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L'album di famiglia ( Rossanda Rossana , 1978 )
StampaQuotidiana ,
Stampa e radio si sono piegate febbrilmente , il giorno di Pasqua , sul secondo messaggio delle Brigate Rosse come su un palinsesto da decifrare . Siccome sulle cose che contano - se Moro sia vivo , se lo libereranno e a quali condizioni - non dice niente , i commentatori ne hanno dedotto che è invece interessantissimo politicamente . Lo hanno trovato a ) ricco di novità , b ) tale da accattivarsi le simpatie della nuova sinistra ( i più gentili ) , o da esserne senz ' altro il frutto ( i più maliziosi ) . Perché ? perché sviluppa un vasto attacco alla Democrazia cristiana , cosa che nella vecchia sinistra non è più di moda . Ma quando mai è stata di moda nella sinistra nuova ? Nel 1968 essa nacque accusando , a torto o a ragione , i partiti operai di essersi dati come solo nemico la DC , mentre era il sistema nel suo complesso che bisognava disvelare e demolire . Nel 1977 , il movimento ha avuto per nemico tutto « lo Stato » , e in particolare i riformisti perché vi ingabbiavano le masse . Per una sola breve fase la nuova sinistra ( meglio i gruppi ) scoprirono la DC , e fu nel 1972 con Fanfani . In verità , chiunque sia stato comunista negli anni Cinquanta riconosce di colpo il nuovo linguaggio delle BR . Sembra di sfogliare l ' album di famiglia : ci sono tutti gli ingredienti che ci vennero propinati nei corsi Stalin e Zdanov di felice memoria . Il mondo - imparavamo allora - è diviso in due . Da una parte sta l ' imperialismo , dall ' altra il socialismo . L ' imperialismo agisce come centrale unica del capitale monopolistico internazionale ( allora non si diceva « multinazionali » ) . Gli stati erano « il comitato d ' affari » locale dell ' imperialismo internazionale . In Italia il partito di fiducia - l ' espressione è di Togliatti - ne era la DC . In questo quadro , appena meno rozzo , e fortunatamente riequilibrato dalla « doppiezza » , cioè dall ' intuizione del partito nuovo , la lettura di Gramsci , una pratica di massa diversa , crebbe il militantismo comunista fino agli anni Cinquanta . Vecchio o giovane che sia il tizio che maneggia la famosa Ibm , il suo schema è veterocomunismo puro . Cui innesta una conclusione che invece veterocomunista non è , e cioè la guerriglia . In quel contesto infatti essa non funziona . Se le masse sono manipolate dagli apparati , con quale esercito si fa la rivoluzione ? Se il nemico è un potentissimo partito - stato , protetto dall ' estero e padrone di tutte le istituzioni , difficile pensare di abbatterlo col cecchinaggio . E infatti quella posizione aveva , per logica conseguenza , o l ' abbassamento del tiro o « Ha da venì Baffone » , cioè il rinvio dell ' ora X all ' esplodere d ' una crisi europea , d ' una nuova guerra che rovesciasse il rapporto impari di forze . Tanto è vero che , quando il problema della rivoluzione italiana tornò all ' ordine del giorno nella sinistra , nei primi anni Sessanta , comportò un ' analisi diversa anche della Democrazia cristiana , più complessa e insieme più aggredibile ; si vide nell ' interclassismo cattolico un terreno di disgregazione del vecchio e di riaggregazione , nella lotta di massa , del nuovo blocco storico . Tutta la spinta a sinistra ne fu alimentata , e ne risentì la stessa Democrazia cristiana , specie nelle fasi in cui si trovò sotto sterzo , cioè nell ' estate del 1963 e poi dal 1975 al 1976 . Interessi imperialisti , capitale privato e di stato , stato , partiti , confessionalismo , « luoghi » della dominazione borghese apparvero in continuità , ma non appiattiti ; e nel relativo scollamento si rifletté la forza d ' urto dell ' avanzata a sinistra . Se oggi qualcuno scopre nel testo delle BR una efficace critica della DC , vuol dire che l ' arretramento delle idee politiche s ' è fatto precipitoso . Le BR odierne , se pure di loro si tratta , ci hanno contato . E il Partito comunista farebbe bene a misurare lo spazio che ha lasciato scoperto e l ' ampiezza di manovra che esso offre . Consente infatti ai brigatisti di fare degli ammazzamenti , sequestri e ora relativa ideologia , i cardini d ' una doppia operazione : far saltare la Democrazia cristiana o parte di essa fuori dal « compromesso democratico » e indebolire la credibilità della sinistra , nel momento in cui si attua una destabilizzazione a destra . Questa manovra sconta il silenzio delle sinistre sulla DC e se ne fa una forza . Può infatti opporre il PCI , allo schematismo d ' una denuncia che mira a impressionare una certa base inquieta o delusa , l ' articolato giudizio formulato negli anni Sessanta ? Quello - l ' analisi della DC come d ' uno specifico interclassismo , specifico problema strutturale , storico e di coscienza della nostra società - comportava comunque una strategia di attacco , di avanzata , di egemonia , di conquista . Quali che ne fossero i limiti che la strategia che le sinistre ne derivavano , ed erano molti , nella loro coscienza e in quella delle masse che le seguivano restò al centro il « come » della divisione della DC e della sua sconfitta . Lo restò fino al 20 giugno . Da allora non lo è più . Al suo posto sono subentrate , con la filosofia dell ' emergenza , la priorità data all ' accordo con tutta la Democrazia cristiana , e quindi la necessità di stare alle sue compatibilità . PCI e PSI vanno fin dove la DC può arrivare . La rovinosa condotta dell ' ultima crisi di governo ne è stata la prova . E un caso che sia culminata nella seconda grande provocazione del decennio , reciproca alla strage di piazza Fontana ? È straordinario che dal Cile , che pure lo spaventò , il PCI non abbia tratto le due lezioni più evidenti . Prima , che non può inoltrarsi in campo avversario senza fortemente coprirsi a sinistra con un tenace legame di masse ( masse più coese e non meno , più capaci di egemonia e non meno ) . Secondo , che deve essere garantito da modifiche immediate e sostanziali negli apparati del potere di stato . Berlinguer invece sembra essersi mosso al buio . E ora a sinistra gli si aprono falle , nella forma peggiore . No , non il crescere del partito armato nelle fabbriche : queste sono storie che piacciono a Carli . Ma prime sacche di rassegnazione e delusione e sconcerto ; domani smobilitazione . A destra , nel giro di poche settimane e sotto l ' iniziativa degli attentati , un avversario incattivito e uno stato che domanda leggi eccezionali . PCI e PSI , privi di iniziative e capaci solo di esecrazione , le avalleranno . Dove sono le casematte che il movimento popolare italiano , nel momento del suo originario avvento al governo , si sarebbe dato per garantire gli embrioni di un nuovo stato ? Si è fatto di tutto per asfissiarle . Resta una grande classe operaia all ' erta , e attorno ad essa una coscienza democratica che comincia a confondersi e incrinarsi . Nessuno le chiama a organizzarsi , a farsi presidio . La salvezza della democrazia è affidata ai questori . Come stupirsi se ogni avventura è tentata ?