StampaQuotidiana ,
Weekend
sulle
ali
Venerdì
scorso
s
'
è
inaugurato
un
servizio
aereo
diretto
fra
Milano
e
Taormina
,
studiato
apposta
per
chi
voglia
trascorrere
la
fine
della
settimana
(
corta
)
a
Taormina
.
In
meno
di
due
ore
si
passa
dalle
brume
lombarde
al
mare
cupo
di
Sicilia
,
alle
nevi
dell
'
Etna
,
al
vortice
della
roulette
.
Si
rincasa
la
domenica
a
sera
,
riposati
,
abbronzati
,
e
a
tasche
vuote
.
Passatempo
Passatempo
del
lunedì
:
coi
nomi
dei
giocatori
scesi
in
campo
la
domenica
scorsa
,
serie
A
e
B
,
formare
una
squadra
tutta
di
scrittori
,
viventi
e
no
,
purché
famosi
.
Ecco
la
formazione
più
robusta
:
Negri
,
Grossi
,
Manzoni
,
De
Marchi
,
Baldini
,
Sereni
,
De
Robertis
,
Di
Giacomo
,
Petroni
,
Micheli
,
Campana
.
«
Cecilio
»
Rivera
Gianni
Rivera
è
forse
il
più
grande
calciatore
europeo
,
oggi
.
Ma
fuori
dal
campo
ridiventa
un
giovanotto
cortesissimo
,
prudente
e
neutrale
.
Quando
parla
fa
venire
in
mente
la
versione
maschile
d
'
un
personaggio
moraviano
.
Esempio
:
«
Come
le
è
parsa
l
'
Inghilterra
?
»
«
Ho
visto
molto
poco
.
Eravamo
in
ritiro
»
.
«
Sa
che
lei
gioca
benissimo
?
»
«
Be
;
faccio
del
mio
meglio
.
»
«
Dove
andrà
in
vacanza
?
»
«
Non
ho
ancora
deciso
.
»
«
Preferisce
il
mare
o
la
montagna
?
»
«
Un
po
'
il
mare
,
un
po
'
la
montagna
.
»
«
Allora
grazie
,
signor
Rivera
,
e
buongiorno
.
»
«Speriamo.»
Gettone
per
Ungaretti
In
un
bar
di
via
Fontana
,
c
'
è
un
juke
-
box
che
periodicamente
smette
con
le
canzoni
e
offre
soltanto
poesie
.
Dice
il
proprietario
che
l
'
iniziativa
è
sua
,
perché
gli
piacciono
i
versi
.
Ma
anche
i
clienti
,
giovani
,
non
disdegnano
di
tanto
in
tanto
sentire
Ungaretti
anziché
Celentano
.
Intanto
un
editore
milanese
prepara
una
gigantesca
Storia
della
letteratura
italiana
(
testi
e
commento
critico
)
in
circa
quaranta
microsolchi
a
33
giri
.
StampaQuotidiana ,
Bill
Clinton
continuerà
a
bombardare
alla
cieca
e
a
tempo
indeterminato
.
È
un
fuorilegge
internazionale
ma
nessuno
lo
chiama
così
.
Se
fermerà
la
guerra
,
se
cioè
dovrà
scendere
in
qualche
modo
a
patti
,
perderà
anche
la
faccia
.
Per
salvarla
,
non
per
salvare
i
profughi
kosovari
abbandonati
a
se
stessi
,
andrà
fino
in
fondo
.
Credo
che
solo
l
'
opinione
pubblica
del
suo
paese
(
e
sperabilmente
dei
paesi
alleati
)
potrà
trattenerlo
.
Russia
e
Cina
hanno
un
ruolo
decisivo
ma
passivo
.
I
dirigenti
europei
che
tentennano
e
cercano
piccole
mediazioni
incontrano
diniego
.
Non
credo
di
averli
convinti
-
dice
D
'
Alema
dopo
aver
illustrato
a
tal
Solana
la
timida
posizione
italiana
-
ma
mi
hanno
ascoltato
con
rispetto
.
A
pesci
in
faccia
.
Lo
scopo
umanitario
,
anzi
altruista
,
anzi
francescano
,
di
questa
guerra
si
è
demistificato
da
sé
.
Nessuno
ci
crede
più
,
alla
luce
dei
fatti
,
anche
se
pochi
osano
dire
che
questo
scopo
non
è
esistito
fin
dall
'
inizio
;
se
non
come
pretesto
e
menzogna
.
Restano
sulla
scena
solo
gli
eccidi
collaterali
e
l
'
abbandono
dei
profughi
.
L
'
idea
che
questo
sanguinoso
stillicidio
continua
«
normalmente
»
ai
nostri
confini
e
con
la
nostra
attiva
partecipazione
è
insopportabile
.
