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Lasciando , per ora , d ' indagare quanto vi possa essere di vero in questa sentenza : La speciale missione della donna è la maternità , come accade , domando io , che una donna divenuta madre senza essere maritata , è disprezzata da tutti , e talmente disprezzata , che si trova nella dura necessità di nascondersi per dare la vita alla sua creatura , o rassegnarsi ad una vita di disonore , di disprezzo , d ' umiliazione e di miseria (...) . (...) Mi risponde : Per essere madre onorata la donna deve prima maritarsi . Bene , sia pure . Ma può la donna maritarsi come , quando e con chi vuole ? No ; deve aspettare di essere chiesta in moglie . E se nessuno la chiede ? In tal caso si conservi zitella . Ma allora che diviene la vostra massima : la donna è nata per essere madre ? E poi , conservarsi casta per tutta la vita è presto detto , ma credete che sia cosa tanto facile , non dico per tutte , ma per molte e molte ? Tuttavia date loro , o Signori , l ' esempio e sono sicura che tutte sapranno imitarvi . Come oserete parlar loro di castità assoluta mentre voi , o Signori , date al mondo continue prove che la credete una virtù impossibile ? Voi sembrate persuasi che la donna può , anzi deve esser casta , ma per vostro conto la castità sembra che la consideriate , non più una virtù necessaria , ma una vera impossibilità e nello stesso tempo una ridicolaggine , direi quasi , una vergogna . Tutti i filosofi , siano spiritualisti ovvero materialisti , si accordano nel dire che l ' amore è un bisogno del cuore umano . Or come soddisferanno a questo bisogno le donne che non si maritano ? Mi si potrebbe rispondere : Vi è l ' amor platonico e di questo forse intendono parlare i filosofi . Nessuno al mondo più di me rispetta ed ammira l ' amor platonico , ma perché fosse possibile bisognerebbe trovare uomini che se ne contentassero . E , dopo tutto , mi sia permesso il dirlo , la natura fisica ha pure le sue esigenze , che sono tanto legittime quanto quelle della natura morale e senza le quali l ' umanità si estinguerebbe . Sapreste dirmi , o Signori , in cortesia perché , quando trattasi del vostro sesso , voi considerate l ' amor fisico quale un bisogno e ne fate una questione di salute , e quando trattasi del nostro il bisogno e la salute scompaiono ad un tratto e più nessuno ne parla ? Se mai vi figurate che le donne non hanno gli stessi bisogni vostri rivolgetevi ad un medico , che sia anche filosofo , e sentirete quali terribili sconcerti la castità forzata produce nella salute di quelle sventurate che si rinchiudono nei chiostri . Tutti compiangono la misera sorte di quelle povere sacrificate che , illuse da un falso concetto religioso , credettero non poter salvare l ' anima se non a patto di martoriare il corpo , e tale compianto è giusto , è generoso , ma come poi conciliare questo lodevole senso di simpatia per quelle infelici che finalmente si sono , dobbiamo supporlo , volontariamente immolate , colla pretensione che ha la società d ' imporre a tutte le donne non maritate quella medesima castità assoluta che si deplora nelle monache ? Non dipende sempre dalla donna il maritarsi ; sono anzi biasimate , criticate , messe in ridicolo le giovani che si industriano per trovare un marito , ( che si pretende d ' altronde tanto necessario ) e si vuole che non amino , che non diventino madri se non unite in legittimo matrimonio ! (...) . (...) Ogni qual volta io sento parlare nei termini più obbrobriosi di donne perdute , da uomini che le superano spesso in dissolutezze ; ogni volta che li sento , ipocritamente o ingenuamente , deplorare la crescente demoralizzazione femminile , mi par di sentire un ' orribile stuonatura . Suppongo che ben pochi debbano essere gli uomini che non siano stati , almeno una volta nella loro vita , in qualche casa di tolleranza , potendolo fare impunemente . Non sono soltanto gli uomini libertini , scostumati , rotti ad ogni vizio ; non sono soltanto gli uomini delle basse classi che frequentano , più o meno assiduamente , tali luoghi . Quelle donne affermano che uomini d ' ogni rango , d ' ogni classe , d ' ogni condizione , d ' ogni età ; celibi , ammogliati , rispettabili padri di famiglia , si recano a visitarle , e non si sanno persuadere perché esse debbano essere un oggetto d ' esecrazione per tutti , mentre gli uomini che frequentano le loro case sono tuttavia stimati onesti , degni , persone ammodo e come si deve . Io lo confesso , in questo non posso dar loro torto (...) . (...) Per me , non lo nascondo , vi è qualche cosa di ben più vile , di ben più abbietto , di ben più ignobile di una donna perduta . È l ' uomo che confessa averne bisogno , la considera necessaria , l ' avvicina e la disprezza ! (...) .
