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San Francisco - Telegraph Hill è una delle tante colline sulle quali è costruita San Francisco , forse la più alta . Sulla cima della collina c ' è un belvedere e un faro , tra ameni boschetti e aiuole fiorite . Si può salire in cima al faro e di lassù godersi la vista di tutta la città , variamente disposta su e giù per le alture ; dei due grandi ponti , l ' uno rosso e l ' altro ferreo che scavalcano la baia ; della baia stessa , azzurra e scintillante al sole , con l ' isoletta penitenziaria di Alcatraz e i cento battelli che la solcano . Un giorno che guardavamo questo bellissimo panorama sul quale le nuvole leggere e bianche che viaggiavano nel cielo gettavano or sì or no grandi ombre effimere , qualcuno ci indicò un quartiere lontano : " Laggiù abitano i Russi , o meglio i discendenti americani della colonia russa di San Francisco " . Dapprima rimanemmo sconcertati , quindi ricordammo ; nel 1811 i Russi nella loro marcia verso l ' Oriente avevano finito per raggiungere anche questo lembo dell ' estremo Occidente . Il corriere dello Zar arrivava fin qui , portando i dispacci di San Pietroburgo alla Compagnia Russa delle pellicce insediata a Yerba Buena , antico nome di San Francisco . La Compagnia delle pellicce durò fino al 1840 e poi fu sciolta e la Russia rinunziò alla California e i Russi che restarono a Yerba Buena diventarono col tempo cittadini americani . Erano forse un centinaio ; assommano oggi a parecchie migliaia . Questa informazione ci diede da pensare : i Russi erano stati in questa parte dell ' America prim ' ancora degli Americani , avevano posseduto l ' Alaska ( poi venduta agli Stati Uniti , nel 1867 , per sette milioni di dollari ) , avevano impiantato una colonia in California . Insomma i rapporti degli Stati Uniti con la Russia erano molto antichi ed erano rapporti di frontiera , né più né meno di quelli con l ' Inghilterra e con la Spagna . Tre imperi , dunque , quello inglese , quello spagnuolo e quello russo avevano sbarrato il passo all ' espansione yankee : con l ' impero inglese , gli Americani dopo contrasti secolari , hanno stabilito legami di cuginanza , se non di fraternità ; di quello spagnuolo , hanno pensato a liberarli gli stessi domini spagnuoli d ' America , rendendosi indipendenti ; con l ' impero russo , invece , i rapporti , come è noto , sono , ancor oggi , tutt ' altro che buoni . Ora che a Ginevra è scoppiata , come dicono facetamente le gazzette , la pace , si può fare forse il punto su questi rapporti e domandarsi : che pensano gli Americani della Russia ; e in maniera più particolare : quali sono , fuori della situazione ufficiale e diplomatica , i sentimenti del popolo americano per la Russia ? Bisogna prima di tutto distinguere i gruppi intellettuali e fino ad un certo segno politici , dalla massa , ossia dalla middle - class . Per quanto riguarda i gruppi intellettuali e politici , i cosiddetti anni trenta , ossia il periodo che va dalla crisi del 1929 alla fine della guerra civile in Spagna , segnano al tempo stesso il punto di incontro e di rottura tra l ' intellighenzia americana e il marxismo staliniano . La grande crisi economica del 1929 , chiudendo centinaia di fabbriche e gettando sul lastrico fino a dodici milioni di persone , aveva fatto dubitare molti Americani della bontà e solidità del sistema politico ed economico tradizionale degli Stati Uniti . Il comunismo o meglio il marxismo sembrò allora a molti intellettuali la sola teoria economica e politica alla quale si potesse ricorrere per risolvere la crisi nazionale , la più grave della storia americana dopo quella della guerracivile . Però , fatto importante e che occorre sottolineare , questa simpatia per il marxismo e per la Russia di Stalin non oltrepassò i limiti di ristretti gruppi di intellettuali e uomini politici ; le masse che purtuttavia erano state le più colpite dalla crisi economica , restarono fuori di questa simpatia ; le grandi Trade Unions si mantennero sopra un terreno strettamente economico ; il partito comunista americano non fu mai più di un ' insignificante setta di poche migliaia di persone . Il movimento di simpatia per il marxismo staliniano e per la Russia Sovietica non durò più di una decina di anni , approssimativamente dalla grande crisi o poco prima , alla fine della guerra di Spagna . All ' infatuazione , forse superficiale , forse dilettantesca , forse fondata piuttosto su motivi negativi che positivi , seguì una profonda delusione che , in un Paese come gli Stati Uniti dove le esperienze psicologiche individuali hanno sempre uno sfondo morale e sociale , ebbe effetti addirittura storici . Questa delusione derivò da due fatti , l ' uno interno e l ' altro esterno : all ' interno , come si è detto , le masse rimasero sorde all ' appello