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PROCESSO APERTO ( VITTORELLI PAOLO , 1941 )
StampaQuotidiana ,
È quello del fronte interno : il fronte interno , creazione di questa guerra , è un fronte rimasto ignoto fino a ieri , è un fronte che si volta contro il Governo al potere , perché questo non ha saputo tenere sufficiente conto delle necessità interne . Il fronte interno viene a ricordarci che in tutte queste guerre il fattore popolo , il fattore politico interno è stato trascurato ; viene a ricordarci che tutte queste guerre sono state fatte per farci dimenticare quello che succedeva all ' interno . Ritorniamo un po ' con il ricordo ai giorni della nostra guerra d ' Etiopia , a quei giorni in cui sembrava che finalmente una strada fosse aperta all ' espansione materiale e spirituale dell ' Italia ; ritorniamo a quei giorni in cui . dimenticando la crisi che dominava all ' interno , pensavamo fosse possibile attenuarla o addirittura sopprimerla con mezzi eterni . Quanto si sono sbagliati tutti quelli che credevano , quella volta come oggi , che i problemi interni di una nazione possano venire risolti attraverso fattori esterni : quanto si sbagliano tutti quelli che pensano che sia possibile far nascere una civiltà nazionale dalla conquista di un impero . Un impero si conquista quando si ha una civiltà da esportare . E anche . in quel caso il giudizio in merito alla moralità di questa conquista non è pienamente risolto . La civiltà si crea all ' interno e il rinunciare a crearla è manifestare apertamente la propria incapacità a fare opera di civiltà . Come si crea una civiltà " ? Con le grandi spedizioni militari , oppure con opere di governo e di amministrazione civile ? La storia del nostro paese ci insegna che la civiltà è creata da opere di governo , da opere di amministrazione politica e civile , di coltura e di educazione . La civiltà della prima e della seconda Roma non è civiltà di conquista , anche se l ' osservatore poco attento della storia di Roma possa credere così , ma è civiltà politica , religiosa , spirituale . La prima Roma non si segnala all ' attenzione del mondo come Roma conquistatrice , come Roma imperiale ; si segnala come Roma repubblicana , come governo perfetto dell ' antichità , come diritto delle genti . Quello che rimane oggi di Roma antica è il diritto , è il nome che si dà agli istituti politici . Nell ' arte militare i nomi non sono romani ; sono presi in prestito a tutte la genti , a tutte le orde conquistatrici . La seconda Roma si segnala anch ’ essa , non per aver conquistato il mondo con le armi , ma per averlo conquistato con la fede e la saggezza , per averlo conquistato con la coltura e l ' educazione . La terza Roma , quella che voleva Mazzini , nascerà con un processo interno all ' Italia , per un processo di espansione che non si concentrerà sul mondo esterno ma anzitutto su noi stessi Italiani . Gli italiani diventeranno di nuovo Romani , il giorno in cui sentiranno che per essere il centro del mondo bisogna esserne il centro civile ; ridiventeranno Romani quando avranno capito che oggi il mondo non si conquista più con la forza ma con la saggezza . In un periodo di mistica follia come quello che attraversiamo , il segreto della conquista risiede nella saggezza , risiede nel ritorno alla pace . Se saremo capaci di dare al mondo questo esempio di saggezza , sopprimendo da noi quei germi di conflitto e di follia che esistono altrove , il mondo ritornerà a rispettarci e ad ammirarci come ammirò Roma e l ' Italia , quando erano il centro spirituale del mondo . Quest ’ opera non la si compie , partendo alla conquista di un impero nero , ma ritornando su noi stessi , ridiventando nazione , essendo popolo cosciente dei propri destini , deciso a fare da sé il proprio avvenire civile . Se il fascismo , dopo aver constatato che l ' esperienza sindacale e corporativa era insufficiente per dare una nuova civiltà all ' Italia , ha inizialo il suo tentativo di conquista del mondo , noi , avendo constatato il fallimento di questo tentativo , vogliamo rifare l ' Italia da dentro . Perciò , pretendiamo fermamente che soltanto sul piano della politica interna , si faccia l ' Italia ; perciò , in tutte le nostre manifestazioni , conferiamo la massima importanza al fattore nazione , al fattore popolo . Oggi , abbiamo immense possibilità da sfruttare all ' interno , abbiamo un ordine . nuovo da costruire , abbiamo da edificare un ' Italia giovine , in cui vengano soppressi tutti i residui di decadenza . Siamo