StampaQuotidiana ,
Circolano
in
questi
giorni
notizie
di
sondaggi
pre
-
elettorali
effettuati
per
conto
della
Democrazia
cristiana
i
cui
risultati
sarebbero
forieri
di
nuove
amarezze
per
il
partito
guidato
da
Amintore
Fanfani
.
Le
perdite
elettorali
nelle
regionali
di
primavera
sono
previste
,
pare
,
al
5
per
cento
:
che
,
unito
ai
cali
già
registrati
nel
referendum
,
in
Sardegna
e
nel
Trentino
,
basta
largamente
a
suscitare
il
panico
nelle
file
di
un
partito
da
tempo
diventato
una
macchina
per
la
conquista
di
posti
di
potere
e
di
sottogoverno
.
Da
ciò
la
ricerca
affannosa
di
nuove
direttive
,
e
di
mutamenti
negli
indirizzi
del
partito
che
valgano
ad
adeguarlo
alla
«
mutata
realtà
del
paese
»
,
e
a
consentirgli
di
essere
ancora
espressione
maggioritaria
di
una
società
alla
quale
non
sarebbero
più
adatti
i
metodi
che
nel
passato
hanno
assicurato
alla
Democrazia
cristiana
tanti
successi
.
Già
nell
'
adozione
di
questa
terminologia
vi
sono
i
segni
della
debolezza
o
meglio
,
dei
complessi
d
'
inferiorità
coltivati
,
nei
confronti
degli
avversari
,
da
un
partito
che
in
tal
modo
viene
ad
ammettere
apertamente
di
avere
per
trent
'
anni
governato
il
paese
con
criteri
adatti
a
una
società
arretrata
e
civilmente
inferiore
,
la
quale
soltanto
poteva
subire
i
suoi
metodi
e
la
sua
guida
,
non
più
accettabili
da
un
'
Italia
ormai
entrata
nel
novero
delle
moderne
società
industriali
.
Ammissioni
tanto
più
gravi
in
quanto
la
necessità
di
analoghe
revisioni
non
viene
in
alcun
modo
prevista
per
i
partiti
opposti
,
che
pur
si
richiamano
a
modelli
così
antiquati
e
astratti
di
sviluppo
civile
,
e
che
sono
in
tal
modo
autorizzati
ad
ammonire
e
sdottoreggiare
,
nonostante
le
delusioni
e
gli
inganni
di
cui
è
cosparsa
la
loro
storia
,
e
che
solo
la
debolezza
politica
e
ideale
della
Democrazia
cristiana
può
avere
consentito
di
dimenticare
.
E
questa
debolezza
ha
una
proiezione
quanto
mai
pericolosa
sul
terreno
pratico
,
appunto
nella
forma
che
assume
la
ricerca
del
recupero
dei
voti
perduti
o
che
si
teme
di
perdere
a
sinistra
.
Per
molti
e
autorevoli
esponenti
democristiani
i
successi
elettorali
registrati
da
socialisti
e
comunisti
sono
infatti
argomento
per
auspicare
un
ulteriore
spostamento
del
partito
verso
sinistra
,
che
consenta
di
disputare
i
voti
ai
partiti
marxisti
sul
terreno
stesso
della
socialità
,
e
di
meglio
esprimere
le
aspirazioni
dell
'
Italia
«
profondamente
mutata
»
di
questi
anni
.
V
'
è
qui
,
a
mio
avviso
,
germe
di
un
errore
di
analisi
storico
-
politica
atto
a
tradursi
in
indirizzi
politici
forieri
di
nuovi
disastrosi
insuccessi
.
Non
è
affatto
vero
,
in
realtà
,
che
i
mutamenti
verificatisi
in
seno
alla
società
italiana
negli
anni
del
«
miracolo
»
,
e
consolidatisi
pur
nella
cattiva
amministrazione
del
decennio
successivo
,
rendano
il
nostro
paese
più
atto
ad
accogliere
ricette
socialistiche
,
contrarie
a
una
sempre
più
elevata
differenziazione
e
articolazione
delle
strutture
sociali
.
Al
contrario
,
una
società
cresciuta
grazie
soprattutto
all
'
iniziativa
privata
,
vera
autrice
del
«
miracolo
»
degli
anni
cinquanta
,
è
una
società
che
la
diffusione
del
benessere
,
di
modi
di
vita
e
di
aspirazioni
borghesi
,
predispongono
alla
adozione
di
un
«
modello
di
sviluppo
»
occidentale
,
in
cui
la
creazione
di
più
solide
istituzioni
sociali
si
accompagna
a
un
continuo
incremento
e
innalzamento
dei
livelli
di
vita
individuale
.