Il
sospetto
che
la
trattativa
diplomatica
che
si
trascina
sia
un
paravento
,
per
lasciare
alla
gente
la
speranza
di
uno
sbocco
politico
che
viene
in
realtà
sabotato
ed
escluso
,
è
umiliante
.
Noi
abbiamo
preso
sul
serio
l
'
uovo
di
colomba
uscito
dal
nostro
parlamento
.
Ma
non
è
che
possiamo
lasciarlo
marcire
,
ricevere
soltanto
rifiuti
e
fingere
di
avere
la
coscienza
a
posto
.
Se
una
mozione
timida
non
è
bastata
fatene
una
seconda
,
una
terza
e
una
quarta
più
risoluta
:
una
per
ogni
ospedale
o
carcere
o
scuola
o
ambasciata
bombardata
.
O
che
cos
'
è
la
Nato
,
un
carcere
di
massima
sicurezza
al
comando
di
un
secondino
americano
,
dove
i
reclusi
possono
solo
lamentarsi
del
rancio
?
E
guardatevi
,
guardiamoci
,
dai
diversivi
e
dagli
sciacallaggi
.
L
'
assassinio
di
D
'
Antona
è
un
vilissimo
episodio
ed
è
prima
di
tutto
un
affare
di
polizia
.
Non
depistate
,
per
favore
.
Lungi
dall
'
avere
un
retroterra
politico
o
sociale
credibile
,
questo
delitto
e
le
sue
motivazioni
scarabocchiate
sono
solo
una
cosa
losca
che
arriva
puntuale
con
le
elezioni
.
E
il
clima
di
guerra
,
col
vuoto
conseguente
di
politiche
sociali
,
è
il
miglior
brodo
di
coltura
di
qualsiasi
scelleratezza
o
provocazione
.
StampaPeriodica ,
...
In
ogni
caso
l
'
opposizione
non
è
comprensibile
in
un
regime
che
vuol
essere
totalitario
-
totalitario
non
per
numero
di
consenzienti
,
ma
per
valore
rappresentativo
-
che
si
assume
il
compito
di
creare
un
ordine
nuovo
e
non
di
riparare
le
deficienze
del
vecchio
.
Qui
,
come
in
ogni
altra
questione
,
il
fondo
dell
'
incomprensione
è
il
disconoscimento
del
carattere
rivoluzionario
del
fascismo
.
Se
questo
concedesse
diritti
a
una
opposizione
,
implicitamente
attesterebbe
la
parzialità
della
sua
conquista
dello
Stato
,
abbasserebbe
la
rivoluzione
politica
a
insurrezione
parlamentare
,
sconfesserebbe
e
forse
comprometterebbe
l
'
organicità
d
'
un
'
opera
,
che
si
va
realizzando
quale
corrente
sviluppo
d
'
un
'
idea
,
in
pieno
contrasto
con
il
vecchio
ordinamento
politico
.
Una
sola
opposizione
avrebbe
significato
:
quella
radicale
,
che
nega
tutto
il
movimento
,
nei
suoi
atti
singoli
e
più
nella
sua
ragion
d
'
essere
,
totalitaria
anch
'
essa
a
suo
modo
,
come
base
d
'
una
lotta
tra
due
mondi
di
idee
e
di
fatti
in
antitesi
.
Ma
questa
opposizione
storicamente
ci
è
stata
;
ha
esercitato
i
suoi
diritti
.
È
appunto
ciò
che
è
crollato
nelle
eroiche
giornate
dal
'19
al
'22
,
ciò
contro
cui
e
su
cui
il
fascismo
è
sorto
trionfatore
.
Essa
tentò
di
rinascere
e
riorganizzarsi
come
opposizione
assoluta
;
ma
fu
ancora
debellata
e
non
può
sopravvivere
che
come
incomposta
agitazione
criminosa
,
accampata
fuori
di
Italia
,
contro
la
nazione
.
Se
non
che
il
disconoscimento
di
diritti
a
una
opposizione
estrinseca
-
che
non
sarebbe
pungolo
ma
ostacolo
-
non
deve
significare
assenza
di
ogni
controllo
e
d
'
ogni
freno
disciplinatore
.
Anzi
deve
renderli
più
profondi
,
più
aderenti
all
'
atto
medesimo
,
più
incalzanti
e
presenti
che
non
l
'
accidentale
critica
altrui
.
Solo
questa
interiorità
del
controllo
evita
i
pericoli
dell
'
assenza
dell
'
altro
,
e
impedisce
che
la
volontà
degeneri
in
arbitrio
,
che
l
'
irresponsabilità
fiacchi
la
saldezza
della
creazione
,
che
un
regi
-
me
totalitario
decada
in
un
'
anarchia
dissimulata
da
un
ben
congegnato
ordine
estrinseco
...
