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Italiani brava gente ( Rossanda Rossana , 1994 )
StampaQuotidiana ,
In Francia e in Germania e in Spagna non si raccapezzano che in Italia i fascisti siano al governo . Se Balladur avesse un uomo di Le Pen come vice primoministro , se Kohl avesse chiamato qualcuno designato dai Republikaner , se in Spagna Aznar si porterà dietro qualcosa di più di Manuel Fraga , strilleremmo come aquile . È per l ' Italia che gli italiani hanno un occhio di riguardo , si offendono , si perdonano . Sono davvero fascisti quei ministri , o piuttosto ex fascisti o postfascisti ? Davvero Fini si prepara a liquidare Berlusconi e far scrivere a D ' Onofrio le leggi speciali , sciogliere il parlamento , internare i progressisti , buttare in acqua gli immigrati , preparare le liste degli ebrei , prenderne i beni e sterminarli - come fecero i padri , Almirante incluso ? È più verosimile che punti al progetto inseguito fin dagli anni cinquanta , dar vita a un partito nazionalista e conservatore che giusto mancava in Italia a destra della Democrazia cristiana . È la tesi di Lucio Colletti . Sennonché gli eventi sono precipitati e il famoso vuoto è stato riempito , al Nord , dalla Lega e , dalle Alpi alla Sicilia , da Berlusconi ; l ' urgenza di una « vera » destra è stata esaudita . Al Msi - An toccherà quindi spiegare che razza di destra è . Perché c ' è di tutto . Prendiamo per buono quel che di sé dice Fini , innocente per età . Ma Rauti ? Ma la galassia di sigle e siglette , avanguardie nazionali e ordini nuovi più o meno defunti e terze posizioni , e di riviste e rivistine fra celtiche e mediterranee , ispirate da Julius Evola venendo in giù fino a Marco Tarchi , e i congressi e i raduni con gente di Le Pen , tipo Pierre Vial , i ragazzi di Schoenhuber , i nipotini di Nolte , gli Alain de Bénoist e gli Irving ? Costoro non si sentono affatto post , hanno dietro di sé non nostalgie ma , ahimè , idee : la destra « rivoluzionaria » non ne è sprovvista affatto . Sarebbe comodo che un ' idea tremenda non fosse un ' idea . La tradizione aristocratica , signorile , gestuale , eroicista , valoriale contro la serialità del moderno , razzista classica o differenzialista ( quanto soffrono i neri a Birmingham ) dilaga per rivoli nell ' indifferentismo debole dell ' oggi . È interessante vedere che farà Fini di costoro . E del suo partito , che di idee ne ha poche ma tiene aperte le sezioni , è presente sul territorio , mena le mani e alimenta la fiamma ? La rete militante del Msi non è fredda come il suo segretario , è attiva e vendicativa , Mussolini è il suo martire e i suoi militanti stanno ridendo del giuramento che prestano i loro ministri . È stata legittimata prima da Berlusconi e poi dagli elettori del « polo » per quel che è , non per quel che non sarebbe più ; lo zoccoletto duro che per anni raramente ha superato il 6 per cento e raramente è sceso sotto il 3 , si è triplicato in tre mesi . Non è detto che Fini voglia e possa liberarsene . Per non parlare delle logge e del Sisde . La vera domanda è se dilagherà o no . Salvo i pestaggi e le oscurità delle trame negli anni settanta , l ' Italia ha convissuto con quella frangia , e ha persino considerato che non andava soggetta senza eccezione alla legge che proibisce la ricostituzione del partito fascista e punisce l ' apologia del fascismo ; meglio era non creare dei martiri né sprofondare certi umori nella clandestinità . Si vedevano , quello erano , quello sarebbero restati . Ragionamento non sciocco , finché la vaccinazione antifascista ha mantenuto immune il resto del paese . Ma è immune ancora ? Non mi conforta la tesi che nulla sarebbe cambiato perché oggi hanno votato Msi coloro che prima votavano Dc . Intanto , c ' è un buon mucchietto di giovani che votano per la prima volta dopo il referendum e che nel giro di un anno sono passati dal fervore per Mario Segni a una delle tre destre , scegliendo quella di radice fascista . E poi non è indifferente che non andasse da sé , fino a un anno fa , votare Msi o dare del tu al suo segretario in tv . Era un bene che una pregiudiziale antifascista fosse nel senso comune . Ora è caduta . Perché ? Non basta dire che la corruzione rivelata da Mani pulite ha dato spazio a un partito che al potere non era mai stato e dunque non era corrotto . Non solo a Roma il Msi ha fatto esperienza di governo . Il successo di Berlusconi dimostra quanto fosse ambiguo un certo moralismo considerato popolare : tutti sapevano che Berlusconi è nato e cresciuto sui favori , in