marxista e fedeli all ' american way of life e così gli intellettuali e lo stesso partito comunista americano sentirono di essere al tutto privi di giustificazioni sociali . All ' esterno , la politica estera di Stalin , oltre a dar prova di un machiavellismo addirittura rinascimentale ( assassinio di Trotzky , condotta della guerra in Spagna , trattato germano - sovietico etc. etc . ) ripugnante alla mentalità puritana ed anglosassone , si configurò per giunta , in maniera sempre più decisa , come politica di rivalità non tanto ideologica quanto nazionale con gli Stati Uniti . In altri termini gli intellettuali , a torto o a ragione , scoprirono o credettero di scoprire che il comunismo internazionale era uno strumento della politica estera russa e che la loro simpatia per il marxismo poteva portarli , alla lunga , su posizioni non tanto anticapitaliste quanto antiamericane . Oggi , se si vuoi parlare di comunismo , non è certo nei circoli intellettuali di Nuova York che si trovano orecchie pazienti e ragionevoli . L ' anticomunismo degli intellettuali americani , forse perché radicato in un ' antica e profonda delusione , è tenace , violento e assolutamente irriducibile . Circa le masse , ossia la middle - class che abbraccia con i suoi standard uniformi la maggioranza degli Americani , il discorso si fa più complicato e più sottile . Per il suo anti - comunismo e antisovietismo valgono le stesse ragioni che per gli intellettuali , più altre inerenti alla natura dello sviluppo industriale economico e sociale degli Stati Uniti . Le prime ragioni sono quelle già esposte : la Russia si è giocata le simpatie delle masse americane dal giorno in cui Stalin fece una politica di rivalità nazionale con gli Stati Uniti . In altri termini non riuscì alla Russia di fare negli Stati Uniti ciò che aveva fatto con successo in altri Paesi : contrapporre le masse alla classe dirigente e nello stesso tempo sganciare l ' ideologia marxista dalla politica estera russa . E si capisce anche perché : gli Stati Uniti sono il solo Paese al mondo forse con il quale la Russia è in un rapporto diretto di rivalità prim ' ancora nazionale che ideologica . Così , in America , avviene alla politica russa il rovescio esatto di quanto le accade negli altri Paesi : mentre in altri Paesi facilmente si interpretano gli accorgimenti tradizionali della politica estera russa come sviluppi coerenti della dialettica marxista , in America le complessità e sottigliezze di questa dialettica vengono sovente scambiate per pure astuzie e furberie sarmatiche . Il patriottismo delle masse americane , in tal modo , è stato svegliato e messo in allarme ; e ci vorranno molti anni di vera pace perché si calmi e abbandoni la sua estrema diffidenza . Ma le ragioni del disinteresse delle masse americane per il marxismo sono anche dovute , come abbiamo accennato , a motivi inerenti alla natura stessa dello sviluppo industriale e sociale degli Stati Uniti . In maniera generale , si può affermare che il marxismo non trova appigli tra le masse degli Stati Uniti per la buona ragione che , all ' infuori di riforme strettamente politiche ( e dunque poco importanti , trattandosi dopo tutto di una teoria politica fondata sull ' economia ) , esso per ora non ha nulla da offrire di veramente nuovo alle masse americane . È vero che agli Stati Uniti c ' è il capitalismo ; ma uno degli agganci della polemica comunista contro il capitalismo in Europa , ossia i suoi legami con le vecchie classi feudali e parassitarie , in America manca del tutto . Inoltre il marxismo che nell ' Europa orientale e in Asia fa leva sul formidabile motivo della rivoluzione industriale e della creazione di una classe dirigente tecnocratica , in America , trova rivoluzione industriale e classe tecnocratica già bell ' e formate ad opera del capitalismo . Del resto quando si parla di masse e di simpatie delle masse , si allude piuttosto che a determinate condizioni materiali , a esperienze psicologiche e morali . Ora gli Americani hanno già fatto l ' esperienza psicologica e morale della rivoluzione industriale e tecnocratica , hanno già assaporato l ' ebbrezza collettiva della prosperità di massa , hanno già digerito la scoperta delle determinazioni economiche della vita sociale ; e ben difficilmente saranno tentati in futuro di dare ascolto ad una teoria che gli proponga di nuovo queste stesse scontate esperienze . Marx , tra tante profezie azzeccate , ne aveva fatta una che si è verificata sbagliata , e cioè che il comunismo avrebbe avuto i suoi primi successi nei Paesi di più avanzato sviluppo industriale . In realtà è avvenuto il contrario ; e il maggior ostacolo alla comprensione del marxismo in America , a parte la mentalità puritana , sta proprio nella coscienza economica e industriale delle masse americane , nella loro