StampaQuotidiana ,
Che
cosa
contano
venti
malati
in
un
ospedale
che
muoiono
sotto
le
bombe
?
Nulla
.
Forse
sarebbero
morti
lo
stesso
,
consideriamola
un
'
eutanasia
.
Che
cos
'
è
poi
un
ospedale
?
Dipende
dalla
spesa
sanitaria
,
che
è
notoriamente
troppo
alta
.
Meno
ospedali
ci
sono
e
meglio
è
.
Sono
un
'
anticamera
del
cimitero
.
All
'
inizio
dei
bombardamenti
,
pensavamo
che
l
'
uccisione
di
civili
avrebbe
commosso
l
'
animo
pubblico
e
suggerito
qualche
ripensamento
.
Non
c
'
è
nessuna
commozione
né
ripensamento
.
Dopodomani
ci
sarà
un
altro
incontro
diplomatico
.
Venerdì
una
riunione
di
ministri
.
La
data
di
un
incontro
dei
G8
sarà
fissata
in
settimana
.
Tra
un
foglio
di
calendario
e
l
'
altro
molti
moriranno
tranquillamente
.
Massimo
D
'
Alema
è
uno
statista
che
sta
in
alto
e
guarda
lontano
.
Di
giorno
fa
le
sue
rimostranze
,
di
pomeriggio
bombarda
,
la
notte
dorme
.
È
uno
statista
.
L
'
intellettualità
commenta
.
Assiste
a
un
grande
spettacolo
,
a
un
film
americano
mai
visto
né
a
Venezia
né
a
Cannes
.
I
film
americani
sono
i
migliori
del
mondo
.
Il
ministro
degli
Esteri
racconta
a
un
settimanale
i
segreti
della
sceneggiatura
,
spiega
come
il
film
sia
stato
accuratamente
preparato
e
come
sono
state
predisposte
le
riprese
più
macabre
.
Ma
è
solo
un
pettegolezzo
.
Verdi
e
comunisti
restano
nel
governo
per
incidere
.
Non
incidono
.
In
America
si
coniano
le
medaglie
al
valore
per
gli
eventuali
caduti
nella
guerra
terrestre
.
Noi
siamo
sempre
in
ritardo
.
La
signora
Clinton
scrive
cartoline
augurali
ai
profughi
mentre
i
missili
inceneriscono
le
loro
case
.
I
nostri
giornali
le
pubblicano
in
prima
pagina
.
Suo
marito
taglia
i
fondi
all
'
Onu
.
Che
cosa
conteranno
domani
venti
bambini
bombardati
in
un
asilo
?
Nulla
.
Sarà
un
atto
umanitario
,
meglio
che
non
crescano
in
questo
brutto
mondo
.
Milosevi
?
è
un
macellaio
slavo
.
Clinton
e
Blair
sono
cavalieri
ariani
senza
macchia
e
senza
paura
.
E
noi
siamo
un
paese
normale
che
oggi
festeggia
.
Il
Papa
è
stanco
.
Se
no
dovrebbe
andare
pellegrino
in
Kosovo
.
Sarebbe
un
evento
epocale
,
una
seconda
crocefissione
(
simbolica
)
che
illuminerebbe
il
terzo
millennio
.
Cambierebbe
il
calendario
:
anno
2000
dopo
Cristo
,
anno
1°
dopo
Giovanni
Paolo
.
StampaPeriodica ,
Signor
Preside
,
La
ringrazio
di
avermi
mandato
i
due
volumi
delle
opere
di
Platone
.
Li
ho
letti
-
o
riletti
-
in
questi
giorni
.
Voglio
dirle
le
mie
impressioni
.
L
'
Apologia
e
l
'
Eutifrone
mi
hanno
lasciato
un
po
'
freddo
.
Il
Critone
mi
ha
impressionato
molto
di
più
,
la
prima
volta
.
Viceversa
,
ho
ritrovato
sublime
il
Fedone
.
Ritengo
che
la
prova
dell
'
immortalità
dell
'
anima
sia
incatenante
,
consolatrice
perfetta
.
Tutto
il
ragionamento
sui
contrari
,
che
può
riassumersi
nelle
due
o
tre
seguenti
fondamentali
proposizioni
,
è
di
una
evidenza
assoluta
.
E
cioè
:
1
)
Ogni
contrario
nasce
dal
suo
contrario
(
il
sonno
dalla
veglia
,
la
veglia
dal
sonno
;
la
vita
dalla
morte
,
la
morte
dalla
vita
)
;
2
)
Ogni
contrario
non
può
tenere
in
sé
il
suo
contrario
(
la
neve
non
può
contenere
il
fuoco
e
viceversa
)
;
3
)
Non
solo
"
i
contrari
non
si
ricavano
fra
loro
,
"
ma
"
nemmeno
le
cose
che
pur
non
essendo
contrarie
,
contengono
i
contrari
.
