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Parliamo di Milano - IV ( Bianciardi Luciano , 1963 )
StampaQuotidiana ,
Weekend sulle ali Venerdì scorso s ' è inaugurato un servizio aereo diretto fra Milano e Taormina , studiato apposta per chi voglia trascorrere la fine della settimana ( corta ) a Taormina . In meno di due ore si passa dalle brume lombarde al mare cupo di Sicilia , alle nevi dell ' Etna , al vortice della roulette . Si rincasa la domenica a sera , riposati , abbronzati , e a tasche vuote . Passatempo Passatempo del lunedì : coi nomi dei giocatori scesi in campo la domenica scorsa , serie A e B , formare una squadra tutta di scrittori , viventi e no , purché famosi . Ecco la formazione più robusta : Negri , Grossi , Manzoni , De Marchi , Baldini , Sereni , De Robertis , Di Giacomo , Petroni , Micheli , Campana . « Cecilio » Rivera Gianni Rivera è forse il più grande calciatore europeo , oggi . Ma fuori dal campo ridiventa un giovanotto cortesissimo , prudente e neutrale . Quando parla fa venire in mente la versione maschile d ' un personaggio moraviano . Esempio : « Come le è parsa l ' Inghilterra ? » « Ho visto molto poco . Eravamo in ritiro » . « Sa che lei gioca benissimo ? » « Be ; faccio del mio meglio . » « Dove andrà in vacanza ? » « Non ho ancora deciso . » « Preferisce il mare o la montagna ? » « Un po ' il mare , un po ' la montagna . » « Allora grazie , signor Rivera , e buongiorno . » «Speriamo.» Gettone per Ungaretti In un bar di via Fontana , c ' è un juke - box che periodicamente smette con le canzoni e offre soltanto poesie . Dice il proprietario che l ' iniziativa è sua , perché gli piacciono i versi . Ma anche i clienti , giovani , non disdegnano di tanto in tanto sentire Ungaretti anziché Celentano . Intanto un editore milanese prepara una gigantesca Storia della letteratura italiana ( testi e commento critico ) in circa quaranta microsolchi a 33 giri .
La faccia ( Pintor Luigi , 1999 )
StampaQuotidiana ,
Bill Clinton continuerà a bombardare alla cieca e a tempo indeterminato . È un fuorilegge internazionale ma nessuno lo chiama così . Se fermerà la guerra , se cioè dovrà scendere in qualche modo a patti , perderà anche la faccia . Per salvarla , non per salvare i profughi kosovari abbandonati a se stessi , andrà fino in fondo . Credo che solo l ' opinione pubblica del suo paese ( e sperabilmente dei paesi alleati ) potrà trattenerlo . Russia e Cina hanno un ruolo decisivo ma passivo . I dirigenti europei che tentennano e cercano piccole mediazioni incontrano diniego . Non credo di averli convinti - dice D ' Alema dopo aver illustrato a tal Solana la timida posizione italiana - ma mi hanno ascoltato con rispetto . A pesci in faccia . Lo scopo umanitario , anzi altruista , anzi francescano , di questa guerra si è demistificato da sé . Nessuno ci crede più , alla luce dei fatti , anche se pochi osano dire che questo scopo non è esistito fin dall ' inizio ; se non come pretesto e menzogna . Restano sulla scena solo gli eccidi collaterali e l ' abbandono dei profughi . L ' idea che questo sanguinoso stillicidio continua « normalmente » ai nostri confini e con la nostra attiva partecipazione è insopportabile . Il sospetto che la trattativa diplomatica che si trascina sia un paravento , per lasciare alla gente la speranza di uno sbocco politico che viene in realtà sabotato ed escluso , è umiliante . Noi abbiamo preso sul serio l ' uovo di colomba uscito dal nostro parlamento . Ma non è che possiamo lasciarlo marcire , ricevere soltanto rifiuti e fingere di avere la coscienza a posto . Se una mozione timida non è bastata fatene una seconda , una terza e una quarta più risoluta : una per ogni ospedale o carcere o scuola o ambasciata bombardata . O che cos ' è la Nato , un carcere di massima sicurezza al comando di un secondino americano , dove i reclusi possono solo lamentarsi del rancio ? E guardatevi , guardiamoci , dai diversivi e dagli sciacallaggi . L ' assassinio di D ' Antona è un vilissimo episodio ed è prima di tutto un affare di polizia . Non depistate , per favore . Lungi dall ' avere un retroterra politico o sociale credibile , questo delitto e le sue motivazioni scarabocchiate sono solo una cosa losca che arriva puntuale con le elezioni . E il clima di guerra , col vuoto conseguente di politiche sociali , è il miglior brodo di coltura di qualsiasi scelleratezza o provocazione .
