo postrivoluzionario , a conquistare anche i posti direttivi . Questo processo si è verificato in Russia : nelle giornate rivoluzionarie del novembre 1917 , i proclami e i manifesti del Partito bolscevico non recavano la firma dell ' Unione panrussa dei sindacati , recavano la firma della Centrale panrussa dei Consigli di fabbrica . E ' certo importante avere nel seno della Confederazione una forte minoranza comunista organizzata e centralizzata , e a questo fine devono essere rivolti tutti i nostri sforzi di propaganda e di azione . Ma più importante storicamente e tatticamente è che nessuno sforzo sia risparmiato perché subito dopo il Congresso di Livorno sia possibile convocare un congresso dei Consigli e delle Commissioni interne di tutte le fabbriche e le aziende italiane e che da questo congresso venga nominata una Centrale che abbracci nei suoi quadri organizzativi tutta la massa operaia .