"
(
Il
numero
3
non
è
contrario
al
4
,
ma
non
può
diventar
pari
)
.
Ne
consegue
(
pag
.
153
e
seguenti
)
:
L
'
anima
che
è
la
vita
,
in
quanto
dà
la
vita
al
corpo
,
non
può
accogliere
il
contrario
di
ciò
che
essa
porta
,
non
può
accogliere
la
Morte
:
l
'
anima
è
dunque
immortale
!
Ho
sintetizzato
bene
?
La
prego
di
gradire
,
Signor
Preside
,
i
miei
saluti
cordiali
.
Roma
,
4
giugno
1927-V
StampaQuotidiana ,
Il
bucato
di
massa
Versione
moderna
dei
vecchi
lavatoi
pubblici
,
ecco
il
«
Lavaget
»
,
«
supercentro
del
bucato
»
.
Da
dodici
a
ventiquattro
lavatrici
automatiche
a
gettoni
per
ventisette
minuti
di
lavatura
,
cioè
per
quattro
chili
e
mezzo
di
biancheria
,
si
pagano
duecento
lire
.
L
'
acqua
è
speciale
,
depurata
,
e
speciale
il
detersivo
,
che
un
'
altra
macchina
a
gettone
distribuisce
nella
dose
giusta
,
per
cinquanta
lire
.
Altre
cinquanta
lire
,
e
funziona
l
'
asciugatrice
.
In
tutto
sono
trecento
lire
,
e
trentadue
minuti
di
tempo
,
con
nessuna
fatica
:
la
massaia
intanto
può
anche
andare
a
fare
la
spesa
.
A
Milano
cc
ne
sono
sessanta
,
e
lavorano
dalle
sette
del
mattino
alle
dieci
di
sera
,
ininterrottamente
.
È
sempre
più
raro
che
i
panni
sporchi
si
lavino
in
famiglia
.
Uomo
di
giugno
Ogni
mese
alcune
signore
di
Milano
(
fra
le
altre
spiccano
Bianca
Toccafondi
,
Fanny
Branca
,
Biki
e
Germana
Marucelli
)
,
nominano
,
durante
una
cena
alla
«
brasera
»
l
'
uomo
del
giorno
,
scelto
fra
i
più
meritevoli
e
famosi
.
In
maggio
il
premio
toccò
a
Luchino
Visconti
.
Stasera
,
per
il
mese
di
giugno
,
la
palma
andrà
a
Dino
Buzzati
.
Il
premio
è
puramente
simbolico
.
StampaQuotidiana ,
C
'
è
qualcosa
che
non
quadra
,
in
questa
conclusione
della
guerra
balcanica
.
Non
è
convincente
,
neppure
per
i
vincitori
,
forse
perché
la
pace
che
si
annuncia
è
fragile
e
piena
di
incognite
.
La
resa
di
Milosevi
?
era
attesa
nei
primi
15
giorni
,
invece
è
arrivata
dopo
una
lunga
resistenza
.
Il
dittatore
ci
ha
provato
ma
non
ha
retto
e
non
ha
rischiato
l
'
invasione
.
Che
cosa
ci
ha
guadagnato
?
Un
po
'
di
salsa
russa
e
Onu
sull
'
occupazione
americana
e
atlantica
del
Kosovo
e
la
conservazione
(
forse
)
del
potere
personale
.
Molto
poco
,
al
prezzo
della
devastazione
del
paese
.
Gli
angloamericani
,
cionondimeno
,
storcono
la
bocca
.
Hitlerovi
?
come
Saddamhitler
?
Non
era
questo
il
loro
scopo
,
era
di
azzerare
la
Serbia
e
di
far
tutto
da
soli
,
senza
altre
bandiere
,
con
la
Nato
pienamente
identificata
con
la
comunità
internazionale
.
E
il
ritorno
dei
profughi
non
sarà
ora
meno
drammatico
dell
'
esodo
,
il
protettorato
del
Kosovo
somiglierà
a
un
vulcano
.
Sembrano
più
contenti
gli
europei
,
con
i
quali
si
congratula
vivamente
Gianni
Riotta
,
perché
hanno
fatto
finalmente
una
guerra
senza
perderla
e
senza
rimetterci
niente
e
fingendo
anche
un
protagonismo
diplomatico
che
si
venderanno
elettoralmente
.
Ci
hanno
preso
gusto
e
ora
,
dopo
l
'
Europa
monetaria
,
parlano
di
una
Europa
militare
con
un
proprio
Solana
e
un
proprio
esercito
che
non
entrerà
,
a
differenza
delle
pensioni
,
nei
parametri
di
Maastricht
.
Il
principio
dell
'
ingerenza
militare
,
aggettivata
a
seconda
delle
circostanze
,
prevale
e
cambia
gli
equilibri
del
mondo
,
identificando
la
forza
con
la
ragione
,
col
giusto
il
buono
e
il
bello
.