L'OPPOSIZIONE NEL FASCISMO ( RENDA ANTONIO , 1927 )
StampaPeriodica ,
... In ogni caso l ' opposizione non è comprensibile in un regime che vuol essere totalitario - totalitario non per numero di consenzienti , ma per valore rappresentativo - che si assume il compito di creare un ordine nuovo e non di riparare le deficienze del vecchio . Qui , come in ogni altra questione , il fondo dell ' incomprensione è il disconoscimento del carattere rivoluzionario del fascismo . Se questo concedesse diritti a una opposizione , implicitamente attesterebbe la parzialità della sua conquista dello Stato , abbasserebbe la rivoluzione politica a insurrezione parlamentare , sconfesserebbe e forse comprometterebbe l ' organicità d ' un ' opera , che si va realizzando quale corrente sviluppo d ' un ' idea , in pieno contrasto con il vecchio ordinamento politico . Una sola opposizione avrebbe significato : quella radicale , che nega tutto il movimento , nei suoi atti singoli e più nella sua ragion d ' essere , totalitaria anch ' essa a suo modo , come base d ' una lotta tra due mondi di idee e di fatti in antitesi . Ma questa opposizione storicamente ci è stata ; ha esercitato i suoi diritti . È appunto ciò che è crollato nelle eroiche giornate dal '19 al '22 , ciò contro cui e su cui il fascismo è sorto trionfatore . Essa tentò di rinascere e riorganizzarsi come opposizione assoluta ; ma fu ancora debellata e non può sopravvivere che come incomposta agitazione criminosa , accampata fuori di Italia , contro la nazione . Se non che il disconoscimento di diritti a una opposizione estrinseca - che non sarebbe pungolo ma ostacolo - non deve significare assenza di ogni controllo e d ' ogni freno disciplinatore . Anzi deve renderli più profondi , più aderenti all ' atto medesimo , più incalzanti e presenti che non l ' accidentale critica altrui . Solo questa interiorità del controllo evita i pericoli dell ' assenza dell ' altro , e impedisce che la volontà degeneri in arbitrio , che l ' irresponsabilità fiacchi la saldezza della creazione , che un regi - me totalitario decada in un ' anarchia dissimulata da un ben congegnato ordine estrinseco ...