DAL PROFILO DI MUSSOLINI ( SETTIMELLI EMILIO , 1922 )
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È un vero sollievo di pensare che Mussolini , creatore e duce del Fascismo , di questo grande movimento , abbia soltanto trentasette anni e ami tutto lo sport . Con la stessa elegante disinvoltura con la quale scrive i suoi articoli sprizzanti ironie aristocratiche e paradossi felici , eccolo volare nel cielo di Milano , oppure guidare una potente automobile , o anche semplicemente inforcare una bicicletta . Finalmente ! Pareva che in Italia non si potesse essere autorevoli uomini politici senza avere per mezzo di locomozione la barella o la bara ! Oh poter aver a riscatto di tutti i senilismi un Presidente del Consiglio che approdi al Viminale con un aeroplano da lui stesso pilotato ! Trentasette anni ! Ancora venti anni di intensa vita politica . Chi può misurare il suo volo aquilino ? ... Deputati , ministri e senatori , che mi ero trovato fra i piedi , non mi avevano inspirato altro che compassione e disprezzo . E così forsennato amante delle lontane figure di guerrieri legislatori e tribuni , avevo dovuto accontentarmi di sognarmele rievocate dalle pagine di un libro di storia . E rimaneva , dinanzi alla mia anima scettica e beffarda , un enigma , il vantato fascino dei condottieri ... La conoscenza di Mussolini mi ha dato la chiave per capire questi uomini giganteschi che riuscirono a dominare e a sconvolgere . Il suo magnetismo personale è enorme . Sta dinanzi a chi gli parla come un blocco di sicurezza , di coraggio e di energia . La sua fronte romana costruita come una vòlta geniale è fatta per il pensiero , i suoi occhi che vi sparano addosso degli sguardi magnetici sono fatti per il comando , le sue mascelle quadre chiudono con la più salda armonia un volto indescrivibile . Intorno a lui tutte le cose sembrano fragili e transitorie , gli uomini creature di un ' altra razza inferiore . Egli è un italico seme doppio scoppiato prodigiosamente fra tante scempiezze . Ci dà la quercia sublime
NON ABBIAMO CAPITO ( - , 1927 )
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Perché non si parla più di Girolimoni . Quando fu arrestato il mostro violatore ed uccisore di bambine , tutti i giornali italiani cantarono l ' osanna della polizia fascista . Finiti i tempi della debolezza liberal - democratica , nei quali i delitti rimanevano impuniti ! La polizia del duce ripuliva infine l ' Italia ! Senonché , sono passati dei mesi ; e di Girolimoni nessuno fiata più . Corre invece in Italia una voce assai insistente : che il sopradetto Girolimoni non abbia mai seviziato bambine e che , invece , si limitasse a carezzar la moglie di un noto fascista . Comunque , tutto è stato messo a tacere . Ma noi domandiamo modestamente una spiegazione . Se Girolimoni è colpevole , perché non gli fanno il processo ? Se è innocente , perché non lo rimettono in circolazione ? Comprendiamo benissimo che bisognerà ringoiarsi l ' inno alla perfetta organizzazione della polizia del "Trucio." A meno che gli " interessi dello Stato sovrano " non impongano di sacrificare un innocente piuttosto che confessare un errore che diminuirebbe il " prestigio delle istituzioni . " Tutto può essere . Ma non sarebbe nemmeno una novità . Alla Bastiglia furono spesso " dimenticate " delle inconsapevoli vittime del " supremo interesse dello Stato . "
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La Società Operaia di Bologna ( raccolta in Assemblea generale ordinaria la sera del 29 Ottobre 1875 , essendo uniti in adunanza i Soci e le Socie componenti la Sezione femminile ) , convinta che gli attuali Regolamenti Governativi sulla prostituzione recano grande iattura al diritto comune ed all ' uguaglianza in faccia alla legge , contrastano alla missione educatrice dello Stato , dando sanzione ed eccitamento all ' immoralità ; offendono la personalità e la dignità della donna e ledono il principio essenziale civile della riabilitazione ; non rispondono od almeno inefficacemente , allo scopo con cui si è preteso di giustificarli , cioè , di tutelare la pubblica salute ; Considerando per dolorosa esperienza , come la famiglia popolana sia più di ogni altra classe da questi regolamenti colpita ; Augurando tempi migliori in cui una più completa coscienza del dovere , una condizione materiale e morale più elevata per la donna , la trasformazione degli eserciti permanenti , e un più equo ordinamento economico , tolgano le cagioni precipue della prostituzione ; Delibera frattanto di associarsi ai nobili sforzi della Federazione Britannica Continentale e per essa al Comitato Centrale Italiano costituitosi in Roma all ' uopo di ottenere l ' abrogazione de ' Regolamenti surriferiti . E autorizza detto benemerito Comitato a giovarsi di questo Atto di adesione in appoggio alle Petizioni da presentarsi al Parlamento Nazionale per conseguire l ' intento desiderato .