decisamente contrari al decadentismo perché questo , facendo credere al popolo che una nazione , da sola , sia incapace di vivere , lo spinge nella cieca speranza della conquista di un ideale migliore attraverso la conquista di nuovi territori . Domani , tutti ormai ne sono coscienti , non saremo noi soli a voler l ' ordine nuovo , sarà il mondo intero . Perché il mondo intero è in crisi : la conquista di nuovi territori , perciò , non risanerà nessuna piaga . E ' finita l ' era delle grandi scoperte : tutti i territori della terra sono oggi abitati anche se abitati in modo poco coerente e sfruttati male . Non si può ignorare l ' esistenza di popoli che vivono su questi territori e non serve a niente volerli conquistare . Per conquistare con profitto , sarebbe necessario confessare coraggiosamente e cinicamente la propria decisione di distruggere i popoli che abitano in territori da noi conquistati . Questo , nessun italiano , e crediamo pure , nessun Tedesco , lo vuol fare . Quello che invece possiamo dare a questi popoli è la nostra civiltà e la nostra nuova concezione del mondo : prima di darla , però , dobbiamo possederla noi stessi , dobbiamo applicarla a noi stessi . Se vogliamo veramente che l ' era delle conquiste brutali , delle guerre . interminabili e periodiche , degli imperialismi assetati di conquista venga a cessare , dobbiamo , coraggiosamente porre , anzitutto , noi stessi , il problema su nuove basi , dobbiamo farci centri di irradiazione di una nuova civiltà , dobbiamo essere una civiltà in atto . Questo è il processo aperto dell ' Italia : quello di un nuovo ordine interno . Quando il fascismo , dopo la scorsa guerra , ha posto il problema di un ordine nuovo in Italia , aveva capito quale era il problema centrale del nostro paese . Ma non è stato capace di risolverlo . Perciò , più che contro il fascismo , noi vogliamo essere al di là del fascismo . Noi vogliamo risolvere quel processo lasciato aperto dal fascismo . Questo processo storico , del nuovo ordine interno , è quello che travaglia l ' Europa dall ' inizio di questo secolo : è veramente il problema di questo secolo . Come il secolo decimottavo è stato quello che ha condotto a concetti di libertà , uguaglianza e fratellanza , come il decimonono è stato quello della liberazione delle nazionalità oppresse , il ventesimo sarà quello del nuovo ordine politico economico e sociale , e soprattutto spirituale delle nazioni liberate . L ' Italia , insieme con la Germania , nazione giovane , nazione liberata dal processo storico della nazionalità , deve essere cosciente più di qualsiasi altra dei doveri che le spettano verso se stessa e verso il mondo . Noi dobbiamo affrontare questo problema con la coscienza che è un problema difficile da risolvere , che richiederà forse generazioni se non secoli per essere sistemato definitivamente . Abbiamo però il privilegio di esseri i primi a porlo e l ' orgoglio di venire ricordati domani come i precursori se non i fondatori di questo ordine nuovo . Questo ordine nuovo , che coinvolge la sistemazione tanto spirituale quanto materiale del nostro popolo su basi nuove deve incitarci al lavoro serio , sistematico e sereno . Deve incitarci a superare quelle meschine lotte interne che oggi travagliano il nostro paese . Dobbiamo capire che l ' ordine nuovo si fonda alla base , che si fonda profondamente solo a condizione di mettere radici nell ' essere più nascosto del nostro popolo . E quando le avrà messe fiorirà da solo . Il Comune libero e autonomo , il Sindacato dei Lavoratori cosciente dei propri doveri tecnici , una nuova Spiritualità sono gli elementi basilari di quest ' ordine . Questi elementi , noi oggi opponiamo ai vecchi decrepiti elementi esaltati dal Duce nel suo discorso : RAZZA , NAZIONE , STATO . Alle forze centrifughe costituite da questi elementi noi opponiamo le nostre forze centripete . Noi dobbiamo opporre a quegli elementi che evadono dal popolo e conducono il governo lontano da esso , elementi nuovi che , emananti dal popolo , saranno incapaci di allontanarcene . Lo Stato , la razza , la nazione . sono elementi astratti , non contemplano nessuno dei problemi essenziali del nostro popolo come di qualsiasi altro . Bisogna avere la modestia di ridurre la superficie dell ' istituto pubblico : dallo Stato bisogna tornare al Comune , dalla Nazione all ' Ente professionale , dalla Razza a una reale e concreta Spiritualità , che amplifichi l ' umanità del popolo e non la diminuisca , che renda l ' uomo fratello dell ' uomo e non nemico .