La festa della Repubblica ( Pintor Luigi , 1999 )
StampaQuotidiana ,
Che cosa contano venti malati in un ospedale che muoiono sotto le bombe ? Nulla . Forse sarebbero morti lo stesso , consideriamola un ' eutanasia . Che cos ' è poi un ospedale ? Dipende dalla spesa sanitaria , che è notoriamente troppo alta . Meno ospedali ci sono e meglio è . Sono un ' anticamera del cimitero . All ' inizio dei bombardamenti , pensavamo che l ' uccisione di civili avrebbe commosso l ' animo pubblico e suggerito qualche ripensamento . Non c ' è nessuna commozione né ripensamento . Dopodomani ci sarà un altro incontro diplomatico . Venerdì una riunione di ministri . La data di un incontro dei G8 sarà fissata in settimana . Tra un foglio di calendario e l ' altro molti moriranno tranquillamente . Massimo D ' Alema è uno statista che sta in alto e guarda lontano . Di giorno fa le sue rimostranze , di pomeriggio bombarda , la notte dorme . È uno statista . L ' intellettualità commenta . Assiste a un grande spettacolo , a un film americano mai visto né a Venezia né a Cannes . I film americani sono i migliori del mondo . Il ministro degli Esteri racconta a un settimanale i segreti della sceneggiatura , spiega come il film sia stato accuratamente preparato e come sono state predisposte le riprese più macabre . Ma è solo un pettegolezzo . Verdi e comunisti restano nel governo per incidere . Non incidono . In America si coniano le medaglie al valore per gli eventuali caduti nella guerra terrestre . Noi siamo sempre in ritardo . La signora Clinton scrive cartoline augurali ai profughi mentre i missili inceneriscono le loro case . I nostri giornali le pubblicano in prima pagina . Suo marito taglia i fondi all ' Onu . Che cosa conteranno domani venti bambini bombardati in un asilo ? Nulla . Sarà un atto umanitario , meglio che non crescano in questo brutto mondo . Milosevi ? è un macellaio slavo . Clinton e Blair sono cavalieri ariani senza macchia e senza paura . E noi siamo un paese normale che oggi festeggia . Il Papa è stanco . Se no dovrebbe andare pellegrino in Kosovo . Sarebbe un evento epocale , una seconda crocefissione ( simbolica ) che illuminerebbe il terzo millennio . Cambierebbe il calendario : anno 2000 dopo Cristo , anno 1° dopo Giovanni Paolo .
StampaPeriodica ,
Signor Preside , La ringrazio di avermi mandato i due volumi delle opere di Platone . Li ho letti - o riletti - in questi giorni . Voglio dirle le mie impressioni . L ' Apologia e l ' Eutifrone mi hanno lasciato un po ' freddo . Il Critone mi ha impressionato molto di più , la prima volta . Viceversa , ho ritrovato sublime il Fedone . Ritengo che la prova dell ' immortalità dell ' anima sia incatenante , consolatrice perfetta . Tutto il ragionamento sui contrari , che può riassumersi nelle due o tre seguenti fondamentali proposizioni , è di una evidenza assoluta . E cioè : 1 ) Ogni contrario nasce dal suo contrario ( il sonno dalla veglia , la veglia dal sonno ; la vita dalla morte , la morte dalla vita ) ; 2 ) Ogni contrario non può tenere in sé il suo contrario ( la neve non può contenere il fuoco e viceversa ) ; 3 ) Non solo " i contrari non si ricavano fra loro , " ma " nemmeno le cose che pur non essendo contrarie , contengono i contrari . " ( Il numero 3 non è contrario al 4 , ma non può diventar pari ) . Ne consegue ( pag . 153 e seguenti ) : L ' anima che è la vita , in quanto dà la vita al corpo , non può accogliere il contrario di ciò che essa porta , non può accogliere la Morte : l ' anima è dunque immortale ! Ho sintetizzato bene ? La prego di gradire , Signor Preside , i miei saluti cordiali . Roma , 4 giugno 1927-V
Parliamo di Milano - V ( Bianciardi Luciano , 1963 )
StampaQuotidiana ,
Il bucato di massa Versione moderna dei vecchi lavatoi pubblici , ecco il « Lavaget » , « supercentro del bucato » . Da dodici a ventiquattro lavatrici automatiche a gettoni per ventisette minuti di lavatura , cioè per quattro chili e mezzo di biancheria , si pagano duecento lire . L ' acqua è speciale , depurata , e speciale il detersivo , che un ' altra macchina a gettone distribuisce nella dose giusta , per cinquanta lire . Altre cinquanta lire , e funziona l ' asciugatrice . In tutto sono trecento lire , e trentadue minuti di tempo , con nessuna fatica : la massaia intanto può anche andare a fare la spesa . A Milano cc ne sono sessanta , e lavorano dalle sette del mattino alle dieci di sera , ininterrottamente . È sempre più raro che i panni sporchi si lavino in famiglia . Uomo di giugno Ogni mese alcune signore di Milano ( fra le altre spiccano Bianca Toccafondi , Fanny Branca , Biki e Germana Marucelli ) , nominano , durante una cena alla « brasera » l ' uomo del giorno , scelto fra i più meritevoli e famosi . In maggio il premio toccò a Luchino Visconti . Stasera , per il mese di giugno , la palma andrà a Dino Buzzati . Il premio è puramente simbolico .