ESPERIENZA LIBERALE ( GOBETTI PIERO , 1922 )
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La crisi ministeriale e la costituzione . La proposta del nostro Formentini ( Rivoluzione Liberale del 19 febbraio ) è ampiamente discussa sul Lavoro del 22 febbraio . Lo scrittore comincia col dimostrarci che il provvedimento invocato dal F . già viene altrove applicato . " Questa designazione del gabinetto da parte dell ' Assemblea vige da ormai più di tre anni in parecchi Stati federali del Reich germanico , primo fra tutti in Prussia . Chi scrive seguì con attenzione i lavori dei Landtang Prussiano durante la crisi dell ' aprile scorso , che si concluse con la elezione a presidente dei ministri di Prussia del cattolico Adamo Stegerwald . La Socialdemocrazia poneva ben chiare le sue esigenze per l ' allargamento della coalizione governativa fino a comprendervi il Deutsche Volkspartei : queste esigenze essendo state rifiutate dal D . V . P . , la Socialdemocrazia si staccò dalla coalizione , e i tre partiti di governo , Deutsche Volkspartei , Cattolici e Democratici designarono come Presidente lo Stegerwald , che fu eletto e compose il Ministero tuttora in carica " . All ' obbiezione che " il Ministero è oltre che un ramo dell ' amministrazione , un membro del Consilium Principis e non si può pertanto imporre al Re un fiduciario eletto da altri " risponde con un ' acuta disamina della finzione che in questo concetto si cela e dei limiti e dei risultati che nascono dalla pratica . " Finché ci sarà un re , nessun ritrovato costituzionale riuscirà ad evitare che i Ministri della Real Casa , i gentiluomini di Corte e magari il cameriere consiglino davvero il re assai di più di qualunque Consilium principis costituzionalmente legittimo , infinitamente di più di qualunque Gabinetto di Ministri a ciò qualificato . E allora tanto vale farla finita con una obbiezione fondata su una funzione di consiglieri della Corona , che i Ministri non compiono " . Oppure nei casi in cui la esercitano , - esempio tipico Giolitti - riescono a pericoli e danni ancora più preoccupanti . " La carriera di Giolitti , dal punto di vista costituzionale , si può analizzare appunto in questo modo . Liquidazione del Consiglio di Gabinetto , come solo organo legittimo designato a dare collegialmente consigli della Corona . Accaparramento progressivo della confidenza del sovrano e delle funzioni sconosciute allo Statuto - di consigliere intimo e unico . Comparsa periodica dinanzi all ' assemblea parlamentare , colla consacrazione carismatica di essere l ' uomo fidato del re , colui che discende dalla montagna dopo aver parlato con Geova . E questo vecchio gioco minaccia di riuscire per la sesta volta ! È estremamente difficile stabilire , in qual modo la designazione diretta del ministero da parte della Camera , proposta dal Formentini , possa reagire : 1 ) sulle dittature personali di questo o quel parlamentare nel seno dell ' assemblea ; 2 ) sulle funzioni costituzionali del Gabinetto , che la lunga consuetudine giolittiana ( e sonniniana ) ha ridotto ad essere una semplice riunione di burocratici convocati a rapporto , riducendo insieme ad un cencio il R . D . del 1901 . Ma appare assai verosimile che la designazione diretta avrebbe impedito a Giolitti , e impedirebbe a qualunque altro , di bluffer al gioco del poker parlamentare : cioè di comparire dinanzi al re per riscattarlo con il prestigio di essere il dominatore del Parlamento , e di comparire poi dinanzi al Parlamento con l ' aureola di essere il fiduciario del re . Il gioco giolittiano , anzi l ' escamotage giolittiano è tutto qui . Ebbene , la designazione diretta lo spezzerebbe : togliendo di mezzo la finzione del ministro consigliere della Corona , toglierebbe forsanche di mezzo la triste realtà del ministro sensale e mezzano della Corona , della Camera e di tutto il resto "
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Filippo Turati , Ferruccio Parri , Carlo Rosselli e i " complici , " presenti ed assenti , sono stati condannati a dieci mesi di arresto . Per questi bassi tempi di Tribunale speciale e di burattinesca ferocia , la sentenza è stata relativamente mite . Si potrebbe credere se ancora illusioni fossero possibili che l ' alta figura dell ' esule , e il contegno fierissimo dei due principali ideatori ed esecutori dell ' impresa , abbiano , insieme a quello del pubblico , toccato l ' animo dei giudici , che pur dovrebb ' essere talvolta umanamente sereno e degnamente italiano . Riconosciamo subito però che tale interpretazione è di indole romantica e mal si attaglia ai costumi d ' oggi , avviliti dalla miseria pecuniaria e morale , inariditi dalla vergognosa consuetudine