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San Francisco - È stato detto più volte che le civiltà si giudicano soprattutto dal modo con il quale hanno risolto o tentato di risolvere il problema della morte . La civiltà egiziana , per esempio , aveva trovato un mezzo molto semplice di risolvere questo problema , cioè facendone il centro stesso della vita , come attestano in Egitto gli innumerevoli monumenti funerari , dalle Piramidi alle tombe sotterranee della Valle dei Re . In Egitto tutta la vita umana era in funzione della morte e l ' Egitto forniva a questa concezione mortuaria la cornice incomparabile della sua atmosfera incantata da Campi Elisi , del suo funebre perpetuo tempo sereno , dei suoi deserti pieni di miraggi , del suo silenzio e della sua immobilità . Il solo libro che si conservi della letteratura egiziana è il cosiddetto Libro dei morti , il quale veniva deposto , scritto su papiri , sopra il petto dei defunti ; ed è significativo che sia , per noialtri moderni , un libro quasi incomprensibile , fittamente rituale e simbolico , allusivo appunto ad una civiltà lontanissima ormai dalla nostra . Dall ' Egitto all ' America è un bel salto e la differenza è massiccia : in Egitto tutto era fatto per la morte e la morte aveva trovato una sua soluzione magica , religiosa , fantastica e poetica ; in America tutto è fatto per la vita e la morte non sembra aver trovato alcuna soluzione . Strano a dirsi : il sottofondo della morte in Egitto sembra essere stata la vita , quella di tutti i giorni , almeno a giudicare dalle meravigliose rappresentazioni di vita reale dipinte sulle pareti delle tombe della Valle dei Re ; per converso il sottofondo della vita in America è la morte , ossia il problema irrisolto e insolubile della morte . Così la morte si vendica della vita , agli Stati Uniti ; e mentre la vita viene esaltata in tutti i suoi aspetti energetici e produttivi , la morte che si vorrebbe ignorare , si infiltra dappertutto nelle radici stesse della vita dandole spesso un senso funebre e vano . A San Francisco , città piena di edifici e di quartieri nuovissimi , ci era stato parlato della nuova sede di una ditta di pompe funebri ( " Funeral home " ) or ora costruita secondo il disegno di un allievo del celebre architetto americano Frank Lloyd Wright . Ci andammo , per renderci conto di come era stato risolto non diciamo il problema della morte , ma quello di un edificio dedicato alla morte . Fermammo l ' automobile ai piedi di una strada in ripida discesa , come tutte le strade di San Francisco . L ' edificio sorgeva sopra una specie di terrapieno murato a sghembo , sulla destra della strada . Riconoscemmo subito lo stile del maestro , piani orizzontali , sporgenti in terrazze e in verande soprapposte ( ricordate la villa della cascata ? ) sapientemente alternati e attaccati alla collina come quei funghi volgarmente chiamati lingue di bove al ceppo di qualche quercia o leccio . L ' allievo di Wright aveva concepito , insomma , questa casa dei morti come un country - club o una villa di campagna : niente sfingi , urne , tripodi , fiamme , niente stile impero , niente marmi neri e bianchi , bensì mattoni rossi , superfici lisce , linee astratte , gioco di volumi e di piani . Entrammo per una veranda nella hall : una vasta sala , dal pavimento lustrante ; in un angolo circondato da un giardinetto di piante giapponesi , un fresco e pispigliante gioco d ' acqua ; sulle pareti alcune decorazioni in ceramica , di uno stile colorato e viennese , che ci ricordò per un momento il vecchio pittore Klimt . Quasi subito una bellissima ragazza , alta , slanciatissima , tornita alla perfezione dal bel collo alle snelle caviglie , giovane e piena di salute , ci venne incontro ancheggiando leggermente e sorridendoci . Con una dolce voce ella ci domandò in maniera affatto burocratica in che cosa poteva servirci ( " Can I help you in any way ? " ) , e saputo che non avevamo bisogno dei servizi della ditta , ma venivamo soltanto per una visita d ' informazione , approvò senz ' altro la nostra curiosità dicendoci che la ditta era ben contenta che si visitasse lo stabilimento , uno dei più importanti e più moderni degli Stati Uniti . Quindi ci precedette prima di tutto nell ' ufficio della direzione e ci mostrò un enorme e complicato radio - grammofono spiegandoci che esso era collegato con le varie camere ardenti e che al momento opportuno da esso venivano diffuse in toni aerei e angelici musiche per tutti i gusti , da Bach a Händel fino al jazz . Da quest ' ufficio passammo nella principale camera ardente . Questa stanza era assai vasta e per due terzi occupata da una quadruplice fila di poltrone , come un piccolo teatro . Una specie di tribuna o meglio di palcoscenico leggermente sopraelevato rispetto al pavimento , si