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Molti giornali trattano dell ' « Osservatore Cattolico » e gli attribuiscono , in riguardo alle elezioni amministrative , propositi e fatti che non sussistono . In tesi generale , l ' « Osservatore Cattolico » propugna la partecipazione dei cattolici alle elezioni amministrative in modo da costituire consigli onesti e rispettosi della Religione e della libertà dei credenti . Riconosce l ' « Osservatore » che in moltissimi comuni possono darsi persone appartenenti a varie scuole e partiti , le quali diano bastevoli garanzie di non contrariare gli interessi morali e religiosi , e non manomettere gli economici , così da poterle eleggere . Nel caso particolare di Milano , l ' « Osservatore Cattolico » ha lavorato e lavora , per costituire le forze cattoliche con bandiera cattolica , ossia per costituire i cattolici in numeroso e forte esercito che operi da sé e rechi il suo concorso a procurare il massimo bene religioso , morale , materiale alla città . Questo è sempre il desideratum nostro e a questo tendiamo costanti . Per raggiungere lo scopo l ' « Osservatore » nel 1889 alle elezioni generali combatté e disperse quelli che invitavano i cattolici a entrare nell ' ambiente segnato dal partito moderato ; poiché ne sarebbe derivato l ' assorbimento da parte dei moderati delle forze nostre , e noi avremmo contribuito a tener vivo un partito odioso e esiziale . Negli anni successivi al 1889 dopo la costituzione della Associazione di Elettori cattolici , divenuta potentissima , abbiamo stabilito come base della condotta nostra : I . L ' « Osservatore Cattolico » propugnerà quella lista di candidati al consiglio comunale che gli verrà presentata dalle associazioni che in Milano sono incaricate di trattare delle elezioni amministrative . II . L ' « Osservatore Cattolico » non entra a formare le liste ; nel caso di divergenza tra le Associazioni , preferirà l ' Associazione di Elettori cattolici ; si mantiene però sempre libero pei suoi giudizi e nella sua condotta . Ora in questo anno 1895 noi non decampiamo da quanto abbiamo stabilito , detto , fatto , in passato . Si capisce che noi ci siamo tracciata la nostra linea di condotta avendo innanzi de ipotesi che la lista possa essere o pura cattolica e quanto ai nomi e in quanto la lista sia fatta dalle commissioni cattoliche , sebbene recanti anche nomi non cattolici come nello scorso anno , 1894; o lista cattolica solo nel senso che sia lista fatta dalle associazioni cattoliche , e non nei singoli nomi come nel 1893 . Nell ' un anno e nell ' altro l ' « Osservatore » , fedele a se stesso , ha accettato le liste , quantunque non messe insieme con uguali criteri ; le ha accettate perché non contrariavano , anzi assecondavano il raggiungimento dello scopo supremo , la fondazione , cioè , delle forze cattoliche in esercito ordinato . L ' « Osservatore Cattolico » non abbandona questa linea . Noi attendiamo di conoscere le liste ; le accetteremo , come nel 1893 , anche se ci costerà sacrificio , specialmente in vista della coalizione massonica - radicale - socialista ; ma il sacrificio non sarà mai né de ' nostri principii , né del nostro alto ideale , la costituzione delle forze cattoliche pure e scevre di mescolanze liberali . Abbiamo fiducia nelle Commissioni delle due associazioni elettorali , quella dei Conservatori e quella degli elettori cattolici ; esse ci daranno , crediamo , una lista la quale potrà recare anche dei nomi di liberali , ma ben distinti e senza confusioni di idee e di partiti . Che se , come suppone la « Gazzetta di Parma » , si venisse ad accordi guidati dal concetto che qualunquesiasi dei partiti liberali possa essere affine al partito , per dir così cattolico , noi useremmo della libertà nostra per mettere in salvo coscienza e onore . La « Gazzetta di Parma » parla di accordi del marchese Cornaggia , Presidente del Comitato conservatore , con rappresentanti dei moderati . Noi possiamo contrattare hic et nunc , in caso speciale , in vista di un male che preme a tutti evitare , ma accordi e confusione non ci possono essere tra i cattolici e i moderati , poiché questi in teoria e nel fatto sono la negazione del cattolicismo , la più rea perché la più ipocrita negazione . Il marchese Cornaggia avrà dunque agito per conto suo , se è vero quello che narra il citato giornale . Egli sa che i cattolici gli risponderebbero come nel 1889 , dissipando ogni accordo che tendesse a conglutinare cattolici con altri per farne un partito unico . Ma , come abbiamo detto , prepariamoci a votare compatti e numerosi ; le Commissioni cattoliche non ci chiederanno nulla che non sia secondo la nostra coscienza e il nostro decoro , o che ci allontani sia dal fine ultimo per cui lavoriamo che è di formare l ' esercito cattolico , che dal fine prossimo che è di proteggere gli interessi della città in Consiglio Comunale in quella misura che ci è possibile attualmente facendo entrare nel Consiglio stesso un certo numero dei nostri ; i quali nostri si impegnino a agire come cattolici in Consiglio e non come ligi sistematicamente ad altro qualsivoglia partito .