StampaQuotidiana ,
Vogliamo
prescindere
dal
nostro
,
dirò
così
,
antiparlamentarismo
aprioristico
e
teorico
.
Vogliamo
ammettere
il
parlamento
e
i
diritti
di
esso
,
dei
quali
tanto
si
è
,
speriamo
,
astrattamente
e
dottrinariamente
,
preoccupato
nel
non
mai
abbastanza
deplorato
discorso
di
Torino
l
'
on
.
Salandra
.
Abbiamo
capito
il
latino
.
Come
già
scrivemmo
in
un
nostro
articolo
dell
'
estate
scorsa
ne
la
«
Monarchia
Nazionale
»
,
ripetendo
un
pensiero
diffuso
nella
coscienza
generale
,
e
come
osservarono
ultimamente
e
in
forma
incisiva
il
Popolo
d
'
Italia
ed
altri
giornali
,
la
guerra
italiana
è
stata
voluta
dal
popolo
italiano
fuori
e
contro
il
Parlamento
.
Non
è
il
caso
di
ricordare
che
complici
e
secondo
noi
nobilissimi
corresponsabili
della
rivoluzione
anti
-
parlamentare
del
maggio
furono
non
pochi
organi
e
non
poche
voci
ufficiose
o
quasi
dell
'
attuale
Gabinetto
.
Se
non
mi
sbaglio
,
proprio
un
magnifico
e
...
indimenticabile
articolo
del
Giornale
d
'
Italia
metteva
in
evidenza
a
chiare
note
e
con
parole
terribili
il
«
delitto
di
Stato
»
consumato
,
o
in
via
di
consumazione
,
da
parecchi
noti
uomini
politici
e
parlamentari
nostrani
,
il
giorno
delle
dimissioni
del
Gabinetto
Salandra
,
ed
eccitava
quasi
la
Nazione
ad
esprimere
dal
suo
fondo
la
rivolta
del
suo
senso
giuridico
e
costituzionale
.
Vera
lezione
pratica
di
diritto
pubblico
contro
la
vecchia
teorica
pubblicistica
esiziale
come
la
peste
bubbonica
della
«
onnipotenza
parlamentare
»
.
E
proprio
in
un
altro
«
indimenticabile
»
articolo
dello
stesso
giorno
il
Corriere
della
Sera
«
svelando
»
che
la
Triplice
era
stata
denunziata
,
metteva
in
istato
d
'
accusa
formale
i
capeggiatori
del
complotto
parlamentare
e
contro
questi
,
se
non
direttamente
indirettamente
,
eccitava
la
Nazione
.
Richiamiamo
questi
dati
di
fatto
(
perché
la
storia
di
ieri
è
,
a
quanto
pare
,
diventata
troppo
vecchia
,
mentre
è
viva
ancora
nei
«
nostri
»
cuori
e
nei
«
nostri
»
cervelli
)
per
ribadire
il
carattere
anti
-
parlamentare
delle
giornate
di
maggio
e
della
guerra
italiana
.
C
'
è
chi
ne
dubita
ancora
?
È
indubitabile
che
il
Parlamento
italiano
,
Camera
e
Senato
,
non
voleva
la
guerra
,
era
neutralista
ad
oltranza
,
cioè
giolittiano
,
cioè
tedescofilo
,
se
non
austrofilo
.
È
indubitabile
come
Salandra
disse
in
Campidoglio
che
non
l
'
Italia
governava
l
'
Italia
,
ma
la
Germania
,
per
mezzo
di
Bülow
e
per
mezzo
di
un
pugno
di
parlamentari
consumati
non
si
sa
come
sfuggiti
al
codice
penale
e
di
procedura
e
non
si
sa
perché
qualificati
ancora
come
uomini
«
politici
»
e
«
di
stato
»
e
discussi
come
si
fa
nei
giornali
e
altrove
con
criteri
politici
e
non
con
quelli
giuridici
della
R
.
Procura
o
del
Senato
costituito
in
Alta
Corte
.
E
dire
che
...
dalle
solenni
parole
«
accusatrici
»
del
discorso
del
Campidoglio
,
siamo
passati
alla
flebile
critica
psicologico
-
letteraria
di
S
.
E
.
Orlando
a
Palermo
e
alla
qualifica
di
«
pessimisti
»
affibbiata
ai
parlamentari
di
cui
sopra
.
