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Corea: azzurri a casa! ( Brera Gianni , 1966 )
StampaQuotidiana ,
Middlesbrough , 19 luglio - Giornata amara , giornata di vergogna . Una mesta broccaggine sembra essersi impadronita dei nostri giocatori . Undici ragazzi coreani sprovveduti di tecnica ma non certo di coraggio né di slancio hanno messo sotto , votandoli ad un ' ignobile fine , i nostri miliardari , esaltati da megalomani dei quali purtroppo siamo stati complici . Mi mancano parole per esprimere il dispetto che ha preso tutti noi all ' indegno spettacolo cui abbiamo assistito . Credo che abbiamo toccato il fondo e poiché quasi tutto è storto nel nostro calcio e nel nostro costume sportivo inerente il calcio , debbo , per consolarmi , pensare che questa ennesima figuraccia giovi a riportarci su piani meno scandalosi nei confronti del mondo intero . Lasciamo il campo di Middlesbrough fra risate giustamente beffarde e ingiuriose . Eravamo venuti strombazzando prezzi ed ingaggi favolosi , mezzi miliardi , milioni a centinaia per brocchetti vuoti come canne , paurosi e imbelli al punto da sdegnare chi appartiene al loro paese e da esilarare chiunque , conoscendoli famosi , li ha veduti goffi ed inutili . Francamente non avrei mai potuto prevedere questa débâcle . Considerando le due disastrose partite giocate con il Cile e la Russia osavo tuttavia sperare che una scuola ormai semisecolare potesse esprimere una prestazione almeno dignitosa , e neppure la spregiosa previsione che contro i più deboli si sarebbe maramaldeggiato ha avuto consistenza . In effetti í coreani , come tutti avranno visto , non sono tecnicamente tali da incantare , ma il loro brio , la loro determinazione hanno smontato via via le velleità degli azzurri sino ad annichilirle . Dei dieci che sono rimasti in campo dopo l ' infortunio a Bulgarelli non saprei francamente salvare se non i più modesti e perciò più generosi , i Janich , i Landini . Tutti gli altri sono stati incapaci di connettere e di costruire . Sprecate un paio di azioni all ' inizio , gli azzurri hanno perduto Bulgarelli e Fabbri ha richiamato in centrocampo Mazzola e Rivera tenendo di punta le ali . Per alcuni momenti del secondo tempo è sembrato che Rivera e Mazzola riuscissero effettivamente ad impostare e a entrare in azione . Si sono spenti troppo presto e hanno preso a sciupare , scadendo sui toni mosci delle giornate avverse . Barison non è mai stato in grado di liberarsi e nessuno ha saputo liberarlo a rete . Perani ha avuto spunti discreti all ' inizio ma ha anche sprecato due palle - gol piuttosto agevoli . Mazzola ha incominciato male da centravanti ed ha avuto buoni sprazzi da interno finché , inadeguato al ritmo del ruolo , si è spento fino a scadere a brocchetto sgradevole a vedersi anche sotto l ' aspetto morfologico . Si è capito , scadendo Rivera e Mazzola , che non si sarebbe più passati : galvanizzati dalla prospettiva della vittoria e dal vantaggio raggiunto sul finire del primo tempo , i coreani hanno preso ammoina con determinazione veramente ammirevole . Senza badare a finezze essi hanno sempre saputo sventare ogni insidia , sia che fosse condotta su lanci volanti , sia che fosse portata con azioni inevitabilmente confuse e irresolvibili . Una sola palla - gol hanno creato gli azzurri nel finale su cross di Perani e su quella palla - gol si sono trovati i due più imbeceriti della giornata , cioè i giganti Facchetti e Barison che si sono danneggiati a vicenda . Lo smarrimento di questi due colossi faceva strano contrasto con la miseria e la rassegnazione dei piccoletti che da fin troppo tempo abbiamo preso a chiamare abatini . Via via che il tempo passava un ' amarezza greve calava nel mio animo alla quale dovevo reagire con il sarcasmo e con la irriguardosa speranza che non uno , ma più di uno , avessero a segnare i coreani per rendere più schiacciante e altresì incredibile questa nostra ennesima sconfitta . L ' ennesima Waterloo del calcio italiano farà forse ( ma vale illudersi ? ) finire una situazione di fatto veramente insostenibile e insopportabile . Nulla è serio , nulla è fondato sulla realtà economica e sportiva nel nostro calcio . La selezione venga attuata da tecnici e non da ignoranti eternamente condannati all ' empirismo . Si avviino al calcio gli atleti e non le smunte signorinelle che abbiamo veduto miseramente pedalare e sentito fin troppo esaltare in questi anni di desolante penuria agonistica . Per favore , non si parli ora di moduli , di catenacci , di sciocchezze , per giustificare una magra che non trova spiegazioni se non in incongrui errori di fondo , le facilonerie , le leggerezze , gli sperperi indecorosi e colpevoli . Il nostro campionato ritorna , deplorevole moloch , a scontare la sua elefantiasi . La preparazione ha risentito del suo peso massacrante e dunque illogico . I non « atleti » che Fabbri ha portato con sé non hanno vigore né riserve psicofisiche . Le gradassate , anch ' esse fasulle , che abbiamo perpetrato ai danni di rappresentative rese docili dall ' ospitalità , si sono inevitabilmente scontate allorché l ' agonismo ha imposto sua legge . Si è già detto quasi tutto , ahimè , prima ancora che il tonfo avesse luogo . La squadra veduta a questi mondiali non ha mai avuto consistenza né tecnica né agonistica . Fino all ' ultimo abbiamo sperato in un ricupero . Non ha avuto e non poteva aver luogo . È bastata la Corea a dimensionare una spedizione sbagliata in partenza , e per giunta dilatata fino al ridicolo , accompagnata da speranze che , deluse , danno soltanto dispetto e malinconia . Ora ce ne torniamo umiliati fin quasi allo sgomento . I coreani vanno a Liverpool per giocare i quarti . Il topolino nascosto dietro alla gigantesca montagna di carta che è il nostro calcio ha dovuto lasciare il passo ai cavallucci mongoli da noi applauditi , alla fine , per dovere di lealtà sportiva , e con la morte nel cuore . Intorno a noi , risate , soltanto risate . Al diavolo , dico al diavolo , tutto ciò !