Senza gloria ( Pintor Luigi , 1999 )
StampaQuotidiana ,
C ' è qualcosa che non quadra , in questa conclusione della guerra balcanica . Non è convincente , neppure per i vincitori , forse perché la pace che si annuncia è fragile e piena di incognite . La resa di Milosevi ? era attesa nei primi 15 giorni , invece è arrivata dopo una lunga resistenza . Il dittatore ci ha provato ma non ha retto e non ha rischiato l ' invasione . Che cosa ci ha guadagnato ? Un po ' di salsa russa e Onu sull ' occupazione americana e atlantica del Kosovo e la conservazione ( forse ) del potere personale . Molto poco , al prezzo della devastazione del paese . Gli angloamericani , cionondimeno , storcono la bocca . Hitlerovi ? come Saddamhitler ? Non era questo il loro scopo , era di azzerare la Serbia e di far tutto da soli , senza altre bandiere , con la Nato pienamente identificata con la comunità internazionale . E il ritorno dei profughi non sarà ora meno drammatico dell ' esodo , il protettorato del Kosovo somiglierà a un vulcano . Sembrano più contenti gli europei , con i quali si congratula vivamente Gianni Riotta , perché hanno fatto finalmente una guerra senza perderla e senza rimetterci niente e fingendo anche un protagonismo diplomatico che si venderanno elettoralmente . Ci hanno preso gusto e ora , dopo l ' Europa monetaria , parlano di una Europa militare con un proprio Solana e un proprio esercito che non entrerà , a differenza delle pensioni , nei parametri di Maastricht . Il principio dell ' ingerenza militare , aggettivata a seconda delle circostanze , prevale e cambia gli equilibri del mondo , identificando la forza con la ragione , col giusto il buono e il bello . È un principio che reintroduce la superguerra , al di fuori di ogni convenzione internazionale , come strumento regolatore dei rapporti tra forti e deboli . Si è visto che è un principio molto costoso e pericoloso , e questa guerra , con i suoi orrori , lo ha forse incrinato . Ma non lo ha sconfitto . La pace che abbiamo invocato per 70 giorni è benvenuta ma arriva senza allegria , insincera , minata al proprio interno , carica di premesse sbagliate , di false promesse , di volontà di dominio . A parte le sofferenze , l ' eredità forse peggiore di questa guerra è che la coscienza pubblica - con l ' eccezione di minoranze sensibili e ancora dotate di memoria - è rimasta inerte . Ragione di più per insistere . È una lotta , come si diceva una volta , di lunga durata . In compenso , l ' immagine dei vincitori è illividita e trista .