maturità tecnocratica . Naturalmente non si vuol dire con questo che in America non ci sia il capitalismo : si vuol dire soltanto che il capitalismo vi ha raggiunto per conto suo molti degli scopi ai quali mira il comunismo in Europa orientale e in Asia . Donde la mancanza di attrazione del mito sovietico e la riduzione della Russia Sovietica a Paese rivale , quando addirittura non ostile . S ' intende che ciò non significa affatto che gli Americani nutrano una preconcetta ostilità contro i Russi . Le accoglienze cordiali che recentemente hanno ricevuto i membri della commissione agricola russa in viaggio negli Stati Uniti stanno a dimostrare una verità antica quanto il mondo : nessun popolo odia alcun popolo . Ma , d ' altra parte , è anche vero che per gli Americani la Russia Sovietica è forse , tra tutti i Paesi del mondo , il più difficile a capirsi . Più della Cina di Mao ; più dei Paesi di diversa religione e civiltà , buddisti o maomettani . L ' incomprensione degli Americani è dovuta in parte all ' ignoranza dei motivi storici , sociali e filosofici del comunismo ; ma soprattutto , strano a dirsi , alla lentezza con la quale la rivoluzione comunista si configura storicamente in una società stabile e riconoscibile . Gli ideali americani del successo , della praticità e dell ' efficienza sono contraddetti da una rivoluzione che pare continuamente essere ritirata , come diceva Machiavelli , verso i suoi principi ; che dopo circa quarant ' anni non si è ancora disfatta dei mezzi coercitivi di cui si servì agli inizi per trionfare dei suoi nemici ; e che sembra rimandare ad un domani mitico i risultati materiali per raggiungere i quali è stata compiuta . Strano a dirsi , ripetiamo , ma se il comunismo riuscisse a portare le masse russe ad un livello di prosperità di tipo occidentale , se le frontiere della Russia fossero aperte e milioni di turisti russi ben vestiti ed equipaggiati invadessero il mondo , l ' incomprensione degli Americani verso la Russia Sovietica si attenuerebbe di molto . In queste cose è difficile arrivare ad una conclusione ; tanto più che i rapporti russo - americani sono forse entrati in questi giorni in una nuova fase di cui è impossibile prevedere gli sviluppi . Ma più di un secolo fa Alexis de Tocqueville , nel suo libro sulla democrazia in America fece alcune considerazioni che oggi sembrano addirittura profetiche : " Ci sono oggi due grandi popoli che partiti da punti diversi sembrano dirigersi verso gli stessi scopi : i Russi e gli Americani . Tutti e due sono cresciuti nell ' oscurità e mentre gli sguardi degli uomini erano distratti altrove , si sono ad un tratto posti in prima fila tra le Nazioni e il mondo ha appreso al tempo stesso la loro nascita e la loro grandezza . Tutti gli altri popoli sembrano aver raggiunto il loro limite ; soltanto loro sono in crescenza . Tutti gli altri si sono fermati o avanzano con sforzo , solo loro procedono con passo spedito e rapido in una carriera di cui per ora non possiamo neppure intravedere la conclusione . L ' Americano lotta contro gli ostacoli che gli oppone la natura . Il Russo è alle prese con l ' uomo . L ' uno combatte il deserto e la barbarie , l ' altro la civiltà rivestita di tutte le sue armi . Così le conquiste dell ' Americano si fanno con l ' aratro dell ' agricoltore e quelle del Russo con le armi del soldato . Per raggiungere i suoi scopi il primo si fonda sull ' interesse personale e lascia agire senza dirigerle la forza e la ragione degli individui . Il secondo concentra in qualche modo in un sol uomo tutta la potenza della società . L ' uno ha come mezzo principale di azione la libertà ; l ' altro la servitù . Il loro punto di partenza è diverso , le loro strade sono diverse ; tuttavia ciascuno di essi sembra essere chiamato , da un segreto disegno della Provvidenza , a tenere un giorno nelle proprie mani il destino della metà del mondo " . Alexis de Tocqueville , per quanto profetico , non poteva prevedere la rivoluzione russa ( neppure Marx l ' aveva prevista ) ; ma il suo occhio sagace , in un tempo in cui le maggiori Potenze del mondo erano ancora la Francia e l ' Inghilterra , aveva intuito le linee principali dell ' avvenire del mondo , ossia la presenza di due grandi Potenze come gli Stati Uniti e la Russia , la loro rivalità negli stessi campi e per gli stessi scopi , e , in certo modo , anche la loro coesistenza , per dirla con una parola di moda . Per completare il quadro dei rapporti russo - americani , bisognerebbe forse adesso poter dire quali sono i sentimenti del popolo russo per quello americano , che cosa sa e non sa il popolo russo degli Stati Uniti . Non siamo in grado di farlo ; ma è chiaro che la pace del mondo dipende quasi per intero dalla mutua conoscenza e comprensione di questi due popoli così profondamente diversi .