del servaggio e della paura . Bisogna perciò ricercare altrove le fonti della relativa clemenza del Tribunale savonese , tanto più che , com ' è noto , Roma regge sempre i fili dei processi politici . La causa si presentava così : un uomo di alto intelletto , di lunga e onoranda carriera politica , amato da milioni di italiani , acclamato all ' estero di suoi compagni di fede , considerato con rispetto e con simpatia da ogni avversario onesto , aveva dovuto abbandonare clandestinamente la sua città e l ' Italia perché minacciato nella vita e dalle violenze fasciste , e dalle " protettrici " persecuzioni poliziesche , e dalla nausea che ha reso soffocante e venefica l ' atmosfera del nostro sventurato paese . Dei due organizzatori dell ' espatrio , rei confessi di un gesto di coraggio e di generosità , Ferruccio Parri era un giovane professore , liberale , dei primissimi tra i valorosi di guerra , redattore del " Corriere della Sera " ( prima della epidemia pestifera Balzan - Crespi - Croci - Ojetti e compagni ) , così ardente et inflessibile d ' animo come semplice e gentile d ' aspetto e di modi ; Carlo Rosselli ( della nobile famiglia toscana che ospitò a Pisa Giuseppe Mazzini accompagnato dalla morte ) giovanissimo professore d ' economia , signorilmente socialista , appassionato ed indomito . Due innamorati di una patria ideale , libera e umana , dignitosa e giusta . Questo processo aveva suscitato all ' estero interesse vivissimo ; alcuni grandi giornali ne seguivano le fasi e ne attendevano l ' epilogo . In patria , malgrado tutti i rigori sbirreschi " Il Becco Giallo " e molti fogli stampati e dattilografati , avevan diffuso le dichiarazioni di Turati e i fieri atti di accusa di Parri e Rosselli contro le colpe del regime . In tali circostanze condannare fascisticamente significava intensificare fuori d ' Italia la già vivace campagna di stampa contro le enormità brigantesco - giuridiche della dittatura mussoliniana , e rendere all ' interno ancor più rigogliosi gli effetti dell ' esempio e del monito che due giovani , sfidando le ire del " duce " e di tutta la sua banda , avevan dato e lanciato agli inerti concittadini . Si è pensato allora evidentemente di addolcire i toni : dai cinque anni di reclusione richiesti dal P . M . Eula ( che ha sentito il bisogno di accanirsi contro gli accusati e non ha potuto resistere alla puerile tentazione di denominare il despota in ribasso " genio partorito dalla sua stirpe " ) si è , dopo cinque ore di dibattiti in Camera di Consiglio , creduto opportuno ridurli a dieci mesi . ( Tanto , si deve esser pensato a Roma , al resto serve il domicilio coatto , sorda vendetta che non compromette o disonora nessun tribunale regolarmente costituito . ) Parri e Rosselli com ' era da attendersi da pari loro , hanno tenuto in carcere e dinanzi ai giudici il contegno impavido di uomini che nulla debbono rimproverarsi , che hanno compiuto per pura idealità , senza tema di rischi o rimpianto di sacrifici , un atto di quel risoluto e disinteressato coraggio che purtroppo tanto manca agli sviati e dimentichi italiani di oggi . Narra un testimone che le ferme dichiarazioni di Parri al processo , chiamanti responsabile dell ' espatrio di Turati e di tutte le sciagure nazionali il regime di baratteria e di fratricidio che sgoverna l ' Italia , furono salutate da una irrefrenabile salva di applausi . Anche il franco atteggiamento di Rosselli suscitò consenso e simpatia . Le arringhe dei difensori , furono spesso sottolineate da approvazioni ed acclamazioni invano represse dal Presidente . Savona era in istato d ' assedio . I più amari giornali fascisti han deplorato che il processo suscitasse tanta passione e che alcuni maggiori organi d ' informazione ne dessero resoconti troppo estesi . Sentivan , le cornacchie insaziabili del regime , che da Savona si levavano voci nuove ; vedevano apparire , all ' estremo del sinistro paesaggio della decadenza nazional - fascista , figure di uomini splendenti di una luce che impone agli aguzzini e ai profittatori , ai mezzani e ai cinici , ai pavidi e agli egoisti , ai ciarlatori e ai ladruncoli , di chinare il capo . Il nobile vecchio che in questi giorni esaltava cristianamente a Bruxelles il sangue di Matteotti versato per la libertà umana , aspetta sereno , con la fede di un veggente , il giorno in cui gli saranno riaperte da tutto un popolo le porte della patria . I due giovani , degni di esser annoverati tra gli italiani migliori , sanno che la liberazione d ' Italia e la loro non può esser lontana , poiché essi stessi hanno data la prova che sentimenti di fierezza e azioni generose sono ancora possibili in una terra che nutrì tanti eroi .