altri paesi impensabili , del Caf e specie dell ' abominato Craxi , ma egli non ne ha pagato alcun prezzo ; anzi ha fatto strage dei voti degli integerrimi lumbard , e si capisce che Bossi soffochi di collera . La spinta non è stata a un ingenuo rinnovamento , è stata a destra . E a destra non ha trovato più dighe . Il fascismo era tornato frequentabile . Perché poi che cos ' era mai stato ? I fascisti erano un po ' bestie , ma vuoi mettere con i nazisti . Quando i tedeschi fanno una cosa la fanno sul serio , noi a metà . Prendiamo l ' antisemitismo : Renzo De Felice ci ha spiegato che fino al 1938 non c ' era , che allora Mussolini è stato tirato per i capelli a emanare le leggi razziali , per altro « blande » , e che se dal 1943 al 1945 ci sono stati persecuzione , arresti , deportazioni , si deve all ' occupazione tedesca . Uno sguardo doppio si posa da sempre sulla Repubblica sociale italiana : per gli ideologi del Msi è un modello di fascismo rivoluzionario , depurato dai compromessi borghesi del Mussolini prima edizione , per l ' opinione corrente non è stata che un ' accolita di scagnozzi , collaborazionisti che non ci rappresentano affatto , anzi a guardar bene non erano propriamente italiani . Hanno rastrellato e deportato su ordine altrui . Possiamo essere servi , codardi , albertosordisti , certo . Ma per natura non feroci . Italiani brava gente . Poca della cultura democratica ha fatto i conti con questo cliché , recentemente esplorato da David Bidussa . È una bella vergogna che soltanto alcuni intellettuali ebrei si soffermino su questa sorta di revisionismo aborigeno , nutrito di un ' idea benevola di noi stessi . Non diamone la colpa al solo De Felice . Quell ' animo trascorre , dopo Rossellini , su tutto il cinema neorealista . I federali facevano ridere . Ridere è sano e dissacrante . Ma qualche volta comodo . Abbiamo volentieri banalizzato il fascismo . E parti insospettabili hanno banalizzato l ' antifascismo . Quando alcuni nostri grandi vecchi , certo non indulgenti verso il passato , hanno proposto di togliere di mezzo assieme alla pregiudiziale anticomunista anche quella antifascista hanno fatto un ' operazione per metà revisionista per metà illuminista . « Revisionista » perché inconfessatamente assume a vera radice del fascismo quella paura del comunismo nella quale le esitazioni borghesi troverebbero , bene o male , una giustificazione . Non a caso la caduta dell ' antifascismo si propone nel 1989 . Leggo in questi giorni le parole di un ostinato liberale , de Viti de Marco , che scriveva ancora nel 1929 : « Contro il caos sorse il fascismo , organizzazione privata di resistenza , segno non dubbio di vitalità del paese » . E persisteva , con parole che oggi fanno particolare impressione : « Noi avemmo in comune col fascismo un punto di partenza , la critica e la lotta contro il vecchio regime » , che era appunto il « parlamentarismo degli interessi e dei privilegi » . Era giusto allearsi con Mussolini perché soltanto in un secondo e « ben distinto momento » il fascismo riplasmava lo Stato che aveva felicemente ricostruito a sua somiglianza , « e così il nostro gruppo fu travolto » . Da riflettere . Illuminista è stata invece la persuasione che la modernità e in particolare il mercato garantiscono , per le necessità della concorrenza , il gioco democratico . Vedi dove si ribalta il marxismo volgare , ultimo exploit del famoso rapporto struttura - sovrastruttura . Il capitalismo come sistema mondiale renderebbe inattuale il ritorno d ' una barbarie . Dopo Biagio De Giovanni , tutta la storia del Pds è stata lastricata da questa sciocchezza . Come se oggi non fossimo in presenza di un processo crescente di divisione , di emarginazione , anche nel Nord oltre che fra Nord e Sud ; come se i fondamentalismi nascessero per caso in questo secolo , residuo del passato invece che prodotto del presente . Così Berlusconi non è fascista ma gli viene naturale di fare il governo con il Msi . Perché no ? I suoi elettori non gli hanno rimproverato questa alleanza . Né gliela rimprovera la sinistra , preferisce accusarlo di aver rifatto il vecchio pentapartito . Tutti suggeriscono di aspettare e vedere . Ma il fatto è già avvenuto : l ' Italia non è fascista , ma non è più antifascista . Non è più democratica in quel senso pieno , anche vigile , che questa parola ha avuto fino a poco tempo fa , è fiacca e desiderosa di essere governata da un uomo forte . Pare composta più da dipendenti dell ' azienda Italia che da cittadini della Repubblica . Poi da cosa nasce cosa .