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ADOLESCENZA DELL'UMANITÀ ( Abbagnano Nicola , 1967 )
StampaQuotidiana ,
« Inversione di tutti i valori : ecco la formula per il supremo riconoscimento di sé » , diceva Nietzsche . E sembrerebbe che , a distanza di quasi settant ' anni dalla sua morte , la sua formula sia fatta propria da un numero crescente di persone . La polemica di Nietzsche era diretta contro i valori tradizionali del disinteresse , dell ' abnegazione , della rinuncia , del sacrificio , e intendeva difendere i valori vitali , terrestri , corporei che esaltano la vita e , nonostante i dolori e gli orrori di essa , la fanno godere nella sua disordinata espansione . Questi valori vitali sembrano i soli veramente presenti e agenti nella società contemporanea . Nulla c ' è di più estraneo a questa società di tutte le innumerevoli forme dell ' ascetismo , contro le quali Nietzsche scagliava i suoi fulmini . La corsa al benessere , la ricerca incessante di soddisfazioni intense e immediate , l ' insofferenza verso ogni rinuncia o limitazione , il disprezzo o l ' oblio della disciplina imposta dalle regole tradizionali ( a meno che non siano appoggiate dalla forza ) , sono i tratti macroscopici della vita contemporanea , tratti che suscitano l ' indignazione dei moralisti , le lamentele obbligate dei benpensanti . e l ' annuncio di catastrofi imminenti dei profeti pessimisti . La letteratura e l ' arte che , almeno in una certa misura , sono lo specchio di un ' epoca , rappresentano ingranditi questi tratti e consentono di abbracciarli nel loro insieme . Il romanzo , il teatro , il cinema , le arti figurative , i fumetti , suscitano interesse e hanno successo solo nella misura in cui rappresentano nella forma più cruda e brutale eventi o situazioni negative , sconcertanti o anormali . Il naufragio dell ' esistenza umana in tutti i suoi aspetti , il sesso nelle sue forme aberranti o semplicemente sfacciate o sordide , la violenza interessata o gratuita , la volontà di dominio e l ' abiezione , l ' omicidio , il suicidio fisico o morale o , nel campo figurativo , la presentazione di oggetti insignificanti o ripugnanti , costituiscono i terni principali delle espressioni artistiche contemporanee . La critica stessa si adatta ai criteri impliciti in questa selezione di temi . La « favola bella » , il « lieto fine » , il dramma romantico , il trionfo della giustizia e ingredienti simili sono , dalla maggior parte dei critici , considerati clichés convenzionali che tolgono , alle opere in cui ricorrono , interesse e valore artistico . Dall ' altro lato , il marchese di Sade , i poeti e gli scrittori « maledetti » cominciano a godere di una popolarità che non ebbero ai loro tempi e ad essere considerati i capostipiti di una svolta decisiva della storia letteraria ; e la tendenza iconoclastica contro figure sinora ritenute venerande si accentua negli scrittori di tutti i campi . Perfino l ' uso delle droghe è talora apertamente difeso ed esaltato come uno strumento di felicità personale o per vedere il mondo in una luce imprevista o addirittura per accedere all ' esperienza mistica del soprannaturale . Solo i filosofi sembrano vivere in un ' isola separata dal resto del mondo . Tranne qualche eccezione , discettano del bene e del male come se tutti sapessero dove stanno . Ma è proprio questo che gli uomini oggi non sanno o si rifiutano di sapere . t proprio questo il problema per ognuno e per tutti : rendersi conto , con cognizione di causa , di come e dove dev ' essere diretta la vita dell ' uomo . La radice di questa incertezza è la totale sfiducia nelle garanzie di cui i valori tradizionali vantano l ' appoggio . Pochi sono oggi coloro che credono che i valori trovino il loro fondamento nella natura stessa delle cose o del mondo , o nell ' essenza dell ' uomo o in qualche realtà trascendente : che ci credono , intendo , non per un ' astratta professione di fede ma in modo praticamente operante . Si sa che ci sono stati e ci sono sistemi di valori diversi , culture e civiltà eterogenee , modi opposti di considerare il mondo e la vita . Si sa che i valori preferiti da una stessa società possono mutare nel tempo e mutano , anzi , molto rapidamente . Non si ha fiducia che l ' interesse singolo coincida sempre e necessariamente con l ' interesse collettivo , giacché si vede o si avverte che talora i due interessi sono in conflitto . Non si è certi che il progresso collettivo del genere umano verso l ' ordine e la disciplina dell ' organizzazione tecnologica , e gli stessi vantaggi che ne derivano , garantiscano a tutti gli individui il tipo di felicità che desiderano . Questa somma di incertezze non è una novità dei nostri tempi perché , in un modo o nell ' altro , ha accompagnato dovunque il cammino del genere umano . La tragedia greca , per citare un esempio , deve il suo valore umano esemplare proprio all ' aver dibattuto alcune di queste incertezze . Ma la novità consiste nella scala in cui esse sono ora avvertite , cioè nell ' estensione