PER DIRITTO DI CONQUISTA ( BECCARI GUALBERTA ALAIDE , 1876 )
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La natura della donna non essendo per nulla inferiore a quella dell ' uomo , essa deve per ciò essere calcolata eguale a lui e ammessa in conseguenza a godere di tutti i diritti politici e civili ch ' egli gode . E questo anche se co ' fatti la donna fino ad oggi , non avesse potuto provare la sua capacità in nessuna guisa . Imperocché la nullità in cui si è lasciata languire , la grettezza delle idee in cui venne cresciuta , l ' ambiente ristretto della famiglia , che non è atto a farle comprendere i bisogni sociali e i portati del progresso , e più specialmente la schiavitù delle costumanze , che le pesa sopra come un coperchio di piombo , ben potrebbero averle compresse quelle facoltà che distinguono l ' essere intelligente e cosciente e capace , e potrebb ' essere , come io calcolo che in fatto sia , ch ' ella non abbia ancor potuto svolgere interamente tutta la sua potenza morale e intellettuale . Come si usa chiudere il piede delle cinesi in breve stivaletto , che ne arresta lo sviluppo e lo condanna a una picciolezza deforme , che offende l ' estetica della persona , così si fece col cervello della povera donna ; eppoi si osa far paragoni , confrontare le opere di lei con quelle dell ' uomo , le di cui facoltà , per converso , si sono spinte sempre al loro sviluppo massimo . La ingiustizia non potrebbe essere più manifesta né la protesta da parte nostra per quanto alta suonasse potrebbesi chiamare esagerata . E chiedendo noi che ci si parifichi e ci si provi poi su tutti i rami che l ' uomo ha discorso e discorre , non chiediamo che quanto per legge divina ed umana ci è dovuto . Ma quanto verrò esponendo , partendo dal punto prefissomi di consigliare la conquista di ciò che ci è dovuto di diritto , non offende la legittimità di questo diritto , ch ' io riconosco in natura e che ci dovrebbe venire conceduto appunto per diritto naturale . Ma ben sappiamo che nel mondo ha sempre avuto maggiore potenza il diritto della forza che la forza del diritto , laonde occorsero secolari rivoluzioni prima che l ' umanità purgasse sé di questo turpe peccato , e non ancora v ' è giunta , ché la indegna guerra che si combatte in Oriente è una macchia che si stampa indelebile sulla nostra civiltà , che ben dobbiamo riconoscere essere ancora una civiltà pigmea . È ad una rivoluzione pacifica , senza urti , né scosse violente , ch ' io v ' invito , o sorelle . Se quello che io intendo raccomandarvi , ci venisse proposto dall ' uomo , io prima , v ' alzerei la voce contro . Quando l ' uomo consiglia alla donna di andare alla conquista del proprio diritto , io ci vedo per entro quel consiglio un ' ipocrisia che mi ripugna ; ci scorgo un ' ironia , che mi fa male . Quando la parte a noi avversa ci dice , verbi grazia : Suvvia , donna , vuoi tu il tuo posto tra gli esseri che valgono qualche cosa nel mondo intellettuale ? Vuoi tu aver parte nella politica , vuoi tu che vengano tolti certi articoli del codice che ti disonorano ? Mostratene degna . Corri la lizza con noi e avanzaci o ci sii pari nella lotta . Se vuoi che ti coroniamo de ' nostri diritti , manifestaci che questi diritti non sarebbero per te un peso troppo superiore alle tue forze , con prove di fatto . Leva la macchia di debolezza che i secoli t ' imposero e noi di buon grado ti dichiareremo nostra eguale . Parmi di scorgere in queste parole che spesso simulati amici ci indirizzano un insulto che giustificherebbe qualunque più energica protesta . Sarebbe lo stesso che l ' uomo libero dicesse al galeotto dalla corta e pesante catena : Vedi là quell ' erta cima ? Provati a salirla con me e vediamo chi primo l ' aggiunge . Quell ' infelice guarderebbe agli anelli che lo costringono a un passo misurato e non risponderebbe che con un sospiro . Come fa la povera donna quando sentesi rispondere di competere oggi con l ' uomo e di mostrarsi alla sua altezza . E il paragone regge , ché i pregiudizi , certe abitudini , che si impongono più delle leggi , e la monca istruzione , superficialissima che al presente viene impartita alla donna , la incatenano peggio che nol sia il galeotto , epperò assai difficilmente essa può vincere , o solo mostrarsi eguale all ' uomo nelle opere della mente e della mano , o se lo può , è per un miracolo del suo ingegno , che deve essere straordinario in tal caso . Vuolsi però considerare che se malgrado questo ella ha dato pure buone prove di sé : se malgrado che da secoli , il suo cervello non ebbe il voluto sviluppo , e crebbe tisica pianta , eppure ha dato frutti non disgustosi al palato , da ciò puossi arguire quanto avrebbe potuto se ogni cosa le fosse stata favorevole , se stata fosse coltivata , se il sole dell ' istruzione l ' avesse riscaldata , se attinto avesse sempre alla fonte del sapere . Questa considerazione soltanto è un argomento formidabile che abbatte i contrari . Ma io parlo in famiglia , alle mie sorelle e a queste dico che ci è possibile nella presente condizione