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La famiglia cambia ( Jemolo Arturo Carlo , 1973 )
StampaQuotidiana ,
L ' art. 315 del vigente codice civile suona : « Il figlio , di qualunque età sia , deve onorare e rispettare i genitori » . Nel progetto unificato di modifiche al diritto di famiglia scompare l ' onorare e si menziona l ' obbligo del figlio , finché viva in seno alla famiglia , di contribuire ai bisogni di questa in proporzione alle sue sostanze e al suo reddito . La scomparsa dell ' onorare è priva d ' importanza pratica ; il legislatore non può ispirare sentimenti . Ma è una delle modifiche al codice inserite nel progetto che coglie un giovane professore , Ennio Russo , nella sua introduzione « Le idee della riforma del diritto di famiglia » ad un volume di studi in argomento , opera dell ' Istituto di diritto privato della Università di Messina . La monografia del Russo , che si distacca da troppe altre lette in questi anni , afferma che la disciplina data in passato dai codici alla famiglia legittima intendeva proteggerla come centro politico elementare , come depositaria di valori ( così l ' idea di Patria ) , che premeva al legislatore di conservare ; mentre anche la trasmissione ereditaria di patrimoni rispondeva ad una concezione politica . Mutata questa , lo Stato attenua la protezione della famiglia legittima , e tende sempre più a parificarle la famiglia nascente dall ' adozione e quella naturale . Appare così che la famiglia non è istituto naturale , ma il concetto di famiglia varia storicamente secondo gl ' interessi fondamentali della comunità . Oggi la famiglia non costituisce più una remora per i suoi componenti ; i partiti possono tutti consentire nel vedere scemare la protezione alla famiglia , perché essa non assicura più neppure un gruppo omogeneo di voti . L ' interesse del legislatore è ora volto ai singoli , non al gruppo familiare ; la famiglia viene regolata nell ' interesse dei singoli , lo Stato cessa di proteggere i rapporti familiari quando essi non realizzino più l ' interesse del soggetto al libero dispiegamento della propria personalità . Quindi il gruppo familiare deve potersi disgregare se non realizzi più la tutela dei diritti ed interessi degli appartenenti . Non ci sono interessi della famiglia che non siano interessi dei coniugi o dei figli ; un potere familiare non può venire concepito se non come strumento per l ' adempimento di doveri : tra cui primeggia quello della educazione dei minori : si recidano i vincoli di sangue se altre formazioni sociali possano meglio occuparsi della formazione del bambino . Ma la prole è elemento che non sempre esiste e comunque provvisorio nella famiglia , che è eminentemente società coniugale ; sicché la tutela della dignità , e soprattutto del lavoro della donna , è punto fondamentale nella riforma del diritto di famiglia . Che il Russo , il quale peraltro ricorda che in materia il diritto entra in funzione quando non operano più gli affetti , sintetizzi felicemente la ispirazione del progetto , mi pare certo , e convengo che in tutti questi punti coglie bene la realtà della famiglia odierna e delle preoccupazioni legislative , che spesso non si osa formulare . Questo suscita in me molte considerazioni . È difficile parlare di tendenze individualiste o invece di annullamento dell ' individuo nel gruppo , in una data epoca . Oggi anche se molto anticonformismo sia in realtà un conformismo di opposizione al passato , c ' è una diversità di opinamenti su ogni punto quale non si dava in altri periodi ; non scorgo un solo postulato in cui tutti convengano . E , quando non crolla , s ' indebolisce il più vecchio gruppo , la famiglia : prevalenza individualista , si direbbe . Ma viceversa nei contrasti del mondo del lavoro , non c ' è che il gruppo : è quasi impossibile al singolo affermare una volontà in contrasto con quella del sindacato , dell ' ordine professionale . Preoccupazione saliente è certo l ' educazione dei bambini , dei ragazzi , a prescindere da come poi si attui questa educazione ; invece s ' accetta che con l ' adolescenza , con la prima giovinezza , il figlio abbia diritto di staccarsi anche materialmente , con una abitazione a sé , dalla famiglia , e non debba più dipendere in alcun modo da questa . I legami si allentano fino a rompersi . Non posso non ricordare che questo avviene negli animali ; cagne e gatte sono mamme amorosissime con i piccoli , ma poi li ignorano una volta divenuti adulti . Che l ' incesto non ispiri più l ' orrore che un tempo ispirava indistintamente a tutti , mi pare anche un segno di questo ritorno verso l ' animalità ; contrassegnato poi anche dalla indifferenza verso i vecchi , dallo svanire di ogni pietà verso di loro : si vide mai un cane od un gatto soccorrere il vecchio genitore ? Non riesco a convincermi che sia una mia fantasia morbosa quella di una parabola dell ' umanità che ritorna verso le origini . È vero che non ha più peso l ' idea della famiglia società naturale , come definisce la famiglia legittima l ' art. 29 della Costituzione . Ciò porge adito ad altra osservazione . Si disse ampiamente che nel redigere la Costituzione la Democrazia cristiana era riuscita a fare accogliere in essa le concezioni fondamentali della dottrina cristiano - sociale , che appunto aveva alla sua volta recepito le idee dei teoretici cattolici del diritto naturale , padre Taparelli , padre Liberatore , i quali affermavano i diritti delle società naturali , e la tirannide dello Stato che non li rispettasse : la famiglia non era che la prima delle società naturali , poi venivano le cerchie territoriali , così i Comuni . A distanza di un quarto di secolo non mi pare che resti più nulla di una posizione del partito di maggioranza relativa in difesa di queste concezioni . Esso è certo fra tutti i partiti quello che ha mutato di più i propri orientamenti , pure conservando alcuni degli uomini delle origini ( e non di secondaria importanza ) , e non perdendo quelli che sopravvivono dei suoi originari elettori . Ciò che induce a riflessioni su quel che è il partito e soprattutto su quella che è oggi la partecipazione del popolo alla vita politica . Per tanti elettori il partito è quel che rappresenta per il cliente il nome di un ' affermata ditta commerciale ; non si chiede al partito quali siano oggi i suoi propositi , quali le posizioni prese negli ultimi anni , non si giudica ; basta quel nome . Torniamo alla famiglia . Non idealizzo la famiglia tradizionale ; so come spesso sotto l ' apparente concordia fervevano avversioni profonde , gelosie tra fratelli e sorelle , incomprensioni , come l ' essere la famiglia centro d ' interessi patrimoniali portasse anche ad odi feroci a proposito di eredità o di divisioni . La stessa solidarietà familiare quando esisteva diveniva talora omertà , diniego del diritto altrui . Tuttavia da quell ' idea del vincolo obbligatorio , del legame di sangue , diciamo pure dal mito della società naturale , si sviluppavano non di rado devozioni profonde ( anche tra coniugi uniti in origine in matrimoni combinati , senza un amore iniziale ) , affetti delicati ; l ' individuo trovava nella famiglia il conforto di cuori fratelli , quell ' armonia dei sentimenti , quelle stesse vibrazioni delle emozioni , che vale molto più della comunanza d ' idee : ho presenti fratelli e sorelle che si sostennero con infinita carità per il corso di una lunga vita . La famiglia non provvisoria , che legava ancora i figli cinquantenni ai genitori in tarda età , la famiglia larga , che comprendeva zii e cugini , era stata una bella conquista dell ' umanità , elevandosi al di sopra delle specie animali .