E
la
parabola
discendente
non
si
ferma
.
Il
Parlamento
,
svalutato
fino
a
ieri
,
ritorna
in
iscena
nel
funebre
discorso
di
Torino
.
Salandra
pare
che
abbia
avuto
paura
delle
origini
«
popolari
»
della
guerra
.
E
crediamo
per
omaggio
teorico
e
dottrinario
,
più
come
giurista
e
come
uomo
politico
timorato
,
disse
a
Torino
che
a
un
Partito
spetta
il
potere
,
al
partito
liberale
.
Tutti
sanno
che
dire
Parlamento
e
diritto
parlamentare
,
è
dire
gioco
dei
partiti
e
diritto
dei
partiti
.
Salandra
è
il
tipo
più
schietto
del
conservatore
,
è
il
tipo
che
meno
è
adatto
a
comprendere
,
e
più
è
adatto
a
distruggere
mentalmente
e
a
condannare
politicamente
le
giornate
rivoluzionarie
di
maggio
.
Siamo
intesi
?
E
non
ricordate
forse
che
il
Reale
Imperiale
Governo
austriaco
nel
Libro
Rosso
osservò
,
in
nome
del
sacro
e
santo
diritto
costituzionale
e
parlamentare
caro
a
Bülow
e
a
Macchio
,
che
nelle
mani
di
Sonnino
e
compagni
lo
stato
italiano
non
era
più
un
Governo
«
legale
»
ma
un
Governo
«
rivoluzionario
»
,
diretto
da
criteri
illegali
,
moventesi
in
un
'
orbita
illegale
?
Forse
anche
la
lezione
di
diritto
pubblico
del
Libro
Rosso
incute
paura
e
reverenziale
timore
.
E
si
è
recitato
a
Torino
il
mea
culpa
e
si
è
proclamato
pieni
di
contrizione
e
con
un
velo
di
faringite
nella
voce
:
Torniamo
al
Parlamento
.
Macchina
indietro
,
dunque
.
E
sia
.
Ma
che
cosa
ha
fatto
dopo
maggio
il
Parlamento
per
riabilitarsi
,
per
riaccreditarsi
,
per
distruggere
le
nostre
fisime
,
per
rafforzare
le
«
nostre
»
pur
mo
'
nate
tendenze
parlamentaristiche
?
Un
po
'
di
coraggio
,
signori
deputati
.
Noi
vogliamo
prendere
anche
atto
della
riabilitazione
parlamentare
di
Salandra
.
Vogliamo
per
carità
di
patria
(
dico
bene
?
)
ingoiare
anche
questo
rospo
.
(
Per
il
momento
,
domani
i
conti
finali
!
)
.
Noi
vogliamo
disporci
con
l
'
animo
più
benigno
alla
ripresa
dei
vostri
lavori
,
o
signori
di
Montecitorio
.
Noi
consentiamo
a
che
vi
pigliate
il
disturbo
di
riunirvi
.
Noi
non
esigiamo
niente
che
sia
contro
il
vostro
diritto
legale
.
Fate
pure
.
Vero
che
nel
maggio
stavate
per
essere
nei
vostri
«
capi
»
più
cospicui
cacciati
da
Montecitorio
.
Rientrate
pure
.
La
nostra
pazienza
è
infinita
.
Ma
che
cosa
avete
fatto
da
Maggio
in
poi
per
curare
le
nostre
allucinazioni
antiparlamentariste
,
se
allucinazioni
sono
le
nostre
?
Ecco
un
altro
articolo
ancora
fresco
del
Corriere
.
È
del
gennaio
scorso
.
Dice
:
«...le
radici
del
malessere
nostro
contro
noi
stessi
risiedono
nel
fatto
che
il
Parlamento
italiano
mai
a
guerra
dichiarata
ha
solennemente
proclamato
di
«
volere
»
estendere
la
guerra
,
per
esempio
alla
...
Germania
»
.
Il
Governo
si
sa
,
quello
costituzionale
deve
fondarsi
sugli
umori
e
sulla
maggioranza
parlamentare
.
Ma
quando
mai
nelle
poche
sedute
parlamentari
di
«
dopo
maggio
»
si
è
sentita
una
sola
voce
,
un
solo
accento
politico
?
Se
ne
togli
,
come
diceva
il
Corriere
,
l
'
on
.