preparare quel rivolgimento sociale , che è il nostro obbiettivo . Protestiamo contro chi del partito a noi avverso , ce lo consiglia nascondendo un sorriso di compassione , ma noi uniamoci e lavoriamo attive , indefesse , concordi a questo scopo . Io ben so che per ciò fare ci conviene avere la virtù dell ' apostolo , ci conviene , all ' uopo , saper coronare le nostre tempie della corona di spine che inghirlanda la fronte dell ' apostolo - martire . Ma nessuno cosa buona né fu iniziata , né condotta al suo possibile termine se non ebbe e i suoi apostoli e i mariti suoi . Chi dunque di noi si sente la forza morale necessaria , chi ha la coscienza del proprio valore , chi sente di poter qualche cosa , sorga alla lotta e quanto può faccia a vantaggio della causa comune (...) . (...) O donne , nel cui intelletto v ' è la scintilla che dà fuoco all ' ingegno vero , o donne , che sareste suscettibili di adoprarvi per il bene del vostro sesso , o compagne nostre che avreste la potenza di esercitare un ' influenza massima e portare ciascuna nella propria città , ciascuna nel proprio cantuccio , un beneficio alla condizione della donna in generale , sorgete compatte e date aiuto alle vostre sorelle e fate che queste possano migliorarsi ; così che un giorno , in quel dì che ci verrà accordato l ' esercizio de ' nostri diritti , esse non siano troppo al disotto de ' nuovi doveri che questi diritti loro imporranno . Siamo unite ; associamoci tutte . Nell ' associazione sta la vera leva del progresso . Impadroniamoci dell ' istruzione ; sforziamone il tempio . Finora , sebbene noi possiamo essere maestre , siamo sempre subalterne all ' uomo (...) . (...) Chi trascura , trovando sé abbastanza soddisfatto , di sorgere a protestare contro qualsivoglia ingiustizia , che colpisce più direttamente altri , quegli manca ad un dovere sacrosanto , infrange uno de ' canoni primi della solidarietà , che deve esistere fra gli individui d ' una stessa specie . Converrebbe che fino dai primi suoi anni la donna venisse ammonita di curare la dignità del suo sesso , come la propria e il suo dovere le venisse additato ben altrimenti che al presente . Converrebbe le si dicesse , non consistere esso nella sommissione , nell ' umiltà , ch ' è spesso la negazione della nostra individualità , e che molto somiglia a viltà ; che non è quel sentimento di modestia , il quale rende tanto superiore un animo che sia naturalmente bello , un ingegno nato a brillare , un carattere che abbia qualità distinte . Converrebbe le si dicesse non consistere esso nella abnegazione completa di sé , che di sovente può originare fiacchezza ; poiché s ' è bello il sacrificio , conviene che questo sia consumato per uno scopo nobile , santo ed utile , sia illuminato , non cieco ; sia tale da sublimare chi lo compie , non da renderlo inferiore alla sua stessa natura (...) . (...) Fino a qui alla donna venne insegnato che il suo primo dovere , quasi l ' unico , è l ' obbedienza passiva , la qualità ch ' era il primo attributo dello schiavo , e che in essa si nascondeva il segreto della sua futura felicità . Io vorrei che ben altro venisse appreso a lei che dev ' essere il cardine della famiglia , che deve reggere e non essere retta . Io vorrei che non si curasse con soverchio amore di spegnere in lei ogni energia istintiva , sotto il pretesto specioso , che la donna deve solo emergere per i vezzi suoi , che ha da governare più con la potenza dell ' amore , che inspira la sua bellezza fisica , che con le qualità dell ' intelletto e del cuore (...) . (...) E riflettendo che qualunque cosa noi compiamo in male o in bene , il biasimo o la lode non ricade solo sopra di noi , ma su tutte le compagne nostre , dovremmo essere sollecite di evitare fin l ' ombra del male e curarci in ogni guisa del bene per onorare il nostro sesso e fargli acquistare stima sempre maggiore . Dovremmo soffocare ogni velleità di leggerezza , ogni vanità , ogni picciolezza , ed elevarci al disopra anche della nostra stessa natura , mirando all ' alto obbiettivo . Chi s ' adopera per un ' idea , chi si prefigge un fine , chi per raggiungerlo non teme sacrificii e non s ' arresta nella lotta , chi vuole e vuole ad ogni costo , quegli riesce . E noi , associate a questo intento benefico , con questo principio comune , anche oggi che la nostra condizione è sempre di dipendenti , possiamo ciò nulla ostante , adoprarci a nostro vantaggio , quando siamo determinate e volonterose . Quando non vogliamo trascurare di aiutare vuoi col censo , vuoi con l ' ingegno , vuoi con l ' opera nostra l ' istruzione femminile , di promuoverla da per ogni dove , di farla progredire , di far progredire il lavoro professionale , di perfezionare quel lavoro industriale , che anche al presente è conceduto alla donna , di sostenere in questo come in qualsivoglia cosa il diritto muliebre . Da questa azione concorde e assidua , potrà venire quel bene che aneliamo e iniziarsi quella riforma nei costumi , che sarà la precorritrice della riforma radicale che muterà la faccia della società (...) .