È
un
principio
che
reintroduce
la
superguerra
,
al
di
fuori
di
ogni
convenzione
internazionale
,
come
strumento
regolatore
dei
rapporti
tra
forti
e
deboli
.
Si
è
visto
che
è
un
principio
molto
costoso
e
pericoloso
,
e
questa
guerra
,
con
i
suoi
orrori
,
lo
ha
forse
incrinato
.
Ma
non
lo
ha
sconfitto
.
La
pace
che
abbiamo
invocato
per
70
giorni
è
benvenuta
ma
arriva
senza
allegria
,
insincera
,
minata
al
proprio
interno
,
carica
di
premesse
sbagliate
,
di
false
promesse
,
di
volontà
di
dominio
.
A
parte
le
sofferenze
,
l
'
eredità
forse
peggiore
di
questa
guerra
è
che
la
coscienza
pubblica
-
con
l
'
eccezione
di
minoranze
sensibili
e
ancora
dotate
di
memoria
-
è
rimasta
inerte
.
Ragione
di
più
per
insistere
.
È
una
lotta
,
come
si
diceva
una
volta
,
di
lunga
durata
.
In
compenso
,
l
'
immagine
dei
vincitori
è
illividita
e
trista
.
StampaPeriodica ,
Con
quella
tetra
,
noiosa
e
pedantesca
terza
Italia
che
ci
perseguita
,
bisognerà
pur
finirla
una
volta
per
sempre
!
Bisogna
togliere
di
mezzo
l
'
equivoco
che
tenderebbe
a
fare
della
terza
Italia
un
secondo
rinascimento
.
Non
ci
fu
epoca
più
ricca
di
mediocri
ingegni
di
quella
delle
Casse
di
Risparmio
.
L
'
Elzeviro
Zanichelliano
e
le
lettere
istoriate
passavano
per
il
non
plus
ultra
della
eleganza
tipografica
;
il
Cristo
di
Ciffariello
"
faceva
piangere
,
"
il
Barnum
Museum
dava
dei
punti
alla
Bibbia
,
e
l
'
igiene
e
l
'
archivio
ispiravano
i
tromboni
della
poesia
d
'
allora
.
Fu
l
'
Italia
dei
tacchi
di
gomma
,
del
"
Senobel
,
"
della
menta
al
seltz
e
dei
polsini
di
ricambio
.
Il
buon
gusto
letterario
si
esauriva
nella
ricerca
dei
motti
latini
per
ex
-
libris
,
nel
medioevalismo
romantico
di
cartone
e
nelle
rarità
bibliografiche
.
Con
la
terza
Italia
spuntò
l
'
era
delle
prefazioni
,
delle
emulazioni
e
dell
'
umanesimo
floreale
che
è
,
e
resterà
sempre
,
nel
sangue
dei
professori
.
Si
arrivò
così
ai
caratteri
di
Manuzio
col
nastro
,
al
tipo
incunabula
,
ai
merli
guelfi
e
ghibellini
dipinti
sui
cornicioni
delle
case
,
ai
restauri
nefasti
di
Rubbiani
,
alla
rettorica
archeologica
di
Boni
,
al
cuoio
bulinato
,
alla
tela
eoro
,
alla
finta
pergamena
,
alla
"
Partita
a
scacchi
"
e
al
metodo
storico
.
Professori
,
quasi
tutti
gli
uomini
della
terza
Italia
,
non
riuscirono
mai
a
trovare
le
vie
della
poesia
e
dell
'
arte
:
l
'
aula
scolastica
li
partorì
e
nell
'
aula
scolastica
moriranno
.
Di
qui
ebbero
origine
tutti
i
mali
che
ancor
oggi
ci
funestano
:
Gabriele
D
'
Annunzio
con
De
Katelis
,
i
motti
e
le
"
parole
rare
,
"
Benedetto
Croce
e
i
suoi
,
Forzano
e
le
sue
ricostruzioni
,
Toscanini
e
il
Nerone
,
eccetera
eccetera
sono
tutti
residui
della
malaria
floreale
.
Per
condurre
a
buon
fine
la
lotta
antimalarica
,
noi
fascisti
con
l
'
osso
e
rivoluzionari
sul
serio
,
iniziamo
la
pubblicazione
delle
frasi
della
terza
Italia
alle
quali
seguiranno
articoli
e
vignette
di
tutti
i
nostri
collaboratori
.
StampaQuotidiana ,
Al
livello
(
dicono
)
dell
'
arte
Dicono
le
statistiche
che
l
'
americano
consuma
in
media
duecentodieci
libbre
di
carta
soltanto
per
imballare
,
impacchettare
,
involgere
.
