Tipi di Ricerca: Ricerca per parole
Trova:
I comunisti e l'Università ( Romeo Rosario , 1976 )
StampaQuotidiana ,
Questo giornale ha già preso posizione , nel suo « Osservatorio scolastico » , sulle recenti proposte del Pci per l ' università , con analisi precise che ne hanno messo in luce gli aspetti principali . La serietà degli studi e della scuola , la fine dello chienlit ( come diceva De Gaulle ) , la lotta contro la « dequalificazione » dell ' università e della ricerca scientifica , hanno costituito il tema di ripetuti interventi dei massimi dirigenti comunisti : e hanno contribuito non poco ad accreditare , in vasti strati della società italiana , l ' immagine nuova del Pci , partito d ' ordine e moderato . La bozza di proposta comunista of tre l ' occasione di saggiare che cosa valgono dichiarazioni e atteggiamenti di questo tipo . Secondo il progetto comunista l ' università verrebbe divisa in dipartimenti , ciascuno dei quali destinato ad abbracciare un vasto settore del sapere ( fisica , storia ecc . ) . Sarebbe invece soppressa la denominazione disciplinare delle cattedre , così che ciascun docente non verrebbe più chiamato a insegnare la materia della quale è specialista ( per esempio storia medioevale , fisica sperimentale ) , ma quella cui gli organi di governo del dipartimento lo destinerebbero di volta in volta . Tutti i docenti , dai più anziani titolari di cattedra agli assistenti , sarebbero inquadrati in un ' unica funzione , con una distinzione in due livelli che ha però rilievo solo ai fini della retribuzione . Di fatto viene dunque introdotta la figura del famigerato « docente unico » : e di conseguenza ai medesimi organi di governo spetterà di decidere , di anno in anno , quale debba essere il compito , di professore , assistente o « esercitatore » , assolto da ciascun docente all ' interno dell ' unica funzione . Tra gli organi di governo un posto centrale verrà occupato dal Consiglio di dipartimento , dai quale emaneranno tutti gli altri , e che sarà formato tutt ' insieme da docenti , collaboratori tecnici , personale amministrativo e subalterno , e da studenti nella misura di un quinto del totale . A un organo così composto si attribuisce il coordinamento dell ' attività didattica e scientifica , e dunque l ' approvazione dei corsi da svolgere , dei docenti che li svolgeranno e con quale funzione , e la determinazione dei programmi di ricerca . Solo per la chiamata di nuovi docenti un emendamento dell ' ultima ora riserva il voto deliberativo ai docenti di ruolo : ma la relativa discussione sarà comunque effettuata in assemblee comuni a tutto il personale , e l ' indipendenza dei votanti risulterà già per questo gravemente menomata . Nel progetto abbondano le dichiarazioni a favore della libertà d ' insegnamento : ma son solo parole , prive di ogni vero presidio giuridico , se se ne toglie , per il dissenziente , la facoltà di tenere corsi liberi o di ardersene , se trova qualcuno disposto a chiamarlo altrove . Ma non sarà facile che lo trovi , perché il meccanismo predisposto dal progetto comunista è volto precisamente ad assicurare che le medesime condizioni di monopolio totalitario del potere si realizzino dovunque e in ogni settore . Con rappresentanze studentesche in gran parte dominate da comunisti ed extraparlamentari , e con la presenza massiccia nei Consigli di dipartimento del personale non docente , inquadrato e controllato dalle organizzazioni sindacali , il Pci mira ad assicurarsi il controllo su tutte le strutture di ricerca e anzi su tutti gli insegnamenti , uno per uno , impartiti nelle università . Questa minaccia è anche più immediata nei dipartimenti di scienze sperimentali , dove il gran numero di collaboratori tecnici di vario livello , infermieri ecc . , assicura ai gruppi di potere sindacale una maggioranza automatica nei rispettivi Consigli di dipartimento : e se si considera che in questi settori la ricerca scientifica nella grandissima parte non è attuabile se non nei laboratori universitari , è facile intendere che per questa via ogni ricercatore scientifico sarà costretto a subire la legge di queste maggioranze o a rinunciare all ' attività di ricerca . In tal modo l ' intero settore della ricerca scientifica , con tutto ciò che essa significa nel mondo moderno , cadrà sotto il controllo del Pci . Ma non c ' è da illudersi che possa andare diversamente nei dipartimenti umanistici , di tanto maggiore rilievo ai tini del dominio ideologico e politico del paese . Le rappresentanze degli attivisti comunisti mascherati da studenti basteranno a determinare la maggioranza nei Consiglio di dipartimento unendosi ai docenti di sinistra , che sono appunto i teorici e i leader del totalitarismo intellettuale . E , una volta soppressa , come il progetto prevede , ogni garanzia individuale per il singolo docente ( per il quale non si ha neppure il rispetto della « qualifica » professionale , rivendicata invece per il personale subalterno ) , queste maggioranze saranno in grado di determinare anno per anno che cosa il docente insegnerà e a che cosa dedicherà le sue ricerche , e se svolgerà tali attività in qualità di professore , di assistente o altro . Per questa via saranno date possibilità infinite di rendere inconciliabile , per i dissenzienti , la propria presenza nell ' università con il rispetto di se stessi . Certo , la differenza dei livelli retributivi garantisce ai professori che restano in servizio , il mantenimento dello stipendio . Ma chi ha detto che si tratti solo o principalmente di stipendio ? Si tratta , in realtà , della libertà della scuola , del pensiero e della ricerca , che non interessano solo sparute minoranze di studiosi ma investono la formazione delle nuove generazioni nell ' insegnamento medio , l ' applicazione della legge , i riflessi della ricerca scientifica e tecnologica sulla vita produttiva del paese . Con questo progetto il Pci fa proprie , dopo tanta ostentata differenziazione , le posizioni più estreme dell ' agitazione extraparlamentare nelle università , mirando ad assicurarsi , attraverso di esse , il controllo della mente e dell ' anima del paese , nella certezza che il resto verrà di conseguenza . Il tutto , magari , nel quadro di rinnovate professioni di un pluralismo che , quando sarà stato soppresso nella società italiana , potrà ben restare sulla facciata dei discorsi e delle proclamazioni di principio . Dopo tutto , chi ha dimenticato che anche Stalin aveva raccolto la bandiera delle libertà borghesi ?