in cui il senso del dubbio è penetrato negli uomini investendo tutti gli aspetti della loro vita quotidiana . Ogni civiltà tende a esaltare le sue conquiste , e noi , uomini dell ' Occidente , siamo particolarmente orgogliosi delle nostre . Siamo portati a dimenticare che la nostra civiltà non ha avuto soltanto Socrate e Cristo , ma anche i Torquemada e gli Hitler che hanno avuto forse , nella nostra storia , una parte maggiore . Siamo portati a scambiare per realtà incrollabili , per cose scontate e radicate nel nostro più lontano passato , ideali nebulosi e norme generiche che vengono dimenticate nella pratica della vita nove volte su dieci . Accade così che si può asservire in nome della libertà , fanatizzare in nome della fede , violentare in nome dell ' amore . Siamo portati a credere che con la sola forza di questi ideali si possono salvare e riscattare tutti gli uomini , anche quelli che non vogliono essere salvati ; mentre il valore di quegli ideali consiste proprio nel mettere in guardia contro questa credenza . La libertà , la fede , l ' amore , come gli altri capisaldi della nostra scala dei valori , non si impongono da sé e non possono essere imposti : perché ciò che esigono è proprio questo : ogni essere umano deve poterli scegliere per se stesso . L ' immoralismo contemporaneo serve in primo luogo a ricordarci che la vita non è quella perfetta adeguazione della realtà all ' ideale , che i coltivatori degli ideali ci hanno voluto far credere ; che non bisogna illudersi d ' aver già realizzato nei nostri modi di vivere il patrimonio ideale di cui disponiamo ; e che occorre in primo luogo guardare con sincerità spietata al modo effettivo in cui viviamo , alle scelte su cui si regge la nostra vita , per renderci conto di ciò che siamo e di ciò che possiamo diventare . Si può ( e si dovrebbe in ogni caso ) avvertire un senso di repulsione o di rivolta contro le realtà che le cronache della vita e dell ' arte ci presentano con cruda evidenza ; e questo è già un effetto benefico di quelle cronache . Ma occorre trarre da esse l ' insegnamento decisivo : quello di cercare nuove vie per la libertà dell ' individuo e l ' ordine della comunità umana . Attraverso i disordini , gli sbandamenti , le proteste , lo scetticismo e l ' apatia verso cose o valori ritenuti essenziali , è in corso un grande esperimento per la ricerca di nuovi modi di convivenza , di nuove regole per orientare la vita degli individui . Gli uomini oggi non sono disposti ad accogliere senza beneficio d ' inventario l ' eredità del passato o il messaggio di nuovi profeti . Vogliono trovare da sé , attraverso errori , delusioni e sconfitte , la via buona ( se ce n ' è una ) da imbroccare . Il loro atteggiamento dominante è quello proprio degli adolescenti e dei giovani ai quali poco giovano gli insegnamenti degli adulti , finché non li abbiano essi stessi messi a prova e convalidati con la loro esperienza vissuta . Nonostante gli enormi e rapidi progressi che ha fatto in certi campi , l ' umanità vive oggi la sua fase di adolescenza : ma di un ' adolescenza non remissiva né docile , ma vigile e aggressiva , che non accetta facilmente lezioni . « L ' uomo » diceva Montaigne « é sempre in tirocinio ed in prova . » Ma oggi al tirocinio e alla prova non partecipano più solamente le élites privilegiate , ma strati sempre più vasti del genere umano ; e questo costituisce il contrassegno e l ' originalità del nostro tempo . Certamente il rischio è grande e conquiste decisive , valori fondamentali possono andare perduti , come possono essere riscoperti e convalidati . Ma non si può evitare il rischio disconoscendo o ignorando semplicemente la situazione che lo provoca . Non si diminuisce il rischio insistendo su valori collaterali , rifiutando di muoversi e di cercare , appellandosi alla natura o all ' autorità o ad altre garanzie estrinseche dei valori che si vogliono difendere . Se l ' umanità vuol sopravvivere , non può dimenticare il rispetto che deve a se stessa e a ognuno dei suoi membri . Questo è l ' unico punto fermo . Ma le vie o i modi per realizzare questo rispetto nelle forme concrete di regole e di atteggiamenti che reggano di giorno in giorno e di ora in ora la vita degli uomini possono essere diversi . Il problema consiste nel rendersi conto delle alternative che quel rispetto consente all ' uomo e di quelle che esclude . Consiste nell ' individuare le scelte che si possono ancora e sempre ripetere dopo ogni prova e che siano partecipabili dalla maggior parte degli uomini . Scelte siffatte si limitano a vicenda e possono , al limite , circoscrivere la sfera d ' azione dell ' individuo nei confronti di quella degli altri . Ma l ' arte delle scelte è difficile e in questo campo l ' uomo non può affidarle a una macchina calcolatrice . Solo quest ' arte , tuttavia , può far uscire l ' uomo dall ' adolescenza e avviarlo alla maturità : sempre con l ' avvertenza che la maturità del genere umano , più di quella dell ' individuo , non sarà mai una conquista definitiva .