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Punto e a capo ( Pintor Luigi , 1999 )
StampaQuotidiana ,
L ' opinione di sinistra si sente oggi delusa e sconfortata dalla sconfitta elettorale . È comprensibile ma ingenuo . Questa sconfitta è pienamente meritata dai governi e dai gruppi dirigenti della sinistra europea e italiana , che continuiamo a chiamare così per cattiva abitudine . Non è l ' effetto sole - mare che allontana dal voto metà della popolazione europea ( in Inghilterra piove , notoriamente ) . È che la nuova Europa è più vecchia di prima , monetaria e militarista , con venti milioni di disoccupati e un programma di riarmo , con un leader laburista che dichiara guerra al Demonio e un leader tedesco che tinge di verde gli elmetti dei suoi connazionali . Perché questa Europa non dovrebbe andare a destra e nutrirsi di diossina a basso costo ? Ma veniamo all ' Italia di D ' Alema . Se si fosse trattato di elezioni politiche , Silvio Berlusconi riceverebbe l ' incarico di formare il nuovo governo con una maggioranza compatta di centro - destra e la signora Bonino alla Farnesina . La verità è sempre rivoluzionaria e la verità è che questo esito politico era nell ' aria da tempo e si è fatalmente concretato . La verità è che il centro - sinistra è nato e cresciuto , dai tempi di Dini fino a Cossiga , come operazione trasformista , malgrado il voto del 21 aprile , ed è diventato con D ' Alema un modello di asocialità e di insincerità che una volta si sarebbe detta « dorotea » , non disgiunta da una punta di megalomania . Lui e Veltroni si lasciano alle spalle ( poiché dovrebbero andarsene ) un partito del 17 per cento che Occhetto giudicò , in un ' occasione simile , poco più che « regionale » . È una maggioranza litigiosa di spezzoni tra cui a malapena ruggisce un asino . Consoliamoci pure sommando le percentuali ( in televisione la notte fatidica sembravano tutti droghieri alle prese con la calcolatrice ) oppure guardando le facce di Fini e Segni , oppure confondendo Emma Bonino , epifenomeno simile a Bossi , con Rosa Luxemburg come fanno i giornali . Ma è meglio lasciare ad altri questi esercizi di filologia elettorale . Non sono stato eletto al parlamento europeo e quindi non posso chiedere ai vari governanti in carica di dimettersi volontariamente e di dedicarsi ciascuno allo sport preferito . Ma qualcosa di simile vorrei che accadesse qui da noi , come segnale di autorinnovamento . Non accadrà . Ancor più vorrei che la sinistra che più ci sta a cuore e che esce anch ' essa disastrata , cominciando da Rifondazione , dai Verdi e dalla sinistra Ds , fino alla sinistra sociale e a noi stessi , ci guardassimo in faccia e trovassimo un nuovo terreno comune . Un ' utopia , detta così , ma anche un dovere e l ' unica possibilità e potenzialità da mettere a frutto .