Colajanni
,
tutti
muti
,
tutti
sordi
,
sul
problema
dei
problemi
:
la
guerra
alla
Germania
.
Anche
la
notevole
dichiarazione
di
Sonnino
dell
'
adesione
al
patto
di
Londra
,
non
suscitò
entusiasmi
eccessivi
e
prorompenti
.
Chi
dominò
ancora
il
Parlamento
,
nell
'
anno
di
grazia
1915
,
a
guerra
inoltrata
,
con
le
truppe
al
fronte
,
con
i
cadaveri
sul
suolo
,
con
i
destini
della
Patria
in
gioco
?
I
«
soliti
»
mestatori
politici
e
parlamentari
.
Si
permise
,
e
con
tutta
la
benevolenza
di
Salandra
,
che
il
del
resto
molto
abile
Treves
rompesse
le
nostre
scatole
perfino
in
Parlamento
e
con
un
cospicuo
discorso
parlamentare
sul
convegno
di
Zimmerwald
,
che
ormai
è
il
cavallo
di
battaglia
di
tutti
i
lavapiatti
del
cretinismo
socialista
e
del
giolittismo
in
putrefazione
.
E
poi
avemmo
lo
spettacolo
triste
di
un
...
Enrico
Ferri
,
che
rinnovò
peggiorato
nel
dolo
,
nei
mezzi
e
nelle
forme
il
tentativo
e
l
'
atto
criminoso
dei
«
parlamentari
»
di
maggio
.
Dal
lato
personale
,
Ferri
,
sferzato
a
sangue
da
Barzilai
,
fu
conciato
per
oggi
e
speriamo
per
sempre
,
per
la
dignità
della
specie
umana
nell
'
ordine
universale
di
tutte
le
cose
.
Ma
occorse
un
discorso
di
Ciccotti
per
risollevare
(
si
badi
)
la
«
chimica
»
parlamentare
.
E
se
ne
togliamo
il
discorso
vivo
di
frasi
,
ma
pieno
di
timori
e
di
circospezioni
di
Raimondo
,
e
i
discorsi
«
tecnici
»
dei
finanzieri
,
degli
economisti
e
di
altrettali
scocciatori
di
anime
,
non
troviamo
che
l
'
aria
ghiacciata
del
nulla
.
Eppure
il
dissidio
veramente
tragico
che
agita
in
quest
'
ora
la
coscienza
nazionale
,
e
che
era
presente
anche
nello
scorso
novembre
,
è
questo
:
dobbiamo
o
no
trasformare
in
europea
la
«
nostra
»
guerra
e
per
l
'
effetto
fare
la
guerra
alla
Germania
?
Come
il
problema
del
maggio
era
di
rompere
la
neutralità
e
di
dichiarare
la
guerra
all
'
Austria
,
così
il
problema
di
oggi
è
della
guerra
o
della
...
neutralità
(
?
?
?
)
con
la
Germania
.
Questo
problema
non
fu
toccato
,
come
giustamente
osservò
il
Corriere
,
nelle
sedute
parlamentari
dello
scorso
novembre
.
Perché
?
Forse
non
esisteva
?
E
si
parlò
del
...
pacifismo
di
Zimmerwald
e
di
altrettali
coglionerie
socialistiche
.
Vergogna
e
miseria
!
Noi
siamo
...
parlamentari
,
ma
,
signori
deputati
,
abbiate
coraggio
.
Se
la
parola
non
viene
da
voi
che
sedete
in
alto
,
se
la
luce
non
viene
da
voi
sui
più
capitali
e
formidabili
problemi
dell
'
esistenza
nazionale
,
se
voi
siete
sordi
e
muti
,
che
cosa
deve
fare
il
popolo
che
sta
in
basso
?
Deve
rassegnarsi
alle
tenebre
e
al
silenzio
,
o
deve
trovare
in
sé
la
forza
di
esigere
la
chiusura
e
la
soppressione
di
un
organo
che
si
mostra
alla
prova
se
non
dannoso
...
superfluo
e
inutile
?
E
se
la
luce
non
viene
da
voi
che
siete
in
alto
,
perché
si
protesta
quando
la
luce
sale
dal
basso
,
perché
si
protesta
contro
i
generosi
istinti
di
verità
e
di
conquista
del
popolo
,
e
perché
allora
opporsi
alle
sacrosante
e
irresistibili
«
usurpazioni
»
del
diritto
non
scritto
del
popolo
?
