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Caro Benassi ( Montanelli Indro , 1981 )
StampaQuotidiana ,
Caro Benassi , non so se faccio bene a pubblicare la sua lettera che rischia di far perdere a lei qualche elettore , scandalizzato dal fatto che il suo sindaco comunista si trovi su qualcosa d ' accordo con un moderato come Montanelli , e a me qualche lettore , sgomento del fatto che un giornale moderato si trovi su qualcosa d ' accordo con un sindaco comunista . Affrettiamoci dunque , come prima cosa , a rassicurare gli uni e gli altri : lei resta un comunista , io resto un moderato , le nostre posizioni sono inconciliabili , e se su un punto di fondamentale importanza come la difesa dello Stato esse convergono , ciò vuol dire una cosa sola , anzi due . Primo : che lei è un comunista serio e onesto , e io un moderato serio e onesto . Secondo : che la serietà e l ' onestà creano fra gli uomini delle solidarietà e convergenze più forti di qualunque dissenso ideologico . Forse quest ' ultima constatazione può riuscire un po ' ostica a voi comunisti , abituati a fare dell ' ideologia il supremo regolo di tutto ( non è una critica , è una constatazione ) . Per noi di formazione liberale , che all ' ideologia assegniamo un rango molto più modesto , si tratta di verità scontate e digerite da un pezzo . Mi permetta quindi di non condividere la sua sorpresa per il fatto che , di fronte all ' eversione lei ed io la pensiamo allo stesso modo e proviamo lo stesso sentimento di ripulsa . È naturale . Marx ha stravolto o capovolto il significato di tante cose e parole . Ma anche per lui e per il suo vocabolario un galantuomo è uno che non ruba né uccide , e chi ruba e uccide è un delinquente . Esattamente come per noi moderati .