Non
abbiamo
dati
italiani
,
ma
almeno
come
tendenza
siamo
su
quella
strada
.
L
'
uomo
moderno
incarta
,
e
quello
è
ormai
uno
dei
suoi
gesti
fondamentali
e
vitali
.
Perché
dunque
non
sublimare
fino
al
livello
dell
'
arte
questo
costante
dato
attivo
del
nostro
esistere
?
Ci
ha
pensato
il
giovane
bulgaro
Christo
(
forse
Cristoforo
,
di
cognome
Javaceff
)
.
Ventisettenne
,
abita
a
Parigi
e
sta
esponendo
alla
galleria
Apollinaire
di
via
Brera
,
diretta
dal
signor
Guido
Lo
Noci
,
pugliese
.
L
'
impacchettamento
,
dice
il
suo
esegeta
Pierre
Restany
,
è
un
gesto
di
appropriazione
che
ricoprendo
l
'
oggetto
in
un
involto
chiuso
(
carta
o
stoffa
che
sia
)
ce
lo
fa
vedere
«
altrimenti
»
.
Ce
lo
fa
vedere
se
l
'
involto
è
al
cellofan
:
per
esempio
quel
manichino
di
donna
appeso
di
traverso
al
muro
,
oppure
quel
materasso
piegato
,
con
carrozzella
da
bambini
,
su
un
portapacchi
d
'
auto
,
il
tutto
assicurato
da
spaghi
di
diverso
spessore
e
robustezza
.
Se
invece
l
'
involto
è
carta
da
pacchi
,
oppure
stoffa
,
allora
non
si
vede
quel
che
c
'
è
dentro
,
e
il
bello
sta
nel
dubbio
circa
il
contenuto
.
Come
da
bambini
la
calza
della
Befana
.
Il
pittore
Lucio
Fontana
ha
comperato
il
manichino
,
un
altro
avventore
ha
preso
il
pacchetto
-
non
grande
-
che
contiene
,
dentro
cellofan
legato
con
spaghi
,
un
settimanale
illustrato
.
La
mostra
rimane
aperta
anche
in
luglio
.
Fantascienza
in
burrasca
La
pubblicazione
di
Robot
e
il
Minotauro
e
il
festival
triestino
dei
film
di
fantascienza
,
con
tavola
rotonda
e
dibattito
sui
problemi
relativi
,
dimostrano
che
la
«
science
fiction
»
ha
in
Italia
i
suoi
cultori
attivi
,
specialmente
a
Milano
.
Addirittura
esistono
quattro
correnti
,
o
scuole
,
spesso
in
polemica
fra
di
loro
:
gli
«
ortodossi
»
di
«
Galaxy
»
,
che
esigono
rigoroso
rispetto
per
la
verosimiglianza
scientifica
,
i
«
decadenti
»
di
«
Urania
»
,
con
alla
testa
Carlo
Fruttero
,
autore
di
un
racconto
avveneristico
sotto
lo
pseudonimo
di
Obstbaum
,
i
«
dissidenti
»
di
«
Interplanet
»
(
Janda
,
Staffilano
,
Aldani
,
Della
Corte
)
.
I
«
protezionisti
»
di
«
Futuro
»
(
Inisero
Cremaschi
e
Gilda
Musa
)
,
i
quali
sostengono
la
necessità
di
una
fantascienza
nazionale
.
Ci
sono
poi
gli
isolati
:
Giorgio
De
Maria
,
che
fra
l
'
altro
ha
tradotto
i
lirici
greci
in
dialetto
piemontese
,
Roberto
Vacca
e
Umberto
Eco
.
Formano
la
cosiddetta
«
piccola
Borghesia
»
,
dal
nome
del
loro
modello
ideale
,
«
Borges
»
.
Basta
la
vasca
e
un
po
'
di
fortuna
È
il
metodo
Salmanoff
,
subito
accolto
con
entusiasmo
dai
milanesi
attenti
alle
novità
,
dopo
l
'
uscita
del
suo
libro
(
Segreti
e
saggezza
del
corpo
)
da
Bompiani
.
Il
traduttore
,
Mario
Mancini
,
è
anche
impegnatissimo
seguace
del
Maestro
,
e
ha
inventato
lui
lo
slogan
:
«
Basta
una
vasca
da
bagno
»
.
Basta
,
cioè
,
per
guarire
ogni
malattia
.
La
teoria
del
Salmanoff
(
quasi
novantenne
,
operante
a
Parigi
,
ma
già
medico
personale
di
Lenin
e
riorganizzatore
dei
servizi
termali
e
antitubercolari
nella
Russia
rivoluzionaria
)
si
basa
su
due
punti
:
che
vada
curato
il
corpo
e
non
l
'
organo
malato
,
e
che
tutte
le
malattie
dipendono
da
una
disfunzione
dei
vasi
capillari
.