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R . Tagore si occupa della necessità di riavvicinare l ' Asia e l ' Europa : " Bisogna trovare un punto di riavvicinamento in cui non esistano rivalità di interessi . Questo luogo è l ' Università , in cui noi possiamo lavorare insieme alla ricerca della verità ; dividerci il patrimonio comune e comprendere che in tutti i paesi gli artisti hanno creato forme di bellezza ; gli scienziati scoperto segreti ; i filosofi risolto dei problemi ; i santi vissuto secondo il loro ideale , e tutto ciò non soltanto per la razza cui essi appartenevano , ma per tutta l ' umanità " . Dove non esistono rivalità di interessi non è possibile un riavvicinamento . L ' unità si crea attraverso la storia che è storia di rivalità : la pura vuota unità è un presupposto dello spirito che non è possibile sviluppare . La vera unità è un risultato non mai raggiunto , una conclusione che si ricrea ogni giorno . La politica non si fa nelle accademie e non si fa nelle accademie neanche la cultura . Alla ricerca della verità lavorano gli individui singolarmente , nella propria intimità spirituale . Non è possibile dividere il patrimonio comune : ogni nazione comprende che in tutti i paesi gli artisti hanno creato forme di bellezza soltanto in quanto li studia , li fa suoi , li trapianta in altro terreno e li fa partecipare alla propria vita nazionale . Il genio appartiene all ' umanità in quanto appartiene di volta in volta ad un popolo , a un organismo storico ; gli altri popoli che lo comprendono non lo comprendono come astratta umanità , ma lo adeguano alle proprie esigenze , ne fanno un loro genio . Non esiste la cultura internazionale .
MEDITAZIONI DI UNA SOLITARIA — RIFORME E LEGGI — ( NAPOLLON_MARGARITA ERNESTA , 1877 )
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Lo spirito settario è improvvido consigliere . « Il dogmatismo perderà , un dì o l ' altro , fino il titolo ed il nome di scienza » disse Ausonio Franchi , e come cosa caduca non deve presiedere ciò che si ha diritto di considerare come scienza eccellentissima . « La storia rivela , dice Littré , nella sua Filosofia Positiva , l ' instabilità delle dottrine metafisiche » , e noi , eredi del secolo XVIII , ammettiamo nel codice conseguenze ben terribili , di quella metafisica trascendentale , che fuorvia il sano criterio dell ' uomo pratico , e a cui si devono tante pagine insanguinate della storia ! L ' indissolubilità del matrimonio e la eterna tutela della donna sono due gravi errori del nostro codice , sono vere mostruosità , che col progredire dell ' incivilimento dovranno scomparire . Devesi parificare la condizione dei due sessi , accordare ed entrambi la responsabilità delle loro azioni , concorrere diritti ed imporre doveri con equa ripartizione , bandire la prepotenza , levare alla donna una tutela indecorosa , offensiva ed ingiusta ; considerarla , non più come un essere inferiore , debole , incapace , ma come intelligenza capace di agire , di amministrare i propri beni , e non porla in balia di un marito , che talvolta colla forza e la minaccia , le estorce adesioni e firme che sono la di lei condanna (...) . (...) Davvero che egli è un far troppo la corte al motto ecclesiastico : L ' uomo non separi ciò che Dio congiunge Ma al Municipio , Dio non c ' entra , e non credo che il signor Sindaco , si senta in quel momento invasato da idee papaline , e si creda seriamente l ' infallibile rappresentante di Dio sulla terra . Oh se così fosse , perché colla sciarpa ufficiale , monsignor sindaco , non mette anche la mitra ? Sarebbe logico . Purtroppo nelle presenti controversie , fra il bisbiglio di tante voci contraddittorie , una mi ripercuote l ' orecchio , ed è una frase convenzionale , da tutti interpretata a piacimento . S ' invoca da leggi e da filosofi il diritto naturale ; ma chi lo rispetta ? Non l ' uomo a cui il codice accorda non pochi privilegi : non il marito , che è protetto dal codice ; non il potente , che sa di avere nel codice un benevole ausiliario ; non l ' avvocato , che , protetto dalla toga , scende talvolta all ' insulto ed all ' ingiuria contro la parte avversaria o l ' imputato ; e possiamo ripetere con Vico : Le gare degli ingegni , più che qual si voglia altro contrasto , si dimostrano veementi ed accanite ma non eque . La discussione trascende