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La legge violata da chi deve applicarla ( Prado Iuri Maria , 1998 )
StampaQuotidiana ,
" La sinistra sia inflessibile " . Questo il titolo di un articolo a firma Michele Salvati e Guido Martinotti , ieri pubblicato dall ' Unità . Interessante . La tesi degli autori è che le leggi vanno rispettate sempre e comunque . Se si tratta di leggi sbagliate , esse vanno cambiate e migliorate ma , nel frattempo , bisogna osservarle rigorosamente . Sembra di rileggere qualche francese di tempo addietro : " Noi parleremo sempre contro le leggi cattive , sino a che esse siano riformate e , in attesa di ciò , vi staremo ciecamente soggetti " . Ottimo . Non si è più d ' accordo con i due articolisti dell ' Unità , invece , laddove essi indicano le ragioni , i fatti per cui , in Italia , governerebbe un ' impostazione di segno opposto , per la quale leggi e regole sarebbero come dimenticate e suscettibili di qualsiasi frustrazione . Il che avverrebbe , per Martinetti - Salvati , non solo in funzione di una diffusa e ormai tollerata abitudine all ' illegalità bensì anche , e più efficacemente , a causa di " una campagna di aggressione e delegittimazione nei confronti di coloro che sono chiamati a far rispettare la legge " . E i responsabili di una tal campagna aggressiva - capace di devastare giurisdizione e legalità - sarebbero , opportunamente citati alla rinfusa , Sgarbi , Berlusconi , il cardinale Giordano , Totò Riina ... E bisognerebbe meditare , a questo proposito , su un paio di questioncelle . Esiste indubbiamente , nel cosiddetto dibattito sulla giustizia , una sorta di contraddittorio extraprocesuale fra cittadini ( eventualmente imputati ) e magistrati ( che davvero non si astengono dal lasciarsi andare a scompostezze magari colorite , ma tanto più gravi dal punto di vista istituzionale ) . Solo che il cittadino ( eventualmente imputato ) e il magistrato non stanno sullo stesso piano : perché il primo parla in nome di un diritto di libertà , mentre il secondo in nome del poterla reprimere . Riesce qualcuno , di grazia , a comprendere la differenza ? Ma la questione vera è poi quest ' altra : che la legge , in Italia , è stata violentata anche - direi soprattutto - col concorso di quella sinistra da cui ora si pretende inflessibilità . Né ci si ricorda di mobilitazioni editoriali a denuncia dei tanti stupri di legge e legalità di cui si è avuto drammatico conto ancora negli ultimi mesi e anni . Non sono tra quelli , si badi , che imputa alla esclusiva responsabilità delle cosiddette sinistre l ' erosione forse ormai definitiva del valore della legge . Altrove c ' è stata , almeno , inerzia e trascuratezza . Ma la sinistra e i due articolisti che a essa si rivolgono che cosa pensano di una Corte costituzionale che ha fatto letteralmente strage delle regole di attribuzione dei poteri , usurpando una funzione ( quella legislativa ) che il nostro ordinamento attribuisce ad altro organo ? Non è legge , questa ? E chi l ' ha violata , Sgarbi ? Che cosa pensano di certi cosiddetti giudici che hanno letteralmente privato il popolo italiano di uno dei due voti , quello referendario , costituzionalmente previsti e attribuiti ? Non è legge , questa ? E chi l ' ha violata , Berlusconi ? Che cosa pensano di un Presidente della Repubblica che si sottrae a quella Costituzione che lo vorrebbe immediatamente processato ? Non è legge , questa ? E chi l ' ha violata , il cardinal Giordano ? Che cosa pensano di un manipolo di magistrati che insorge e istiga all ' insurrezione contro gli atti del governo e del Parlamento ? É sì o no violazione della legalità , questa ? E chi ne è responsabile ? Da noi in Italia la legge non ha valore non perché il Polo o Sgarbi o altri " attaccano i giudici " , ma perché una certa cultura e pratica del potere ( quelle a cui fa l ' appello l ' articolo dell ' Unità ) l ' hanno abolita e sostituita con un ' altra , la cosiddetta " legge materiale " . In Italia la legalità è compromessa perché è violata da quei medesimi che dovrebbero produrla , osservarla , applicarla , tutelarla : Il Parlamento , il governo , il Presidente della Repubblica , La Corte costituzionale , la magistratura . Questi sono i responsabili . Questi gli attentatori . Questi i traditori . Questi i delegittimatori . E non metaforicamente ma " tecnicamente " . Non per " opinione " di chi scrive , ma per la " legge che esiste " . Ma non tutte le leggi sono uguali , evidentemente . Né meritevoli di applicazione " inflessibile " .