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Elogio funebre della democrazia. ( Veneziani Marcello , 1998 )
StampaQuotidiana ,
Che cosa resta della democrazia a due passi dal Duemila ? Credo ben poco , a giudicare dal caso francese . Dunque , facciamo due conti . Alle ultime , parziali elezioni in Francia l ' esito è stato il seguente : su cinque francesi due non sono andati a votare , due hanno votato per le forze del centrodestra , uno ha votato a sinistra . Ma alla fine ha vinto la sinistra per la quale ha votato solo un francese su cinque . Nessuno ha niente da dire ? Nessuno . Anzi , quasi tutti titolano complimentosi nei confronti di Jospin , cerimoniosi nei confronti della normalizzazione politica del Paese . Eppure così la democrazia non può andare avanti . Così rischia di spegnersi . É in atto , non solo in Francia , una graduale espropriazione della sovranità popolare . Avevamo messo in conto l ' eventualità di vedere espropriate quote sensibili di sovranità nazionale ; ma adesso mi pare di poter dire che si sta paurosamente restringendo la democrazia . Che cosa accade ? Dunque accadono due cose . La prima è che cresce paurosamente la disaffezione , il disinteresse per la politica ; ma anche la sensazione di non poter mutare gli assetti , di non poter cambiare . Perché ? Ma perché la gente è meno scema di quel che pensano i loro rappresentanti . Si avverte precisa la sensazione che i processi decisionali siano trasferiti altrove , nelle mani dei tecnocrati , delle oligarchie finanziarie , dei grandi fabbricanti d ' opinione . Oggi più di ieri e meno di domani . Si avverte la sensazione dell ' intercambiabilità dei politici . Si avverte la sensazione dell ' intercambiabilità dei programmi politici . Si avverte la sensazione di versare la propria preferenza in un imbuto che poi la trasforma , attraverso alchimie di sistemi elettorali , poteri di veto e di coalizione , in un altro verdetto . Ho sentito giorni fa , in un convegno , illuminati campioni della sinistra arrogarsi il diritto di frenare i verdetti della volontà popolare : se prestiamo ascolto alla maggioranza - dicevano - bocciano Maastricht , vince il nazionalismo , vince la pena di morte , frenano l ' immigrazione . Dunque , teniamoli sotto tutela . E qui si entra nella seconda e più scabrosa ragione della volontà popolare . Dunque , è consentito alla sinistra allearsi con chiunque . Liberali e cattolici , protestanti ed ebrei , industriali e sindacati , potenti e perfino massoni . Ed è soprattutto permesso alla sinistra moderata allearsi con la sinistra radicale , che non esita a definirsi ancora comunista . Al centro o alla destra questo non è consentito . Sono precluse le porte di un ' alleanza a tutto campo , non è possibile godere dell ' appoggio di una classe imprenditoriale senza scatenare la piazza ; non è possibile unirsi alla destra radicale e nazionalista . Non dico nazista . Non dico nemmeno fascista . Ma anche solo nazionalista , tradizionalista o radicale . Prendete il caso francese , ma il discorso è esportabile , anche altrove ( l ' Austria , per restare ai confini ) . Una democrazia compiuta dovrebbe porsi un problema : come costituzionalizzare la destra e la sinistra radicale , come farle entrare nel gioco . Oppure , come escluderle dal gioco . E invece no : in Francia , e non solo in Francia , ai comunisti è consentito persino andare al governo ; con Le Pen non è consentito neanche un patto tecnico di desistenza . Chirac e Giscard sarebbero massacrati dai poteri che contano e dalle fabbriche del consenso . Questa anomalia sta uccidendo la democrazia , sta impedendo l ' alternanza , sta bloccando in una forma di centrosinistra globale l ' assetto di potere . Che tende a divenire assetto di regime e riflettersi nell ' assetto culturale egemone . Ancora una volta l ' alibi sono i fantasmi del passato . Su Le Pen pesa il passato nazista che obbiettivamente nulla ha a che vedere con il Front national . Sul Pc francese non pesa il passato comunista che è invece rivendicato apertamente dal medesimo partito . La stessa operazione agisce in Italia con l ' interdizione del piccolo ma decisivo partitino di Rauti , con le barriere verso intese destrorse con la Lega e perfino - a corrente alternata - con An ; in semilibertà vigilata . Al centrodestra non è possibile sommarsi , vige la logica inesorabile dell ' aut aut . Al centrosinistra invece no , vige la logica dell ' et et . Perciò io dico : attenzione , sta morendo la democrazia , tra astensionismo e veti ideologici di ritorno , sistemi bloccati e alternanze impossibili . Con tutte le giustificate diffidenze maturate da una nobile letteratura elitaria e antidemagogica , tocca oggi al centrodestra rappresentare le ragioni della sovranità popolare .