BARNUM MUSEUM ( LONGANESI LEO , 1927 )
StampaPeriodica ,
Con quella tetra , noiosa e pedantesca terza Italia che ci perseguita , bisognerà pur finirla una volta per sempre ! Bisogna togliere di mezzo l ' equivoco che tenderebbe a fare della terza Italia un secondo rinascimento . Non ci fu epoca più ricca di mediocri ingegni di quella delle Casse di Risparmio . L ' Elzeviro Zanichelliano e le lettere istoriate passavano per il non plus ultra della eleganza tipografica ; il Cristo di Ciffariello " faceva piangere , " il Barnum Museum dava dei punti alla Bibbia , e l ' igiene e l ' archivio ispiravano i tromboni della poesia d ' allora . Fu l ' Italia dei tacchi di gomma , del " Senobel , " della menta al seltz e dei polsini di ricambio . Il buon gusto letterario si esauriva nella ricerca dei motti latini per ex - libris , nel medioevalismo romantico di cartone e nelle rarità bibliografiche . Con la terza Italia spuntò l ' era delle prefazioni , delle emulazioni e dell ' umanesimo floreale che è , e resterà sempre , nel sangue dei professori . Si arrivò così ai caratteri di Manuzio col nastro , al tipo incunabula , ai merli guelfi e ghibellini dipinti sui cornicioni delle case , ai restauri nefasti di Rubbiani , alla rettorica archeologica di Boni , al cuoio bulinato , alla tela eoro , alla finta pergamena , alla " Partita a scacchi " e al metodo storico . Professori , quasi tutti gli uomini della terza Italia , non riuscirono mai a trovare le vie della poesia e dell ' arte : l ' aula scolastica li partorì e nell ' aula scolastica moriranno . Di qui ebbero origine tutti i mali che ancor oggi ci funestano : Gabriele D ' Annunzio con De Katelis , i motti e le " parole rare , " Benedetto Croce e i suoi , Forzano e le sue ricostruzioni , Toscanini e il Nerone , eccetera eccetera sono tutti residui della malaria floreale . Per condurre a buon fine la lotta antimalarica , noi fascisti con l ' osso e rivoluzionari sul serio , iniziamo la pubblicazione delle frasi della terza Italia alle quali seguiranno articoli e vignette di tutti i nostri collaboratori .
Parliamo di Milano - VI ( Bianciardi Luciano , 1963 )
StampaQuotidiana ,
Al livello ( dicono ) dell ' arte Dicono le statistiche che l ' americano consuma in media duecentodieci libbre di carta soltanto per imballare , impacchettare , involgere . Non abbiamo dati italiani , ma almeno come tendenza siamo su quella strada . L ' uomo moderno incarta , e quello è ormai uno dei suoi gesti fondamentali e vitali . Perché dunque non sublimare fino al livello dell ' arte questo costante dato attivo del nostro esistere ? Ci ha pensato il giovane bulgaro Christo ( forse Cristoforo , di cognome Javaceff ) . Ventisettenne , abita a Parigi e sta esponendo alla galleria Apollinaire di via Brera , diretta dal signor Guido Lo Noci , pugliese . L ' impacchettamento , dice il suo esegeta Pierre Restany , è un gesto di appropriazione che ricoprendo l ' oggetto in un involto chiuso ( carta o stoffa che sia ) ce lo fa vedere « altrimenti » . Ce lo fa vedere se l ' involto è al cellofan : per esempio quel manichino di donna appeso di traverso al muro , oppure quel materasso piegato , con carrozzella da bambini , su un portapacchi d ' auto , il tutto assicurato da spaghi di diverso spessore e robustezza . Se invece l ' involto è carta da pacchi , oppure stoffa , allora non si vede quel che c ' è dentro , e il bello sta nel dubbio circa il contenuto . Come da bambini la calza della Befana . Il pittore Lucio Fontana ha comperato il manichino , un altro avventore ha preso il pacchetto - non grande - che contiene , dentro cellofan legato con spaghi , un settimanale illustrato . La mostra rimane aperta anche in luglio . Fantascienza in burrasca La pubblicazione di Robot e il Minotauro e il festival triestino dei film di fantascienza , con tavola rotonda e dibattito sui problemi relativi , dimostrano che la « science fiction » ha in Italia i suoi cultori attivi , specialmente a Milano . Addirittura esistono quattro correnti , o scuole , spesso in polemica fra di loro : gli « ortodossi » di « Galaxy » , che esigono rigoroso rispetto per la verosimiglianza scientifica , i « decadenti » di « Urania » , con alla testa Carlo Fruttero , autore di un racconto avveneristico sotto lo pseudonimo di Obstbaum , i « dissidenti » di « Interplanet » ( Janda , Staffilano , Aldani , Della Corte ) . I « protezionisti » di « Futuro » ( Inisero Cremaschi e Gilda Musa ) , i quali sostengono la necessità di una fantascienza nazionale . Ci sono poi gli isolati : Giorgio De Maria , che fra l ' altro ha tradotto i lirici greci in dialetto piemontese , Roberto Vacca e Umberto Eco . Formano la cosiddetta « piccola Borghesia » , dal nome del loro modello ideale , « Borges » . Basta la vasca e un po ' di fortuna È il metodo Salmanoff , subito accolto con entusiasmo dai milanesi attenti alle novità , dopo l ' uscita del suo libro ( Segreti e saggezza del corpo ) da Bompiani . Il traduttore , Mario Mancini , è anche impegnatissimo seguace del Maestro , e ha inventato lui lo slogan : « Basta una vasca da bagno » . Basta , cioè , per guarire ogni malattia . La teoria del Salmanoff ( quasi novantenne , operante a Parigi , ma già medico personale di Lenin e riorganizzatore dei servizi termali e antitubercolari nella Russia rivoluzionaria ) si basa su due punti : che vada curato il corpo e non l ' organo malato , e che tutte le malattie dipendono da una disfunzione dei vasi capillari . Rimedio sovrano il bagno , caldo o freddo . Impacchi al torace per la tracheite , compresse fredde sul collo per la sinusite , immersione degli avambracci per l ' influenza , bagni di fieno per il raffreddore . Borsa calda e cachet vascolari prevengono e curano l ' infarto . Aereo per la foce Bocca di Magra fu scoperta venticinque anni or sono dai letterati , che tenacemente , dopo di allora , l ' hanno difesa dalla « valorizzazione » turistica , anche contro la volontà di parte della popolazione indigena . Purtroppo sembra che cemento , go - kart e juke - boxe stiano per prevalere . Sorgono nuove ville , come « Nido del gatto » inaugurato alla Punta Bianca del celebre couturier parmense Luciano Zanini . Agli ospiti - alcuni son giunti in aereo da Parma - è stato offerto pesce allo spiedo . Infermiere volanti La benemerita Clinica Mutua Sanitaria Resnati , che funziona dal 1924 ed assiste 47mila 300 fra dipendenti comunali , artigiani , piccoli imprenditori e liberi professionisti , per soddisfare le esigenze dei suoi assistiti ha presentato al pubblico il nuovo corpo delle infermiere disponibili a domicilio . Entreranno in servizio il 1° luglio : le dirige la dott. Costa . Il calzolaio cantato Diventano sempre più consueti i rapporti fra scrittori e cantanti . La settimana scorsa Maria Monti è andata apposta a Vigevano per conoscere Lucio Mastronardi . L ' incontro è stato cordialissimo , e Mastronardi ha subito accettato di scrivere i versi per una canzone nuova di ambiente vigevanese . Già ne sappiamo il ritornello : « Un calzolaio / attacca il cuoio / alla tomaia / con il collante . / Il poverino / grida io muoio / e sull ' istante / tira le cuoia » . L ' infernale cura del caldo Bisogna andarci con un amico esperto , che consigli e guidi . Entri , affitti lo spogliatoio , col suo bel lettino di vegetale . Indossi l ' accappatoio , e tenendo in mano la salvietta vai alla doccia . Poi ti pesi , entri in una cabina , premi un pomo nichelato e da sotto la panca di marmo scaturisce un getto di vapore caldissimo , che serve ad aprire i pori . Ora sei pronto a entrare nella prima sala , la grande . Pannelli di legno grezzo , odoroso , alle pareti , gradoni dello stesso legno su cui ti siedi o ti sdrai : più in alto fa più caldo , ma già al primo piano siamo sui sessanta gradi , la temperatura della baia di Assali Eppure l ' amico esperte ) spiega che così serve a poco . Ci vuol la fornace . Dunque altra doccia , e via nella stanzina piccola , che ha da una parte un forno come quelli all ' antica per il pane . Tre gradoni di legno : sull ' ultimo sono cento gradi precisi . Cominci a ruscellare , senti nel naso odor di bruciaticcio , e una strana acquolina gelida in bocca . Dieci minuti bastano , poi l ' esperto attinge acqua da un mastello e ne butta nel forno tanti mestoli per quanti sono i presenti più uno : come per fare il tè . È il « colpo di vapore » , un clima che non esiste in alcuna parte della terra , nemmeno nel Kuwait . Ti pizzica la pelle , e allora esci e ti butti in una piscina di acqua fredda e corrente . ( A rigore ci vorrebbe una bella nuotata nel fiume . ) Poi torni nel camerino e ti metti a letto , con tre coperte addosso , e ricominci , incredibile , a sudare . Talvolta t ' addormenti . Al risveglio vai nel tepidario ottagonale : anziani grassi in accappatoio , come tanti senatori romani , giovani snelli che si coprono appena le vergogne maggiori , o neanche quelle , come soldati spartani . Uscendo dalla sauna ti par d ' essere in Svizzera . Ti senti fresco , leggero . Infatti hai perso almeno un chilo . E speso 1800 lire . Il prezzo del vitello , prima scelta .