Rimedio
sovrano
il
bagno
,
caldo
o
freddo
.
Impacchi
al
torace
per
la
tracheite
,
compresse
fredde
sul
collo
per
la
sinusite
,
immersione
degli
avambracci
per
l
'
influenza
,
bagni
di
fieno
per
il
raffreddore
.
Borsa
calda
e
cachet
vascolari
prevengono
e
curano
l
'
infarto
.
Aereo
per
la
foce
Bocca
di
Magra
fu
scoperta
venticinque
anni
or
sono
dai
letterati
,
che
tenacemente
,
dopo
di
allora
,
l
'
hanno
difesa
dalla
«
valorizzazione
»
turistica
,
anche
contro
la
volontà
di
parte
della
popolazione
indigena
.
Purtroppo
sembra
che
cemento
,
go
-
kart
e
juke
-
boxe
stiano
per
prevalere
.
Sorgono
nuove
ville
,
come
«
Nido
del
gatto
»
inaugurato
alla
Punta
Bianca
del
celebre
couturier
parmense
Luciano
Zanini
.
Agli
ospiti
-
alcuni
son
giunti
in
aereo
da
Parma
-
è
stato
offerto
pesce
allo
spiedo
.
Infermiere
volanti
La
benemerita
Clinica
Mutua
Sanitaria
Resnati
,
che
funziona
dal
1924
ed
assiste
47mila
300
fra
dipendenti
comunali
,
artigiani
,
piccoli
imprenditori
e
liberi
professionisti
,
per
soddisfare
le
esigenze
dei
suoi
assistiti
ha
presentato
al
pubblico
il
nuovo
corpo
delle
infermiere
disponibili
a
domicilio
.
Entreranno
in
servizio
il
1°
luglio
:
le
dirige
la
dott.
Costa
.
Il
calzolaio
cantato
Diventano
sempre
più
consueti
i
rapporti
fra
scrittori
e
cantanti
.
La
settimana
scorsa
Maria
Monti
è
andata
apposta
a
Vigevano
per
conoscere
Lucio
Mastronardi
.
L
'
incontro
è
stato
cordialissimo
,
e
Mastronardi
ha
subito
accettato
di
scrivere
i
versi
per
una
canzone
nuova
di
ambiente
vigevanese
.
Già
ne
sappiamo
il
ritornello
:
«
Un
calzolaio
/
attacca
il
cuoio
/
alla
tomaia
/
con
il
collante
.
/
Il
poverino
/
grida
io
muoio
/
e
sull
'
istante
/
tira
le
cuoia
»
.
L
'
infernale
cura
del
caldo
Bisogna
andarci
con
un
amico
esperto
,
che
consigli
e
guidi
.
Entri
,
affitti
lo
spogliatoio
,
col
suo
bel
lettino
di
vegetale
.
Indossi
l
'
accappatoio
,
e
tenendo
in
mano
la
salvietta
vai
alla
doccia
.
Poi
ti
pesi
,
entri
in
una
cabina
,
premi
un
pomo
nichelato
e
da
sotto
la
panca
di
marmo
scaturisce
un
getto
di
vapore
caldissimo
,
che
serve
ad
aprire
i
pori
.
Ora
sei
pronto
a
entrare
nella
prima
sala
,
la
grande
.
Pannelli
di
legno
grezzo
,
odoroso
,
alle
pareti
,
gradoni
dello
stesso
legno
su
cui
ti
siedi
o
ti
sdrai
:
più
in
alto
fa
più
caldo
,
ma
già
al
primo
piano
siamo
sui
sessanta
gradi
,
la
temperatura
della
baia
di
Assali
Eppure
l
'
amico
esperte
)
spiega
che
così
serve
a
poco
.
Ci
vuol
la
fornace
.
Dunque
altra
doccia
,
e
via
nella
stanzina
piccola
,
che
ha
da
una
parte
un
forno
come
quelli
all
'
antica
per
il
pane
.
Tre
gradoni
di
legno
:
sull
'
ultimo
sono
cento
gradi
precisi
.
Cominci
a
ruscellare
,
senti
nel
naso
odor
di
bruciaticcio
,
e
una
strana
acquolina
gelida
in
bocca
.
Dieci
minuti
bastano
,
poi
l
'
esperto
attinge
acqua
da
un
mastello
e
ne
butta
nel
forno
tanti
mestoli
per
quanti
sono
i
presenti
più
uno
:
come
per
fare
il
tè
.
È
il
«
colpo
di
vapore
»
,
un
clima
che
non
esiste
in
alcuna
parte
della
terra
,
nemmeno
nel
Kuwait
.
Ti
pizzica
la
pelle
,
e
allora
esci
e
ti
butti
in
una
piscina
di
acqua
fredda
e
corrente
.
(
A
rigore
ci
vorrebbe
una
bella
nuotata
nel
fiume
.