in querela , l ' arringa in ingiuria , il libero giudizio in pressione , e talvolta assistiamo col cuore stretto , allo svolgimento davanti ai tribunali di certi drammi , che terminano nel carcere o nel manicomio . Faccio appello all ' evidenza di alcuni fatti contemporanei , né quali si vide la giustizia o prostituirsi alla potenza o assecondare gli intrighi con colpevole condiscendenza . E ogni giorno non siamo spettatori di disordini che fanno raccapricciare gli onesti , dove si vede la legge premere sul debole e colpire la donna , per la sola colpa di essere donna , cioè considerata inferiore , incapace , e posta in coda agli idioti , agli imbecilli , ai mentecatti ? Il codice offese la donna nella sua dignità ; seguì la dottrina religiosa che la vuol soggetta a penitente , considerata causa del male e degradata ! Nei libri così detti sacri è sempre dipinta come impura , oggetto di compassione , avvilita , venduta . Si tengono concilii per chiarire il gran problema , se la donna è dotata di anima , e si crede aver detto l ' ultima parola deificando il mito della Vergine - Madre . Tutto intorno a lei è pregiudizio ed errore , e la prepotenza maschile volentieri ammette una inferiorità , che le assicura lo scettro , rifiutandosi di ascoltare le perorazioni della vittima , che si dichiara incompetente onde imporle silenzio . Ma perché una tanta ingiustizia ? Perché la legge si fa complice del più volgare pregiudizio e non propugna che ciò , che tende a stringerla nel circolo magico di una sedicente inferiorità ? (...) . (...) Badate , la donna è una forza latente , che se compressa diverrà pericolosa . Voi l ' allontanate dalla legge ed essa si abbandona all ' intrigo ; l ' astuzia è la specialità dei deboli ; le contestate la sua dignità ; ed essa corre tra le file dell ' esercizio clericale , ove la si blandisce con lusinghe e le si promette la gloria nel cielo . La respingete dall ' aula universitaria , ed essa si rifugia in chiesa ; in mancanza di scienza positiva , che le è vietata , si appassiona per la metafisica , e respinta dalla società , cerca un conforto nei sogni e nelle illusioni dello spirito . La nullità e la leggerezza femminile sono opera vostra , o signori ; l ' avete condannata ed essa si vendica . Le negate autorità , intelligenza , rettitudine , energia , coraggio , ed essa corre a piangere in un confessionale . Reietta dagli uomini si consacra a Dio . Il quadro è miserando , ma è opera vostra . Accordatele quelle franchigie , che chiede in nome del diritto naturale , e rialzate la di lei dignità ; divenuta persona e non trastullo , essa ripudierà le frivole abitudini di una vita nulla , per consacrarsi all ' opera santissima di incivilire l ' umanità e sorreggere l ' uomo nelle penose fatiche della vita pubblica . Ricordatevi , o legislatori , che la degradante schiavitù abbrutisce anche i migliori ingegni che voi cercaste ognora di distruggere il senso morale nella donna , sopprimendone la personalità . Non ci calunniate , o signori , offendereste l ' opera vostra (...) .
SCUOLA E BUROCRAZIA ( - , 1922 )
StampaPeriodica ,
Scrive Michele Cosenza nell ' Educazione Nazionale ( gennaio 1922 ) risorta finalmente vigorosa e nuova : " Spesso la scuola induce nella mente di chi si abitua al meccanismo dell ' insegnamento una vera depressione della conoscenza intuitiva . Notate l ' elasticità mentale e il potere di orientamento nella mobile e varia realtà della vita , come si trovano in un sensale qualunque ; paragonate quelle attitudini con le stesse degli insegnanti che avevano colmato di zeri quel sensale quando egli era a scuola , e senza paura del sofisma del cum hoc , compiangete profondamente i maestri . La loro mente presenta i segni di una mancanza di tono , che è una vera malattia professionale . Si tratta di una mente precocemente senile " . Verissimo . Questo è il punto centrale del problema etico della scuola . E bisogna risalirvi per esaminare la questione politica . Il concetto comune di scuola , vivo e vero nel Medioevo perché animato da un dogma , da una fede , da un ' autorità è antitetico col mondo moderno . La scuola moderna ( libera discussione , autoeducazione ) vive fuori degli edifici scolastici , coincide con la vita : mentre la figura del professore si adegua a una funzione burocratica lo spirito non si può schematizzare .