Se
,
ciò
nonostante
,
si
è
avuta
negli
ultimi
anni
una
serie
di
successi
elettorali
della
sinistra
marxista
,
ciò
si
deve
in
primo
luogo
agli
eccezionali
vantaggi
offerti
ai
socialisti
dalla
loro
contemporanea
presenza
al
governo
e
all
'
opposizione
.
Intanto
,
sulla
scia
dell
'
ascesa
socialista
si
è
avuta
,
assai
più
importante
in
termini
reali
,
l
'
avanzata
comunista
;
e
al
soccorso
della
sinistra
marxista
è
poi
venuta
la
stessa
Democrazia
cristiana
,
con
gli
errori
di
una
direzione
politica
che
non
è
riuscita
a
incanalare
le
energie
espansive
della
società
italiana
verso
sbocchi
adeguati
,
e
che
ha
finito
per
essere
praticamente
ridotta
alla
paralisi
da
una
politica
di
resa
che
l
'
ha
privata
di
gran
parte
dei
suoi
strumenti
di
azione
.
La
prospettiva
di
una
concorrenza
con
i
partiti
marxisti
sul
loro
terreno
promette
solo
un
ulteriore
aggravamento
di
tali
errori
.
Una
Democrazia
cristiana
che
arieggi
il
socialismo
non
può
infatti
non
essere
battuta
nel
confronto
con
i
socialisti
di
tradizione
più
antica
;
e
l
'
esito
del
raffronto
spingerà
ancora
più
verso
sinistra
gli
elettori
cattolici
esposti
a
quelle
prove
.
Senza
contare
il
grosso
degli
elettori
moderati
,
che
resteranno
ancora
più
disgustati
e
sfiduciati
e
il
cui
sbandamento
si
tradurrà
,
ancora
prima
che
in
perdite
elettorali
,
in
un
'
ulteriore
debolezza
politica
e
morale
del
partito
,
che
avrà
poi
sanzioni
gravissime
sul
terreno
elettorale
.
A
parte
le
molte
riserve
da
fare
sull
'
illusione
che
comunque
,
dopo
la
crisi
del
movimento
sociale
,
a
questi
elettori
non
resterebbero
alternative
a
destra
,
resta
il
fatto
che
anche
le
perdite
a
sinistra
sono
destinate
ad
accrescersi
man
mano
che
la
Democrazia
cristiana
fornisce
nuove
prove
della
sua
debolezza
e
incertezza
,
della
sua
incapacità
di
essere
fedele
a
se
stessa
e
alla
fisionomia
con
la
quale
si
presenta
davanti
al
paese
:
perché
,
se
è
vero
che
nulla
ha
successo
come
il
successo
,
è
anche
vero
che
nulla
accresce
l
'
insuccesso
come
il
cedimento
morale
e
la
rassegnazione
alla
sconfitta
.
La
via
da
seguire
è
invece
quella
opposta
che
a
un
partito
di
governo
è
segnata
anzitutto
dalla
sua
posizione
e
dalla
sua
responsabilità
:
la
via
,
cioè
,
del
ben
governare
,
della
formulazione
di
chiari
obiettivi
politici
,
e
della
raccolta
intorno
a
essi
di
consensi
sufficienti
attraverso
realizzazioni
giustificate
e
valorizzate
dalla
forza
delle
proprie
convinzioni
.
Un
partito
che
si
trovi
a
governare
un
paese
ricco
tuttora
di
enormi
energie
potenziali
come
l
'
Italia
ha
compiti
e
possibilità
immense
davanti
a
sé
.
Se
riuscirà
a
far
marciare
l
'
economia
,
a
difendere
gli
interessi
generali
dall
'
aggressione
dei
gruppi
particolari
,
a
realizzare
giuste
riforme
secondo
una
severa
scala
di
priorità
,
pubblicamente
discussa
e
chiaramente
motivata
,
esso
potrà
conservare
ancora
a
lungo
la
sua
funzione
di
guida
,
che
oggi
appare
compromessa
soprattutto
dalla
ininterrotta
serie
di
debolezze
e
di
cedimenti
che
ha
caratterizzato
la
sua
storia
negli
ultimi
dieci
anni
.