Lieti calici ( Pintor Luigi , 1999 )
StampaQuotidiana ,
I serbi possono ben farlo e l ' hanno già fatto e i kosovari potranno farlo forse a Natale . Ma noi e voi no , non possiamo brindare . I governanti che si pavoneggiano sul carro dei vincitori senza un graffio non rinunceranno a levare i lieti calici : brinderanno ai vivi o ai morti ? Possa essergli indigesto come veleno . Non brinderanno alla pace ma alla vittoria . Le guerre si fanno per vincerle , non per beneficenza , e quindi vanno festeggiate . Non c ' è bisogno , in questo caso , di alternare i brindisi alle orazioni funebri , le vittime sono tutte dall ' altra parte . Sulle tombe individuali sarà scritto : tragico errore . La pace , senza le bombe e l ' esodo di massa , poteva essere firmata tre mesi fa . D ' Alema sa leggere , come Dini , e sa che nei palazzi di Rambouillet non fu proposta alla Serbia una soluzione come quella attuale ma una resa incondizionata : senza Onu , senza Russia , con diritto di « bivacco » per le truppe Nato su tutto il territorio iugoslavo . Leggete il testo durante le vacanze , c ' è scritto proprio così . La guerra è stata freddamente voluta e il suo esito è l ' incenerimento di un piccolo ma popoloso territorio ad opera di entrambi i contendenti . Forse è vero che hanno sbagliato i conti , che pensavano di finirla in quindici giorni , ma non credo che si rammarichino del tragico errore : l ' esibizione di potenza e brutalità è stata più spettacolare , ci ha intrattenuto per 78 giorni , e D ' Alema può dirsene « orgoglioso » . Ha ragione , ha sepolto in poche settimane un secolo di tradizione e aspirazione pacifista del movimento operaio , di cui s ' è persa memoria . Ora , visto che la menzogna dell ' ingerenza umanitaria ha retto contro gli insulti della realtà e dell ' evidenza , aspettiamo con ansia che si trasformi in verità . Ci aspettiamo che l ' esibizione militare diventi esibizione morale , tecnica , logistica , organizzativa : che il territorio incenerito rinverdisca come una California , che i generali di interposizione giochino a golf nei prati circostanti , che le case crollate risorgano con vivaci colori e con la velocità di un film magico girato all ' incontrario , che il più vecchio dei profughi faccia in tempo a rivedere il suo paesaggio . Non a settembre , non a Natale , ma domani , nei giorni dei nostri prossimi week - end adriatici , con la stessa premura , sollecitudine , precisione , determinazione e orgoglio con cui sganciavamo le bombe e lanciavamo i missili . Allora , forse , brinderemo . Prima che i 19 paesi più forti del mondo decidano di mettere ordine da qualche altra parte : magari in Asia , per ragioni di alternanza e giustizia distributiva .