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Parliamo di Milano - II ( Bianciardi Luciano , 1963 )
StampaQuotidiana ,
La bella Gigogin Fra i camioncini della campagna elettorale , brutti , col podio , l ' altoparlante e i manifesti , i più fragorosi suonano l ' Inno di Roma ; i monarchici la marcia reale ; i liberali la Bella Gigogin . Questa mi pare un ' appropriazione indebita , perché la bella Gigogin venne alla finestra nel 1859 , e diventò subito l ' inno dei volontari lombardi , che la portarono con sé in Sicilia e su fino a Napoli . Era cioè l ' inno della gioventù di parte radicale e garibaldina . E non discende forse il Partito liberale dall ' opposto filone , moderato e cavourriano ? Alienatiello Il professor Alessandro Cutolo va a donare l ' uovo pasquale al nipotino . Lo trova in cucina , che fa merenda . Mentre beve la sua tazza di cioccolata , giocherella coi biscottini , li dispone in tondo sul tavolo , a raggiera . « Ma tu che cosa stai facendo ? » , gli chiede . « Sto facendo l ' ora dei pavesini , nonno » . E allora il professore , in un impeto di affettuosa stizza , abbraccia il nipotino , esclamando « Alienatiello mio ! » . Verdi vuole tutto A ogni prima verdiana della Scala scende da Parigi Manlio Cancogni e sale da Grosseto Carlo Cassola . Poi si va tutti a cena insieme ed è vietato parlare d ' altro : chi li frena in tal momento ? Da altri segni appar chiaro la perenne popolarità di Verdi . Basti pensare che « Selezione » , un ' editrice che tira decine di migliaia di copie , mette ora sul mercato , accanto ai libri , un microsolco con Traviata , Ballo in maschera eAida . E giovedì sera c ' era pieno alla Piccola Scala , eppure non davano alcuno spettacolo : era filologia musicale , conce chiarì Gian Andrea Gavazzeni . Presentavano il nastro delle prove del Ballo in maschera , diretto da Toscanini con l ' orchestra della NBC . Musica , interruzioni , daccapo , commenti , impennate del maestro , si sentiva tutto . « Andiamo , signori , non battete la fiacca , Verdi vuole tutto , non gli basta la metà . E quelle note piccole , suonatele , sono importanti . In italiano si chiamano abbellimenti . Rendere la musica more beautiful , capite , signori ? » È una registrazione del 1954 , quando Toscanini aveva 87 anni , eppure canta , si adira , si diverte , rievoca un aneddoto curioso : « Ho suonato anch ' io in orchestra , signori , e con Verdi . Dirigeva lui 1'Otello . Più forte , più forte , il secondo violoncello , disse a me e allora , signori , non badate al " piano " di Verdi . Daccapo , suonatemelo tutto questo brano , perché mi piace , mi piace da morire » . Neologismi Le ultime novità della lingua neoitaliana si trovano specialmente al padiglione delle macchine per ufficio . Ci incontri il Francopost , lo Sportellkass , l ' Univac , la Fotolux e il Rotaprint . C ' è anche la macchina spezzatrice . In un altro padiglione impari invece che « il polietilene viene estruso » : participio passato del verbo estrudere , che , prima del 12 aprile 1963 , non esisteva . Si sono dimenticati della balia L ' altra sera discutevamo di bambini : un medico , un pedagogista , un architetto e uno psicologo . Fecero anche vedere un documentario sul gioco , piuttosto bello . E si sentirono i pareri più diversi . Per esempio che il gioco della « campana » ( chiamato anche del « mondo » o del « paradiso » ) ha origini antichissime , rituali e magiche . Che bisogna spostare i giochi infantili sulle terrazze , essendo le strade impraticabili , anzi micidiali . Che il sessanta per cento dei bambini milanesi avrebbero bisogno di ginnastica correttiva , tanto diffuse sono le malformazioni delle scapole e della spina dorsale . Che son da abbandonare i giocattoli di serie . La soluzione sta nell ' autobus scolastico , diceva l ' uno : scuole e campi di gioco in periferia , con mezzi di trasporto veloci e comodi . La città , diceva l ' altro , non è in sé un male , anzi ha molti aspetti educativi e stimolanti : basta rifarla con spazi verdi più estesi . Bisogna moltiplicare , interveniva un terzo , i campi di gioco rionali . L ' unica proposta che nessuno fece fu di ritornare a un ' antica usanza , di mandare cioè i bambini piccoli a balia . Certo , potremmo inventare un sistema di baliatico moderno , magari collettivo , razionale ed economico . Perché la constatazione è triste : il bambino milanese impara verso i cinque anni che le uova le fanno le galline e il latte le mucche .