Sapete
voi
che
cosa
vuole
il
Popolo
d
'
Italia
?
Ne
interpretate
la
coscienza
?
E
allora
,
parlate
dell
'
Italia
,
dei
problemi
dell
'
Italia
,
e
occupatevi
dell
'
Italia
e
della
«
esplicazione
»
della
sua
guerra
,
e
non
vi
preoccupate
di
...
Zimmerwald
e
del
gruppo
parlamentare
socialista
...
;
e
di
Ferri
e
dei
tronconi
morti
del
giolittismo
,
e
della
legge
delle
Guarentigie
...
Come
alla
vigilia
di
maggio
in
Italia
esistevano
due
partiti
,
e
tutto
il
resto
era
mistificazione
:
neutralisti
e
interventisti
;
oggi
,
ben
voi
lo
sapete
a
memoria
,
in
Italia
,
sopra
un
unico
e
dominante
problema
,
esistono
due
partiti
,
che
saranno
i
veri
partiti
politici
di
domani
a
guerra
finita
:
tedescofili
e
francofili
o
,
se
si
vuole
,
intesofili
.
Non
ci
sono
più
neutralisti
e
interventisti
.
Anche
i
giolittiani
,
anche
i
socialisti
,
anche
Costanzo
Chauvet
,
anche
i
preti
,
tipi
che
si
equivalgono
tutti
intellettualmente
,
moralmente
e
politicamente
,
sono
oggi
interventisti
,
contro
l
'
Austria
.
L
'
antitesi
di
ieri
:
neutralisti
e
interventisti
è
superata
.
In
guardia
dagli
«
interventisti
»
di
oggi
;
sono
tedescofili
.
Oggi
da
una
parte
vi
sono
coloro
che
vogliono
,
dall
'
altra
coloro
che
non
vogliono
la
guerra
alla
Germania
.
I
primi
sono
i
moderni
,
i
dinamici
,
i
veri
amici
dell
'
Italia
:
i
secondi
i
vecchi
,
i
morti
e
i
morituri
,
i
traditori
,
per
usare
la
parola
adeguata
,
d
'
Italia
:
preti
,
socialisti
,
giolittiani
.
Due
i
partiti
:
tedescofili
,
francofili
o
meglio
italianofili
.
In
Italia
vi
sono
molti
italiani
che
odiano
l
'
Italia
e
amano
la
Germania
:
ma
ce
ne
sono
pure
moltissimi
che
amano
l
'
Italia
e
che
vogliono
,
per
il
bene
della
Patria
,
che
l
'
Italia
si
stringa
fino
alla
morte
alla
Intesa
e
per
questa
alla
Francia
.
Tutte
le
altre
distinzioni
e
partizioni
politiche
siano
bandite
,
in
quanto
mistificatorie
.
Questa
è
la
politica
dell
'
Italia
:
si
occupi
di
questo
il
Parlamento
.
E
noi
aspetteremo
benevoli
e
pazienti
.
Ma
la
pazienza
ha
i
suoi
limiti
.
La
Politica
è
odio
.
La
Politica
non
è
sorda
.
Il
Governo
e
il
Parlamento
sanno
quale
è
l
'
antitesi
che
si
svolge
nelle
coscienze
degli
italiani
.
Non
si
abbia
la
paura
di
odiare
.
Il
Partito
Liberale
invocato
da
Salandra
è
una
finzione
giuridico
-
costituzionale
:
dietro
di
esso
possono
celarsi
gli
amici
della
Germania
,
e
i
nemici
dell
'
Italia
:
giolittiani
,
preti
,
socialisti
.
Noi
vinceremo
solo
il
giorno
in
cui
potremo
pestare
sotto
i
piedi
i
socialisti
di
Zimmerwald
,
il
giolittismo
parlamentare
,
e
il
pretismo
extra
,
intra
e
super
-
parlamentare
.
E
dopo
di
ciò
attendiamo
le
decisioni
e
le
discussioni
parlamentari
e
vediamo
se
saranno
estirpate
le
radici
del
malessere
.
E
se
il
Parlamento
ha
ancora
il
diritto
e
la
ragione
di
essere
e
di
funzionare
.