)
Poi
torni
nel
camerino
e
ti
metti
a
letto
,
con
tre
coperte
addosso
,
e
ricominci
,
incredibile
,
a
sudare
.
Talvolta
t
'
addormenti
.
Al
risveglio
vai
nel
tepidario
ottagonale
:
anziani
grassi
in
accappatoio
,
come
tanti
senatori
romani
,
giovani
snelli
che
si
coprono
appena
le
vergogne
maggiori
,
o
neanche
quelle
,
come
soldati
spartani
.
Uscendo
dalla
sauna
ti
par
d
'
essere
in
Svizzera
.
Ti
senti
fresco
,
leggero
.
Infatti
hai
perso
almeno
un
chilo
.
E
speso
1800
lire
.
Il
prezzo
del
vitello
,
prima
scelta
.
StampaQuotidiana ,
I
serbi
possono
ben
farlo
e
l
'
hanno
già
fatto
e
i
kosovari
potranno
farlo
forse
a
Natale
.
Ma
noi
e
voi
no
,
non
possiamo
brindare
.
I
governanti
che
si
pavoneggiano
sul
carro
dei
vincitori
senza
un
graffio
non
rinunceranno
a
levare
i
lieti
calici
:
brinderanno
ai
vivi
o
ai
morti
?
Possa
essergli
indigesto
come
veleno
.
Non
brinderanno
alla
pace
ma
alla
vittoria
.
Le
guerre
si
fanno
per
vincerle
,
non
per
beneficenza
,
e
quindi
vanno
festeggiate
.
Non
c
'
è
bisogno
,
in
questo
caso
,
di
alternare
i
brindisi
alle
orazioni
funebri
,
le
vittime
sono
tutte
dall
'
altra
parte
.
Sulle
tombe
individuali
sarà
scritto
:
tragico
errore
.
La
pace
,
senza
le
bombe
e
l
'
esodo
di
massa
,
poteva
essere
firmata
tre
mesi
fa
.
D
'
Alema
sa
leggere
,
come
Dini
,
e
sa
che
nei
palazzi
di
Rambouillet
non
fu
proposta
alla
Serbia
una
soluzione
come
quella
attuale
ma
una
resa
incondizionata
:
senza
Onu
,
senza
Russia
,
con
diritto
di
«
bivacco
»
per
le
truppe
Nato
su
tutto
il
territorio
iugoslavo
.
Leggete
il
testo
durante
le
vacanze
,
c
'
è
scritto
proprio
così
.
La
guerra
è
stata
freddamente
voluta
e
il
suo
esito
è
l
'
incenerimento
di
un
piccolo
ma
popoloso
territorio
ad
opera
di
entrambi
i
contendenti
.
Forse
è
vero
che
hanno
sbagliato
i
conti
,
che
pensavano
di
finirla
in
quindici
giorni
,
ma
non
credo
che
si
rammarichino
del
tragico
errore
:
l
'
esibizione
di
potenza
e
brutalità
è
stata
più
spettacolare
,
ci
ha
intrattenuto
per
78
giorni
,
e
D
'
Alema
può
dirsene
«
orgoglioso
»
.
Ha
ragione
,
ha
sepolto
in
poche
settimane
un
secolo
di
tradizione
e
aspirazione
pacifista
del
movimento
operaio
,
di
cui
s
'
è
persa
memoria
.
Ora
,
visto
che
la
menzogna
dell
'
ingerenza
umanitaria
ha
retto
contro
gli
insulti
della
realtà
e
dell
'
evidenza
,
aspettiamo
con
ansia
che
si
trasformi
in
verità
.
Ci
aspettiamo
che
l
'
esibizione
militare
diventi
esibizione
morale
,
tecnica
,
logistica
,
organizzativa
:
che
il
territorio
incenerito
rinverdisca
come
una
California
,
che
i
generali
di
interposizione
giochino
a
golf
nei
prati
circostanti
,
che
le
case
crollate
risorgano
con
vivaci
colori
e
con
la
velocità
di
un
film
magico
girato
all
'
incontrario
,
che
il
più
vecchio
dei
profughi
faccia
in
tempo
a
rivedere
il
suo
paesaggio
.
Non
a
settembre
,
non
a
Natale
,
ma
domani
,
nei
giorni
dei
nostri
prossimi
week
-
end
adriatici
,
con
la
stessa
premura
,
sollecitudine
,
precisione
,
determinazione
e
orgoglio
con
cui
sganciavamo
le
bombe
e
lanciavamo
i
missili
.
Allora
,
forse
,
brinderemo
.
Prima
che
i
19
paesi
più
forti
del
mondo
decidano
di
mettere
ordine
da
qualche
altra
parte
:
magari
in
Asia
,
per
ragioni
di
alternanza
e
giustizia
distributiva
.