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Niente da fare ( Fusco Gian Carlo , 1958 )
StampaQuotidiana ,
Roma , 6 maggio . San Silvestro , poste centrali , ore 11.30 . Reparto vaglia telegrafici . Folla . Davanti a uno degli sportelli dove s ' incassa , un grosso signore strabuzza gli occhi e si asciuga il sudore . L ' impiegato , sottile , occhialuto , in grembiule nero , il cranio calvo velato da pochi capelli incollati di traverso , scruta attentamente due vaglia . Li gira e rigira . Manca solo che li guardi di taglio . Poi scuote appena la testa e dice : « Tutto regolare . Se la somma fosse minore , forse la carta di identità basterebbe . Ma per 370 mila lire , bisogna che qualcuno da noi ben conosciuto la conosca . Mi dispiace » . Il signore apre la bocca per dire qualcosa . La richiude e rotea gli occhi come un basilisco in amore . Inghiotte . Ritira attraverso lo sportello i suoi vaglia , li agita come per farsi fresco , li sbircia . Finalmente , con accento spiccatamente veneto , dice : « Ma chi volete , anime del paradiso , che io conosca , qui a Roma , e per di più che voi ben conosciate ? ? ? Ho qualche conoscenza : ma come faccio a sapere , santa pace , se quelli che conosco io conoscono anche voi , e bene per di più ! E poi , perché , pace del cuore benedetto , la carta d ' identità non basta ? ? ? Perché allora , vita cara , si chiama carta d ' identità , se non serve a identificare quando bisogna ? Su , da bravi : datemi questa moneta , che devo versarla per un affare urgente » , « Dolente » , fa l ' impiegato , allargando le mani bianche come gesso , « ma proprio non si può . Se fossero cinquanta , anche centomila lire , si potrebbe vedere . Ma qui , caro signore , si tratta di quasi mezzo milione ! Mica si scherza . Chi se la prende la responsabilità ! Il regolamento parla chiaro . In ogni caso , ci orrebbe la tessera di riconoscimento postale , o perlomeno il passaporto debitamente rinnovato . Ne è in possesso ? » Il signore , con voce fievole , confessa di non possedere né l ' una né l ' altro . Poi , illuminandosi , dice : « Ora che mi ricordo ! Uno che mi conosce , qui alle poste , ce l ' avrei . Il ragionier Bortoli Enrico , mio compaesano , che dev ' essere ai pacchi . Si potrebbe chiamare ? » L ' impiegato si stringe nelle spalle : « Bortoli ? Quello friulano ? È morto l ' anno scorso , poveraccio . Un malaccio cattivo ... »