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Buon compleanno, Mr. Grape ( Tornabuoni Lietta , 1995 )
StampaQuotidiana ,
Un film inconsueto , bello e strano , sulla faccia triste dell ' America e sulla fatica di vivere . Con le due giovani star hollywoodiane più inquietanti ed eleganti : Johnny Depp , Juliette Lewis . Con due presenze impressionanti : una donna enormemente obesa , 250 chili , che da sette anni non esce di casa , che dal giorno in cui suo marito scese in cantina e senza dire una parola s ' impiccò , siede immobile su un divano sfondato mangiando come un orco , fumando , guardando la tv , e che alla fine s ' uccide nel modo più semplice , salendo le scale e facendosi scoppiare il cuore per la fatica di trascinare l ' immenso corpo ; un diciottenne ritardato mentale , vivace , spericolato e ciarliero come un bambino piccolo , al quale bisogna sempre star dietro perché non combini guai . Insieme con due ragazze pazienti , sono questi la madre e i fratelli , è questa la famiglia a capo della quale si ritrova Johnny Depp , commesso in un negozio d ' alimentari d ' un paese della grande America rurale piatta ( « descriverla è come ballare senza musica » ) dove le uniche fortunate sono le automobili sulla strada provinciale : « Fanno la sola cosa che c ' è da fare : passano e se ne vanno » . Il film magnificamente recitato , tratto da un romanzo di Peter Hedges , racconta benissimo la vita aspra del giovane uomo : doveri , pensieri , affanni ( « Devo andare » è il suo slogan ) , desolazione , esasperazione , mutilazione dell ' esistenza , fatica , obblighi , sogni spezzati , ma anche affetti autentici , momenti d ' allegria e di festa , baci d ' amore scambiati in fretta ( « Devo andare , adesso » ) . Alla morte della madre , per evitare la volgare curiosità altrui verso « il fenomeno da baraccone » , i figli ne inceneriscono lo sterminato cadavere dando fuoco alla casa , bruciando anche tutto il passato , concedendosi forse una possibilità di ricominciare . Lo stile , il sentimento della realtà non avvelenato dall ' assenza di speranza , la sottigliezza psicologica unita alla semplicità ironica sono le caratteristiche rare di Lasse Hallström . Il regista svedese cinquantenne di La mia vita a quattro zampe ( 1985 ) , trasferitosi negli Stati Uniti dopo il successo mondiale di quel film , autore d ' un primo film americano mai uscito in Italia , Ancora una volta con Richard Dreyfuss e Holly Hunter , ha molta originalità , una gran qualità di narratore realista , affettuoso , profondo e divertito .