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VILFREDO PARETO RISPONDE ( PARETO VILFREDO , 1911 )
StampaQuotidiana ,
A quanto pare io ho interpretato male il pensiero dell ' on . Giolitti . Ho avuto torto di adoperare le regole della critica storica , mentre la critica dei partigiani è tutt ' altra . L ' on . Giolitti diceva : Io sono d ' avviso che è bene che vi siano delle grandi forze finanziarie . Il governo italiano ha sempre seguito la via di cercar modo di aiutare le grandi industrie ed i grandi istituti di credito . Primo punto . Se questo discorso si leggesse in un documento storico dei secoli passati , si concluderebbe legittimamente che l ' oratore desiderava , divisava di aiutare le grandi industrie ed i grandi istituti di credito , e che molto probabilmente tale aiuto doveva essere finanziario . Aggiungeva l ' on . Giolitti : Vado più in là . Riconosco che in alcuni casi i sindacati possono essere utili , quando occorrono per diminuire la soverchia concorrenza . Secondo punto . Sempre se si trattasse di un documento storico , si concluderebbe che oltre alle grandi industrie ed ai grandi istituti di credito , l ' oratore estende la sua benevolenza e quindi l ' aiuto ai sindacati , o trusts . È vero che c ' è la restrizione della concorrenza che deve essere soverchia . Si domanda se ci furono mai sindacati o trusts che non trovarono soverchia la concorrenza . Io non ne conosco . Chi vuole conoscere la soverchia concorrenza alla quale riparano i trusts italiani , legga gli articoli di Edoardo Giretti . Sono ricchi di fatti ; mi dispiace di non li potere qui riprodurre , ma ... fanno un volume ! L ' on . Giolitti discorre di enti finanziari , tra i quali c ' è evidentemente il monopolio delle assicurazioni ( sbaglio anche in ciò ? ) e dice : La forza finanziaria dello Stato , che si verrebbe creando con questi enti che concentrano in sua mano dei grandissimi capitali , è elemento di solidità per le industrie e i commerci , perché uno Stato debole non può nei momenti più difficili , trovar modo di evitare le grandi crisi . Terzo punto . Supposto ancora che si discorresse solo di storia , si concluderebbe che il Giolitti vuole adoperare direttamente , od indirettamente , quei grandissimi capitali per dare solidità per le industrie , e per evitare le grandi crisi . È pure evidente che se non li adoperasse né direttamente né indirettamente , non potrebbe raggiungere né questi né altri scopi ; sarebbe come se quei capitali non esistessero . Il modo preciso , con ogni particolare , come saranno adoperati , non lo so , come forse non lo sa neppure il Giolitti . È naturale che le riserve matematiche non saranno direttamente adoperate per sovvenire industrie , trusts , banche . Ma poniamo , come semplice ipotesi , che si adoperino per alleviare il grave pondo di certi titoli di Stato , che hanno certe banche ; queste , in compenso , potranno aiutare industrie e trusts , e sarà un modo indiretto di sovvenire queste industrie e questi trusts . Aggiungendo le sovvenzioni agli enti locali , sulle quali non credo che ci sia quistione , tutto ciò mi pare che si possa compendiare , scrivendo , come ho fatto , che , secondo l ' on . Giolitti , il Monopolio aveva per scopo di rafforzare finanziariamente lo Stato , perché potesse sovvenire enti locali , aiutare intraprese , sussidiare sindacati . L ' on . Giolitti non la pensa in questo modo ? Vuol dire che non si è espresso tanto bene . A che pro discorrere di aiuti alle grandi industrie ed ai grandi istituti di credito , se non ne voleva dare ? Perché nominò i sindacati e le crisi ? Così , per discorrerne in modo accademico ? Ma infine , è inutile contendere sul pensiero di un uomo vivo e fresco ; egli solo ha diritto di manifestarlo . Tolgo la confessione dell ' on . Giolitti dal numero delle prove della mia teoria ; ammetto che , se pure ha discorso un poco diversamente , in sostanza non vuole aiutare né grandi industrie , né grandi istituti di credito , né sindacati , e che non vuole menomamente adoperare i denari dello Stato per evitare le grandi crisi . Tra parentesi farà benissimo , perché oramai è riconosciuto che è col volere evitare le crisi che si fanno più acute . Se in un discorso parlamentare sul monopolio delle assicurazioni , l ' on . Giolitti ha rammentato gli aiuti alle industrie , ai sindacati , alle banche , è stato tanto per dire , ma nella mente sua , nulla ha che fare , con tutte queste cose , il monopolio . Siamo dunque intesi , non se ne parli più . Tolte le confessioni giolittiane , rimangono i fatti . Non avendo a mia disposizione nessuna sonnambula extra lucida , ignoro quelli dell ' avvenire ... ma conosco quelli del passato . Lasciamo stare le Casse postali di risparmio amministrate dallo Stato ; prima perché non è un monopolio ; secondo perché ci sarebbe da scrivere lungamente per indagare se hanno torto , o ragione , coloro che dicono che sarebbe meglio per il paese , specialmente per le province meridionali , che i risparmi rimanessero ad aiutare l ' agricoltura , l ' industria ed il commercio locale , invece di essere asportati dal governo ; e non mancano altre considerazioni pei casi di grandi crisi , di guerra , o simili . Non si può discorrere di tutto in una volta ; rimaniamo nei termini del nostro problema . L ' on . Giolitti ha detto : Lo Stato anche in materia economica deve dirigere , ma non essere diretto . Chi vuole conoscere come lo Stato dirigesse i grandi istituti di credito , legga i volumi dell ' inchiesta sulle Banche . Ci sono molte cose belle , anzi bellissime . Forse si dirà che è un passato molto remoto . Bene ; si leggano gli articoli scritti da Alberto Caroncini sul « Resto del Carlino » , e si vedrà che probabilmente il presente non è poi tanto diverso dal passato . Vi si vedrà pure come l ' ultima crisi , appunto perché il governo volle impedirne gli effetti , è diventata più dannosa , ed ha lasciato in Italia uno strascico ; mentre è interamente risanata nei paesi ove simile errore non fu fatto . Non posso riprodurre qui questi articoli , per lo stesso motivo che non posso riprodurre gli articoli del Giretti , né l ' inchiesta sulle banche , né i documenti parlamentari sui molti favori protettivi di cui godono coloro che poi approvano il monopolio , né i documenti sulla Cassa di previdenza di Torino , che aspetta di essere salvata dal monopolio , né quegli altri sulle convenzioni marittime proposte dall ' on . Giolitti , né le previsioni che si fanno sugli aiuti che , ai sindacati , potranno dare gli istituti di credito , quando siano aiutati da un forte stato finanziario , né tanti altri documenti che infine narrano tutta la vita finanziaria dell ' Italia in questi ultimi tempi , e che dimostrano chiaramente come lo Stato aiuti una certa classe di cittadini , i quali a lor volta , aiutano lo Stato a procacciarsi i mezzi finanziari che sono necessari per concedere tale aiuto . Chi vuole bene conoscere i fatti , purtroppo deve leggere tutto ciò ; perché sinora non si é trovato il modo di sapere senza imparare . Ma del sapere si può fare a meno , anzi , a dirla qui fra noi , un politicante fa tanto migliore riuscita , quanto meno sa ; perché se sapesse , potrebbe avere dubbi ; ed a lui verrebbe meno la forza che dà una cieca fede .