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CONTRO IL GOVERNO SONO TUTTI D'ACCORDO ( Brancati Vitaliano , 1947 )
StampaQuotidiana ,
In cima al movimento separatista rimangono i ricchi agricoltori con lo stuolo dei loro figli e nipoti , per la massima parte studenti universitari . Questi capi hanno molti argomenti per spingere altra gente sulla strada che essi percorrono : le ferrovie in pessimo stato ; la mancanza di bacini e di strade nell ' interno dell ' isola ; gli ostacoli che il governo pone al sorgere delle industrie ecc. Taluni di questi argomenti sono ritorti dagli uomini di sinistra contro coloro stessi che li usano . I separatisti rispondono che non si può attribuire agli industriali del Nord tutta la colpa di aver fatto morire le industrie siciliane . " La colpa è del governo ! " concludono . " Ma da chi era rappresentato il governo se non dagli industriali del Nord e da voi , agrari del sud ? " ribatte l ' uomo di sinistra . " Più dagli industriali del Nord che da noi ! " rispondono gli agrari . " Noi eravamo troppo deboli per farci valere ! La colpa , ripetiamo , è del governo ! " E poiché i siciliani smettono di litigare e raggiungono l ' accordo quando si tratta di protestare contro il governo , la polemica segnerebbe un punto a favore dei separatisti se da qualche tempo questo governo non avesse cominciato a far qualche cosa in Sicilia . Si sono stanziati parecchi miliardi per la costruzione di bacini nell ' interno ; si annunziano provvedimenti efficaci per risanare le paludi ; la società elettrica , stretta dalle proteste , ha rimesso a nuovo i suoi logori macchinari e pubblica un vasto piano di miglioramenti ( Si tratta ora di continuare su questa strada e non deludere coloro che hanno concepito le prime speranze ) . Le elezioni amministrative hanno mostrato che il movimento separatista perde terreno a Palermo . A Catania invece ne ha guadagnato . Ma perché ? La ragione non è profonda . Alcuni giorni prima delle elezioni , l ' on. Nenni ha tenuto un discorso nel teatro di Catania . Bruscamente , da un palco di proscenio è saltato il separatista onorevole Gallo per chiedere il contraddittorio . Gallo dava a voce alta del tu a Nenni , e questo dispiacque ai socialisti che circondavano il loro presidente . Molti avvocati protestarono con energia contro il disturbatore e lo esortarono , col più largo dei loro gesti , a starsene per il momento da parte . Questi gesti furono interpretati come tanti ordini di cacciar fuori l ' insolente . Gallo fu respinto dietro le quinte del palcoscenico ove cadde nelle mani dei carabinieri . Qui , invece di dire : " Sono un deputato " , egli , fidando nella popolarità del suo nome e cedendo un poco alla vanità , disse : " Sono Gallo ! " Questo nome è odiato dai carabinieri che hanno perduto parecchi dei loro compagni nelle battaglie contro i separatisti comandati da Gallo . La reazione infatti fu immediata : Gallo uscì dal teatro con le costole rotte . Subito la notizia si sparse a Catania e richiamò molti cittadini sui marciapiedi per far ala al passaggio dell ' on. Nenni e fischiarlo . L ' on. Gallo è amato da tutti quei siciliani che ammirano gli atti di coraggio contro le forze armate del governo . Questo Gallo , tempo fa , comandava un battaglione separatista al quale si era unito un certo numero di briganti . Egli si attendò nell ' uliveto del suocero che è un ricco signore dell ' interno della Sicilia . Furono costruite casematte e scavate trincee . Due giorni dopo , poiché le ulive erano state già vendute dal suocero , il compratore , che aveva sborsato la caparra , si recò nell ' uliveto per iniziare le operazioni della raccolta . Ma venne respinto a fucilate e gli parve di sognare , anzi , come disse lui , di trovarsi " nel regno dei turchi " . Il suocero dell ' on. Gallo , avvertito dal compratore , corse subito nell ' uliveto per far onore alla sua parola . Si può immaginare quale sia stata la disperazione di questo brav ' uomo nel vedere i suoi poveri ulivi schiantati e piegati per proteggere con barricate e casematte i soldati della Sicilia indipendente ! Non solo era perduto il raccolto , ma anche le piante erano state uccise o gravemente ferite . Egli gridò , inveì , pianse , ma gli rispose il garrito delle bandiere piantate su qualche ulivo superstite e il silenzio del genero gravido di destino . A Catania , ove tornò invecchiato di vent ' anni , il suocero gridava : " Mi ammazzò ! Mi buttò in mezzo alla strada ! " Alcuni giorni dopo , l ' uliveto venne assalito dalle forze regolari . Gallo si difese come un lupo . Sul cadere della sera lo abbandonarono gli studenti universitari ; nel corso della notte lo abbandonarono perfino i banditi ; ed egli rimase solo , più coraggioso dei giovani idealisti e più coraggioso dei vecchi briganti . La sua fama era ormai assicurata . Quando egli fu arrestato e chiuso in carcere , i siciliani lo elessero deputato e lo liberarono . La fortuna del separatismo ha voluto che la lotta per le elezioni amministrative si conducesse a Catania nel nome di un Gallo " ferito dai socialisti " . In verità si disse di più ; che egli stava per morire . Si diramavano ogni momento bollettini sul suo stato di salute . Uno diceva : " Il cuore di Gallo , grande come il cuore della Sicilia , cesserà di battere ? " I colpi di questo cuore , che rallentavano sempre di più , raddoppiarono , triplicarono i voti . I separatisti ottennero a Catania un notevole successo ( L ' onorevole Gallo gode oggi un ' ottima salute . )