trovava davanti alle poltrone : qui , ci spiegò la ragazza , veniva collocata la bara e celebrato l ' ufficio funebre . Notammo che tutto il fondo del palcoscenico era attraversato da una quinta o paravento di mattoni rossi ; dietro quella quinta o paravento , ci informò la nostra guida , la famiglia del defunto poteva piangere e sfogare il suo dolore a tutto suo agio , mentre gli amici , le conoscenze , e i colleghi sedevano invece nelle quattro file di poltrone . Tutto era pulito , nuovo , ultramoderno e pratico . La ragazza ci fece notare tra l ' altro che il riscaldamento non era a termosifoni bensì funzionava per mezzo di tubi che scaldavano uniformemente l ' intera superficie del pavimento . Dalla camera ardente passammo al secondo piano sempre preceduti dalla " mortuary hostess " . Ella ci fece passare in una vasta stanza rettangolare e con un gesto della mano , senza parole , ci indicò la varia mercanzia che era raccolta in questa sala : bare , bare e bare collocate in fila lungo le pareti e nel mezzo . Ce n ' erano per tutti i gusti e per tutte le borse , come notammo esaminandole davvicino : alcune di rame argentato , foderate di moerro bianco , del costo di millecinquecento dollari , altre di semplice rame , altre di metallo e legno , altre ancora di solo legno . Anche tutte queste bare avevano un aspetto massiccio , quasi di sarcofago , ed erano decorate in maniera più o meno ricca , secondo uno stile oscillante tra lo stile impero e la secessione viennese . La ragazza intanto ci spiegava : il morto veniva preparato , cioè imbellettato secondo i colori che aveva in vita e atteggiato acconciamente e quindi rivestito . Ella si avvicinò ad un armadio , ne apri i battenti e ci indicò i vestiti che la ditta poteva fornire alle famiglie che non ne disponevano : abiti blu a doppio petto , con cravatta nera e camicia bianca per gli uomini , lunghe camicie di velo rosa , decorate di ricami e fiorellini per le donne . Le scarpe degli uomini erano nere ( con la suola di cartone , tanto i morti non camminano ) ; le donne potevano calzare pantofoline da notte . La ragazza ci assicurò che tutti preferivano i vestiti della ditta a quelli che il morto portava in vita , se non altro perché era più pratico : si consegnava il morto alla ditta e la ditta si incaricava di ogni cosa , dal servizio funebre alla preparazione , all ' esposizione e alla finale cremazione o inumazione . La visita era finita ; la ragazza ci accompagnò a pianterreno , ci fece firmare il libro dei visitatori e ci raccomandò di tornare al più presto , naturalmente in qualità di clienti . Lasciammo la " funeral home " non senza sollievo . Supponiamo che , dopo tutto , una ditta di pompe funebri in Europa non presenti un aspetto molto diverso : l ' edificio non sarà stato costruito secondo lo stile di Wright , nessuna bellissima ragazza riceverà i clienti , tutto sarà meno moderno , più intonato alla tradizione , ma pur sempre di morti e di bare si tratterà . La differenza , secondo noi , sta tutta nel modo , nello spirito con cui è considerato il fatto della morte . Mentre visitavamo la " funeral home " di San Francisco , ci accorgemmo per esempio che la nostra guida cercava tenacemente di mascherare e annullare con accorgimenti verbali i tristi particolari del suo mestiere . Noi dicevamo " corpse " e lei diceva " person " , noi dicevamo " coffin " e lei diceva " casket " , noi dicevamo " die " e lei diceva " pass away " , noi dicevamo " funeral " e lei diceva " services " , noi dicevamo " mortician house " e lei diceva " funeral home " . La povera ragazza , insomma , si aggrappava disperatamente all ' eufemismo , con la cortese inflessibilità della governante che abbia a che fare con un bambino maleducato . E in realtà l ' eufemismo , nella sua bocca , era più che una figura verbale : era il contrassegno di uno stato d ' animo , per così dire , nazionale . Infatti , in seguito , girando per gli Stati Uniti , ci accorgemmo ben presto che la morte era un argomento da evitarsi o per lo meno da mascherare con acconcie parole . In realtà , la civiltà americana così ingegnosa e così inventiva per quanto riguarda i comodi della vita , si dimostra oltremodo priva di immaginazione quando si tratta della morte . Diciamolo francamente : non c ' è posto per la morte negli Stati Uniti , ossia nulla vi è stato previsto per far della morte , come in Egitto e in genere nelle antiche civiltà , la degna conclusione della vita . Sotto sotto gli americani considerano la morte come un ' indiscrezione , un ' indecenza , un " faux - pas " , un errore imperdonabile . A molti americani , alla notizia della morte di un parente o amico , vien quasi fatto di esclamare : " ma che gli è saltato in mente a Jones o a Smith di morire ? " Da questa impreparazione e inesperienza ( pare impossibile ma così è , inesperienza ) , deriva la tendenza a sbrigare la morte come una faccenda pratica , l ' ultima della vita del defunto , in base a considerazioni di efficienza , di capacità finanziaria e di organizzata rapidità . Tutto quello , insomma , che si fa per il defunto è slegato da qualsiasi concezione metafisica e trasferito sul piano della praticità . In altre parole , il defunto è considerato , alla maniera industriale , un po ' come un prodotto fra i tanti che va confezionato e manipolato in quel dato modo stabilito da una tradizione ormai incomprensibile e remota , beninteso sempre secondo i mezzi finanziari della famiglia . Questa praticità qualche volta produce effetti grotteschi , almeno per noialtri europei . Senza arrivare allo slogan che ci fu riferito ma che non sembra credibile : " Perché andate in giro vivi quando possiamo seppellirvi per trecentonovantanove dollari e cinquanta ? " , le ditte di pompe funebri danno molto spesso alla loro pubblicità un carattere più allegro e disinvolto di quanto l ' argomento non consenta . Per esempio mostreranno in un cartellone una fanciulla molto " sexy " , dal viso leggermente mesto , dagli occhi socchiusi e accanto ci metteranno una scritta di questo genere : " Nel momento del cordoglio , voi non potete occuparvi dei dettagli . Tutto quello che dovete fare è telefonarci e noi sbrigheremo ogni cosa per voi . Soltanto duecentonovantanove dollari e novantotto centesimi . " Da notarsi che tra le cose che la ditta si incarica di sbrigare c ' è anche il servizio religioso . A quanto pare , sempre più spesso ormai , le famiglie dei defunti preferiscono che il servizio religioso sia celebrato nella stessa " funeral house " , che provvede alla preparazione del morto e poi all ' inumazione . Soltanto i cattolici portano ancora i loro defunti in chiesa . Ma non si deve per questo pensare che gli americani siano meno degli altri popoli attaccati ai loro cari e desiderosi di rendere loro onore dopo il trapasso . Come abbiamo già accennato , non si tratta in fondo che di una mancanza di esperienza : si muore in America da soli tre secoli e mezzo , mentre in Europa si muore da tremila anni e in Egitto da cinquemila . È possibile insomma che queste " funeral home " siano il punto di partenza di una nuova maniera di interpretare la morte , di una nuova concezione della morte del lontano futuro . Bisogna , tuttavia , vedere in questa praticità che si sforza di rendere la morte in tutto simile alla vita , anche forse qualche altra cosa . Probabilmente il protestantesimo e soprattutto le sette più estreme del protestantesimo avevano , nell ' ultimo secolo , un po ' troppo tirato la corda spiritualistica . Nella loro reazione alla concretezza e corposità cattolica , in un paese in cui non c ' erano , come in Europa , antiche religioni pagane sulle quali innestare il Cristianesimo , le sette protestanti avevano finito per fare della morte qualche cosa di eccessivamente spirituale , trascendente , inconsistente . L ' immensa pubblicistica religiosa protestante parlava della morte e dell ' anima in maniera incomprensibile per il volgo e soprattutto per la grandissima maggioranza dei più recenti emigrati quasi tutti provenienti dai paesi dell ' Europa Orientale e Meridionale . Che era , per esempio , quest ' anima di cui tanto parlavano i pastori protestanti , sempre buona , sempre pura , sempre eterea , sempre eguale , sia che si trattasse dell ' anima di un bambino o di un vecchio , di un ricco o di un povero , di Smith o di Jones ? Agli emigranti venuti dai paesi dove ci sono ancora i santuari e gli ex - voto , i miracoli e i pellegrinaggi , quest ' anima protestante non diceva nulla . Quest ' anima aveva , insomma , il grave torto di essere impersonale . Donde , secondo noi , il desiderio di vedere nel morto il vivo , di considerare il morto ancor vivo e perciò di farlo vestire , imbellettare , truccare come un attore che debba ancora recitare una parte : donde la praticità delle " funeral house " , dove il morto è trattato come una " person " e non come un " corpse " , secondo l ' eufemismo della nostra " mortuary hostess " . Sono , del resto , cose piuttosto misteriose e non si cerca di spiegarle , ma soltanto di tentare una approssimativa delucidazione . Che avveniva per esempio nella mente di quei genitori di una piccola città del middlewest , i quali avevano perduto una loro amatissima bambina ? Essi continuavano a trattare la piccola morta come se fosse viva e ora portavano sulla sua tomba giocattoli nuovi fiammanti ora vestitini e altri oggetti . E a Natale , un dolce natalizio . E a Pasqua , delle uova di Pasqua debitamente dipinte a vivaci colori . Che è anche questa una maniera religiosa di intendere la morte : di una religione , però , con forti tratti arcaici e primitivi .